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Il Movimento ha preparato questo intervento sull’episcopato italiano al
seguito delle note dolorose interferenze, per il quale chiede il vostro
aiuto. Ecco gl’indirizzi dei principali vescovi: CEI-Card. Camillo Ruini,
Circonvallazione Aurelia 50, 00165 ROMA/ sicei@chiesacattolica.it
Bologna - Carlo Caffarra, Via Al tabella 6, 40126/arcivescovo@bologna.chiesacattolica.itFirenze - Card. Ennio Antonelli, Piazza S.Giovanni 3, 50129/info@diocesifirenze.itGenova - Card. Tarcisio Bertone, Piazza Matteotti 4, 16123/arcivescovado@diocesi.genova.itMilano - Card. Dionigi Tettamanzi, Piazza Fontana 2, 20122/info@diocesi.milano.itPalermo - Card. Salvatore De Giorgi, Via Matteo Bonello 2, 90134/arcivescovo@diocesipa.itTorino - Card. Severino Poletto, Via Arcivescovado 12, 10121/info@diocesi.torino.itVenezia - Card. Angelo Scola, San Marco 320a, 30124 /postmaster@patriarcato.venezia.itMovimento per la Società di Giustizia e per la SperanzaAl Presidente della Conferenza episcopale italiana Card. Camillo Ruini
Ai vescovi membri della Conferenza
Ai fedeli della Chiesa italiana
L’interferenza del potere ecclesiastico nel politico in Italia
Questa interferenza è andata aumentando negli ultimi anni, e in
particolare negli ultimi mesi. La gerarchia ecclesiastica, infatti, non
si esprime più nei termini che le sarebbero consoni, l’affermazione dei
grandi principi etico-religiosi; senza entrare nel merito delle decisioni
politiche; lasciando questo compito al laicato cattolico che in politica
è impegnato, e che in politica opera in parità con gli altri, senza una
particolare carica di potere religioso. Interviene invece direttamente,
in termini prescrittivi, nell’attività del Parlamento, nelle sue
decisioni, e nell’attività politica in genere. Così in gennaio il
Consiglio permanente della CEI si dichiara contrario a che il Parlamento
modifichi la legge sulla procreazione assistita.
In giugno il nuovo Papa, incontrando per la prima volta il Presidente
della Repubblica, gli rivolge tre precise richieste legislative (parla di
preoccupazioni, ma non senza un preciso riferimento ai legislatori
italiani): contro il "patto sociale" per le coppie di fatto e le coppie
omosessuali; contro la modifica della legge sulla procreazione assistita;
per una legge che garantisca ai genitori la "libera scelta educativa",
cioè la scuola cattolica.
Nella riunione di settembre del Consiglio permanente CEI, il Card. Ruini,
che lo presiede (ma poi anche il Consiglio nel Comunicato finale),
afferma che le unioni di fatto non devono essere legalmente riconosciute;
afferma anche che la prossima Finanziaria deve prendere sul serio le
fondamentali esigenze delle famiglie (qui usa la parola "auspicio"); che
l’abuso delle intercettazioni telefoniche deve aver fine (qui la parola
"necessità"). Si tratta comunque sempre di punti precisi del processo
legislativo in atto; su cui il potere ecclesiastico interviene con tutto
il suo peso.
Questa avanzata del potere ecclesiastico nel politico è certo un fatto
anomalo e dev’essere rigorosamente combattuta; all’interno della Chiesa
stessa. Può essere spiegata in parte con la passività e mera esecutività
cui è abbandonato il laicato cattolico; contro il dettato del Vaticano
II. E in parte con la deriva assolutistica di papa Wojtyla, anch’essa in
contrasto con la linea conciliare e collegiale; che porta ad un
rafforzamento e accentramento del potere; elidendo l’autonomia e autonoma
vitalità del laicato, non solo, ma quella stessa dei vescovi.
Specie di quelli italiani; dai quali scompare ogni pluralità di voci. Ogni
discussione, ogni vitale e vivace differenza e creativo apporto viene a
mancare. Lo si è visto ad evidenza alcuni mesi fa, quando fu stabilita
l’astensione nel referendum sulla "procreazione assistita"; una decisione
talmente discutibile; e su di una materia talmente problematica ed
aperta; dove la pluralità di voci sarebbe stata la più ovvia, e anche la
più salutare. Nessun vescovo in carica osò alzare la sua voce. Un fatto
estremamente, dolorosamente significativo. Il Movimento chiede
all’episcopato italiano una riflessione seria su questo delicato
problema.
Lecce, ottobre 2005
Per il Movimento, il responsabile Prof. Arrigo Colombo
Coordinamento: Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca
sull’utopia, Università di Lecce Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce,
tel/fax 0832-314160