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L’intoccabile

Publie le sabato 5 settembre 2009 par Open-Publishing

"L’Intoccabile" ti guarda dai muri di New York: nelle strade di Soho, il
quartiere alla moda, nei vicoli di Little Italy, nei vialoni del Lower East
Side, l’ex ghetto di ebrei, italiani e banditi che oggi è tutto localini e
botteghe chic. "L’Intoccabile" naturalmente è lui, Silvio Berlusconi,
Quello-Che-Comanda-Tutto che anche gli americani stanno imparando a conoscere:
grazie ai reportage del settimanale radical The Nation, agli speciali della
conservatrice Fox tv, alle cronache dell’allarmato Wall Street Journal e, ieri
mattina, del compassato New York Times, che ha portato in prima pagina lo
scandaloso "licenziamento" di Dino Boffo. Ma da un paio di giorni il premier che alle domande dei giornalisti risponde chiamando la magistratura è finito anche al muro, a New York. Una serie di manifesti - avvistati da un giornalista che da anni vive e lavora negli States, Alberto Baudo, che li ha subito fotografati - ispirata agli "Intoccabili", il capolavoro di Brian De Palma dedicato, guarda un po’, ad Al Capone, con il faccione del primo ministro e la scritta:
"L’intoccabile". Sotto, un gioco di parole tra "Untouchable" e "Unimpeachable",
cioè che in Italia sfugge all’impeachment che pure in America sfiorò perfino
Clinton. E ancora: "Nessuno può toccarlo, nessuno può fermarlo". Il mistero dei poster potrebbe essere presto risolto: dietro all’iniziativa ci sarebbe un
gruppo di studenti e professionisti, da tempo negli Usa, che si definiscono "I
nuovi carbonari". L’operazione sarebbe costata 4 migliaia di dollari
("Autotassazione...") ma i manifesti sarebbero solo l’inizio e nuovi blitz sono
allo studio. Per la cronaca, tra un paio di settimane Berlusconi l’Intoccabile
qui dovrà sbarcare, atteso con gli altri leader mondiali per il vertice Onu (dal
nostro inviato ANGELO AQUARO)

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/politica/new-york-berlusconi/1.html