Home > L’onda degli studenti in piazza insieme ai lavoratori dell’Università
L’onda degli studenti in piazza insieme ai lavoratori dell’Università
Publie le giovedì 13 novembre 2008 par Open-PublishingL’onda degli studenti in piazza insieme ai lavoratori dell’Università
di Tommaso Vaccaro
Non si rompe il fronte della protesta, composto da studenti e lavoratori dell’università, che venerdì 14 novembre scenderà in piazza a Roma per un’ennesima manifestazione contro le misure adottate dal governo in materia di formazione. Nonostante il passo indietro fatto dalla Cisl, e le perplessità mostrate in giornata dalla Uil in merito allo sciopero di questa settimana, gli universitari e la Cgil mantengono il proprio impegno di attraversare le vie di Roma in difesa della conoscenza e di chi lavora per essa.
La sigla di Epifani, ha bollato infatti come “del tutto insufficienti” le risposte del Ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, sulle richieste avanzate per il settore. Cisl-Università e Ricerca e Uil, invece, le hanno prese in considerazione in modo positivo dando credito alla titolare del dicastero si è impegnata a sottoporre ai suoi colleghi dell’Economia e della Funzione Pubblica, Tremonti e Brunetta.
Tra i punti fondamentali, emergono quelli riguardanti la stabilizzazione del precariato del personale tecnico-amministrativo, dei ricercatori e dei docenti dell’Afam (Alta formazione artistica e musicale), oltre che una limatura dei tagli al turn-over delle assunzioni e delle risorse finanziarie. Ma il decreto è stato già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e secondo FLC Cgil poco cambia a seguito dell’incontro di ieri pomeriggio. “Pur apprezzando alcune dichiarazioni di buona volontà del Ministro ad affrontare alcune criticità relative al problema del precariato e dei contratti, - sottolineano dal sindacato - complessivamente vengono riconfermati i tagli previsti dalla legge 133 e l’impianto del decreto Brunetta”.
Diversa, invece, la posizione della Cisl. Il sindacato guidato da Bonanni ritira la propria adesione allo sciopero generale del 14 perché, ha spiegato Antonio Marsilia, segretario generale del settore Università, “Vogliamo proseguire il confronto che si è aperto ieri con il ministro Gelmini per arrivare ad una riforma condivisa dell’università”. Più ambigua la Uil che, in attesa di un qualche segnale dal governo, prende tempo e sottolinea come, a differenza della Cgil che vede la necessità di uno sciopero “fatto a tutti i costi”, sia importante “discutere del merito dei problemi”.
Intanto proseguono in gran parte delle Università italiane le mobilitazioni studentesche, in attesa della grande prova di piazza di venerdì. Saranno addirittura tre i cortei che attraverseranno la Capitale a partire dalle 9.30 del mattino: gli universitari della Sapienza si sono dati appuntamento per quell’ora a piazzale Aldo Moro, mentre quelli di Roma Tre si concentreranno alla Piramide. Gli studenti medi, che hanno deciso nelle ultime ore di aderire allo sciopero organizzato dai loro colleghi più grandi, si troveranno invece in piazza della Repubblica. “Andremo sotto Montecitorio e lo assedieremo pacificamente - fanno sapere i portavoce dell´Onda - ci auguriamo che la Questura non metta veti al percorso e non delimiti ’zone rosse’, perché quello che rivendichiamo è semplicemente il diritto democratico di manifestare pacificamente”. Tutti i manifestanti si uniranno successivamente al corteo della Cgil che invece da piazza della Bocca della Verità approderà a piazza Navona.
La notte, poi, circa quattromila delegati degli atenei italiani in mobilitazione dormiranno nelle facoltà occupate della Sapienza, per prendere parte all´assemblea nazionale del movimento di sabato e per approvare, domenica mattina, il documento della “controriforma Gelmini”. Il 17 novembre, invece, in concomitanza con la Giornata internazionale degli studenti, i liceali annunciano occupazioni e cortei cittadini.
Molte le iniziative previste per venerdì anche in altre città italiane dove, coloro che non saliranno sui treni e sui pullman speciali diretti a Roma, potranno partecipare a sit-in e cortei di protesta contro i decreti del governo.
Ma l’Onda Anomala degli studenti, come uno tsunami, esce anche dai confini nazionali raggiungendo addirittura Parigi, dove alcuni giovani italiani hanno organizzato per venerdì alle 11 del mattino un presidio davanti al consolato italiano.