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L’ora di Religione

Publie le giovedì 13 agosto 2009 par Open-Publishing
4 commenti

Finalmente una Sentenza che ha il sapore della Giustizia giusta.

E’ quella emessa dal T.A.R. del Lazio che estromette dagli scrutini i docenti di religione - quella cattolica (n.d.r.) - e non ammette crediti a favore degli studenti che ne frequentano le lezioni, per tale insegnamento, facoltativo.

La discriminante, che ha subito riempito la bocca dei prelati e di molti Politici "devoti", esiste finchè lo studente che assiste all’ora di Religione, può vantare crediti in aggiunta a quelli relativi alle materie obbligatorie, di contro a quelli che sono esonerati dalla materia de quo.

Una Sentenza corretta, in fatto ed in diritto, che rende Giustizia giusta.

Messaggi

  • E’ SCANDALOSO che un ministro di uno stato democratico non integralista si opponga ad un giudizio che rimuove un provvedimento PALESEMENTE RAZZISTA E DISCRIMINATORIO! Solo Gentiloni (un nome un programma) poteva "pensare" una cosa come quella, appoggiato da una sinistra debole e litigiosa... ma che adesso il governo si ribelli ala riaffermazioe della giustizia è, ripeto, SCANDALOSO!!!

  • Fioroni era il Ministro che propose la trovata discriminatoria; non per niente ex-democristiano imboscato nella Sinistra che l’ha approvata e che non era e non è più tale perché assente ogni anelito di Libertà e di "laicità".
    Ora una Stella, vestita da monaca mancata - ma occorrerebbe chiedere a Sabina Guzzanti notizie più precise sulle sue specialità "orali" -, starnazza e difende il prepotente Vaticano che vuole assegnare anche i premi scolastici a chi frequenta l’ora di Religione.
    Che Paese del c....! (pardon!)

    Se non sono stato chiaro mi si dica.

  • MASSIMA SOLIDARIETA AL T.A.R. DEL LAZIO PER LA GIUSTA SENTENZA!!!!!!!!!

  • Ricopio da Il Messaggero:

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    Precaria della scuola

    Buongiorno, sono una docente precaria e voglio manifestare il mio (e di altri tantissimi colleghi) profondo stato d’indignazione rispetto allo spropositato risalto dato dai media alla sentenza del Tar nei confronti degli insegnanti di religione ed in particolare alla forte ed istantanea presa di posizione della signora Gelmini (“ministra”) manifestata attraverso l’immediato ricorso al Consiglio di Stato.

    Tale mia indignazione deriva dal fatto che nessun telegiornale, giornale o sindacato abbia mai messo in evidenza che migliaia di docenti precari hanno presentato e vinto ricorso al Tar del Lazio contro il decreto ministeriale nr. 42/09, firmato dalla stessa Gelmini che limita, di fatto, ai docenti di poter insegnare in qualunque provincia italiana, limitando, quindi, la libera circolazione dei lavoratori nel territorio dello Stato sancita costituzionalmente.

    Siamo già arrivati all’Italia divisa voluta dalla Lega? Perché la signora Gelmini non ha avuto la stessa solerzia dimostrata nei confronti della Chiesa nei confronti di migliaia di famiglie italiane? E soprattutto, perché i media occultano tutte queste notizie, forse perché hanno timore di chi è al Governo? Ma la cosa della quale non riesco a capacitarmi è data dal fatto che neanche i giornali o i sindacati, dichiaratemente di sinistra, abbiano mai scritto due righe per porre all’attenzione dell’opinione pubblica su tale gravissimo problema. Nella speranza che questo mi sfogo possa essere reso pubblico e possa servire ad accendere i fari nell’oblio in cui versano media, Vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato. Una precaria indignata

    Simona Caruso

    (13 agosto 2009)
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