Home > L’orrendo sondaggio
Da Tafanus
www.tafanus.it
Sondaggi e Politica
E’ con un senso di angoscia che pubblico l’ultimo sondaggio della Digis per "Sky TG24", il cui filed-work è stato fatto nell’ultima settimana di febbraio. Forse Sky come committente non sarà il massimo dell’affidabilità, ma quando i numeri hanno la crudezza di questo sondaggio, possiamo fare tutte le tare che vogliamo, e la situazione resta assolutamente disperata e disperante.
. Apr. 2008 Feb.2009 Mar.2009
Pdl 37,4 39,7 39,5
Lega 8,3 11,3 11,3
MPA 1,1 0,7 0,8
La destra 2,4 2 1,5
TOT cdx 49,2 53,7 53,1
Pd 33,1 24 23,5
IdV 4,4 10 9,5
TOT csx 37,5 34 33
Sinistre 4,1 5 5,7
UDC 5,6 6 6,5
Cdx da solo 4,2 53,7 53,1
Cdx +Udc 54,8 59,7 59,6
Pd da solo 33,1 24 23,5
Pd + Udc 38,7 30 30
Pd +IdV+sinistra 41,6 39 38,7
Pd+IdV+udc 43,1 40 39,5
Pd+Idv+sinistra+Udc 47,2 45 45,2
Noi vogliamo tentare di partire da questo sondaggio, per capire cosa sia meglio fare per resuscitare il cadavere. Non abbiamo soluzioni "quasi certissime" da offrire (come il famoso terno al lotto di un film di Totò). Una certezza però l’abbiamo acquisita (anzi, 2):
– 1) questo paese di merda è refrattario a qualsiasi stimolo. Encefalogramma piatto. In qualsiasi paese che abbia superato l’età del ferro, dopo 10 mesi di cdx, con quello che ci è stato offerto (Alitalia, assalti alla Costituzione, ripresa dell’evasione fiscale, bilancio pubblico nella cacca già "prima e a prescindere" dalla crisi economica globale, figura di cacca a pioggia, Eluana Englaro, assalti al sindacato, ritorno dell’ipotesi "scalone" per le pensioni, equiparazione uomo-donna per l’età pensionabile, diminuzione dei listini del buffet per i poveri senatori, ronde patane e quant’altro), dovremmo avere la coalizione di governo che perde 10 punti, e l’opposizione che ne guadagna 10.
Invece, ci ritroviamo col cdx che rispetto alle politiche dell’anno scorso guadagna 4 punti, a scapito di tutte le opposizioni sommate insieme. Un risultato che non avremmo potuto prevedere neanche nei nostri peggiori incubi.
– 2) Questa volta non c’è tatticismo nelle alleanze che possa tirarci fuori dalla buchetta. Abbiamo rielaborato le cifre del sondaggio, per mostrare come anche nel caso della alchimia peggiore per il cdx, e migliore per noi, perderemmo alla grande. Questa combinazione - solo teorica - prevederebbe un PdL privo di ulteriori innesti, e TUTTA l’opposizione, dall’UDC, all’IdV, al PD, alle sinistre, che ritrova qualche ragione per stare insieme (foss’anche solo la ragione di sconfiggere Berlusconi ed i suoi imdpiegati).
Ebbene, persino in questa alquanto improbabile ipotesi, oggi perderemmo 53 a 45. Però, nella situazione reale, la cosa si complica, perchè delle 6 ipotesi teoriche di alleanze nel csx, solo le prime 3 sono effettivamente praticabili, a causa dei veti incrociati. Anche assumendo che il PD ritrovi l’intelligenza di ricucire con le sinistre, e che le 9 sinistre ritrovino l’intelligenza per rimettersi insieme, rimangono dichiarate incompatibilità che allo stato sembrano insuperabili:
IdV con le sinistre
Udc con le sinistre
IdV e Udc con le sinistre
IdV con la parte di sinistra di origine PSI
Basta? No, non basta, perchè di fatto c’è poi l’incompatibilità non dichiarata fra la frazione più laica degli ex DS, e la parte più integralista della ex Margherita. Insomma, nella realtà del quadro politico attuale, il minimo che possiamo immaginare è un quadro in cui, comunque vengano mixate queste incompatibilità, siamo in un quadro in cui potremmo mettere insieme, con molti se e ma, al massimo la vecchia Unione ma non sommeremo mai Di Pietro e Casini.
La vecchia unione oggi significa un potenziale del 39%, contro un cdx che sarà col solo PdL al 53% (14 punti di vantaggio). Se poi l’UDC dovesse passare dove lo porta il cuore, i punti di vantaggio diventerebbero 20. E se Di Pietro decidesse di giocare la sua partita in proprio, e l’UDC di tornare "dove volano le poltrone”, si scaverebbe un abisso di quasi 30 punti percentuali fra maggioranza ed opposizione, e dovremmo rassegnarci a restare emarginati dai luoghi delle decisioni per il prossimo mezzo secolo.
Partendo da questa situazione disastrosa, e cercando disperatamente, vedo solo una piccola, lontana opportunità: oggi, per la prima volta in maniera chiara ed inequivocabile, siamo in una situazione nella quale, a breve termine, non c’è tattica che tenga per farci ritornare a numeri realisticamente competitivi con quelli della macchina da guerra - fatta dal controllo dei media e delle poltrone di governo e di sottogoverno - che è diventata l’ex partito di plastica.
Dobbiamo prenderne atto, ed abbandonare qualsiasi retropensiero che le alchimie delle alleanze possano portarci, in tempi brevi, da qualche parte. E allora, visto che la tattica oggi non serve a nulla, ritorniamo alla strategia. Freghiamocene (ne abbiamo il tempo, purtroppo) di mettere insieme gli opposti: i teodem coi laici; Di Pietro con Boselli; Casini con Ferrando. In politica nulla si è mai sommato algebricamente. Oggi abbiamo tempo di tornare a lavorare sui "fondamentali". Oggi dobbiamo innanzitutto tornare a fare opposizione senza sconti: non solo in parlamento, ma anche nelle piazze e nelle fabbriche. Dobbiamo cercare di allearci al meglio coi cattolici DAVVERO progressisti (da Paolo Farinella, ad Aldo Antonelli, a don Giorgio De Capitani, a Famiglia Cristiana, e puntare ancora più in alto: verso quei cattolici prestigiosi come Tettamanzi, aperti alle istanze legittime dei non-cattolici).
Dobbiamo riconquistare all’impegno politico quegli adolescenti che fra 4 anni voteranno per la prima volta. Dobbiamo far capire ai ceti deboli e disagiati quale e quanto male stia facendo loro questo governo. Dobbiamo far incazzare quei milioni di italiani che pagano le tasse, volenti o nolenti, e smetterla di lisciare il pelo a chi ha anche solo accettato, in passato di discutere di "precariato istituzionalizzato". Dobbiamo aggregare quei rappresentanti delle forze dell’ordine non assimilabili ai bastardi di Genova, e far ritrovare loro una casa dove poter coniugare l’ordine col rispetto dei principi democratici.
Dobbiamo, in sintesi, smettere di inseguire la destra sui loro terreni preferiti, (su quelli, la destra è imbattibile!) e ritrovare il nostro terreno, e l’orgoglio di presidiarlo. Dobbiamo riappropriarci, ma davvero, della questione morale, e di principi quali la sacralità del diritto al lavoro non precario, la preminenza della scuola e della sanità pubbliche, il diritto/dovere di non lasciare soli i deboli, i principi irrinunciabili che ruotano intorno alle libertà fondamentali della persona.
La chiesa sta perdendo terreno, grazie ad uno come Ratzinger, ma non solo. Aiutiamola a perderne ancora. Una chiesa debole avrà meno potere contrattuale e meno appeal elettorale su fascisti, leghisti ed italoforzuti, ancora fermamente convinti che il supporto dei Bagnasco e dei Ruini sia fondamentale per vincere le elezioni.
Sono strade ambiziose, irte di ostacoli, scomode e lunghe da percorrere. Ma, allo stato delle cose, non ne abbiamo altre.
ripreso in
masadaweb.org
Messaggi
1. L’orrendo sondaggio, 5 marzo 2009, 08:47
La destra vince perchè Berlusconi appare più coerente. Nel cdx Berlusconi si comporta come un padre/padrone nel senso che lascia sfogare tutti i suoi componenti ma quando si deve prendere una decisione ricorda chi è che ci mette soldi e le televisioni e tutti devono stare zitti ed obbedire.Berlusconi è riuscito a conciliare la destra nazionalista con la destra secessionista tutti riuniti nel nome della poltrona e del suo danaro. Al contrario a snx si fanno scissioni, lotte intestine, questioni di lana caprina del tutto incomprensibili, distinguo a più non posso. Quando l’elettore medio deve scegliere tra chi è un imbroglione ma è in grado di prendere decisioni ed un altro un pò più onesto(non esageriamo perchè anche la sinistra ha i suoi peccatucci) ma del tutto incapace di prendere una decisione non ha dubbi.Basta vedere la gestione dei rifiuti in Campania dove la sinistra bassoliniana largamente dominante è stata bloccata per 14 anni dai veti dei Verdi di Pecoraro Scanio fino a che non è esplosa drammaticamente.Michele
2. L’orrendo sondaggio, 5 marzo 2009, 23:10
Per essere veramente coerenti con il tuo discorso bisognerebbe fare a meno soprattutto dei cattolici che ,come sempre, per quanto possano, su tanti punti sembrare progressisti ,alla fine ti fanno sempre lo "scherzo da prete",che è quello piu’ brutto.
Una sinistra vera,finalmente liberata dai cattolici,finalmente laica ,magari anticlericale,il nostro obbiettivo deve essere questo ,da veri comunisti quello di liberare la terra dal disastro che le religioni hanno fatto e fanno ,dalle guerre continue, all’opposizione ad una programmazione delle nascite malgrado la terra stia esplodendo e non possa dar da mangiare a tutti ,ai falò di preservativi in terre di AIDS, alla libertà di decidere se porre fine alla propria sofferenza
Se dobbiamo comunque ripartire ripartiamo bene, se comunque non potremo vincere a breve ,guardiamo al futuro, facciamo quello che dovrebbe fare una vera sinistra che non puo’ essere che alternativa e laica e perchè no, appunto anche anticlericale,
Se questo tentativo ha avuto successo nella cattolicissima spagna, nella terra di Torquemada,di Franco perchè non provarci anche da noi?
Alex
3. L’orrendo sondaggio, 6 marzo 2009, 00:01
La sinistra ha avuto due anni di tempo, tra il 2006 ed il 2008, per dimostrare di essere all’altezza della situazione.
Ora mi sembra ovvio che, tradite le aspettative, non ci sia più alcuna fiducia né nel centro né nella sinistra.
D’altronde era evidente che con Mastella e Dini non ci sarebbe stata alcuna possibilità di cambiamento.
Come dimenticare l’applauso scrosciante tributato a Mastella da parte di tutti i parlamentari comunisti, quando l’ex ministro della giustizia si lamentò di essere indagato?
La sinistra arrivò ad abbandonare De Magistris per abbracciare Mastella. Che errore morale e politico!!!
Non potete pensare che la gente sia così cretina da votare nuovamente gli stessi gruppi dirigenti, artefici dell’esperienza nel governo Prodi.
4. L’orrendo sondaggio, 7 marzo 2009, 21:39
Non sono d’accordo sull’analisi dell’azione politica berlingueriana. E’ facile parlare ora ma bisogna conoscere i fatti, conoscere la storia. A quei tempi l’Italia stava precipitando in un baratro pericolosissimo ed il rischio che ci si svegliasse in una "repubblica" sudamericana era estremamente concreto. Forze oscure come la massoneria, organizzazioni militari, fascisti, alcuni rami della magistratura erano nell’ombra pronte a prendere il potere con l’appoggio implicito dell’America che non poteva perdere una base al confine con la Jugoslavia ed i paesi arabi. La gente era inorridita dalla criminalità, dal terrorismo di destra e di sinistra per cui la sinistra di Berlinguer fu costretto a prendere le distanze dall’estrema sinistra ed appoggiare i governi democristiani. Certo col senno di poi tale appoggio fece crescere una generazione di funzionari interessati solo alla spartizione di posti ed appalti ma, ripeto, questa fu una conseguenza (assolutamente non voluta)di una politica berlingueriana di "riconciliazione nazionale" che salvò l’Italia e la sinistra. Potete crederci o no ma è la realtà e che io ho in parte vissuto ed in parte saputo da fonti sicure!
1. L’orrendo sondaggio, 7 marzo 2009, 22:06
ma che dici, fu costretto? Figurati ,quello era il risultato della sua linea e di quella linea la colpa
Tutti in quegli anni andavamo a letto con il timore di essere svegliati da uno squadrone dei "colonelli"ma non per questo cercavamo compromessi
Il PCI era già allora in quel lungo percorso che si è completato miseramente ai nostri giorni,basta vedere il comportamento dei vari Lama & C. di fronte al grande slancio rivenicativo del 68
Alex