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LA BNL ADOTTA IL "SISTEMA FIORANI" ?

Publie le sabato 14 luglio 2007 par Open-Publishing
9 commenti

BANCHE: I COSTI DEI CONTI CORRENTI PIU’ CARI D’EUROPA CHE CONTINUANO A RINCARARE NONOSTANTE LE FUSIONI,NON DIPENDONO DALL’USO DEL CONTANTE O DA RAPINE,MA DA POLITICHE PREDATORIE DEI BANCHIERI “VERI RAPINATORI”,
CHE OPERANO FUORILEGGE,PROTETTI DA BANKITALIA, SICURI DELL’IMPUNITA’.

BNP-PARIBAS,CHE DOVEVA RIDURRE GLI ELEVATI COSTI DEI CONTI CORRENTI, LI
HA AUMENTATI, ADDEBITANDO A CLIENTELA 500-1000 EURO “SISTEMA FIORANI” !

Le banche oltre a non applicare,come abbiamo dimostrato nel monitoraggio pubblicato ieri ,il decreto Bersani sulle liberalizzazioni (un vero e proprio flop su portabilità dei mutui, cancellazione gratuita delle ipoteche,simmetria dei tassi di interesse quando la BCE varia il costo del denaro, penali sui mutui ancora inserite nei contratti, commissione di massimo scoperto, swap e derivati,ecc.), continuano ad aumentare allegramente gli elevati costi dei conti correnti più cari d’Europa, con tecniche illegali vietate dalla legge,in alcuni casi da codice penale, denominato “sistema Fiorani”,perché addebitò 100 euro ad 1 milione di correntisti della Banca Popolare di Lodi.

“I costi dei servizi bancari in Italia sono in linea con la media Ue ad eccezione di quelli del conto corrente, su cui pesano oneri relativi alla sicurezza ed all’ancora elevato uso del contante. Lo ha detto, nel corso di un’audizione alla Commissione Finanze del Senato, l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, sottolineando che "bisogna sfatare la visione che le banche italiane sono le più care: lo sono solo nel campo dei conti correnti per il sistema dei costi collegati all’utilizzo della moneta ed alla sicurezza. Per tutti gli altri servizi, vi assicuro, non siamo così cari". Profumo ha spiegato che "in Italia, il numero delle rapine bancarie rappresenta il 52% del totale delle rapine in Europa, incidendo in maniera consistente sul costo del servizio offerto". Da un’analisi interna, risulta che "le spese annue in sicurezza per conto corrente sostenute dal gruppo Unicredit sono pari a 11 euro in Italia contro i due in Germania". Allo stesso tempo, nel Paese si continua a fare un notevole ricorso alla moneta cartacea: solo il 10% delle transazioni avviene in maniera non-cash, a fronte del 35% in Gran Bretagna, del 41% in Francia e del 33% dell’Olanda”.

Addebitare la mancanza di concorrenza e gli elevati costi dei conti correnti bancari più cari d’Europa all’uso del contante ed a qualche rapina in banca,come fa il dr. Profumo, che dimentica di citare i rapinatori veri,ossia la categoria dei banchieri, che ogni giorno, in forma più o meno legale, alleggeriscono sistematicamente le tasche dei correntisti, è un esercizio spericolato che riesce solo perché con i soldi dei correntisti, le banche hanno acquistato i giornali ed esercitano un ferreo controllo sull’informazione.

Ma ancora una volta Adusbef- nonostante il consueto muro di gomma e la insopportabile cappa di censura- continua le sue denunce,stavolta sulla BNP-Paribas,ex BNL,arrivata in Italia anche con la finalità di calmierare gli elevati costi dei conti correnti,che invece di diminuire rincarano,anche con meccanismi truffaldini portati all’attenzione delle competenti Procure della Repubblica..

La banca infatti,poiché nel primo semestre 2007 forse non stava realizzando i risultati sperati nell’ambito "corporate", avrebbe tirato fuori dal cilindro una "manovra alla Fiorani": a fine giugno (con valuta 27/06/2007) è stata fatta dalla BNL una manovra massiva per tutta la clientela corporate affidata. Non si capisce con quale criterio, ma è stata addebitata tutta la "clientela corporate" affidata con addebiti da 300/500 fino a 1.000 euro (causale 66 - diritti d’istruttoria relativi alla pratica di fido), tutta la clientela corporate affidata (anche chi si era visto rinnovare il fido due giorni prima ed aveva già pagato i diritti d’istruttoria). I “gestori clientela corporate” (i settoristi) si arrampicano sugli specchi di fronte alle lamentele dei clienti,girate all’Adusbef,che a sua volta le ha trasmesse alle competenti Procure della Repubblica, vista l’inutilità di una Banca d’Italia che va a braccetto con i banchieri e ne asseconda i desiderata, e more solito al cliente che si lamenta, effettuano storni, totale o parziale,degli addebiti.

Anche se le banche hanno rafforzato il loro potere,specie su un Governo debole, Adusbef non smetterà di denunciare le malefatte dei banchieri,che continuano indisturbati a “rapinare” gli utenti.

Elio Lannutti (presidente Adusbef)

Roma, 13 luglio 2007

Messaggi

  • Profumo dimentica anche di dire che le banche italiane sono le più rapinate perchè sono le meno sorvegliate d’Europa e questo per una precisa scelta aziendale di risparmiare sui costi di sorveglianza ed in particolare sulle guardie giurate che sono l’unico vero dissuasore, molto più delle telecamere, peraltro messe in scarso numero anche loro.In tutti i paesi d’Europa le banche sono obbligate a pagare un’indennità ai lavoratori delle banche rapinate per i disagi arrecati per cui è molto più economico avere guardie giurate, telecamere ed allarmi, in Italia no per cui è molto più economico fare un’assicurazione per i danni economici subiti e risparmiare sulla pelle di clienti e lavoratori.Profumo e l’ABI dimenticano molte cose quando parlano di rapine!

    • FALCRI Banca Nazionale del Lavoro

      Sindacato Autonomo Lavoratori

      Segreteria dell’Organo di Coordinamento

      www.falcribnl.com – e mail: falcribnl@yahoo.it

      Puntata speciale:
      LA SICUREZZA IN BNL

      LA RSA FALCRI BNL DI MILANO DENUNCIA LA BNL ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA ED A TUTTE LE ASL DI MILANO.

      Oggi la nostra RSA di Milano ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica contro BNL per la mancata tutela della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori delle agenzie di Milano non protette dalla Guardia Giurata Armata Fissa ma “salvaguardate”, secondo BNL, dalla Video Sorveglianza o dalle Guardie Saltuarie. (agenzie 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 10 – 11 – 12 – 14 – 15 – 16 – 24 – 29 – 30).

      Oltre alla Procura della Repubblica l’esposto è stato inviato anche agli Ufficiali di Polizia Giudiziaria delle ASL di Milano.

      L’iniziativa si è resa indispensabile dopo che, nell’ultimo incontro con la Direzione, la BNL ha ribadito la propria volontà, tesa ad un risparmio esasperato sul capitolo sicurezza delle agenzie, respingendo la nostra richiesta ad utilizzare le Guardie Giurate Armate Fisse nelle agenzie di Milano e provincia attualmente sprovviste di questo consolidato deterrente.

      E’ utile ricordare che in seguito allo sciagurato accordo sulla Video Sorveglianza, voluto e sottoscritto da TUTTI i sindacati meno la FALCRI, la BNL veniva di fatto autorizzata:

      • Ad eliminare le guardie giurate armate fisse

      • A puntare fino a 16 telecamere sulle lavoratrici e sui lavoratori di ogni agenzia video sorvegliata

      • A permettere l’intervento della forza pubblica a rapina in corso

      Da subito e nel tempo la Video Sorveglianza si è rivelata un fallimento tale da convincere anche le RSA milanesi dei sindacati firmatari dell’accordo a denunciarne, su numerosi volantini, l’inutilità e la pericolosità fino a chiederne, in più occasioni, assieme a noi la rimozione (!!), sconfessando quindi nei fatti la scelta delle proprie Segreterie dei Coordinamenti. (che, nonostante tutto, continuano a non ritirare la firma dall’accordo/fallimento!).

      Nell’esposto è forte anche la critica del nostro sindacato all’utilizzo delle Guardie Alternate (“oggi qui, domani là” come cantava Patty Pravo!), infatti le rapine in questo caso avvengono sempre quando il rapinatore si accorge che la Guardia oggi è là…….”incredibile!!”.

      Milano è riconosciuta come la città con più rapine alle banche sia dalle Prefetture che dall’ABI e le rapine con il coltello/taglierino aumentano in maniera esponenziale giorno dopo giorno.

      L’unico deterrente valido e sicuro al 100% risulta essere la Guardia Giurata Armata Fissa che impedisce per forza di cose proprio questo tipo di rapina “mordi e fuggi” sempre più utilizzata da disperati e tossicodipendenti che con sempre maggior frequenza utilizzano violenza nei confronti dei colleghi e della clientela!

      Ma BNL non intende spendere nelle Guardie Giurate Armate Fisse più di quanto spende attualmente ed insiste nell’utilizzare strumenti fallimentari come la Video Sorveglianza e la Guardia Saltuaria contravvenendo quindi a quanto disposto dal dlgs 626/94. La goccia che però ha fatto traboccare il “nostro” vaso si chiama “cash in cash out”.

      Un sistema già sperimentato e fallito in altre numerose banche e che BNL vuole utilizzare in quelle agenzie “scoperte” e quindi “a rischio rapina” magari affiancandolo anche alla sciagurata Video Sorveglianza!

      Bene ha fatto la nostra RSA a denunciare chi risparmia sulla pelle di chi lavora e della ignara clientela!

      DOPO LA DENUNCIA DEL NOSTRO RLS
      LA BNL HA 120 GIORNI DI TEMPO
      PER RIMETTERE LE COSE AL LORO POSTO ALL’AGENZIA DI TRANI.

      Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) della Puglia e Molise e nostro dirigente sindacale Felice Belcore è stato costretto ad attivare la AUSL Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro per una serie di irregolarità rilevate presso l’agenzia di Trani della BNL.

      La dott.ssa Maria Giovanna Miccoli ed il Tecnico Prevenzione Ufficiale di Polizia Giudiziaria Vincenzo Ciniero hanno verificato la bontà e veridicità delle denuncie del nostro RLS intimando a BNL nella figura del delegato ing. Jean Francois Pfister una serie disposizioni e richieste che riassumiamo di seguito nelle principali:

      • Adeguamento delle postazioni VDT personali che utilizzano schermi di tipo tradizionale, sostituendo questi ultimi con tipologie che, anche utilizzando tecnologie più attuali, garantiscano migliori caratteristiche tecniche, con riferimento agli aspetti di salute di tutti i lavoratori che ne fanno uso.

      • I cablaggi dei componenti delle varie postazioni VDT e delle utenze elettriche in genere dovranno essere raccolti in apposite guaine.

      • Dovrà essere mostrata la certificazione riguardante l’esatta ubicazione ed il numero dei rilevatori d’incendio.

      • Migliorare l’illuminazione delle vie di fuga riguardanti l’uscita d’emergenza e sgombrarle dagli ostacoli.

      • Controllo di adeguata temperatura per il locale CED

      • Documentazione riguardante la nomina del Medico Competente alla. designazione e Formazione delle figure responsabili delle operazioni di emergenza e alla formazione dei lavoratori in materia di igiene e sicurezza nel luogo di lavoro.

      • Procedure da attivare ed attuare, da parte del datore di lavoro delegato, del dirigente e del preposto, per adottare “ le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso d’emergenza”

      • Verifica periodica dell’impianto di messa a terra dell’impianto elettrico generale.

      • Proteggere ed evidenziare con materiali idonei l’arco d’accesso ai servizi

      • Migliorare la pulizia dei servizi igienici e degli armadi di agenzia.

      • In ordine al microclima si chiede il valore del numero effettivo di ricambi d’aria naturale/ora.

      • Adottare specifiche misure di sanificazione delle superfici interne delle condotte aerauliche.

      • Prestare attenzione al fine di evitare fastidiose e pericolose correnti d’aria in particolare per gli operatori delle postazioni di lavoro stanziali (uso di idonei aerotermi, diffusori, deflettori ecc.)

      Il VERBALE conclude con la seguente dicitura:

      “Per quanto disposto, codesta azienda dovrà eliminare le irregolarità e le carenze evidenziate entro la data di scadenza indicata (120 giorni dal ricevimento del presente verbale), fornendo assicurazione scritta di adempimento al Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro.

      Il datore di lavoro si impegna ad inviare copia del presente verbale al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (Felice Belcore) o ad informare i lavoratori mediante affissione in luogo idoneo a/o riunione (legge 300/70 statuto dei lavoratori)

      Roma, 4 luglio 2007 Segreteria dell’ODC FALCRI BNL

    • Ius variandi e “sistema Fiorani”: sospetti di illeciti in Bnl

      Roma, 13 lug (Velino) - Bnl avrebbe addebitato a fine giugno alla sua clientela “corporate” spese tra i 300 e i 1000 euro (causale 66, “Diritti di istruttoria per pratica fido”) anche a chi aveva avuto il fido rinnovato due giorni prima e a chi aveva già liquidato le spese previste. Le segnalazioni sarebbero già decine, anche se non è dato ancora sapere se riguardino tutta la clientela del segmento o solo una parte. Lo ha denunciato l’associazione di tutela dei consumatori Adusbef, in una lettera circostanziata indirizzata al presidente della Bnl Luigi Abete e all’Ufficio di Vigilanza della Banca d’Italia. La lettera, in cui il presidente dell’Adusbef Elio Lannutti ipotizza per la vicenda una “riedizione del sistema Fiorani” in riferimento allo scandalo per gli addebiti illecitamente applicati alla clientela della Popolare di Lodi allo scopo di “fare cassa”, è datata 4 luglio 2007.

      Dalla Banca d’Italia non è ancora arrivata alcuna risposta, mentre il numero uno di Bnl Luigi Abete ha inviato l’11 luglio scorso all’Adusbef (e per conoscenza alla Banca d’Italia, sempre Ufficio di Vigilanza) una nota molto dura, suddivisa in tre paragrafi. Nel primo Abete contesta all’Adusbef la leggitimità di porsi come rappresentante degli interessi di clienti corporate (ipotizzando dunque per questi una natura giuridica o sostanziale diversa da quella di “consumatori”). Nel terzo paragrafo si assicura che verranno comunque verificati eventuali disguidi “di carattere operativo”. Ma è nella parte centrale della lettera, il passaggio più interessante: il lessico e la sintassi sono fortemente appesantiti dall’inevitabile impronta burocratico-amministrativa, ma Abete parla comunque esplicitamente di spese per “Diritti di segreteria” e di comunicazioni rese in ogni caso “con l’estratto conto di giugno 2007”.

      Ora: posto che resta un “giallo” l’esatta definizione delle nuove spese segnalate dai clienti, sembra ormai acclarato che queste ci sono e che sono state comunicate agli interessati. Ma l’estratto conto di giugno, cosa nota a chiunque abbia mai avuto un conto corrente, arriva ai clienti in genere a metà luglio. Non bisogna a tutti i costi spingersi verso l’”ipotesi Fiorani” ventilata da Lannutti, i cui eventuali numeri fanno impressione: se il fenomeno venisse accertato e riguardasse tutto il segmento “corporate” di Bnl (39000 clienti) le cifre finali varierebbero tra un minimo di 12 milioni di euro e un massimo di quasi 40. È però legittimo domandarsi se non sia stata come minimo violata la Legge Bersani dell’agosto scorso sullo “Ius variandi”. Per spiegarci: l’articolo 10 della legge 248/2006 toglie di fatto alle banche il diritto di cambiare in modo unilaterale spese e condizioni contrattuali, salvo particolari e adeguatamente motivate situazioni. Ma, anche in queste situazioni, le banche hanno l’obbligo di informare il cliente con almeno 30 giorni di preavviso: nel caso in oggetto, invece, i clienti leggeranno dopo la metà di luglio di un addebito avvenuto in conto corrente a fine giugno.

      Bene: in attesa di ulteriori sviluppi nella corrispondenza tra Lannutti e Abete e, soprattutto, di un pronunciamento dell’Autorità di Vigilanza, non può non tornare in mente l’ultima assemblea annuale dell’Abi di pochi giorni fa. In quella sede, il presidente dell’Associazione bancaria Corrado Faissola inserì all’ultimo momento nella sua relazione una nota molto importante: la sera precedente l’Antitrust aveva chiuso l’istruttoria aperta contro le banche proprio sullo Ius variandi, senza sanzioni. La notizia era stata data con una certa soddisfazione da Faissola, anche se senza dilungarsi troppo sui molti passi indietro fatti dalle banche per chiudere la vicenda senza conseguenze per nessuno. Nei prossimi giorni, se la vicenda di cui abbiamo raccontato dovesse essere anche solo in parte confermata, è molto probabile che il Garante sia costretto a fare lui un passo indietro e rimettere le mani sull’archiviazione dell’istruttoria.

      (Massimo Bongiorno) 13 lug 12:32

      www.ilvelino.it

  • La FALCRI ormai è un vero e proprio sindacato "giallo" e si risente e protesta sempre a tempo scaduto !! Si sollevano di punto in bianco problemi annosi che nessuno, banche in primis, ma anche i sindacati, hanno realmente voglia di risolvere perchè andrebbero a mettere a nudo tutto un sistema di malaffare, che è certamente voluto e gestito dai vertici, ma anche alttrettanto certamente si avvale anche della complicità dei funzionari e degli impiegati di medio-basso livello, non escluso collaboratori esterni, tipo promotori finanziari, a cui è affidato il lavoro più sporco !!! Accorgersi che anche BNL adotta il sistema "Fiorani" , significa o aver vissuto fino a ora in mondo alieno del tutto al di fuori della realtà quotidiana del lavoro bancario oppure esserne corresponsabili, sollevando il problema in maniera strumentale e solo quando fa comodo per combattere battaglie corporative e di retroguardia!!

    MaxVinella

    • Adusbef e Falcri sono "federate" dal 2002 e agiscono di stretto concerto per ogni iniziativa di questo tipo.

      E’ quindi realistico pensare che è stata Falcri ad avvisare Adusbef della questione ....

      Del resto, a quanto mi risulta, almeno in Bnl la Falcri è l’unico sindacato non asservito.

      R.

    • Sindacato "giallo" e "battaglie di retroguardia" sto c......!

      Posto solo qualche esempio di iniziative e comunicati della Falcri :

      http://triburibelli.org/sito/modules/MyAnnonces/index.php?pa=viewannonces&lid=6195

      http://triburibelli.org/sito/modules/MyAnnonces/index.php?pa=viewannonces&lid=14685

      http://triburibelli.org/sito/modules/MyAnnonces/index.php?pa=viewannonces&lid=18294

      http://triburibelli.org/sito/modules/MyAnnonces/index.php?pa=viewannonces&lid=18334

      http://triburibelli.org/sito/modules/MyAnnonces/index.php?pa=viewannonces&lid=18429

      Potrei poi ricordare il licenziamento politico, nel 2002, della Segretaria Generale della Falcri, Francesca Furfaro, rientrato dopo lotte durissime, cosa mai avvenuta dal dopoguerra ad oggi per un Segretario Generale di un sindacato, nemmeno per Cobas, Cub e similari.

      Potrei parlare della partecipazione della Falcri alle giornate di Genova 2001 della e della successiva collaborazione alla stesura del libro "Guerra Civile Globale" edito da Odradek sulle stesse giornate, stesura fatta insieme a Scalzone, Miliucci, De Caro, Persichetti, Del Bello, Tano D’Amico ecc. ecc. ecc.

      Della battaglia strenua, anche con denunce subite, della stessa Falcri contro la legge 30, contro la Direttiva Bolkenstein, in difesa di ferrovieri licenziati ed autisti del trasporto pubblico processati per rappresaglia.

      Della strenua battaglia contro gli ivestimenti della banche in aziende di armamenti, contro l’ oleodotto OCP in Ecuador, contro la centrale nucleare in costruzione in Slovacchia.

      E contro i prodotti-spazzatura venduti dalle banche alla clientela.

      Sono ben altri sindacati "gialli" nelle banche, dalla finto/autonoma Fabi ( federata con la Cisl) a tutti i confederali, Cgil inclusa .......

      R.

    • Caro R., la mia è stata un’affermazione volutamente provocatoria ed hai ragione nel dire che si sono sicuramente dimostrati più "gialli" i confederali e le altre sigle sindacali !! Ma è proprio per questo che la FALCRI deve condurre battaglie più decise e non a corrente alternata secondo le convenienze del momento!! Il malaffare delle banche e nelle banche è quotidianamente sotto gli occhi tutti gli utenti : a me una nota banca popolare, con la complicità di un funzionario interno e di un promotore finanziario, ha truffato 100.000 euro, addebitando poi le colpe tutte sul soggetto esterno, in quanto il funzionario è stato protetto a spada tratta dai confederali e la banca , facendosi forte di questo, si è dichiarata essa stessa parte lesa e non mi ha risarcito neppure un euro !! Nessuna sigla sindacale in questo caso ed in molti casi analoghi ha mai preso le difese degli utenti danneggiati, arroccandosi sempre e sistematicamente su posizioni corporative in difesa di soggetti assolutamente indifendibili e spesso anche rei confessi !! Come vedi il mio livello di fiducia nel sistema bancario e in molti sindacati di bancari è molto basso !! Io non voglio certamente generalizzare , ma è del tutto fuori discussione che a molte sigle sta più a cuore difendere qualche posto di lavoro ed i molti benefits per i loro rappresentati e rappresentanti, piuttosto che farsi carico dei gravi problemi che affliggono il sistema bancario nei rapporti con l’utenza e in più generale con il resto della società .

      MaxVinella

  • Jeux sans frontières

    La “Nuova Dirigenza” non finisce di stupire per le strategie che dall’acquisizione di BNP in poi ha sinora messo (o meglio, non messo) in atto per permettere alla “Nuova Banca” di competere con ben altre realta’ bancarie.

    Ultima trovata, i giochi senza frontiere (in corso dalle alpi alle piramidi, sul lago di Como, alcuni, altri a Villa Igiea a Palermo) ai quali il Management sta sottoponendo tutti i ruoli da Responsabile Filiale in su. Apprendiamo di gare in canoa, corsa nel sacco, ed altri sport estremi, intervallati da non sappiamo quale tipo di attivita’ formativa e/o di sviluppo del business.
    Non e’ per scetticismo sui metodi formativi adottati né per invidia per i più fortunati colleghi che si sono recati in ospitali ed amene localita’ di villeggiatura (dal 9 all’11 corrente), ne’ per il costo che tali iniziative determinano a carico di un Istituto ben avaro di riconoscimenti per tutti gli altri ruoli; vero e’ che per i Gestori Corporate (Junior e senior), Analisti e Assistenti Commerciali, veri artefici delle fortune di questo povero e bistrattato Mercato, pare che il Management non nutra alcuna forma di considerazione; l’ultima ed unica occasione di scambio di idee (se cosi’ si puo’ chiamare) si e’ verificata, lo scorso 3.1., e limitatamente ai Gestori, in quell’incontro con il dr. Lupi all’Hotel Mediterraneo in cui venne inculcato piu’ un "credere,obbedire, combattere", e con toni non proprio amichevoli (ricordiamo che il dr. Lupi fu poi accompagnato alla porta pochi giorni dopo).

    La mancanza di rispetto e di considerazione e’ ancora piu’ evidente se si riflette che in questi tre giorni le Aree sono state private di qualsiasi ruolo di autorizzazione di gran parte dell’operativita’ del Mercato, attesi i limiti previsti in GAPA per i 729 (voluti proprio da questo Management), per cui le segnalazioni prodotte dal Sistema restano non lavorate e tutte autorizzate per default (con rischi enormi ), le pratiche di fido restano al palo (dopo la bella figura sinora fatta dalla tanto strombazzata PEF annunciata e poi rimessa fortunatamente in naftalina, tanto problematica si presentava da subito).

    La verita’ e’ che, almeno per quanto riguarda la macroarea sud e in particolar modo il Mercato Corporate ,naviga veramente a vista; siamo a meta’ luglio e di un timoniere (si spera in una persona intelligente ed in grado di entusiasmare gli animi piuttosto che di opprimerli solo con la logica dei numeri) alla guida dell’Area Sud non si vede l’ombra; abbiamo capito che il Mercato arranca sui risultati (ci chiediamo come potrebbe essere altrimenti, considerate le premesse), ma anche che di un vero e proprio piano industriale per far rialzare questo importante comparto della Banca non si parla proprio; le strategie in atto? Sempre le stesse, vecchie, datate ed anche un po’ antipatiche: una botta ai tassi (tanto per spingerci ancora un po’ di piu’ fuori mercato), una alle spese istruttorie (ci pensino i Gestori con la loro faccia a rabbonire i sempre piu’ insoddisfatti clienti) , e poi, gli ormai insostituibili derivati, vera panacea del conto economico, elemento ormai distorsivo della reale redditivita’ del Mercato nel suo complesso.

    Riteniamo che la professionalita’ e l’impegno di tutti i colleghi impegnati quotidianamente nel lavoro meriti qualcosa di piu’; ma soprattutto lo merita la nostra vecchia e -fu gloriosa- BNL, se non l’hanno gia’ trasformata in una sorta di luna park.

    Napoli, 17.07.2007

    RSA Fisac/CGIL-Fiba/CISl- Uilca/UIL

    BNL-Napoli

    Gruppo BNP-Paribas

    • un "consiglio" di quelli che non si possono rifiutare...

      mi sono recato pochi giorni fa in una filiale bnl di forlì in via delle torri dopo aver consultato il loro sito dove è espressamente scritto che l’assicurazione vita non è obbligatoria.L’impiegato della banca continuava invece a consigliarmi caldamente per l’accettazione del mutuo la stipula di un’assicurazione vita, gli ho ripetuto più volte che non volevo farla e che non ne ero obbligato.....ma lui continuava a dirmi che era meglio farla....sembrava tanto un "consiglio" di quelli che non si possono rifiutare...chi è siciliano come me sa cosa voglio dire!! abbiamo comunque consegnato tutti i documenti ribadendo per l’ennesima volta che non volevamo l’assicurazione.ieri mi telefona dicendomi che non potevano accettare la mia richiesta di mutuo (minima rispetto al valore dell’immobile) perchè non avevo stipulato la polizza e come se stessimo davanti un banco di frutta per venirmi in contro in via del tutto eccezzionale avrebbe accettato magari una polizza per la metà del valore del mutuo.......

      sikanotp