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LA BOSSI FINI FUNZIONA BENISSIMO, PER I PADRONI
Publie le martedì 24 giugno 2008 par Open-PublishingLA BOSSI FINI FUNZIONA BENISSIMO, PER I PADRONI.
Immigrati, permesso a uno su 100 è allarme-badanti per le famiglie, così repubbilca online di questa mattina ci dice che c’è una montagna di pratiche ferme. Settecentomila domande in attesa di una risposta. Sono quelle di chi aspetta da mesi di mettere in regola un immigrato. È la gara del decreto flussi, ma la chiamano “lotteria delle quote”: finora, solo uno su cento ce l’ha fatta.
La corsa a un posto da regolare coinvolge ogni anno migliaia di immigrati invisibili. Nel 2007, il decreto ha messo in palio 170mila posti. Come è finita? A sei mesi dalla presentazione delle oltre 740mila domande d’assunzione, meno di 8mila sono i visti d’ingresso rilasciati: circa l’1%.
Una débacle burocratica, che chiama in causa ministero dell’Interno e degli Esteri, certo, più che debacle aggiungo io si tratta del buon funzionamento di una legge come la Bossi Fini, la legge migliore per creare lavoro nero sotto ricatto nel nostro paese, alla quale si aggiunge l’ulteriore passaggio del reato di clandestinità, che ha trovato nell’Europa delle banche un valido alleato ( con assenso del PD e metà del PSE ).
Un paese che è diventato tra i più poveri d’Europa con una classe imprenditoriale stracciona che investe solo nell’abbattimento dei salari e diritti dei lavoratori ha bisogno della Bossi Fini, e soprattutto ha bisogno che questa produca più clandestini possibili. Da rinchiudere nelle nostre case per tenere i nostri anziani perchè il welfare è in via di dissoluzione, da mettere in nero nelle fabbrichette e nei cantieri dove ti accorgi degli immigrati solo quando crepano, da inserire come forza lavoro infinita nelle maglie dell’economia illegale.
L’Europa che esce dalla guerra fredda, che si stracciava le vesti per i giovani che fuggivano dalla Berlino Est in cerca di un futuro è diventata l’Europa dei CPT e delle frontiere chiuse, dei muri e del filo spinato, il suo mare è un mare di morte con persone che contano meno dei tonni. L’Italia è diventata il laboratorio europeo della paura, non tanto perchè la destra ha vinto sul piano dell’egemonia ma perchè la sinistra di governo non è stata in grado di capire che il terreno della lotta tra poveri che il neoliberismo determina avrebbe cancellato ogni presidio si solidarietà.
La sinistra radicale invece non è riuscita ad unscire da un’antirazzismo ideologico senza misurarsi nelle contraddizioni che investivano principalmente il suo blocco sociale. La risposta che dobbiamo mettere in piedi per rompere questo meccanismo è trasferire le nostre energie sul punto principale su cui si originano, che è in fin dei conti il mondo del lavoro.
Purtroppo però non mi pare che i sindacati, dentro i quali i lavoratori migranti sono una quota non residuale, siano disposti ad aprire conflitto serio su questa partita ( non dico uno sciopero generale come in realtà occorrerebbe fare, ma almeno una manifestazione in autunno ), in quel caso l’operaio della Lega iscritto alla Fiom dovrà decidere da che parte stare.
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