Home > LA CGIL LICENZIA:APPELLO PER IL REINTEGRO IN CGIL DI UN SINDACALISTA MILITANTE

LA CGIL LICENZIA:APPELLO PER IL REINTEGRO IN CGIL DI UN SINDACALISTA MILITANTE

Publie le mercoledì 10 ottobre 2007 par Open-Publishing

Ora che i riflettori si vanno spegnendo sulla vicenda di Ciro Crescentini, il sindacalista licenziato in tronco dall’organizzazione FILLEA CGIL, nella quale svolge una militanza cristallina da oltre 25 anni, è necessario riflettere sull’inquietudine che questo caso tuttora suscita.

Sottoscrivi l’appello per Crescentini!

Leggi i firmatari (in aggiornamento)

Non intendiamo entrare nel merito delle tesi ipotizzate da Crescentini all’indomani della scelta di cui è stato vittima. Non sappiamo se effettivamente la FILLEA CGIL voglia liberarsi di un sindacalista scomodo, che osa disturbare i manovratori, attenti alla pax sociale e agli equilibri politici. Sarà la magistratura a stabilirlo, nelle sedi deputate.
Noi siamo certi del fatto che Ciro Crescentini è un sindacalista scomodo, se per scomodo si intende un dirigente sindacale non omologato.
E’ da tempo che il sindacato ha assunto un ruolo ingessato ,come denunciato in una recente assemblea della FIOM partenopea, attento più alle circonvoluzioni della politica, che ai diritti violati, e alla progressiva erosione delle tutele.
Ciro Crescentini, noi riteniamo, interpreta sempre il suo ruolo nel rispetto della funzione che compete a un dirigente sindacale. Ovvero, svolge la sua militanza tra i lavoratori, nelle piazze, sensibile agli allarmi sulla fine delle garanzie nel mondo del lavoro.
Un modo di fare sindacato che a qualcuno potrebbe apparire ingenuo e anacronistico, ma questo è l’unico modo di fare sindacato che lui conosce.
Non è un burocrate, non scalda scrivanie, accorre dove è più forti la sofferenza dei cittadini lavoratori, nei luoghi ove dilaga il mobbing - fenomeno cui prestava estrema attenzione, consapevole della sua pericolosa minimizzazione da parte del mondo sindacale - o dove la sicurezza di uomini e donne è messa a repentaglio dal disprezzo degli imprenditori per la prevenzione degli infortuni.
Così noi consideriamo l’impegno di Ciro Crescentini, una militanza appassionata; se si vuole da guerrigliero romantico, come qualcuno l’ha definita con uno scherno del tutto fuori luogo, trattandosi di un lavoratore licenziato da un giorno all’altro che vive di stipendio.

Che credibilità può avere un sindacato per quanto blasonato che non rispetta al suo interno le doverose tutele che pretende di custodire e preservare all’esterno?
Sicuramente poca.
E’ giusto licenziare un dirigente sindacale che abbia fatto bene il suo lavoro, che abbia accorciato le distanze tra sindacato ed iscritti, arginando con il suo impegno quotidiano quella crisi di rappresentatività che corrode le organizzazioni sindacali?
Ovviamente no.
Non ci convincono le motivazioni addotte dai vertici della Fillea-CGIL per giustificare la risoluzione del rapporto di lavoro di un dirigente sindacale, che, è bene ricordarlo, è un evento tragicamente insolito. E non riusciamo a capire perché le opache ragioni della burocrazia debbano prevalere sull’onestà intellettuale e sull’impegno di chi ha dedicato un quarto di secolo a schierarsi dalla parte dei più deboli.
Se anche questo licenziamento dovesse essere malauguratamente ritenuto legittimo dalla magistratura del lavoro, le nostre domande continuerebbero a restare senza risposta.
O forse la risposta c’è. Ed è nell’incapacità del sindacato di recuperare un’identità, nel ritrovare le ragioni del suo radicamento sociale, nell’aver stabilito per decreto la fine dei conflitti, abdicando al suo ruolo e alla sua storia..

Franco Di Mauro, presidente Comitato San Martino
Sergio Piro, direttore Istituto Antropologia Trasformazionale, Napoli
Enrico de Notaris psichiatra Università Federico II, Napoli
Antonella Stefanucci attrice, Napoli
Gerardo Marotta Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli
Domenico Ciruzzi, avvocato, Napoli
Lydia Mastrantuoni, presidente 8° commissione municipio Arenella-Vomero, Napoli
Claudio Petrella, direttore Osservatorio antimobbing della Campania, Napoli
Ciro Inserra, medico del lavoro Asl Napoli5
Bruno Sanseverino, psichiatra Asl Napoli 1
Fabio Ferrari, avvocato, Napoli
Francesco Blasi, psichiatra Asl Napoli 1
Vittorio Bongiorno, grafico, Napoli
Rosanna Scalabrini, dottoressa in scienze sociali, Asl Napoli 1
Vincenzo Castiglia, infermiere prof Asl Napoli 1
Alberto Trama RSA Net Service e componente Comitato Direttivo Fillea Napoli
Francesco Grillo psichiatra Asl Napoli1
Anna De Biase componente Comitato Direttivo Fillea Napoli, Nazionale e Camera del lavoro di Napoli, coordinatrice Provinciale della Fillea Restauro
Giovanni Nolfe, psichiatra Asl Napoli 1
Tatiana Taddei componente Comitato Direttivo Fillea Napoli
Anna Del Mastro, psichiatra Asl Napoli 1
Cristina Mauro componente Comitato Direttivo Fillea Napoli
Esposito Antonietta RSA Impresa Castaldo Casoria Napoli
Fazio Regina RSA Fillea CGIL Napoli Impegata Impresa Borselli e Pisani
Vito Di Napoli, impiegato, Cosenza
Gennaro Piccolo RSA DHL
Raffaele Mazza impiegato Engineering Napoli
Antonella Scorza psichiatraAsl Napoli1
Angela Lonardo impiegata Readelli Napoli
Giuseppe Orofino Napoli
Bruno Di Franco impiegato Dema Napoli
Michelina Greco impiegata ASL Salerno 2
Tornincasa Eugenia impiegata Pirelli Napoli
Erminia Sparita insegnante
Ornella Vecchioni, psichiatraAsl Napoli 1
Giuseppe Marzullo autista Air Avellino
Giuliana Del Fosco insegnante, Napoli
Vincenzo D’Amato impiegato Net Service Napoli
Annamaria Aurino impiegata Provincia, Napoli
Ornella Balsamo impiegata Napoli

Le adesioni si inviano a comitatocrescentini@libero.it

NOTA BENE : hanno firmato ad oggi , 8/10/2007 altri appelli connessi a favore di Ciro Crescentini i seguenti cittadini :

1. Sono piu’ di venti i senatori che hanno risposto finora all’appello lanciato dal vicepresidente del gruppo Prc, Tommaso Sodano, per chiedere il reintegro del sindacalista della Fillea-Cgil, Ciro Crescentini, ’’licenziato la scorsa settimana dalla federazione degli edili campani’’. Lo rende noto lo stesso Sodano che promuovera’, nei prossimi giorni, la raccolta di nuove firme tra i parlamentari di palazzo Madama. Tra i firmatari del documento ci sono i capigruppo di Sinistra democratica Cesare Salvi, di Rifondazione comunista Giovanni Russo Spena e del Pdci-Verdi Manuela Palermi e ancora i senatori Mauro Bulgarelli, Dino Ribaldi

2. Appello 35 consiglieri Comune di Napoli inviato ai vertici nazionali Cgil e Fillea Cgil :Raffaele Carotenuto (Presidente Gruppo P.R.C.), Fucito Alessandro (P.R.C.), Minisci Francesco (P.R.C.), Fiola Ciro (SDI), D’Esposito Mario (Verdi), Venanzoni Diego (Presidente Gruppo UDEUR), Sannino Gaetano (Presidente Gruppo PDCI), Vincenzo Russo (Margherita), Mastranzo Pietro (Margherita), Montemarano Emilio (Margherita), Borriello Ciro (Presidente Gruppo Verdi), Lupo Vito (Margherita), Palladino Giovanni (Presidente Gruppo Margherita), Parisi Salvatore (Presidente Gruppo Sinistra Democratica), Funaro Nino (UDEUR), Alvino Federico (UDEUR), Oddati Nicola (Assessore al Lavoro), Galiero Salvatore (Democratici di Sinistra), Lamura Carlo (Alleanza Nazionale), Benincasa Fabio (Margherita), Migliaccio Carlo (UDEUR), Nicodemo Francesco (Democratici di Sinistra), Riccio Giulio (Assessore alle Politiche Sociali), Madaro Dolores (Assessore ai Cimiteri), Scala Raffaele (Italia dei Valori), Giordano Alfredo (Italia dei Valori), Signoriello Ciro (Forza Italia), Carbone Gennaro (Forza Italia), Cigliano Dario (Forza Italia), Minopoli Umberto (Forza Italia), Vitobello Francesco (Forza Italia), Palomba Stefano (Margherita), Giudice Rosario (Margherita), Fellico Antonio (PDCI), De Simone Achille (Gruppo Misto).

3. La senatrice Franca Rame (Italia dei Valori) scrive una lettera ai vertici nazionali CGIL per il reintegro di Ciro Crescentini.

4. «La Cgil di Napoli licenzia un dirigente Fillea, Ciro Crescentini, reo di aver fatto troppo: ovvero il suo dovere nel denunciare i cantieri irregolari ed illegali. Un fatto incredibile. Ancor più dopo la bella decisione, presa da Confindustria, di espellere chi paga il “pizzo” od accetta o subisce rapporti con la malavita organizzata», così commenta la notizia del licenziamento di Crescentini il senatore Fernando Rossi (Gruppo misto).

5. Il segretario regionale della Campania dei Comunisti Italiani, Vincenzo Gagliano, scrive una lettera aperta a Michele Gravano, segretario regionale CGIL, sul caso di Ciro Crescentini

6. Franco Turigliatto e Alberto Burgio presentano due interrogazioni parlamentari sul caso Crescentini al Ministro del Lavoro e della previdenza sociale, che si allegano:
Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale – Premesso che, per quanto risulta all’interrogante:
il signor C. Crescentini, funzionario del sindacato Fillea-CGIL di Napoli, è stato licenziato dall’organizzazione nella quale aveva militato e ricoperto ruoli dirigenti da ben 25 anni, con un forte impegno nella denuncia delle irregolarità nel settore edilizio, provocando stupore e sconcerto tra i lavoratori e nell’opinione pubblica campana; appare opportuno ricordare nel dettaglio i precedenti che hanno condotto a tale misura inusitata all’interno di un’organizzazione sindacale, come da memoria diretta dell’interessato:
«In data 30 ottobre 2006, il sottoscritto inviava Denuncia all’Ispettorato del Lavoro di Napoli – att. Dr. Trinchella – e alla Procura della Repubblica di Napoli – Sezione Lavoro - per richiedere tempestivi interventi ispettivi in determinati cantieri, mai oggetto di precedenti denuncie.
In data 23 novembre, il sottoscritto inviava missiva, Prot. CC/100/2006, al segretario Generale della Fillea CGIL di Napoli – Sig. Giovanni Sannino – avente per oggetto: “Richiesta di apertura indagine interna” in merito al ritrovamento sulla sua scrivania di una copia della Denuncia del 30 ottobre 2006 ricevuta a mezzo fax dall’Ispettorato del Lavoro, protocollato in ingresso con numero 2015 e data 30.10.2006, da persona preposta alle ore 11,36.
In data 30 novembre 2006, il sottoscritto riceveva brevi mani missiva Prot. 113001/2006-SG/ag da parte del Segretario Generale – Sig. Giovanni Sannino – il quale mi informava “di aver ricevuto copia del fax appartenente all’Ispettorato del Lavoro – direttamente dal Segretario della Camera del lavoro di Napoli Sig. Luigi Petriccuiolo, a sua volta informato dal Responsabile dell’Ispettorato di Napoli che lamentava continue e reiterate medesime segnalazioni” .
In data 30 novembre, il sottoscritto, non ritenendo soddisfacente nel merito e nella forma la risposta del Segretario Generale del 30.11.2006, inviava ulteriore missiva Prot. CC/101/2006, nella quale esponeva il proprio dissenso e informandolo che avrebbe provveduto ad integrare apposita Denuncia alla Procura della Repubblica, Atto Den 5630/06 del 04.12.2006 .
In data 30 novembre 2006 il Segretario Generale Sig. Giovanni Sannino, inviava ai Compagni/e della Segreteria Provinciale ed ai Compagni, Cacace Gennaro, Crescentini Ciro, Giustiniani Ciro, Pistaferri Gennaro ed Energico Giuseppe, missiva Prot. 113002/2006-SG/ag, ove informava che “qualsiasi iniziativa verso le Istituzioni, Enti, Stazioni Appaltanti, Enti Bilaterali ed Istituti che a vario titolo afferiscono ai nostri settori produttivi deve essere sottoposta a conoscenza preventiva della Segreteria Generale”. Missiva dal sottoscritto ricevuta brevi mani in data 05.12.2007.
In data 03 gennaio 2007 ore 12,30 il sottoscritto riceve brevi mani una missiva datata 27 dicembre 2006 da parte del Segretario Generale Giovanni Sannino, di seguito il contenuto: “In virtù delle prerogative che mi derivano dall’essere segretario generale e quindi primo responsabile della Fillea di Napoli, informati tutti i livelli dell’Organizzazione, ritengo sospese le tue attuali incombenze vertenziali in fieri e t’invito ad astenerti dal promuovere qualsiasi iniziativa, rappresentazione e pronunciamento esterne, per nome e per conto della Fillea di Napoli sui temi della categoria e non. Ti esorto ad agevolare, senza soluzione di continuità e senza creare dannosi contraccolpi, la consegna delle vertenze di cui ti stai occupando alla Segreteria. T’invito a ritenerti a disposizione della struttura. Ti saranno comunicate una volta individuate, le giuste, opportune, coerenti, e mi auguro condivise soluzioni che si riterrà opportuno adottare. Nel frattempo svolgerai attività di accoglienza logistico-aziendale presso le sedi di Casoria e di Frattamaggiore, garantendo il presidio delle stesse con copertura quotidiana e settimanale.” Su tale missiva il sottoscritto appone la dicitura “contesto nella forma e nel contenuto la procedura ed il provvedimento adottato”.
In data 5 gennaio 2007 il sottoscritto invia missiva al Segretario Generale Giovanni Sannino chiedendo chiarimenti in merito al provvedimento disciplinare inflittogli, informandolo che esso è completamente illegittimo, privo di ogni e qualsiasi fondamento e lo esorta pertanto a revocarlo ed a restituirgli immediatamente Carichi di lavoro e Responsabilità, altresì chiarendo anche la propria posizione in merito all’equivoco nato circa la Denuncia all’Ispettorato del lavoro del 30 ottobre 2006 e conseguente Denuncia Integrativa alla Procura della Repubblica del 04.12.2006, affermando quindi che le proprie azioni sono state coerenti con l’incarico che ricopre e la volontà ferma di rimanere al servizio della Fillea CGIL.
In data 18 gennaio il sottoscritto riceveva brevi mani missiva datata 12 gennaio 2007, da parte del Segretario Generale Giovanni Sannino che accoglieva il chiarimento e lo forniva a sua volta, revocando quindi il Provvedimento Disciplinare, affermando “io ritengo ripristinate le tue responsabilità ed incombenze vertenziali, non ancora consegnare”. Al contempo però, continuando ad affermare di voler trovare una soluzione di lavoro“esterna alla Fillea” al sottoscritto. Contestualmente in pari data il sottoscritto consegnava brevi mani missiva datata 16 gennaio 2007 al segretario generale Giovanni Sannino in cui ribadiva nuovamente la propria volontà a continuare a lavorare in Fillea CGIL, col pieno carico di Responsabilità affidategli ed a revocare la sospensione inflittagli con missiva del 27 dicembre 2007.
Il sottoscritto continua a svolgere regolarmente la propria attività lavorativa, nel rispetto delle regole da ben sette mesi dal Provvedimento Illegittimo poi completamente revocato.
Improvvisamente e senza che nulla lo facesse presagire, il sottoscritto in data 30 giugno 2007 riceve raccomandata a.r. Prot. 062702-2007/SG dal Segretario Generale Giovanni Sannino, questo il testo integrale:
“Con riferimento a quanto convenuto nella lettera del 12 gennaio u.s. e a te consegnata in pari data e con la quale si confermava l’impegno a ricercare proposte per dare soluzione di continuità il tuo rapporto in essere con la Fillea di Napoli, informati i livelli dell’Organizzazione, ottenuto il pieno mandato dalla Segreteria, su mia proposta, sussistendo oggi le condizioni per procedere in tal senso, considerati a disposizione dell’Organizzazione e ritieniti disponibile ad una tua collocazione esterna alla Fillea. Ti saranno comunicate, per le vie brevi, modalità, tempi. Nel frattempo ti esorto ad agevolare la consegna delle vertenze di cui ti occupi alla Segreteria.”
In data 5 Luglio 2007, il sottoscritto viene contattato dal responsabile del dipartimento organizzativo della Fillea Cgil di Napoli e gli viene proposto una “collocazione esterna” presso un ente bilaterale, ovvero presso la Cassa Edile di Napoli mansione di terzo livello ed un incentivo economico di centocinquantamila euro. Il sottoscritto rifiuta le proposte per due ragioni: la prima perché la Cassa Edile è un organismo di mutuo soccorso finanziato con i contributi dei lavoratori edili. Eventuali nuove assunzioni presso quest’ente devono tenere prioritariamente figli e vedove dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro. La seconda, perché non è giusto utilizzare risorse dell’organizzazione sindacale provenienti da contributi sindacali e da quote di servizio per “incentivi economici” in favore dei dirigenti sindacali.
In data 21 Settembre il sottoscritto riceve una lettera datata 14 Settembre firmata dal segretario generale della Fillea Cgil di Napoli avente come oggetto la risoluzione del rapporto di lavoro a decorrere dal 24 Settemebre 2007 ed esonerato dal prestare attività nel periodo di preavviso. Al sottoscritto gli veniva comunicato che gli sarebbe stato corrisposto il trattamento di fine rapporto»;
tale vicenda si inserisce in un clima di resistenza all’applicazione di norme più severe di controllo sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, previste dalle recenti modifiche di legge ed auspicate da tutte le più alte cariche dello Stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica, dovendosi constatare l’inarrestato stillicidio quotidiano di infortuni ed omicidi bianchi, dovuti principalmente alle irregolarità presenti soprattutto nel settore edile, si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga che nella specifica vicenda del licenziamento del sindacalista C. Crescentini sussistano fondati sospetti di possibili pressioni da parte di imprese datoriali sull’operato degli istituti ispettivi preposti dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale;
se non intenda aprire un’indagine interna al fine di accertare dette eventuali interferenze e in ogni caso intervenire per chiedere una sospensione del provvedimento di licenziamento, in attesa dei necessari accertamenti.
Franco Turigliatto

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Al Ministro del Lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:Ciro Crescentini ha lavorato per venticinque anni come sindacalista della Fillea-Cgil di Napoli;il 24 settembre scorso la Fillea ha comunicato a Crescentini la decisione, non motivata né argomentata, di rescindere il suo contratto di lavoro;Crescentini ritiene che all’origine del suo licenziamento vi sia una denuncia, da lui presentata nel novembre 2006 presso l’Ispettorato del Lavoro di Napoli, per richiedere – come ha affermato in un’intervista recentemente rilasciata ad un organo di stampa nazionale – «tempestivi interventi ispettivi in determinati cantieri mai oggetto di precedenti denunce»;
tale denuncia non ha avuto alcun esito e nessun ispettore ha mai visitato i cantieri segnalati;
al contrario, Ciro Crescentini ha ritrovato, nelle scorse settimane, l’esposto presentato (e protocollato, come risulta dalla segnatura in calce al documento stesso) sulla scrivania di Giovanni Sannino, segretario della Fillea-Cgil di Napoli, che ha riferito di averlo ricevuto da Luigi Petricciuolo, componente della segreteria provinciale della Camera del Lavoro, il quale, a sua volta, lo avrebbe ricevuto dal Responsabile dell’Ispettorato di Napoli, il quale – riferisce Crescentini – si sarebbe lamentato del numero eccessivo di denunce presentate dal sindacalista;
pare discutibile, a giudizio dell’interrogante, che Sannino, invece di presentare una denuncia per violazione del segreto istruttorio, abbia diffuso una circolare per precisare che, da quel momento in poi, qualsiasi iniziativa verso le istituzioni sarebbe dovuta essere sottoposta alla conoscenza preventiva della segreteria generale;
Crescentini, in un’intervista al quotidiano Liberazione, afferma di aver ricevuto da parte della Fillea-Cgil una offerta di buonuscita pari a 150.000 euro con l’intenzione di convincerlo ad accettare di buon grado l’interruzione del rapporto di lavoro;nella stessa intervista, Ciro Crescentini afferma di aver ricevuto anche un’offerta di lavoro, da parte della Cgil, per un posto di impiegato alla Cassa Edile, notoriamente un organismo paritetico non di proprietà della Cgil;
il sindacalista ha immediatamente impugnato, sul piano legale, il licenziamento –quale sia il giudizio del Ministro interpellato in relazione alla vicenda in parola e alla richiesta, avanzata da numerosi lavoratori e delegati sindacali in un appello recentemente prodotto, di reintegrare Ciro Crescentini al proprio posto di lavoro.

Alberto Burgio