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LA CONSULTAZIONE CGIL-CISL-UIL: UNA PARTITA TRUCCATA
Publie le venerdì 12 ottobre 2007 par Open-Publishing4 commenti
La consultazione, promossa da Cgil-Cisl-Uil sul Protocollo del 23 luglio, viene esaltata come una grande prova di democrazia, ma in realtà è una partita truccata come tutta la democrazia sindacale, requisita dai tre sindacati concertativi, che la esercitano in maniera monopolistica, da sindacato di Stato, negando ogni spazio (trattative, votazioni nazionali per verificare la rappresentatività, diritto di assemblea..) ai Cobas e a tutte le strutture che non sono colluse con il padronato e i governi.
Non è il caso di parlare di brogli: questi ci sono quando, di fronte a regole certe e verificabili, un soggetto le viola. Ma qui non c’erano regole. Cgil-Cisl-Uil hanno gestito come hanno voluto una grande azione di propaganda, spalleggiate dalle forze della maggioranza governativa. In un referendum vero le tesi in contrapposizione hanno lo stesso spazio per essere discusse, le votazioni avvengono in “campo neutro”, ad orari e con modalità chiari, e vengono poi certificate da scrutatori di entrambe le tesi in conflitto. Qui, al di fuori delle fabbriche ove l’opposizione della Fiom ha imposto un minimo di procedura (e non a caso ha vinto il NO), non solo nessuno ha potuto presentare le ragioni del NO, ma le votazioni sono avvenute o nelle sedi sindacali senza alcun controllo, o alla fine di assemblee (vedi scuola e PI) oramai deserte senza alcuno scrutinio pubblico.
Persino i dati forniti testimoniano come il voto non rappresenti che una piccola frazione della volontà dei lavoratori: il Pubblico Impiego parla di circa 250 mila votanti, il 7% dell’intera categoria; e la scuola non supera il 3%. I comparti di gran lunga maggiori, pubblico impiego, scuola e metalmeccanici tutti insieme, avrebbero visto il voto di circa 800 mila lavoratori (solo i metalmeccanici sono al 50%). E come diavolo si arriva a 5 milioni? Con fiumane di pensionati (ai quali si è detto perfino che, senza l’elevamento dell’età pensionabile, tra un po’ non riceveranno più la pensione, perché INPS e INPDAP falliranno) attirati nelle sedi Cgil-Cisl-Uil?
Ma questa gigantesca sceneggiata non arresterà l’opposizione frontale al Protocollo, alla Finanziaria, alla politica del governo Prodi, alle leggi-precarietà (30 e Treu) che si manifesterà il 9 novembre con lo sciopero generale e generalizzato convocato dai Cobas e da vari sindacati alternativi, da moltissimi centri sociali, strutture del precariato, studentesche e sociali, per chiedere anche la garanzia del lavoro e del reddito e l’estensione dei diritti sociali a tutti/e. Portando in piazza, nei capoluoghi di regione, centinaia di migliaia di persone, chiederemo anche la fine del monopolio Cgil-Cisl-Uil e la restituzione dei diritti sindacali a tutti i lavoratori e organizzazioni.
Messaggi
1. LA CONSULTAZIONE CGIL-CISL-UIL: UNA PARTITA TRUCCATA, 12 ottobre 2007, 11:41
Io posso anche essere d’accordo parola per parola con Bernocchi, ma i piagnistei servono a poco.
D’accordo, si è imparato che d’ora in poi i referendum dovranno soddisfare requisiti minimi di trasparenza e democrazia che ora non ci sono. Altrimenti è meglio non farli.
Ma maturità vorrebbe anche che si ammettesse che la sfida era stata accettata, e che si è trattato di una sconfitta. Punto.
Si potrà discutere dell’operazione con cui le confederazioni ieri si sono presentate con cifre preparate a tavolino per massimizzare il ritorno d’immagine con una autentica frode mediatica, ma non si può esorcizzare il dato di fatto che i SI hanno vinto.
Non ho recriminazioni da fare su come si è arrivati a questo appuntamento, richiamo solo l’attenzione sulla debolezza di un’opposizione sociale che può anche avere il suo nucleo nella pratica sindacale, ma che non può limitarsi ad essa.
Servono due cose: a) un progetto politico a cui la cosiddetta "sinistra radicale", vittima delle sue contraddizioni, non può offrire alcuna sponda; b) un’area di consenso sociale da costruire intorno alla lotta sindacale di realtà come FIOM e COBAS.
Il punto a) e b) rappresentano per me la priorità assoluta della lotta politica in Italia, e dovrebbero riuscire a concentrare tutte le energie disponibili del dissenso diffuso.
Gianluca
1. LA CONSULTAZIONE CGIL-CISL-UIL: UNA PARTITA TRUCCATA, 12 ottobre 2007, 17:43
Quello che più disturba in tutta questa storia è la conferma che ormai la triplice sindacale si è trasformata in sindacato di regime, capace, con la sua potente ed organizzata struttura, di far passare sopra la testa dei lavoratori qualsiasi accordo in cui sia previsto pochissimo per molti e quasi niente per tutti gli altri !! Questo sindacato ha avuto come primario obiettivo far da sponda al governo Prodi, spacciandolo ai lavoratori come il migliore dei governi possibile e legandone la sopravvivenza all’esito favorevole della consultazione. Ponendo la questione in questi termini era chiaro fin da subito che l’esito dell’operazione era scontato, in quanto era come chiamare a scegliere tra mangiar poco o stare digiuni !!! Così però il gioco è costantemente al ribasso e c’è il rischio che la prossima volta potremmo essere chiamati a scegliere tra stare digiuni governati da Prodi o stare ugualmente digiuni ma governati da Berluskoni.
MaxVinella
2. LA CONSULTAZIONE CGIL-CISL-UIL: UNA PARTITA TRUCCATA, 12 ottobre 2007, 21:02
Ciao Max
ti copio questo brano dal blog di Dacia Valent (chiedo scusa per il linguaggio, ma è il suo).
"Si’. I brogli ci sono stati.
Sono brogli palesi, come quelli documentati dai compagni comunisti, oppure brogli più raffinati come quelli denunciati da Cloro.
Il semplice fatto che nella più grande realtà organizzata di operai in Italia, a Mirafiori, il Protocollo sul Welfare (Dio, ma che schifo l’uso delle parole per ingannare, ma ancora peggiore quello per prendere per il culo...) – uno dei posti dove i colletti gialli non potevano brogliare e imbrogliare - abbiano prevalso i NO è la prova di quanto questo inchino/protocollo/inculata sia gradito ai lavoratori.
Questa marchetta sindacale ai fini di fingere un inesistente consenso ad un governo inviso anche alle frange più moderate del centro-sinistra, anzi del sinistra-centro e - perché no? tanto ce stanno a provà da anni...- del centro-centro, del centro-destra e, addirittura, del destra-destra, fa male. Fa male a tutti e ad ogni lavoratore e lavoratrice d’Italia.
E questa ferita, dal mio punto di vista, giustificherebbe chiunque decidesse di prendere le armi per difendersi. Non si tratterebbe di delinquenti, ma semplicemente di lavoratori che esercitano il loro inalienabile diritto alla legittima difesa.
Oppure, bastardi soloni, mentitori e figli di una gran puttana, pretendereste che alla violenza sessuale opponessimo un indignatissimo orgasmo?
Dacia Valent "
3. LA CONSULTAZIONE CGIL-CISL-UIL: UNA PARTITA TRUCCATA, 13 ottobre 2007, 16:18
Davvero stupefacente quel 96% di SI che sarebbe uscito dalla consultazione in Sicilia .... non vi ricorda nulla ?
K.