Home > LA COOPERATIVA ARCA DI NOE’ E IL DILUVIO...

LA COOPERATIVA ARCA DI NOE’ E IL DILUVIO...

Publie le venerdì 3 marzo 2006 par Open-Publishing
2 commenti

NEL V° E VI° MUNICIPIO A RISCHIO I SERVIZI DI ASSISTENZA AI DISABILI E AGLI ANZIANI E IL LAVORO DI CENTINAIA DI ASSISTENTI.
PER EVITARE LA LIQUIDAZIONE COATTA LA COOPERATIVA SOCIALE "ARCA DI NOE’" HA CHIESTO AI SUOI SOCI-LAVORATORI IL VERSAMENTO DI 10.800 EURO CADAUNO. PENA IL LICENZIAMENTO.
SONO PIU’ DI TRENTA I LAVORATORI CHE HANNO GIA’ RISPOSTO NO E OGGI ALLE 13.30 FARANNO UN SIT-IN DI PROTESTA PRESSO LA SEDE DI VIA BELLEGRA.
I COMITATI ROMA NORD: "IL SILENZIO DEL COMUNE E DEI SINDACATI CONFEDERALI IN QUESTA VICENDA E’ GRAVISSIMO. IL SINDACO DEVE INTERVENIRE SUBITO AFFIDANDO LA GESTIONE DEI SERVIZI AD UN’AZIENDA MUNICIPALIZZATA".

Visitata dalla Guardia di finanza circa un anno fa, la cooperativa sociale Arca di Noè, affidataria di servizi comunali nel V° e VI° muncipio, si trova oggi nel pieno del suo "diluvio universale". Circa ottocentomila euro di disavanzo, dovuto ad un’allegra gestione del precedente consiglio di amministrazione, hanno indotto l’attuale amministrazione a tentare un recupero di capitali attraverso la richiesta di un contributo di diecimilaottocento euro per ogni socio lavoratore. Pena l’esclusione dalla cooperativa e la perdita del posto di lavoro.
Sono decine coloro che hanno già ricevuto il preavviso di licenziamento per aver rifiutato di sottoscrivere il gravoso onere economico rateizzato.
Ad alcuni, addirittura, non sono stati pagati gli ultimi stipendi. Dalle 13.30 Sit-in di protesta davanti alla sede della cooperativa Arca di Noè, in via Bellegra 32.

"Questa situazione è gravissima, oltre che grottesca, e il Comune di Roma non può fare orecchie da mercante" dichiara il Coordinamento Comitati Roma Nord e aggiunge "assistenti domiciliari con 800 euro mensili di stipendio sono in balìa di un ricatto occupazionale da "terzo mondo" a causa di una passata gestione di amministratori senza scrupoli che hanno potuto godere della passività compiacente e disattenta di dirigenti del Comune di Roma e degli organi di controllo della cooperazione".

"Il Sindaco deve prendere atto che, in questo caso, i servizi alle persone svantaggiate non possono essere gestiti con serenità e con la qualità dovuta stante la situazione di indebitamento, di precarietà e di conflitto.
Come già avvenuto nel Municipio XII, a fronte della crisi della cooperativa sociale Conforto, anche in questo caso il Sindaco deve impegnare le aziende municipalizzate a salvaguardia dei livelli occupazionali perchè prendano in carico i servizi della cooperativa Arca di Noè e restituiscano agli utenti il diritto a prestazioni di qualità con meno turn over e lavoratori regolarmente retribuiti."

Coordinamento Comitati Roma Nord
www.comiromanord.it

Messaggi

  • sit-in dei lavoratori della cooperativa per difendere i posti di lavoro

    ARCA DI NOE’…
    SI SALVI CHI PUO’!

    Oggi, 3 marzo 2006, si è tenuto davanti ai locali della cooperativa sociale Arca di Noè di Roma, appaltatrice di numerosi servizi sociali e culturali finanziati dalle amministrazioni locali, un’as-semblea/sit-in di protesta per ri-spondere al tentativo della coope-rativa di licenziare circa 40 soci lavoratori. Queste persone sono ree di non aver sottoscritto la quota sociale di ca. 11.000 €, di cui 10.000 a fondo perduto, pretesa dall’attuale C.d.A. per ripianare il debito di circa 800 mila € che le diverse amministrazioni hanno creato in almeno 10 anni di malagestione. Nonostante il rilevamento di ipotizzabili reati penali in bilancio da parte delle dirigenze si è preferito, anziché avviare un’azione di responsabilità sociale, pretendere dai soci tale copertura del deficit economico.

    E’ il solito meccanismo, già verificatosi in passato, con il quale si cerca l’impunità facendo pagare ad altri le proprie responsabilità. Inoltre in questa come in altre cooperative:
     non vengono applicati i CCNL e le disposizioni a tutela di chi lavora, a partire dalla tutela della salute e sicurezza;
     vige una situazione di illegalità anche per quanto riguarda il criterio di mutualità prevalente, dato che la maggioranza dei lavoratori sono precari, collaboratori a progetto e occasionali, ca. 270 rispetto ad una cinquantina di dipendenti e circa 70 soci, di cui la metà stanno rischiando il posto di lavoro;
     si perpetuano notevoli disservizi denunciati più volte dai beneficiari dei servizi e dagli stessi operatori sociali.

    Nel corso del sit-in, dopo mesi d’interruzione delle trattative sindacali, anche oggi il C.d.A. ha annullato l’incontro già concordato con i lavoratori della cooperativa e le loro rappresentanze. La pressione della mobilitazione ha indotto l’Assessore alle Politiche Sociali del Municipio 6 Vannisanti ad intervenire all’iniziativa, impegnandosi per la convocazione di un incontro che coinvolga le diverse parti in causa. Lo stesso Municipio, come molte altre amministrazioni locali, compreso il Comune di Roma, non ha mai predisposto le verifiche ordinarie previste dalla Delibera comunale n.135/2000 e Delibera di accreditamento degli enti gestori dei servizi sociali. Nei giorni scorsi è stata avviata una richiesta di procedura di controllo presso l’Osservatorio comunale sul lavoro affinché siano salvaguardati tutti i posti di lavoro bloccando gli atti unilaterali di licenziamento.

    Gli operatori e le operatrici dell’Arca di Noè intendono:
    · aprire, in caso di liquidazione della società, per tutta la forza-lavoro impiegata una vertenza di riassorbimento lavorativo presso gli enti che prenderanno in gestione i servizi in cui sono inseriti;
    · l’abbattimento del regime di precarietà tramite la stabilizzazione dei circa 270 collaboratori, la cui attività in realtà consiste in lavoro subordinato camuffato;
    · l’applicazione del CCNL e di tutte le norme a tutela dei lavoratori;
    · la continuità dei servizi sociali con reale garanzia di qualità, non tramite vuote certificazioni;

    C.A.O.S./U.S.I. AIT Comitato Autorganizzato Operatori Sociali Arca di Noè

    COCITTOS Coordinamento Cittadino Operatori Sociali

  • sono una socia Arca di Noè e sarò a breve "licenziata"....volevo solo precisare che il "buco Arca" di 800.000 euro non è stato determinato dal precedente C. di A. ma da 25 anni di gestione che non definirei allegra ma piuttosto "incompetente".
    Il precedente C. di A. (con tutti i difetti che aveva e che andavano assolutamente corretti) aveva già pensato un piano di risanamento. Purtroppo quel piano avrebbe smosso troppe "poltrone" e quindi è stato abbattuto con una elezione a cartello del C. di A. attuale. Quest’ultimo in un anno e mezzo si è trincerato con i suoi consulenti nel bunker della presidenza senza ascoltare (anche infrangendo le leggi) la quasi metà della cooperativa che rivendicava le sue ragioni......ed eccoci all’epilogo annunciato.
    grazie della possibilità di rispondere
    Elvira Vitali