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LA CROCIATA DI ORIANA FALLACI CONTRO IL REFERENDUM

Publie le sabato 4 giugno 2005 par Open-Publishing
2 commenti

di Domenico Ciardulli

DOPO LA CROCIATA CONTRO I MUSULMANI, ORIANA FALLACI SI PROPONE COME GUARDIA SVIZZERA OLTRANZISTA DI PAPA RATZINGER E DEL CARDINAL RUINI CONTRO COLORO CHE VOGLIONO MODIFICARE LA LEGGE 40 SULLA FECONDAZIONE ASSISTITA.

Leggere la Fallaci sul Corriere della Sera di oggi (3 giugno 2005) è stata, come altre volte, un’impresa avvincente, una lotta sofferta per arrivare fino all’ultima riga. Oriana Fallaci sa scrivere, sa muovere le corde della passione dei "tifosi", sa anche smuovere le reazioni anticorpali come quelle che l’hanno fatta rinviare a giudizio per il suo recente libro.

Donna Oriana, come al solito, non usa mezzi termini, non conosce sfumature, le sue parole fluiscono taglienti e disordinate, quasi come la malattia che da anni la divora e la fa soffrire. Le sue parole non accettano la normale dialettica umana delle posizione diversificate, non riconoscono buone ragioni negli altri. L’invettiva di Fallaci si espande contro tutti i suoi nemici, coloro che non la pensano come Lei, e li accusa di nazismo e di stragismo degli innocenti. La scrittrice rompe così l’armonia del mondo variegato, rompe gli argini del buon senso e, proprio come le cellule cancerogene, distrugge tutto ciò che incontra omologando tutti i tessuti in una sola grande metastasi distruttiva.

Impressiona, nella sua arringa violenta, quel suo trovarsi frequente nei laboratori americani di sperimentazione e vivisezione: le cavie che la guardano negli occhi implorando il suo aiuto e Lei è lì a guardare una cagnolina alla quale tolgono il cuore e lo sostituiscono con quello di un maialino. Sta sempre lì, a guardare negli occhi una scimmia mentre le tolgono il cervello, oppure sta lì a guardare un uccello fatto nascere, "forse per divertimento", senza le ali.

Quante sono strane queste frequentazioni macabre della Fallaci!. Sembra quasi una necessità quella di assistere alle lacerazioni della carne. C’è da rabbrividire...
Ma c’è un’impressionante valore simbolico in questo dibattito se si considera che la cellula cancerogena è molto simile ad una cellula embrionale, assume le sembianze di una cellula embrionale che cresce disordinatamente, che, proliferando in maniera rapida, distrugge le altre cellule vitali e li conduce gradualmente alla morte.

Le cure radioterapiche servono a rallentare questa crescita devastante e a proteggere le cellule normali .

Oriana, che apertamente e spesso racconta la sua lunga lotta contro il cancro, si scaglia contro il referendum e i referendari con un eloquio lacerante, basato sulla retorica dell’embrione, a mò di una metastasi tumorale che annienta ogni differenzazione cellulare, falcidia ogni diversità, omogeneizza tutto e tutto e porta all’annichilimento di ogni pensiero critico. Fallaci scavalca e supera le posizioni oltranziste del Papa Ratzinger e del cardinal Ruini e assurge a sentinella dell’"ovocita" contro tutti i "mostri", contro la Bioetica, contro la Scienza, contro i pacifisti, gli intellettuali, gli animalisti, le donne che sposano il "SI" al referendum. Come sempre, dalla parte del Bene, del Giusto e dell’Etico ci si trova Lei.

Forse è vero che Oriana ama la vita. Ma la ama così tanto, a mio avviso, che si aggrappa ad essa scagliandosi con veemenza contro gli altri nel tentativo di suscitare una reazione anticorpale che La possa far sentire viva e, involontariamente, segue le stesse dinamiche della sua malattia: una cellula che vuole rinascere e ricrescere ma che perde il controllo della sua proliferazione e nel tentativo di sopravvivere, diventa talmente aggressiva da rischiare di autodistruggersi.

Messaggi

  • Premmettendo che sulla fecondazione assistita non sono punto daccordo con la Fallaci per quanto scrive...credo sia una donna forte e vincente,l’unica...o forse una delle poche che trova il coraggio di dare voce a milioni di Italiani( non è un errore d battitura,Italiani con la I maiuscola!!!Sempre e comunque!!)che vengono tacciati di razismo e di intolleranza da quatro ben pensanti che sfogiano uguaglianza e solidarietà a loro comodo e piacimento. Sono stanca di leggere insulti e accuse verso di lei (tanto non la ferite...sà quello che dice e non ha paura di leggere commenti a lei avversi), molti dei quali fatti senza neppure leggere e CAPIRE ciò che scrive davvero!
    Spero non cancellerete il mio piccolo pensiero,perchè è ora che chi la pensa come me ( e siamo in molti!!) cominci a tirar fuori le unghie e si dia da fare per contrastare il monopolio di pensiero nel quale siamo immersi.
    Sò che il vostro sito è molto aperto al confronto....contro ogni censura di pensiero.....o almeno è quello che proclamate da sempre....
    Un cordiale saluto
    una studentessa di biotecnologie

    • Vorrei soltanto ricordare che la Signora Oriana Fallaci deve la sua vita ad uno studente messicano, ovviamente di razza india ed altrettanto ovviamente comunista.

      Nel 1968, a pochi giorni dall’ inizio delle Olimpiadi, a Citta’ del Messico era in corso una manifestazione studentesca nazionale. La Signora Fallaci, all’ epoca molto "di sinistra" ( era tra l’ altro fidanzata con l’ antifascista greco Panagulis, allora detenuto dal regime fascista dei colonnelli ), si trovava a Citta’ del Messico come inviata del settimanale " L’ Europeo ".

      Quella imponente manifestazione fu attaccata a colpi di arma da fuoco dalla polizia messicana e la Signora Fallaci, presente al corteo in quanto giornalista, si salvo’ dagli spari della polizia soltanto perche’ uno studente del servizio d’ordine le fece scudo con il corpo, rimanendo ucciso lui, come la Sgnora Fallaci stessa racconto’ nel suo reportage dal Messico.

      Nello stesso giorno furono decine i giovani massacrati dalla polizia.

      Ora non voglio dire che questo lontano episodio debba per forza influenzare piu’ di tanto le opinioni attuali della stessa Signora Oriana Fallaci, ormaiapprodata alla destra piu’ beceramente neoliberista e razzista, pero’ non sarebbe nemmeno male se qualcuno, dalla grande stampa o dalle televisioni, ogni tanto glielo ricordasse.

      Keoma

      P.S. C’e’ il rischio di apparire misogeno, anche se le posizioni medievali della Fallaci sui diritti delle donne mi consolano da questo rischio, ma credo proprio che il problema vero della Signora Fallaci sia stato ben descritto dal cantante Lorenzo Cherubini detto Jovanotti in una sua famosa canzone ad essa dedicata.