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LA LEGGE 40 E’ INCOSTITUZIONALE, ILLEGALE E ILLEGITTIMA
Publie le giovedì 2 giugno 2005 par Open-PublishingIl Testo Unico in materia elettorale che vieta ai ministri di culto di fare propaganda contro un referendum o di boicottare altre votazioni e’ rintracciabile in:
http://lists.peacelink.it/dirittiglobali/msg07143.html
o in
http://es.camera.it/index.asp?content=%2Fcost%5Freg%5Ffunz%2F667%2F668%2F728%2Flista%2EASP%3F
Art. 94. [ T.U. delle leggi elettorali; Titolo VII ]
"Chiunque, essendovi obbligato per legge, non compie, nei modi e nei termini prescritti, le operazioni necessarie per la preparazione tecnica delle elezioni, per il normale svolgimento degli scrutini e per le proclamazioni, o, in mancanza di prescrizione di termini, ritarda ingiustificatamente le operazioni stesse, è punito, salvo le maggiori pene previste dagli articoli seguenti, con la reclusione da tre a sei mesi e con la multa di lire 10.000 a lire 50.000."
Dunque non solo l’atteggiamento di Ruini come capo cristiano non e’ legittimo, ma non e’ nemmeno legale. La sua massiccia propaganda si configura come violazione di una precisa legge dello stato. Sarebbe da vedere poi se, come rappresentante di uno stato straniero (il Vaticano), questa campagna non si configuri anche interferenza indebita nella pratica di voto di un altro stato, probabilmente anche questo e’ vietato. Che cosa accadrebbe se l’Italia, per esempio, interferisse in una votazione americana, con appelli su territorio americano ai cittadini americani di boicottare le votazioni?
Gli astensionisti hanno gridato a gran voce cose del tutto false e, smascherati, hanno preteso di accusare di falsita’ gli altri.
Hanno proclamato che Ruini aveva tutto il diritto di manifestare una opinione, ma Ruini non aveva alcun diritto di scagliare una campagna di boicottaggio del referendum perche’ cio’ violava non solo il senso comune ma anche una precisa legge.
Qui abbiamo una legge che e’ anche di per se’ violentemente anticostituzionale costituendo un attentato all’articolo 3 della Costituzione che ordina che ognuno sia trattato come persona senza distinzione di sesso. Il comma 2 dice:” La Repubblica rimuove gli ostacoli d’ordine sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono lo sviluppo della personalità umana” ma qui si crea forzosamente un ostacolo legislativo che discrimina in modo pesante la donna in quanto donna, che viene trattata non come persona e soggetto di diritti, ma come utero ovvero ‘cosa’, ‘organo’, ponendo i suoi diritti di persona in minorita’ rispetto ai diritti di un gruppo di cellule che persona ancora non e’. Abbiamo un attentato ai diritti della donna e il tentativo di diminuire e disconoscere i suoi diritti civili.
Il ginecologo Severino Antinori, presidente della World Association of reproductive medicine, ha fatto ricorso al TAR proprio per l’incostituzionalita’ della legge 40.
Va bene che fino al 1300 la donna non era considerata degna di avere un’anima, va bene che per tutto il Medioevo la Chiesa ha fatto propria la concezione di Aristotele per cui essa non era persona ma solo un utero, va bene che a tutt’oggi la chiesa tiene la donna in una situazione di subordinazione e non riconoscimenti egalitario e le impedisce addirittura di amministrare i sacramenti o di accedere a ruoli gerarchici. Ma che si debba addirittura considerarla una mera incubatrice, oggettificarla, con imposizioni al diritto italiano mi sembra davvero troppo, e’ l’introduzione in uno stato moderno di una ideologia talebana, il contrario esatto di una democrazia.
Ma l’attentato viene fatto anche alla deontologia del medico nel momento in cui lo si costringe ad andare contro i suoi stessi principi di salvaguardia della vita per arrecare un danno doloso alla paziente e agli eventuali feti, mettendoli a rischio, e questa pratica di ischio addirittura gli viene imposta con sanzioni penali, con grave lesione delle sue scelte mediche. Mi chiedo se il medico responsabile non possa a questo punto invocare una obiezione etica di fronte all’ordine di impiantare tre embrioni quando cio’ e’ pericoloso o ad impiantare anche un embrione marcio in un corpo umano sapendo che dara’ luogo a una vita malformata o a una nessun vita, quando questo e’ lesivo di ogni principio di salute. L’articolo 32 della Costituzione dice chiaramente che “Nessuno puo’ essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” ma la legge non puo’ violare principi di vita e di dignita’.
Le coppie non fertili ormai sono una percentuale altissima, stimata tra il 20 e il 34%, il numero sale se aggiungiamo le malattie genetiche ereditarie che si dovrebbe cercare di non trasmettere in un piano di generazione consapevole. Trasmettere vita in modo meccanico e animalesco, senza prendere precauzioni sulla vita stessa, mettendo al mondo delle creature gia’ gravate da sofferenza e’ un affronto per a ogni mente civile in quanto porta ad aumentare il dolore nel mondo e questo non sarebbe cristiano e nemmeno umano.
Il piano di regolamentazione delle nascite ha costituito un grande passo avanti nella storia della civilta’, innalzando l’essere umano sopra la generazione cieca e bestiale che produceva figli sempre piu’ deboli e madri sfiancate dalle ripetute gravidanze, costrette a parti ripetuti come bestie fino alla morte, con la salute sempre piu’ incerta e la vita breve. La generazione consapevole e’ un portato di civilta’ e ha restituito al mondo le donne come creature a pieno diritto, sottratte al ciclo perverso delle gravidanze e liberate dal suo giogo. C’e’ un forte discorso femminile sulla liberta’ che passa dall’emancipazione dalle gravidanze forzate. Solo la chiesa pretende di voler perpetuare un cieco sistema naturale che nemmeno la natura ora richiede piu’, visto che tra poco saremo nove o dieci miliardi di abitanti. Valorizzare i lati estremi della natura porterebbe anche a negare la medicina e le terapie e lasciare che la natura faccia sempre e comunque il suo corso, come avviene nel mondo animale, mettendoci dentro malattie e morte.
Il numero delle coppie infertili e’ alto ma ci dobbiamo aggiungere quelle in difficolta’, quelle con malattie genetiche ereditarie e poi anche la sofferenza dei malati che oggi non hanno cure e che ne aspettano dalle ricerche sulle staminali, il rapporto Dulbecco ha valutato che nei prossimi anni 10 milioni di malati italiani potrebbero ricorrere a cure con cellule staminali e, mentre tutto il mondo si volge con grandi speranze alle nuove scoperte della bio-medicina, solo noi italiani dovremmo costituire un’oasi fondamentalista e retrograda che nega le nuove terapie ai propri malati, che discrimina dunque anche questi e li condanna a una sofferenza senza rimedio. Ma dove sta qui la cristianita’? Dove sta l’umanita’?
E come valutare l’incoerenza e la faciloneria con cui si disprezza la ricerca scientifica, la si deprime senza sovvenzioni dello stato, si spinge i nostri valenti ricercatori ad andare all’estero, si riducono le universita’ a laureifici senza ricerca, si premiano addirittura le universita’ online, si ignora la ricchezza materiale prodotta dai farmaci e dalle terapie nuovi, si costringe gli italiani a cercarli altrove, e addirittura si permette l’importazione di linee staminali embrionali dall’estero lasciando perire le nostre. Ma che rispetto alla vita e’? Questa e’ ignoranza e insolenza, questa e’ barbarie, una posizione di aggressione alla vita, al diritti, all’uguaglianza tra cittadini.
Ma le conseguenze della legge sono anche peggiori della legge stessa, e’ tutto cio’ che concerne la regolamentazione delle nascite a essere in pericolo:
e non a caso Gasparri ha detto: “E ora vieteremo anche contro la spirale e la 194!”
Se infatti si accoglie questa tesi confessionale della CEI, ci ritroveremo, per coerenza, a negare anche la spirale, la pillola, il condom, tutti i metodi anticoncezionali che la Chiesa aborre. Insomma la Chiesa ci vuol far tornare ai cucchiai d’oro o alle mammane. Comprendiamo perche’ Sirchia abbia voluto che gli embrioni soprannumerari finissero nella sua clinica di Milano. Immondi interessi privatistici clandestini tornerebbero a ingrassarsi.
Al di la’ dei disvalori immondi che questa legge intende difendere e che non sono degni di un paese civile, c’e’ qualcosa di violentemente indecente nelle espressioni stesse degli astensionisti.
Indicibilmente osceni restano i manifesti di Giovanardi a Modena che equiparano il referendum alla selezione eugenetica di Hitler e le foto di parate naziste con la scritta: ”Anche loro avrebbero firmato”, quando il referendum non tocca nessuno dei 13 divieti, tra cui la selezioni eugenetica o la clonazione o l’utero in affitto. Eppure anche questo e’ stato distorto e anzi si e’ detto che la legge apriva a una clonazione dissennata. Bugie.
E la frase equivoca di Buttiglione di fronte alle dichiarazioni sdegnate di premi Nobel e eminenti studiosi arriva ad affermare: “Si puo’ essere buoni scienziati e contemporaneamente dei criminali” che sarebbe come dire: ”Si puo’ dei buoni democratici ma insieme dei perfetti delinquenti” e la dice lunga sulla sua doppiezza etica. Ma allora gli si potrebbe anche dire: Si puo’ essere dei filosofi ma delle teste di cazzo”.
E la Prestigiacomo: “Eliminato il rischio di un referendum totalmente abrogativo, che avrebbe riportato l’Italia al far-west procreativo, il parlamento puo’ lavorare con serenita’". Ma quale Far West? Ma se prima le cose andavano anche meglio! Ma quale serenita’? Ma se Berlusconi sa fare solo leggi pro se’! e questa legge e’ stata ferreamente voluta esattamente cosi’ senza alcun cambiamento ne’ prima ne’ dopo.
La volgarita’ di An, poi, e’ allucinante. L’Alessandra Mussolini denuncia i deputati di An che dicono: “la fecondazione teologa e’ immorale perche’ per una donna e’ come fare un figlio andando a letto col postino». Ma come si permettono?! Ma vadano a dar via el c...
E gli appelli i Riccardo Pedrizzi di An: «Chi si schiera contro la legge 40 si schiera contro il governo». Ma a cosa siamo arrivati? Allo statalismo assoluto e sacro?
E le settimane bianche del Movimento per la Vita con seminari sul tema «l’embrione soffre» o quel sacerdote che detto “Li adotto tutti io!” Ma siamo nella pazzia piu’ assoluta? Questa gente andrebbe riformata! Non e’ normale!
E le invettive apocalittiche di Francesco Agnoli che oracoleggia: «La riproduzione umana avverra’ da ovuli artificialmente conservati e fecondati in vitro e la nascita sara’ anonima e plurigemina, fino a 96 gemelli identici !!» 96!!!???
E l’Avvenire che, dopo che Ruini ci ha giudicati tutti privi di intendere e di capire, praticamente dei poveri scemi, scrive: “Ora ognuno ha il dovere di diventare esperto, di sapere, di capire». Non c’e’ contraddizione?
La meglio e’ del presidente Pera (seconda carica dello stato):
’’L’embrione e’ una persona, non e’ una muffa su cui fare esperimenti’’
E quella tizia a Ballaro’, di Scienza e Vita, che gridava: “L’embrione non e’ una bistecca che puo’ essere congelato e poi scongelato quando a uno gli fa comodo!”
Certe mostruosita’ dovrebbero esser impugnate dall’unione delle donne italiane come insulti al decoro, all’intelligenza, al senso comune.
Poi l’ineffabile La Loggia, ignorante come una capra e fiero delle sue capraggini, che sempre a Ballaro’ diceva: “Qui non ci rende conto che a forza di parlare di diagnosi preimpianto si finisce col creare una sfera privilegiata per cui queste fecondazioni vengono a essere piu’ protette di quelle naturali e cio’ non e’ giusto”.
Ma e’ questa le gente che pretende di governarci?!
Oppure, sempre lui, che diceva: “Va bene che gli psicologi hanno provato che l’eterologa non reca differenze al bambino e lo si e’ visto per bambini di 4 anni come di12 o 14 (piu’ grandi non ne abbiamo, visti i tempi di inizio di questa tecnica) ma io voglio proprio vedere cosa diranno quelli di 14, voglio proprio vedere, e’ li’ che li aspetto!”
Siamo stanchi di questi sproloqui, ci alleiamo a Carlo Flamigni, pioniere italiano delle tecniche di fecondazione assistita, che ha lanciato un appello ai cattolici contro l’astensionismo: ’’I cattolici non possono disertare le urne ed e’ loro dovere morale dimostrare che le norme contenute nella legge 40 sono condivise; non andare al voto sarebbe immorale’’.
Severino Antinori: “La legge doveva essere in toto bocciata poiche’ anticostituzionale’’, mentre il sì a soli 4 quesiti rappresenta ’’un trascurabile passo avanti per soli fini elettorali’’.
Troppo calcolo di potere significa nessun rispetto alla vita.




