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LA MONNEZZA LIBERISTA

Publie le martedì 2 giugno 2009 par Open-Publishing
7 commenti

La monnezza liberista
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Una città assente forse perchè delusa da tante sconfitte subite nel corso della sua storia non ha partecipato alla battaglia dell’opposizione al Consiglio Comunale di Palermo conclusasi, forse per la prima volta da innumerevoli anni, con una vittoria: l’aumento del 35% della Tarsu non è passato! Aumento sostenuto dal Sindaco che non ha saputo o potuto prendere le distanze dal chiaccherato Consiglio di Amministrazione dell’Amia, l’azienda municipale preposta all’igiene ambientale e che in passato aveva protetto non querelandosi per il falso in bilancio che era stato denunziato e conclamato. La battaglia dell’opposizione è stata durissima e, da un certo momento in poi, assediata dai dipendenti Amia che sembravano interessati
al varo dell’aumento e dall’assedio delle immondezze.Spero che le Confederazioni sindacali faranno un approfondimento sul comportamento dei dipendenti Amia dal momento che è sembrato che la loro azione fosse rivolta a minacciare l’opposizione per obbligarla a votare l’aumento ed a ricattare la città sommersa da tonnellate di rifiuti che, ad un dato momento, hanno preso a bruciare in centinaia di posti diversi, incendi non provocati dalla pur acuta esasperazione degli abitanti.
Dopo la sconfitta del Sindaco e della sua maggioranza l’intervento di Bartolaso è sembrato un atto strumentale del Governo per soccorrere il centro-destra palermitano in difficoltà e per consentire il rientro dello sciopero aziendalistico con l’assegnazione di trecento paia di scarponi (!!!) ai dipendenti, una ridicola
messa in scena per giustificare , salvare la faccia e tornare alla normalità attribuita al deus ex machina Berlusconi ed al suo
factotum Mercurio.
L’aumento proposto del 35% è stato preceduto da un altro settanta per cento di meno di due anni fa e che non era servito ad evitare lo spaventoso deficit di 180 milioni di euro che aumenta di quattro milioni di euro al mese.
La cittadinanza di Palermo paga una considerevole cifra per la Tarsu. La tassa è molto pesante per gli esercizi pubblici e per le attività produttive e pesa su ogni famiglia palermitana per non meno di duecento euro l’anno.
Anche se fosse passato l’aumento proposto dal Sindaco dubito molto che il bilancio Amia si sarebbe riassettato dal momento che esiste nella gestione privatistica dell’azienda una incoercibile tendenza ad un esponenziale aumento delle spese rispetto le entrate che sono costituite quasi esclusivamente dai proventi tributari imposti dal Comune.
E’ nella natura stessa della obbligata trasformazione della municipalizzata in spa il meccanismo diabolico del fallimento. I soldi li mettono i cittadini ma nè Comune nè Corte dei Conti possono esercitare un controllo sugli amministratori dell’azienda che bruciano ingenti quantità di risorse per sè stessi, per i loro consulenti, per le persone che assumono con criteri del tutto arbitrari, per le esternalizzazioni, per gli affari che gestiscono, insomma per tutto. La raccolta differenziata non riesce a decollare e non dec ollerà mai dal momento che i gestori dell’amia non sembrano molto interessati e lo stesso affare dell’inceneritore pone problemi che sono assai al disopra della mentalità da "massaria" che è prevalsa nel gruppo dirigente che spende il suo tempo in inutili costosi ripetuti viaggi negli emirati alla ricerca forse dell’araba fenice.
E’ il fallimento della privatizzazione dei servizi pubblici locali. Presto entrerà in crisi anche l’acquedotto municipale ed aumenterà smisuratamente il costo dell’acqua mentre l’Amat pensa di risolvere i suoi problemi assumendo vigilantes per reprimere i viaggiatori abusivi. Un pannicello caldo in una situazione strutturalmente deficitaria.
Nessuno sembra rendersi conto della pericolosità dei marchingegni di privatizzazione dei servizi. I costi diventano insopportabili ed i servizi sempre più scadenti. Questo accade dovunque al modello pubblicistico di gestione si è sostituito il modello privatistico. Eppure anche le stesse opposizioni che hanno valorosamente combattuto la loro battaglia a Palermo sono convinte che si tratta soltanto della cattiva gestione di un organismo valido. Non è così. Bisogna tornare al modello pre spa, senza consigli di amministrazione, senza presidenti ed amministratori delegati e consiglieri. Senza consulenti e senza esternalizzazione ripristinando il processo accumulativo di konw hau che ha costituito l’orgoglio di tante nostre municipalizzate prima della follia ideologica della mercificazione e della privatizzazione dei servizi pubblici.

pietro ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

Messaggi

  • Considero preziosa, dall’altro della sua lunga esperienza di sindacalista confederale, la collaborazione di Pietro Ancona non solo a BellaCiao ma anche ad altri siti che frequento, da ComeDonChisciotte a Indymedia Napoli.

    Però penso che a volte una sua certa deformazione, di tipo appunto "sindacal/confederale d’antan", possa giocargli brutti scherzi ....

    E questo è uno dei casi ....

    Non escludo in assoluto che dietro la battaglia dei netturbini palermitani possa esserci qualche strumentalizzazione ... ricordo benissimo, ai tempi della giunta Orlando, una Cisl palermitana, diretta allora da personaggi del calibro di D’Antoni e Bonanni, che portava in piazza gli edili dipendenti di cantieri sequestrati perchè in odore di Cosa Nostra ... al grido nientemeno che di "viva la mafia" .....

    Ma parlando di questioni sindacali vere e proprie, nello specifico di questa lotta non posso notare alcune cose :

     I netturbini palermitani non ricevono lo stipendio da almeno un paio di mesi

     Gli stessi non stanno facendo uno sciopero vero e proprio ma stanno semplicemente astenendosi dagli straordinari

    Non vedo quindi perchè un "sindacato confederale" dovrebbe intervenire contro una lotta che ha come base due obiettivi così sacrosanti come :

     Il regolare pagamento del salario, diritto minimo di qualsivoglia lavoratore

     Nuove sacrosante assunzioni ... se senza straordinari il servizio non funziona .... è del tutto evidente che c’è necessità di aumenti di organico

    Poi, come dicevo, non escludo nulla ... nemmeno il fatto che gli stessi netturbini pensassero illusoriamente di risolvere il tutto con l’aumento della Tarsu .... o che ambienti di centrodestra abbiano soffiato sul fuoco per giungere a questo obiettivo ....

    Ma formalmente la lotta mi sembra sacrosanta ... ed ha avuto anche il merito, non so se voluto ma questo conta poco, di far arrivare sui Tg una situazione tipo quella di Napoli dei mesi scorsi che però, visto che a Palemo governa la destra, sulle televisioni si evitava di far vedere .....

    K.

    • LA MONNEZZA LIBERISTA - pietro ancona

      Ti ringrazio per le gentili parole. Io comunque sono un sindacalista d’annata se che questa espressione intendi individuare una persona legata a valori diventati desueti ed oggi quasi patetica nel mare popolato di squali nel quale siamo immersi.

      Ti assicuro che la mia amica Antonella Monastra, medico, consigliere comunale di Palermo che ha valorosamente combattuto questa battaglia ed aiutato la creazione di un fronte comune di tutta l’opposizione, è stata spintonata dipendenti Amia che, nella fase finale della battaglia consiliare durata settimane, sono intervenuti con uno sciopero pagato (sciopero bianco per mancanza di attrezzature e mezzi fatiscenti) secondo me molto ben visto dalla direzione aziendale ( non posso dire concordato perchè non ho prove al riguardo). Questo sciopero bianco che praticamente ha fatto accumulare montagne di spazzatura è stato fatto per costringere il consiglio comunale a deliberare. Che cosa? L’aumento della Tarsu che avrebbe salvato dalla bancarotta l’azienda. Quando la battaglia è stata perduta in Consiglio Comunale non è rimasto che montare il teatrino Berlusconi-Bertolosa ed assegnazione di Trecento Paia di Scarponi una ridicola elargizione della protezione civile per SALVARE la faccia al sindacato aziendale. Spero che non ci siano state complicità più alte. (i consiglieri dell’opposizione alla Tarsu sono stati costretti ad uscire scortati dalla polizia che li ha protetti dai dipendenti Amia che chiedevano l’approvazione della delibera....... Questo è quello che io capisco dalla amarezza mostrata dai consiglieri di opposizione alla Tarsu una dichiarazione di Antonella Monastra ...a proposito dell’aumento Tarsu..

    • ha scritto antonella su facebook

      Con la seduta di Consiglio di domani, convocata alle 10 del mattino, si chiuderà la vicenda aumento TARSU, ma se ne apriranno molte altre. Il sit in previsto da tutti i sindacati aziendali dell’AMIA è una protesta che punta apertamente (lo si può leggere nel loro comunicato stampa) contro chi ha fatto opposizione ed ostruzionismo in aula, il che vuol dire che o la piazza sarà presidiata dalle forze dell’ordine oppure ci saranno non pochi rischi per noi, tenuto conto che c’è chi specula sulla forte e leggittima preoccupazione dei lavoratori mistificando le informazioni e facendo identificare l’aumento della Tarsu con l’avvio della soluzione della crisi dell’AMIA. Ovviamente far comprendere questo ai lavoratori sarebbe stato compito dei Sindacati interni all’Azienda, ma temo che vi sia un particolare tipo di "dialogo" tra i leader sindacali dell’AMIA e la Dirigenza. Tale "dialogo" affonda le sue radici in una gestione malsana che in questi anni ha cercato in tutti i modi di costruire consensi sulla base di scambi clientelari anche con i lavoratori utilizzando i sindacati stessi. Purtroppo in AMIA (e non solo) la grande macchina del consenso clientelare ha riguardato le assunzioni, le promozioni e le stabilizzazioni il che ha reso e rende le persone prive di libertà di scelta e di giudizio. So di dire cose risapute, ma toccarle con mano e trovarmi nel rischio di essere intimidita proprio dai lavoratori e dai deboli della città che ho sempre sostenuto e difeso con tutte le mie forze sembra un paradosso inaccettabile.

    • Non credo sinceramente che un aumento, pur significativo, della Tarsu avrebbe risollevato le sorti di quella azienda ... era sicuramente molto ingenuo il solo pensarlo ....

      E non fatico a comprendere la pesantezza di sentirsi contestati da quegli stessi lavoratori per i quali si ritiene di combattere ...

      Ma, una volta glustamente battuto il tentativo di aumentare la Tarsu ...vorrei sapere quali sono le ricette della sinistra palermitana per garantire a quei lavoratori :

      1) Il regolare pagamento dello stipendio ogni 27 del mese

      2) Carichi di lavoro che escludano lo straordinario ormai evidentemente diventato del tutto "ordinario", al punto che se si rifiutano di farlo la città si riempie di monnezza

      Forse se sindacati confederali e sinistra si fossero posta a suo tempo la soluzione di questi problemi - invece di credere anche loro nella logica dei subappalti e della privatizzazione - quei lavoratori non avrebbero potuto essere strumentalizzati oggi dalla destra ...

      E se il "sindacato confederale" ( ma esiste ancora veramente ?) fosse intervenuto, come invocava Pietro, a bloccare in qualche modo quella agitazione .... sicuramente ancora di più si sarebbero gettati quei lavoratori in braccio alla destra ....

      K.

    • Il sindacato non doveva bloccare l’agitazione dei lavoratori ma indirizzarla contro l’aumento della tarsu e per la ripubbllicazione della azienda Amia oramai diventata feudo privato del sottobosco di centro destra.

      Sifatto il Sindacato è apparso complice del progetto di incremento della tassa tarsu che sarebbe stata insostenibile per centinaia di migliaia di cittadini palermitani.

    • Pietro scrive :

      "Il sindacato non doveva bloccare l’agitazione dei lavoratori ma indirizzarla contro l’aumento della tarsu e per la ripubbllicazione della azienda Amia oramai diventata feudo privato del sottobosco di centro destra."

      Giusto, quello che doveva fare il sindacato l’abbiamo capito.

      Ed invece il centrosinistra all’opposizione ?

      Siamo sicuri che non vuole giustamente l’aumento della Tarsu ...

      Ma siamo altrettanto sicuri che vogliano la "ripubblicizzazione" dell’Amia ?

      Su questo permettimi qualche ragionevole dubbio .... sulle privatizzazioni liberiste anche dei servizi pubblici locali non vi è mai stata troppa differenza tra centrodestra e centrosinistra, nè a Palermo nè altrove in Italia ....

      E allora poi non ci lamentiamo se tra lavoratori esasperati si crea confusione sugli obiettivi ... e se c’è il rischio di strumentalizzazioni ....

      K.

    • hai ragione! il PD è liberista quanto il PdL!

      Ma io debbo dire quello che penso e ciò che secondo me dovevano essere gli obiettivi del Sindacato e dell’opposizione.

      Già è stato tanto se l’opposizione è riuscita ad evitare l’aumento della Tarsu.

      Voglio sperare che la sconfitta della destra non sia stata evitata dal momento che si era alla vigilia delle elezioni! Non escludo che passate le elezioni ritorni alla carica per l’aumento........

      Viviamo in un Paese in cui non di può contare sulla lealtà delle forze politiche che ci governano.....