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LA MORTE DI GIOVANNI PAOLO II, LA FINE DI UN’EPOCA
Publie le domenica 3 aprile 2005 par Open-Publishing1 commento
Breve nota di Aurelio Mancuso, Segretario nazionale Arcigay sulla scomparsa del Papa
In queste ore il mondo guarda al Vaticano con sentimenti di cordoglio per la morte del Papa. Ci associamo al giusto rispetto davanti ad una vita che si spegne, e al generale moto di commozione che attraversa il Paese. E’ indubbiamente da apprezzare il ruolo svolto dallo scomparso pontefice a favore della pace e della risoluzione dei conflitti; la sua attenzione verso i più deboli e alle altre culture del mondo, hanno permesso alla Chiesa di rileggere la propria storia e di trovare la forza di pronunciare mea culpa molto importanti, tra cui quello sulla persecuzione verso gli ebrei. Questo Papa non è però riuscito a cogliere alcuni grandi mutamenti epocali, e a guidare la Chiesa verso una riflessione profonda e serena sui temi della morale sessuale e dei diritti umani e civili delle persone omosessuali. Un’occasione mancata, che ha fatto soffrire milioni di gay e lesbiche credenti e, che ha fatto apparire, oltre misura, la Chiesa come un’organizzazione ostile nei confronti della giusta richiesta di riscatto di una comunità, che ha subito nel corso della storia dell’uomo, enormi discriminazioni.
Ora inizia una fase nuova. Esprimiamo la speranza, che sia possibile, com’è avvenuto in questi anni con diverse comunità dei fedeli, sacerdoti e vescovi, aprire un dialogo fecondo, che porti la Chiesa cattolica a considerare i gay e le lesbiche soggetti di diritto, considerando la loro dignità preziosa, in coerenza con i valori cristiani d’accoglienza, condivisione e amore.





Messaggi
1. > LA MORTE DI GIOVANNI PAOLO II, LA FINE DI UN’EPOCA , 21 aprile 2005, 10:11
ciao sn antoniobarbuto questo papa11 era bravo molto perchè non doveva uscire di la ciao e grazie