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LA SOLA SICUREZZA E’ LA PACE

Publie le lunedì 18 luglio 2005 par Open-Publishing

Questa volta è toccato a Londra. La popolazione londinese, colpita da atti
criminali che non hanno giustificazione alcuna, ha subito morte, orrore,
paura. I Londinesi come gli Iraqeni sono vittime di atti di una tale
ferocia, insensatezza e crudeltà da risultare incomprensibili sotto il
profilo umano ma che rientrano a pieno titolo nella spietata logica della guerra globale.

Siamo al loro fianco, esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle vittime di
Londra così come a quelle che quotidianamente la guerra produce in Iraq.

Siamo tutti vittime di una guerra globale contro l’umanità che ogni giorno,
spesso nell’indifferenza generale, colpisce tante comunità umane in tutto il
mondo. E’ una guerra fra potenti. E’ combattuta dagli interessi forti che
tirano le fila dell’ingiustizia e dello sfruttamento, dagli stati che fanno
le guerre, dalle organizzazioni che, per competere con essi dimostrano
uguale sprezzo per la vita umana.

La guerra è loro. Nostri sono i morti innocenti, le vittime civili.

Alla guerra globale bisogna reagire, se vogliamo assicurare a noi stessi e
al mondo un futuro.

Quattro anni di guerra condotta in nome della lotta al terrorismo come le
guerre degli ultimi 15 anni in Europa e nel Medio Oriente, oltre a seminare
distruzione, hanno aumentato in modo gigantesco l’insicurezza, la
destabilizzazione e i pericoli in tutto il pianeta.

Lungi dall’averli diminuiti, la guerra ha alimentato gli attacchi
terroristici.

Bisogna cambiare radicalmente strada, prima che sia troppo tardi: sottrarsi
al circolo vizioso nel quale guerra genera guerra e terrore è l’unica
possibilità per garantire sicurezza a tutte e a tutti.

Bisogna opporsi alla costruzione di un mondo armato, di società e di
economie di guerra. Bisogna portare subito l’Italia fuori dal sistema della
guerra.

E’ possibile e necessario ritirare immediatamente le nostre truppe
dall’Iraq, finirla con il riarmo, l’esportazione di armi e l’aumento delle
spese militari, smantellare subito le basi militari straniere, ripulire il
nostro territorio dalle armi nucleari e di distruzione di massa, avviare una
politica estera di pace che obbedisca al dettato costituzionale: "L’Italia
ripudia la guerra".

Le scelte del governo italiano, confermate dalle prime reazioni
all’attentato di Londra, vanno nella direzione opposta. Il governo conferma
la partecipazione alla guerra, alimenta l’intolleranza, aumenta la stretta
contro gli immigrati, contro i musulmani, contro le lotte sociali. Annuncia
il futuro ritiro di soli trecento soldati dall’Iraq ma si appresta a
prendere il comando delle forze Nato in Afghanistan.

Gioca la carta della paura per puntellare le sue scelte di guerra
rispettando l’introduzione di "leggi speciali" che prefigurano una riduzione
delle libertà e delle tutele giuridiche.

Bisogna fermarli. Bisogna che il Parlamento esprima un netto rifiuto al
rifinanziamento della missione militare in Iraq.

Per questo martedì 19 Luglio in concomitanza con la discussione parlamentare
sul rifinanziamento della missione si terrà a Roma un sit-in davanti al
Parlamento e a Genova è convocato un presidio davanti alla Prefettura alle
ore 12.

Invitiamo tutti e tutte a costruire insieme una grande campagna, fatta di
iniziative, azioni, riflessione e dibattito perché la paura non produca
rassegnazione, ma voglia di ribellarsi e di cambiare.

Martedì 19 Luglio 2005 alle ore 12

PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA (VIA ROMA)

LA SOLA SICUREZZA E’ LA PACE diritti e convivenza, disarmo e giustizia globale

Centro Ligure di documentAzione per la pace
COBAS Genova
Comitato per la pace Rachel Corrie
Comitato piazza Carlo Giuliani onlus
Emergency - Genova
Forum sociale della valpolcevera
Forum sociale del ponente genovese
Marcia mondiale delle donne

Partecipanti all’ora di silenzio per la pace

Rete per la globalizzazione dei diritti (contro G8)
Rete donne del forum mediterraneo