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Natale Pia
LA STORIA DI NATALE
Da soldato in russia a prigioniero nel lager
edizioni JOKER Novi Ligure dic 2003
€ 12,50
a cura di Primarosa Pia
prefazione di Lucio Monaco
La storia di Natale è il racconto autobiografico commovente e coinvolgente di un astigiano che ha vissuto alcune delle situazioni più tragiche della II Guerra mondiale.
Natale è giovanissimo soldato in Russia e si trova ad affrontare difficoltà impensate con il solo aiuto della forza di volontà, tra uomini alle prese con il freddo, la fame, la mancanza di equipaggiamento e di guida, ognuno abbandonato a sé stesso e al caso, all’eventualità di passare accanto alla tragedia di altri senza esserne travolto oppure di rimanerne vittima, in tutti e due i casi senza merito e senza colpa.
Il racconto si snoda con una precisione e pacatezza che fa sentire il lettore partecipe delle traversie della ritirata, culminate a Nikolajewka.
Tornato in Piemonte con la convinzione di essere stato fortunato ad uscire dalla tragedia russa, pur se indelebilmente segnato, dopo l’8 settembre collabora alla lotta partigiana nell’Astigiano.
Catturato dai tedeschi ripercorre il passo del Brennero destinazione Mauthausen in condizioni ben peggiori della prima volta ed è ridotto a un oggetto, un numero, un “pezzo da lavoro” nelle mani di spietati aguzzini, dove la volontà non conta nulla se non è la pura volontà di resistere, di non lasciarsi travolgere dall’inumanità che lo circonda.
Nel Lager non si è abbandonati a sé stessi, si è parte di un ingranaggio perfetto nella sua nefandezza, si assiste impotenti al trionfo dei peggiori comportamenti umani perché anche coloro che torturano i prigionieri sono uomini ma trattano i propri simili peggio degli animali, senza capire che le bestie sono loro, come dice Natale «senza offesa per le bestie».
Natale è un uomo normale, che si è trovato coinvolto in tragedie immani, e come succede a molti sopravvissuti come lui non si rassegna, non si stanca di raccontare e trasmettere ai giovani o a chi ha voglia di ascoltarlo un messaggio di pace, di dimostrare che l’odio produce solo distruzioni, nel corpo e nell’anima.
La sua è semplicemente la storia di una persona che pur tra difficoltà inaudite non ha perso mai il rispetto di sé e degli altri.
A CHI NON LO TROVA NELLE LIBRERIE E NE FA RICHIESTA INVIO IO IL LIBRO
storiadinatale@yahoo.it
le fotografie pubblicate sul libro provengono in gran parte dall’archivio personale di Natale Pia
Natale Pia, per tutti Natalino, nasce a Montegrosso d’Asti nel 1922.
Giovane artigliere partecipa alla Guerra di Russia ed è presente alla battaglia di Nikolajewka.
Al ritorno a casa collabora alla lotta partigiana nell’astigiano ma viene catturato e deportato a Mauthausen, Lager dal quale viene liberato dagli alleati quando si trova allo stremo delle forze.
Nell’ottobre del 1945 sposa Margherita ed ha tre figli.
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altre notizie su:
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per favore leggete anche le lettere che abbiamo ricevuto e che ci invitano a diffondere il libro
http://www.sbg.ac.at/rom/ag/moderne...
#sonstiges
http://www.edizionijoker.com/
catalogo.LA STORIA DI NATALE
http://www.deportati.it/recensioni/pia.html
http://www.consiglioregionale.piemo...
del libro LA STORIA DI NATALE
si parla nel volume di
Dario Venegoni:
UOMINI, DONNE E BAMBINI NEL LAGER DI BOLZANO una tragedia italiana in 7809 storie individualiEd. MIMESIS. Milano giugno2004
http://www.libreriamilitare.com/cgi-bin/select.cgi?cat=181
Gent. sig. Primarosa,
il libro mi è piaciuto molto. L’ho letto tutto in un fiato ed ho apprezzato particolarmente la forma scorrevole e pulita e la descrizione dei fatti senza chiose retoriche o commenti saccenti e stantii.
Tra una decina di giorni accompagnerò un paio di classi (5ª superiore) in gita scolastica a Praga e, cammin facendo, ho previsto una sosta a Mauthausen.
Dopo aver letto il libro sentirò sicuramente qualche brivido in più sulla schiena pensando al caro Natalino e alla sua cara Mamma che lo ha protetto dal cielo così tante volte.
Ho letto per la prima volta l’episodio degli alpini sfregiati in Russia e ne sono rimasto molto colpito.
Saluti suo padre da parte mia e gli dica che ha tutto il mio rispetto e la mia gratitudine per aver tenuto duro nei momenti bui e per aver trovato la forza di raccontare quanto è successo.
Cordiali saluti e grazie
Manuel




