Home > LEGGERE E’ PERICOLOSO. PIUTTOSTO ARRUOLATI!
La Camera USA alza un freno alla Legge del Patriot Act pretesa da Bush che vuole oggi imporre controlli anche sulle biblioteche per indagini al terrorismo.
Bush intende schedare i cittadini secondo le loro abitudini di lettura e minaccia il veto a qualsiasi misura che indebolisca il suo ordine.
I deputati hanno risposto: “Noi siamo contro il terrorismo, ma quando facciamo una legge dobbiamo ben capire a cosa serve”.
Insomma: se un americano prende in lettura a una biblioteca ’Il capitale di Marx’, dovrebbe diventare, per cio’ stesso, un sospetto?
Bush vuole introdurre un sant’Uffizio americano con elenchi di letture proibite?
Dimmi chi leggi e ti diro’ che terrorista sei.
Dal canto suo l’UE vuole che le biblioteche pubbliche siano a pagamento. E In Italia e’ stato fatto papa uno che esce direttamente dal Sant’Uffizio. Avete presente l’Indice dei libri proibiti? E la Moratti ha cominciato a imporre pesanti deviazioni ai testi scolastici, mentre la stampa e’ ormai sotto controllo politico.
Non c’e’ che dire: la cultura e’ in buone mani.
Alla fine si salveranno solo gli analfabeti. O quelli come Bondi, Schifani e Pera.
Dunque negli Stati uniti si puo’ tranquillamente andare in un drugstore e acquistare un bazooka e nessuno dice niente, ma se si prende in rpestito in biblioteca ‘Le lettere filosofiche’ di Voltaire, si puo’ essere condannati a Guantanamo. Nessun progresso dal 1732 quando quel libro fu condannato al rogo.
Le biblioteche, agli occhi di una persona di bassa intelligenza e minima cultura come Bush, devono essere trattate come porti sicuri di terroristi e spie.
Ve lo immaginate il terrorista di Al Qaeda che dice “Ci vediamo in biblioteca, sotto la lettera K, come Rapporto Kinsey? O sotto la B di Bakunin?
Si vuole un nuovo maccartismo?
Si potrebbe leggere il predicatore neocon Billy Graham o Patrick J. Buchanan ma non Naomi Klein o Noam Chomski o peggio ancora Rushdie.
Nel 1958 uno scrittore di fantascienza, Ray Bradbury, racconto’ nel romanzo ’Fahrenheit 451’ di un tetro paese dove era vietato leggere e dove i possessori di libri venivano fulminati dalla polizia che li bruciava insieme alle loro pericolose opere cartacee. Bradbury tratteggiava una societa’ del futuro disumanizzata, iper tecnologica e totalitaria, in cui la felicita’ era condensata nel cibo sintetico, negli acquisti condizionati e nella televisione, in cui il se’ era svuotato da sentimenti umani e alienato dalla verita’.
L’autore esaltava l’originalità di ogni uomo, il suo diritto a essere unicamente se stesso, mentre la strategia del ’politicamente corretto’ dei grandi poteri intende ancor oggi omologare le menti umane in una pappa collettiva per il profitto del mercato e l’agevolazione del potere.
Scriveva Brecht, riparato in America: "Qui tutto e’ venditore o consumatore, si vende, per cosi’ dire, il piscio al pisciatoio". E dall’America la destra maccartista lo costrinse a fuggire, quella stessa destra che ora torna a imperversare, dai cappucci del Ku Klux Clan ai funesti cappucci dei torturati di Abu Ghraib, dalle sette fasciste alla chiese dei ’cristianisti’ neocon.
E in un certo paese dell’Europa centrale i nazisti hanno fatto realmente roghi di libri proibiti, costringendo alla fuga persone come Einstein, Brecht o Freud.
Oggi si apre uno scenario dove anche i testi (o le persone) che consultiamo su internet (non e’ forse internet la piu’ grande biblioteca del mondo?) potrebbero rischiare il rogo e noi con loro?
E se leggere puo’ diventare cosi’ pericoloso, figuriamoci scrivere!
Ma davvero questa e’ la fulgida democrazia dalle magnifiche sorti e progressive ?
Davvero questo e’ il modello a cui si devono ispirare gli stati democratici, l’Europa, la Chiesa cattolica, i governi, i partiti?
http://www.washingtonpost.com/wp-dy...
Es tanto, tanta
tumba, tanto martirio, tanto
galope de bestias en las estrellas!
Nada, ni la victoria
borrara’ el agujero terrible de la sangre:
nada ni el mar, ni el paso
de arena y tiempo, ni el geranio ardendo
sobre la sepultura.
Pablo Neruda, Tierras ofendidas




