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LEHMAN LA TOSSICA - Perchè dobbiamo gioire per questo fallimento

Publie le martedì 16 settembre 2008 par Open-Publishing
8 commenti

DI PETER MORICI - Counterpunch

Perchè dobbiamo gioire per questo fallimento

Lehman Brothers [è] destinata alla liquidazione e ciò potrebbe affrettare le riforme di cui c’è bisogno a Wall Street.

Sforzi per trovare un compratore o smembrare l’azienda in modo ordinato sono falliti questo weekend per le stesse ragioni per cui la precedente proposta dell’amministratore delegato Richard Fuld per riorganizzare la Lehman aveva generato poco entusiasmo.

Lehman ha un valore netto negativo. Qualunque resoconto che avesse detto il contrario allo scopo di favorire un accordo sarebbe stato una fantasia di banchieri di Wall Street che rifiutavano di riconoscere tutta l’ampiezza del problema.

Fuld aveva proposto di vendere i titoli tossici poggiati sui mutui e gli immobili della Lehman in cambio di una enorme svalutazione, e vendere la sua lucrativa unità di gestione investimenti, che include Neuberger Berman, per compensare tali perdite.

Ciò avrebbe lasciato intatto il settore bancario di investimenti della Lehman.

Una banca di investimenti in realtà, possiede solo tre cose: capitale di lavoro, finanzieri furbi e fiducia da parte dei clienti.

Messaggi

  • In linea teorica sarei anche d’accordo che da un tale fallimento potrebbe venire il "buono" di una regolamentazione del mercato dei capitali ma non possiamo dimenticare che da tale fallimento verranno migliaia di licenziamenti dei dipendenti dell’azienda(sicuramente non meno di 15mila licenziamenti) e che, la perdita di fiducia derivante da questo fallimento"eccellente" causerà una perdita di fiducia sistemica sull’intero sistema finanziario con ripercussioni tragiche anche sul sistema industriale statunitense e mondiale.D’altronde, a mio modesto avviso, è pia illusione ritenere che il sistema venga riformato profondamente ed è molto più probabile una trasformazione gattopardesca. Quando vi fu il fallimento del fondo LTCM e prima ancora con i Junk bond di Milken ricordo che vi furono simili richiami a profonde trasformazioni e regolamenti severissimi ma poi, chissà perchè, non se ne fece niente.Alla fine prevalgono sempre i Gordon Gekko(il persoggio del film Wall Street) il quale dice"l’avidità è buona" michele

    • I TEMPI SONO MATURI

      DI JAMES H. KUNSTLER

      Clusterfuck Nation

      Si è scoperto che il vero uragano la scorsa settimana si è scatenato a Wall Street, non a Galveston. Questa mattina, Manhattan è coperta sino al collo dalle rovine del sistema bancario e in questo momento (7 a.m.) nessuno sa quanto lontano e quanto in profondità si diffonderà il danno. La paura, naturalmente, è che siamo testimoni di una classica situazione a “castello di carte” o a “domino”, e che la morte di Lehman Brothers e Merrill Lynch si ripercouoterà in un collasso generalizzato di tutto il consenso di valori che supporta i mezzi di scambio.

      Almeno una cosa dovrebbe essere chiara: tutto ciò è avvenuto a causa della negligenza e della inettitudine dolosa delle autorità regolatrici, cioè del partito repubblicano, e che tutto il clamore che circonda oggi Sarah Palin dovrebbe essere spazzato via rivelando questo gruppo per quello che in realtà è: il partito che ha fatto naufragare l’America. Spero che uno o due funzionari della campagna elettorale di Barack Obama stiano leggendo questo blog. Potete iniziare la ridefinizione dell’opposizione in questo esatto momento. I repubblicani devono essere chiaramente identificati come il partito che ha fatto naufragare l’America.

      Molte cose che stanno per accadere questa settimana saranno interessanti da vedere e ascoltare, ma una domanda estremamente importante che già possiamo farci è: com’è possibile che Bank of America compri Merrill Lynch per $ 50 miliardi dopo essersi assunta le passività di quel fantoccio di pezza noto come Countrywide? Ma questo piccolo dettaglio potrebbe venir perso nel rumore assordante, mentre altre banche o organizzazioni simili iniziano a schiantarsi come alberi di sequoia in un parco nazionale.

      Vorrei proprio sapere se questo spettacolo di rovine darà una risposta alla domanda se l’America entrerà in una iperinflazione o in una implacabile deflazione, ma l’effetto finale sarà comunque che il denaro lascerà il sistema a cumuli. E se non sarà il denaro di per sé, sarà quella rappresentazione del denaro fatta di certificati, contratti, contropartite e gentlemen’s agreement. Questo è il giorno in cui l’America si ritrova un paese molto più povero. Il capitale che pensavamo fosse lì, se n’è andato.

      Gran parte di esso è stata in realtà trasformato negli anni in ville ad Hampton, jet Gulfstream e altri giocattolini che adesso finiranno su Ebay o su qualcosa di simile, mentre ci trasformeremo nella nazione-svendita-da-cortile con una liquidazione generale dei beni rimanenti. Naturalmente, il problema in una situazione come questa, dove assolutamente chiunque sta cercando di sbarazzarsi delle azioni, è che ci sono davvero pochi compratori sulla scena, perciò i prezzi di tutte queste cose vanno giù giù giù. Tutto è in vendita e nessuno ha denaro.

      Questo era essenzialmente lo stato di cose nella Grande Depressione degli anni 30, e l’unica via di fuga da quella situazione si rivelò essere la mobilitazione per la guerra. E subito dopo quella terribile guerra noi eravamo l’unica nazione industriale che non era stata bombardata sino a essere ridotta in rovine. Per di più avevamo a nostra disposizione davvero una bella fornitura della materia primaria dell’industria, il petrolio. Perciò spendemmo i successivi trent’anni facendo mucchi di belle cose e vendendole alle persone di altri paesi (prestando loro il denaro necessario all’acquisto) sino a che queste nazioni non si furono risollevate e furono in grado di pagare i debiti. E dopo il 1975, il club degli industriali prese un gruppetto di nuovi membri e tutti iniziarono a farci le scarpe.

      Perciò, mentre la nostra base industriale svaniva, e le nostre fabbriche diventavano vecchie e cadenti, e la nostra forza lavoro veniva sempre scavalcata da forze lavoro più economiche, ci imbarcammo alla ricerca della “nuova economia”. Questa fu rappresentata, in momenti successivi, come l’economia dell’informazione, l’economia dei consumatori, l’economia dell’ high-tech, eccetera. Erano tutte balle il cui scopo era nascondere la verità—cioè che eravamo diventati una società che non produceva più cose di valore e non generava più autentica ricchezza. L’atto finale di questa farsa è stato quello della cosiddetta “industria finanziaria”.

      Tale industria si rivelò essere più sinceramente devota alla produzione di complesse truffe. Queste truffe erano così accuratamente progettate che sono serviti 20 anni per rivelarle, ed erano attaccate alle cose principali con cui l’opinione pubblica americana costruisce la propria identità: case-e-alloggi. Perciò gran parte della gente si ritrova con il reale pericolo di diventare senzatetto e fallita.

      In genere riconosciamo che un qualche maligno e massiccio trasferimento di ricchezza è avvenuto nel processo del fiasco dei mutui, ma rimane da vedere se un qualche residuo di questa ricchezza può essere veramente trattenuto sotto forma di valuta, contratti e presunti titoli. Il generale regolamento dei debiti che sta avvenendo ora potrebbe lasciare una terribile quantità di queste cose totalmente priva di valore.

      Dovremo essere spaventati dalle implicazioni politiche di questa Grande Implosione di presunta ricchezza. Un qualche gruppo di persone dovrà fare pulizia in questo caos. Andando verso un’importante elezione, è difficile immaginare che il popolo americano dia il compito di fare pulizia allo stesso gruppo che ha creato il caos—non importa quante faccette buffe riesca a fare in televisione Sarah Palin. Entrambi i partiti, sino ad oggi, hanno fatto in modo di ignorare la crescente crisi del sistema bancario e della valuta, ma non possono ignorare le sequoie che si schiantano attorno alle loro caviglie e scuotono la terra su cui si trovano.

      In gioco ora sarà la questione della credibilità, in tutte le sue dimensioni sociali umane. Il nostro denaro è credibile? L’autorità dei nostri funzionari eletti è credibile? I nostri valori e le nostre idee sono credibili? Queste sono le domande che determineranno il genere di futuro in cui ci troveremo.

      Perciò, per iniziare questo processo e per chiarire la situazione,vorrei spingere i lettori di questo blog a identificare il partito repubblicano con il suo nuovo marchio: il partito che ha fatto naufragare l’America. Almeno allora potremo restaurare un valore cardinale nella tremante struttura di ciò che affermiamo credere: che le azioni hanno delle conseguenze, che non si può semplicemente truffare e saccheggiare una società e andarsene via con il malloppo.

      Spargete la parola, cambiate il tono di questa campagna elettorale e continuate a mettere i vostri commenti. Questa sarà una settimana importante.

      Titolo originale: "A Ripe Moment"

      Fonte: http://jameshowardkunstler.typepad.com

      15.09.2008

  • CRISI FINANZIARIA: DOPO LEHMAN E MERRIL LYNCH, PROSSIME PREDE AIG E WASHNGTON MUTUAL

    DI LUCA SPOLDI - Affaritaliani.it

    A cosa servono le crisi finanziarie ed economiche in genere, ve lo siete mai chiesti? A snellire il corpo dell’economia di uno o più paesi, “ingrassato” durante le fasi espansive. Si ricalcolano costi e benefici, si elimina il personale in eccesso, si introducono nuove tecnologie produttive e modelli organizzativi più al passo coi tempi. Ma certo a volte si rischia di esagerare nello zelo, a solo vantaggio di chi la crisi è in grado di evitarlo avendo messo da parte per tempo liquidità a sufficienza per affrontare il periodo senza troppi travagli.

    E’ il caso in queste ore del settore finanziario negli Stati Uniti: alla notizia del fallimento di Lehman Brothers, fino all’altro ieri quarta maggiore banca d’affari a stelle e strisce ma che né i coreani di Kdf, né gli inglesi di Barclays, né gli americani di Bank of America si son sentiti di acquistare per richieste eccessive o mancanza di garanzie, ha fatto eco il passaggio di mano di Merrill Lynch, ossia la terza maggiore banca d’affari Usa, acquisita con uno scambio carta contro carta del valore di 50 miliardi di dollari dalla stessa Banc of America.

    La quale in precedenza, val la pena di ricordare, aveva acquisito per 2,5 miliardi di dollari in contanti e titoli Countrywide Financial pochi mesi fa e (nel luglio 2007) Us Trust Corp per 3,3 miliardi in contanti. Banc of America perde oggi il 15% ma vista la buona fama di ristrutturatore del suo numero uno, Ken Lewis, molti analisti sono pronti a scommettere che a medio termine l’operazione farà la felicità degli azionisti del terzo gruppo finanziario americano, ormai alle spalle solo di Goldman Sachs e Citigroup.

    Ma se per Lehman e Merrill Lynch la partita appare chiusa, come ormai è chiusa (grazie alla discesa in campo del Tesoro, che invece non ha voluto aiutare Lehman Brothers) la crisi di Fannie Mae e Freddie Mac, il mercato si è subito chiesto chi possa essere la prossima vittima. Gli indiziati sono due principalmente: la statunitense AIG, prima compagnia assicurativa mondiale, il cui titolo perde in queste ore metà del valore dopo che si è saputo della richiesta avanzata d’urgenza, domenica sera, alla Federal Reserve di poter accedere a un finanziamento straordinario da 40 miliardi di dollari.

    A differenza di Paulson poche ore prima, Bernanke dovrebbe accordare il prestito, altrimenti anche AIG rischia per mancanza di liquidità di dover finire in Chapter 11 (l’amministrazione controllata appena chiesta da Lehman Brothers), con pesanti riflessi sul mercato dei mutui immobiliari e quindi su un settore ritenuto vitale per l’eventuale ripresa dell’economia Usa. Se non dovesse arrivare il soccorso di Bernanke AIG potrebbe peraltro contare sull’offerta d’acquisto, finora rispedita al mittente, avanzata da Jc Flowers per il 100% della compagnia.

    Altra candidata a passare di mano è Washington Mutual: il titolo cede attorno al 17% oggi a Wall Street, ma nell’ultimo anno il titolo, che ormai oscilla sui 2,28 dollari per azione, ha perso il 93,5% (valeva 35,53 dollari il 14 settembre 2007). Come dire che il mercato la considera già fallita e aspetta solo che qualcuno si faccia avanti, eventualmente, per rilevarne le spoglie.

    Se tutto questo basterà o ci saranno ripercussioni in Asia ed Europa è presto per dirlo, certo fin dalla mattinata di oggi è stato un susseguirsi di dichiarazioni come quella di Axa, che tramite il proprio asset management detiene il 9,46% di Lehman, che ha subito precisato di aver operato “per conto di propri clienti” e dunque di non essere esposta direttamente. Per il gruppo francese i danni non dovrebbero superare i 300 milioni di euro, di questi tempi è già qualcosa.

    Fonte: http://www.affaritaliani.it

    15.09.2008

  • La questione che nessuno focalizza è come mai Lehman Brothers è stata fallire ed altre banche no !!

    La risposta è molto semplice : Lehman Brothera era per buona parte proprietà di altre banche, per le quali però stava diventando un pericoloso concorrente : farla fallire costa per loro molto meno che salvarla ed eliminano ad un tempo anche un concorrente !!

    MaxVinell

    • La clamorosa nazionalizzazione di AIG

      Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke e il ministro del Tesoro Henry Paulson avevano l’aria “depressa”, scrive il New York Times, quando sono usciti dal summit d’emergenza a Washington alle 19.30 (le 2.30 di notte in Italia). E per forza: hanno dovuto annunciare un dietrofront clamoroso rispetto alla linea di comportamento adottata con Lehman Brothers. Per il colosso assicurativo AIG il prestito di 85 miliardi concesso dalla Fed equivale a una nazionalizzazione. Commenta il New York Times: “E’ il più radicale intervento nel settore privato compiuto dalla Fed in tutta la sua storia. E’ un salvataggio controverso perché mette a repentaglio le risorse del contribuente e protegge gli investimenti sbagliati fatti dalla AIG e dai suoi partner in affari”. E’ anche l’esatto contrario di ciò che il senatore John McCain aveva raccomandato di fare ieri: “Lasciate che fallisca AIG”, aveva detto il candidato repubblicano alle presidenziali.

      dal blog di Federico Rampini su www.repubblica.it

  • La differencia tra una sociedad per bene come la Unipol, davvero a disposicion del pueblo, del "pueblo che unido jamais sera’ vencido" ( y io soi de centrocentrocentrosin y no de sinistra pura, ma "el pueblo" es un termine nobilissimo, sin collocasion politica) y una mafiosa y fascia como la schifosa Banca Mafiolanum Nazistanum Camorranum Riciclanum Mediolanum dei nazisti de Arcorleone Massimo Doris, Ennio Doris y Edoardo Lombardi. La Unipol remborsera’ el nominale delle polize hacide con la satanistona avidissima ex Lehman. I mafiosi de Banca Ndrangolanum, Delinquentanum, Malavitosanum, Assassinanum, Piduistonanum Mediolanum dei nipotini de Michele Sindona, Massimo Doris, Ennio Doris y Edoardo Lombardi no. Ma voi sapete che Banca Narcoscolombianum, MicheleSindonanum, LicioGellionanum, AlCaponanum dei fasci putridelli Ennio Doris, Massimo Doris y Edoardo Lombardi, es indagata en mezzo mundo por aver riciclato quintali de dinero mafioso russo, thailandese, turco, italoamericano, siculo/calabro/campano, mas sudamericano? Googlate Banca Mediolanum Medellin Jose Bonton y leggerete. George W Bush hace de tutto para tener todo esso emboscado, para non imbarrazzare el puerco de Arcor..leone Silvio Berlusconi, ma essa, es la verdad. Y el cerebro che de verdad comanda en Banca Goebbelsianum, Cocainonanum, Prostitutanum, Estortanum, sMazzettanum Mediolanum, dei papponi filo eversivissimi Massimo Doris, Ennio Doris y Edoardo Lombardi, al momento, el pervertito todo “ Gustavo Raffi, sesso maniacale y cocaina” Attilio Ventura ( porque infatti, indusse al suicidio 4 suoi ex dipendenti nella sua satanistissima ex Banca Leonardo, y che ora, cacciato dalla stessa, si e’ rifugiato, guarda caso, non per niente, tra altri super stra delinquenti como el, nel Board di Mafiaset Nazistset Mediaset;;;; como dicevano gli irlandesi 400 anni fa’? " "i porci alla fine si ritrovano sempre nel porcile"; para mi, esso, es, in qs caso, un azzeccatissimo proverbio) intanto sta’ incitando i mafiosi “chiclefreak/freakout” gia non poco citati, de Banca Ladronanum, Scipponanum, Ciulasoldanum Mediolanum, i massacrademocarazia Ennio Doris, Massimo Doris y Edoardo Lombardi, a non rimborsare nulla delle polize Lehman a nessuno. Che schifo i Berluscones, che assassini, che mafiosi, che nazisti, che luridi, che carogne, che puzzoni, che .....sia, revolucioooooooooooooooooooooo n
    Jose Bonton Medellin Colombia
    Ps 1 y outro incoraggiamento in qs senso de non rimborso, sta’ arrivando dal kapo di Assosim, el pappastecche Michele Calzolari, Pinochet finanziario, massone satanista, ma membro dell’Opus Dei tambien, como dire, "meglio avere 23090930909409409 faccie y so, essere una serpe, un biscione como quello de Canale 5, y non un hombre; meglio esso, ma avendo padrini ovunque".
    Ps 2 Attencion, informacion importantissima, de stra verdad: il furbacchione,ex todo “ donne, loggie filofasciste y cocaina” PIETRO TERENZIO ci dice "Corso Bovio fu fatto assassinare da Silvio Berlusconi". Googla a tal proposito, de stra verdad.
    Silvio Berlusconi, si puo’ tirare giu. Ma via Walter Veltroni, "el moscioninciucione", y dentro uno con le palle, focosissimo ( a meno che el Walter Veltroni mismo continui a picchiare, come stranamente, sta’, finalmente, facendo ultimamente). All’arembaggioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

    • La Unipol "a disposizione del pueblo unido que jamais sarà vencido" ?

      E’ una barzelletta o cosa ?

      Già dimenticato Consorte ?

      Già dimenticate le ruberie, già dimenticati gli intrecci con Fazio, con la Popolare di Lodi e con i "furbetti del quartierino" Ricucci e Coppola, già dimenticato il fallito attacco bipartisan a Bnl, Antonveneta e Rizzoli, con sullo sfondo proprio il Cavalier Berluska ?

      R.

    • Avevo gia risposto ieri, spero che qualche mafioso/nazimassone, di mezzo, non stia imponendo le solite mordacchie di stile maf..ascista. Primeiro, " il pueblo unido...." lo scrissi para provocare los Berluscones. Pinochet, Videla, Massera, infatti, facevano sbranare dai cani feroci, chi gridava "el pueblo unido". Y poi che altro facevano? Prendevano i loro aerei maf..ascisti y andavano ad Arezzo, en P2, a tramare col cane nazista, el cag..n..azista Silvio Berlusconi y el suo kapo Licio Gelli. Vi e’ un filo, quindi, tra i centinaia di migliaia di muertos giovani, hacidi desaparecir dai fratelluzzi incappucciatoni de Silvio Berlusconi, y qs rattone nazi, quindi, ratto..n..azi, mismo. Altro punto: quella che menzioni tu es la Unipol del 2005, che aveva Silvio Berlusconi como principale cliente privato ( 40 auto), che en massoneria Goi preparava schifosissime porcate, tipo vendere immobili di prestigio para due cipolle a Vittorio Casale di Operae che poi li girava alla avidissima massonona Lehman ( el tempo es gentiluomo eeee), per oro colato. La differenza divenatava per gran parte mare di tangenti, che se dividevano nel Goi del furbastro Gustavo Raffi mismo. Qs Unipol me paresse mas etica, y por qs, la provocacion de " el pueblo unido" la volli accoppiare a qs tipo de Unipol. Potrebbero benissimo non pagarlo el nominale, se lo fanno, para mi, gli fa’ onor.