Home > LIBERTA’ STAMPA/FREEDOM HOUSE:ITALIA ANCORA "PARZIALMENTE LIBERA" ANCHE NEL 2005
LIBERTA’ STAMPA/FREEDOM HOUSE:ITALIA ANCORA "PARZIALMENTE LIBERA" ANCHE NEL 2005
Publie le martedì 22 novembre 2005 par Open-PublishingLIBERTA’ STAMPA/FREEDOM HOUSE:ITALIA ANCORA "PARZIALMENTE LIBERA" ANCHE NEL 2005
In Italia, dice una nota
dell’organizzazione Freedom House, c’è ancora una situazione di
"parziale libertà" per quanto riguarda la stampa e il diritto di
espressione. Il giudizio del 2004, che aveva visto la
retrocessione dell’Italia, dai paesi con libertà di stampa a
quelli con "parziale" libertà di stampa, è confermato anche per
il 2005, dice una nota di Freedom House diffusa oggi. E il motivo
non sta tanto in singoli casi di azioni legali contro giornalisti
ma in ragioni di ordini strutturali. Prima tra tutti il
"conflitto" di interessi del premier Berlusconi, "che agisce sia
come imprenditore nel campo dei media che come capo di governo".
La nota precisa anche i motivi di questa severa valutazione.
Contrariamente a quanto scritto da "Il giornale" del 26 ottobre,
dice la nota, la ’retrocessione’ dell’Italia non dipende alle
azioni legali contro i due giornalisti Massimiliano Mellili e
Lino Jannuzzi.
Le vere ragioni della parziale libertà di stampa in Italia, dice
Freedom House, sono infatti di natura più ampia e strutturale. E
la nota elenca:
"la concentrazione nella proprietà, in particolare dei media
radiotelevisi, derivante dal fatto che il premier Berlusconi e la
sua famiglia hanno ampli interessi nel settore dei media...
questo crea un conflitto di interessi per il premier, che agisce
sia come imprenditore nel campo dei media che come capo di
governo".
"Un clima di eccessivo controllo politico sull’informazione e un
aumento di comportamenti indebiti da parte di membri del governo
in particolare per quanto riguarda il servizio pubblico della Rai
(nel 2003 la presidenza Rai si dimise per protesta contro le
interferenze governative)".
Inoltre, dice la nota, va "anche notato che in Italia la
struttura giuridica e istituzionale destinata a garantire e
proteggere la libertà di stampa è ancora insufficiente, cosa di
cui i processi contro i giornalisti sono solo un esempio". Le
leggi (Frattini e Gasparri) relative ai monopoli nei media e al
conflitto di interessi, precisa quindi Freedom House, "non sono
una sfida sufficiente al controllo della famiglia Berlusconi
sull’industria televisiva".
Il rapporto Freedom of the Press 2005 è consultabile online
all’indirizzo