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LICENZIATO RAPPRESENTANTE SINDACALE FILT CGIL DELLA SEDE DI NAPOLI DELLA MULTINAZIONALE DHL
Publie le sabato 10 marzo 2007 par Open-PublishingIeri mattina un rappresentante sindacale aziendale della Filt Cgil di Napoli Gennaro Piccolo è stato licenziato dai vertici della DHL - la multinazionale di proprietà al cento per cento del gruppo Deutsche Post World Net leader mondiale di mercato nei servizi di corriere espresso internazionale, del trasporto via terra e delle spedizioni aeree – Lo hanno licenziato dopo una pretestuosa contestazione disciplinare. Gennaro veniva accusato di avere “alzato il tono di voce” con un capetto della sede di Casoria. In realtà Gennaro si è era arrabbiato in quanto da oltre un mese non gli veniva concesso il permesso per una giornata di ferie per assistere la figlia da tempo ammalata di epilessia.I vertici della Filt Cgil di Napoli e della Campania non hanno diffuso neanche un comunicato sindacale né hanno provveduto ad indire uno sciopero. Non si sono fatti vivi. In azienda si è creato un grave e preoccupante clima di intimidazione. I lavoratori hanno anche creato un blog di informazione. Il suo indirizzo su internet è www.lavoratoridhl.blogspot.com - Un provvedimento gravissimo che viola lo statuto dei lavoratori e le leggi vigenti in materia di lavoro” – ci dice Roberta C. una lavoratrice di Casoria. Il nostro sindacalista è stato licenziato – dicono i lavoratori - dopo una contestazione disciplinare pretestuosa”. Una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che in caso di licenziamento per motivi disciplinari, i fatti addebitati al lavoratore devono rivestire il carattere di grave negazione degli elementi del rapporto di lavoro, con particolare riguardo dell’elemento fiduciario e la relativa valutazione deve essere operata con riferimento agli aspetti concreti afferenti alla natura e alla qualità del singolo rapporto, alla posizione delle parti, al grado di affidamento richiesto dalle specifiche mansioni del dipendente nonché alla portata soggettiva dei fatti stessi, ossia alle circostanze del loro verificarsi, ai motivi e all’intensità dell’elemento intenzionale o di quello colposo valorizzando circostanze quali l’anzianità di lavoro, l’assenza di precedenti disciplinari della lavoratore. “Il nostro sindacalista si è sempre comportato dignitosamente e correttamente in azienda distinguendosi nel tutelare i nostri diritti. Siamo convinti che questo licenziamento rappresenti un pretesto. Vogliono attuare un vero e proprio programma di licenziamenti collettivi – ribadisce Roberta – La nostra azienda intende ristrutturare. Vuole liberarsi dei lavoratori e delle lavoratrici anziani e vuole assumere giovani con contratto a progetto e tramite agenzie interinali”. I lavoratori contestano anche il sindacato. “La mobilitazione è stata promossa dalla base dei lavoratori. I dirigenti territoriale della Filt Cgil hanno dichiarato che aspettano disposizioni dal sindacato nazionale”. A partire dalla prossima settimana i lavoratori bloccheranno l’entrata e l’uscita degli automezzi dalla sede di Via Circumvallazione di Casoria. Il sindacalista aziendale sarà difeso da un pool di avvocati e giuslavoristi indipendenti. Saranno attivate le procedure previste dall’articolo 700 del codice di procedura civile e dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori. La convocazione delle parti in Pretura dovrebbe avvenire nel giro di pochi giorni. La DHL è stata fondata nel 1969 e la sua espansione è stata rapida. Dalle Hawaii verso l’Estremo Oriente e la Costa Pacifica, e quindi in Medio Oriente, Africa, Europa, Cina, Russia. Per venire incontro alle esigenze dei 4 milioni di clienti a livello mondiale, la rete internazionale DHL collega oltre 220 paesi e territori in tutto il mondo. Circa 285.000 dipendenti si occupano di fornire servizi rapidi e affidabili su 120.000 destinazioni in tutti i continenti.
ARTICOLI SULLA VICENDA DEL SINDACALISTA AZIENDALE LICENZIATO DALLA DHL SONO STATI PUBBLICATI SU GOOGLE NEWS E SU “IL PANE E LE ROSE”