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LUCCA, 10 MARZO: NO MORATTI DAY A LUCCA
Publie le giovedì 3 marzo 2005 par Open-Publishing1 commento
Il 10 Marzo il Ministro Moratti sarà a Lucca per inaugurare la Scuola di Alti Studi, presso cui sarà possibile per un numero ristretto di studenti ad altissimi prezzi di mercato frequentare dei corsi post universitari: è, quindi, un’ istituzione perfettamente in linea con la sua Riforma della scuola, contro cui dall’anno scorso si sono mobilitati in tutta Italia e anche nella provincia di Lucca genitori, insegnanti e studenti.
Il decreto sul primo ciclo riduce il tempo scuola, cancella il tempo pieno e il tempo prolungato, trasforma la scuola in un servizio a domanda (in cui le famiglie possono decidere tra percorsi precocemente differenziati e, mediante l’anticipo, anche sull’età a cui iscrivere i bambini), gerarchizza i docenti con la figura del tutor, distruggendo il carattere cooperativo e collegiale del loro lavoro. Ma nelle scuole la tenace resistenza dei docenti e dei genitori ha determinato un’ampia disapplicazione della Riforma.
Il decreto sul secondo ciclo prevede una separazione classista tra i Licei (che durano 5 anni e sono statali) e l’istruzione e la formazione professionale, che saranno regionali, con una durata di 3 o 4 anni e fortemente caratterizzati dall’avviamento al lavoro. Gli studenti dovranno scegliere a 13 anni tra i due sistemi e saranno fortemente condizionati dall’ambiente socio-economico di provenienza. L’istruzione professionale sarà così frantumata in 20 diversi sistemi regionali. La sperimentazione dei percorsi integrati, avviati anche nella Regione Toscana e in provincia di Lucca, costituisce un’anticipazione della Riforma, che comporta la deportazione di studenti selezionati precocemente verso la Fp, l’aumento della dispersione (ben 180 ore vengono sottratte all’orario curricolare) e la privatizzazione della scuola (la maggior parte delle 180 ore sono affidate ad agenzie private, alle quali è prevalentemente appaltata la stessa .formazione professionale regionale).
La riduzione del tempo scuola va dalle 3 alle 7-10 ore settimanali per i vari Licei a seconda degli indirizzi, alle 14 -18 ore per gli Istituti professionali. Al tempo stesso aumenta il numero della materie, per cui avremo molte materie con poche ore ciascuna: i saperi verranno così frantumati con la convinzione che possano essere scomposti e ricomposti come un puzzle (in questo senso opera anche il sistema dei crediti e debiti). La scuola, invece, deve essere caratterizzata da una didattica dai tempi distesi, attenta alla diversità dei tempi di apprendimento e che, soprattutto, ponga al centro la comprensione dei nessi logici, la visione d’insieme, lo sviluppo delle capacità critiche.
L’alternanza scuola - lavoro, anch’essa sperimentata questo anno in tre scuole della provincia di Lucca, è prevista per tutti gli studenti sia dei Licei che dell’istruzione e FP e determina, oltre ad un ulteriore riduzione del tempo scuola, la subordinazione della scuola all’ideologia dell’impresa.
La gerarchizzazione dei docenti è confermata dalla figura del tutor anche alle Superiori, dal tutor per l’alternanza scuola lavoro, dai docenti eccellenti e dai docenti funzionari previsti dall’art. 5 della L.53, dalla divisione dei docenti in 4 livelli prevista dal ddl sullo Stato giuridico degli insegnanti. La gerarchizzazione implica una drastica riduzione del pluralismo e della democrazia, perché il docente che vuol “far carriera” dovrà adeguarsi alle idee sui metodi e sui contenuti di chi dovrà valutarlo. Ma anche il sistema nazionale di valutazione, con i test a cui dovranno sottoporsi tutte le scuole, determina una standardizzazione dell’insegnamento: i docenti non potranno più tener conto dei diversi tempi di apprendimento, non potranno fare libere scelte didattiche, ma dovranno adeguarsi ai test. In Gran Bretagna stipendi dei docenti e finanziamenti alle scuole dipendono dai risultati ai test, con l’effetto di produrre sia un impoverimento culturale che un’ansia di prestazione nei bambini dai 7 anni in su!
L’obbligo scolastico è trasformato in un generico diritto-dovere fino ai 18 anni che, però, si può assolvere anche presso la FP o all’interno delle aziende mediante i contratti di apprendistato!
La filosofia complessiva della Riforma, in continuità con la politica scolastica del centro sinistra, tende alla dequalificazione della scuola, alla sua aziendalizzazione con l’assunzione dei modelli organizzativi tipici delle imprese, alla privatizzazione con il potenziamento del mercato dell’istruzione. Per tutti questi motivi la Riforma non è emendabile!
Movimento Studentesco Lucchese, AMR Progetto Comunista di Pisa, Arci Lucca, Arci Versilia, Assemblea spazi autogestiti, Ambiente e futuro, Aula “R” Pisa, Centro sociale "SARS" Viareggio, Centro socioabitativo occupato "San Lorenzo" Pisa, Circolo "L’altro Volto" Lucca Gay-Lesbica, Cobas scuola Lucca, Cobas scuola Toscana, Confederazione Cobas Lucca, Confederazione Cobas Toscana, Comitato di Lucca di legittima difesa, Comitato dei genitori di Pisa, Collettivo Autonomo Studenti Classico Viareggio, Collettivo Studentesco per il Diritto allo Studio, Comitato Versiliese per la difesa della scuola pubblica, Coordinamento dei collettivi universitari di Pisa, Coordinamento dei colletivi degli studenti medi di Pisa, Giovani Comunisti Lucca, Giovani Comunisti Toscana, Laboratorio delle disobbedienze Rebeldía, “Lu_Cia” Collettivo Immagini Appese, Manitese Lucca, Partito dei Comunisti italiani Lucca, Rete Nazionale Studentesca "Sempre Ribelli”, Rifondazione Comunista Lucca, Rifondazione Comunista Toscana, Studenti in Movimento di Siena, Spazio antagonista “Newroz” Pisa, Unione degli Studenti di Firenze, Unione degli Studenti di Siena, Università antagonista Pisa
Chiediamo pertanto l’abrogazione della Riforma e il ritiro di tutti i decreti.
PER ADESIONI: 3287681014 (RINO)





Messaggi
1. > LUCCA, 10 MARZO: NO MORATTI DAY A LUCCA, 9 marzo 2005, 18:09
Buongiorno,
sono di Lucca e domani parteciperò attivamente alla manifestazione contro la Moratti e la sua riforma.
Pensate che la Piazza principale della città è stata definita ZONA ROSSA, con un immediato rimando per tutti al G8 di Genova. Ci saranno 400 poliziotti definiti per mantenere l’ordine pubblico, ma in realtà la loro presenza non farà altro che provocare la reazione degli studenti. Il sindaco ha proibito la contestazione... in teoria non bisognerebbe assolutamnete manifestare, ma come proibirè una cosa del genere a centinaia di ragazzi convinti, senza soprattutto avere un vero pretesto (riferito al sindaco). Manifesteremo contro quello che dovrebbe essere il nostro futuro, perchè posto così non ci piace. Non vogliamo che i nostri fratelli e sorelle si trovino a dover decidere alla sola età di 12 anni la scuola da proseguire, sapendo già con certezza quanti faranno l’università e quanti per aver intrapreso una strada professionale per forza e per dovere lavoreranno subito. Combatteremo contro quello che sarà il nostro esame di maturità, perchè non abbiamo alcuna intenzione di trovarci a 18 anni con una serie di giudici esterni che non ti conoscono e pretendono di farti domande magari su argomenti che hai appena accennato e il tuo professore lo sa perfettamente. Anche se ha aggiunto al tuo programma quel particolare punto della letteratura latina appena accennato ma assolutamnete indispensabile per una buona figura con gli altri. Perchè promuovere e incentivare la scuola degli ALTI STUDi? Perchè quella che faccio io, ovvero scuola pubblica appartiene alla categoria BASSI STUDI? E chi decide questa cosa? Perchè io studentessa impegnata dovrei incentivare una scuola assolutamnete fuori dalle mie possibilità economiche che fra le altre cose mi offende direttamente dato che definisce coloro che vanno alla scuola pubblica, basso studente? Io coem altri non ho possibilità di frequentare una scuola privata, ma per principio non la frequenterei. Non mi sentirei gratificata un domani a dire ma sono diplomata con 100 e lode a una scuola privata, dove chi stabilisce tutto e determina la tua ammissione con 90 o con 100 è il maledetto dio SOLDO. La scuola pubblica cade apezzi, il comune non dà i soldi per imbiancare una scuola elementare e così i genitori si sono dovuti impegnare per fare i turni pomeridiani per andare a imbiancare una scuola che non ha neppure più la parvenza di esserlo.
Un saluto e speriamo bene per domani. Vi farò sapere.