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La Carovana per il diritto all’Acqua è passata dal Nicaragua

Publie le lunedì 17 novembre 2008 par Open-Publishing

Iniziato il lungo itinerario che la porterà in quattro paesi del Centroamerica

Lo scorso sabato 8 novembre una delegazione formata da rappresentanti dei movimenti per il diritto all’acqua, Ong impegnate in questo settore in Italia ed in Centroamerica, giornalisti e membri di giunte comunali e regionali, è partita dall’Italia ed ha raggiunto il Centroamerica per partecipare ad una spedizione di due settimane che passerà per il Nicaragua, Honduras, Guatemala e Salvador.

Obiettivo della Carovana è quello di rendere visibili e sostenere le mobilitazioni delle comunità e delle organizzazioni che lottano per l’accesso all’acqua, rafforzando in questo modo il ruolo dei movimenti sociali locali. Questa esperienza si propone inoltre di creare relazioni sinergiche ed iniziative di collaborazione tra i movimenti italiani ed europei, le istituzioni impegnate nella cooperazione decentrata e le realtà locali centroamericane.

Secondo Dolores Jarquín, membro del Movimiento Social Nicaragüense "Otro Mundo es Posible" (MSN), "la problematica che vive il paese intorno al tema dell’acqua, la lotta di molte organizzazioni e comunità in difesa di questa importante risorsa ed i progetti di sfruttamento delle risorse idriche da parte delle grandi multinazionali, molte delle quali europeee, sono alcuni degli elementi che hanno motivato l’arrivo della Carovana in Nicaragua".
Durante la permanenza di tre giorni, i membri della Carovana hanno potuto conoscere la drammatica situazione in cui vivono migliaia di ex lavoratori delle piantagioni di canna da zucchero e banane, ammalati a causa dell’uso indiscriminato di pesticidi nelle monocolture.
"Quello che chiediamo ai componenti del gruppo è che informino e denuncino in Italia ed in Europa quello che è successo nella zona occidentale del Nicaragua, in modo particolare la situazione dei cañeros che hanno lavorato nell’Ingenio San Antonio proprietà del Grupo Pellas. Sono ormai più di 3 mila i morti per l’inquinamento delle falde acquifere", ha aggiunto Jarquín.

Particolarmente emotivo è stato proprio l’incontro con la Asociación Nicaraguense de Afectados por Insuficiencia Renal Crónica (ANAIRC) a Chichigalpa. I membri di questa associazione, affiliata alla UITA e con la quale la Associazione Italia-Nicaragua porta avanti un progetto sanitario da più di un anno, hanno chiesto alla Carovana dell’Acqua di aiutarli a denunciare quanto accaduto nell’Ingenio San Antonio ed a mobilitarsi per obbligare il Grupo Pellas a riconoscere i danni provocati ed a indennizzare gli ex lavoratori ammalati e le famiglie dei deceduti.
Hanno inoltre chiesto di far sentire la propria voce affinché al signor Carlos Pellas, presidente del Grupo Pellas, venga revocata la carica di Console onorario d’Italia nelle città di Granada, concessa recentemente dal governo italiano su richiesta dell’ex ambasciatore, Alberto Boniver.

Durante la sua permanenza in Nicaragua, la Carovana ha anche conosciuto i problemi che vivono gli abitanti della cittadina di Mateare, a causa degli scarichi della lavorazione tessile di varie maquilas che sorgono nella zona e che stanno inquinando le risorse idriche. Hanno visitato le comunità indigene di Abangasca Sur - León -, Matagalpa e Totogalpa ed hanno conosciuto le loro lotte in difesa dell’acqua ed i progetti per poter essere autosufficienti per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile.
La Carovana ha anche fatto incontri con il movimento dei consumatori di Granada ed ha potuto approfondire la situazione ambientale del paese ed i contenuti della Legge Generale dell’Acqua, da poco approvata, grazie ad una lunga ed interessante riunione con i deputati della Commissione dell’Ambiente e delle Risorse Naturali del Parlamento nicaraguense.
Durante l’incontro, al quale hanno assistito deputati e deputate di tutti gli schieramenti politici, i membri della Carovana, tra cui consiglieri comunali e ragionali italiani, hanno dichiarato che "l’acqua non può essere considerata come un bene commerciale e nemmeno essere soggetta alle regole e leggi del mercato. Crediamo - hanno aggiunto - che debba essere trattata come un sistema di acqua pubblica, partecipata e comunitaria. Solo così si potrà raggiungere l’obiettivo dell’acqua per tutti".

Radio Popolare Network seguirà passo a passo i movimenti della Carovana e si collegherà costantemente con la giornalista Cristina Artoni e con gli altri membri della Carovana per informare sui vari incontri che si realizzeranno durante le due settimane del viaggio.
La Carovana si concluderà in Salvador il giorno 22 novembre.

Foto, interviste, commenti ed audio relativi alla Carovana dell’Acqua su http://mir.it/servizi/radiopopolare/acqua/

© (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.nicaraguaymas.blogspot.com e www.itanica.org )