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La Cassazione: con la Salva Previti salta l’88% dei processi

Publie le giovedì 6 ottobre 2005 par Open-Publishing

La Cassazione: con la Salva Previti salta l’88% dei processi per corruzione
di red

La Salva Previti decimerà i processi. Vanno infatti da 1414 a 1652, su un totale di soli 3365 ricorsi presi in esame, i procedimenti che rischiano in Cassazione la prescrizione se entrasse in vigore la legge ex Cirielli. E il rischio sarebbe altissimo soprattutto per quanto riguarda i processi per corruzione in cui la prescrizione potrebbe arrivare ad interessare addirittura l’88,8% dei procedimenti e potrebbe comunque non essere inferiore all’81,4%.

È l’allarme che emerge dai dati della stessa Suprema Corte che ha realizzato la verifica tecnica e l’ha trasmessa al ministro della Giustizia. Una rassegna di quindici reati, quelli presi in considerazione, per fornire una rappresentazione abbastanza esaustiva della realtà. Una realtà che fa paura. Dal peculato alla bancarotta fraudolenta ai maltrattamenti in famiglia e all’usura, anche essi a rischio prescrizione con le nuove norme, passando anche per l’omicidio colposo: in tutti i casi le percentuali di prescrizione sono alte.

Secondo indiscrezioni gli effetti delle nuove norme si riverserebbero soprattutto sulla VI e la II sezione penale di Via Cavour, che si occupano fra l’altro e rispettivamente dei reati di corruzione e di usura. «In base a questi dati - sottolineano fonti di piazza Cavour - potremmo concludere le nostre udienze, ogni giorno, prima dell’ora di pranzo data la mole dei processi che si prescriverebbero».

I calcoli della Suprema Corte, volutamente minimalisti, anche perché non avrebbero tenuto nemmeno conto della possibilità di calcolare la prescrizione in modo suddiviso in caso di continuazione del reato, tracciano un quadro preoccupante: i casi di peculato pendenti a Palazzaccio sarebbero prescrivibili al 23%; la corruzione per atto contrario a dovere di ufficio addirittura fino all’88,8%; il millantato credito al 56,2%, la calunnia al 67,4%, la falsa testimonianza al 50,7%, i maltrattamenti in famiglia prescrivibili da un minimo del 35,5% ad un massimo del 67,1%. Per non parlare dei reati di omicidio colposo che arriverebbero a poter essere prescritti fino al 56,9%. Ma ci sono anche i processi per truffa che rischiano la prescrizione in maniera cospicua (dal 52,7% al 65,3%) e ci sarebbe il dato relativo all’usura su cui graverebbe un rischio prescrizione del 64%; da non dimenticare poi la ricettazione con una percentuale del 40,7% e la bancarotta fraudolenta regolata dall’articolo 216 della legge speciale su cui peserebbe un rischio prescrizione del 26 per cento.Ma sarebbero a rischio anche i reati di violenza sessuale con una possibilità di prescrizione del 5,8%, una percentuale bassa rispetto alla altre, ma allarmante, visto il tipo di reato.

«I dati che vengono dal primo presidente della Corte di Cassazione smascherano il tentativo del ministro Castelli di fornire numeri parziali e addomesticati» denuncia il Ds Giovanni Kessler, mentre il presidente della Camera Casini ha già annunciato che scriverà a Castelli per riceverli.

Il ministro della Giustizia ha infatti ricevuto il primo presidente della Suprema Corte, Nicola Marvulli, che gli avrebbe delineato qual è la sorte dei procedimenti in corso in Cassazione se venisse approvata la proposta di legge.

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