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La Catena di San Libero 19 luglio 2005 n. 293

Publie le martedì 19 luglio 2005 par Open-Publishing

riccardo orioles
La Catena di San Libero
19 luglio 2005 n. 293


Bari. Sembra strano, ma il governo di sinistra e’ iniziato ora, nel bel
mezzo di luglio e all’insaputa dei commentatori ufficiali. Quando? Il
tredici luglio. Dove? A Bari. Come? Con la conferenza delle quattordici
regioni di centrosinistra (cioe’ tutta l’Italia meno Lombardo-Veneto e
Sicilia) indetta da Vendola sulla questione degli immigrati. Niente
estremismi ideologici, ma azione di governo: critica (concreta) ai Cpt,
proposte alternative, larghissimo schieramento dai "moderati" di Illy
ai communisti. Cosi’ si fa. In confronto, poveramente ideologica la
risposta del ministro ufficiale (che regge una minoranza) e molto molto
distratta la reazione del ceto politico ufficiale del centro sinistra,
che continua ad accapigliarsi per qualche mastellata mentre qui a Bari
e’ gia’ in funzione Kennedy, o Moro, o Nenni e insomma il
Centrosinistra. Distratta la Rai (che continua putinescamente a
censurare il Marenostrum di Mencherini, distratto il solito Fassino che
 passando per caso - non s’e’ accorto di niente.

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Mailand und Rome. Hitler, oltre che con gli ebrei, ce l’aveva con gli
zingari e gli omosessuali. Questi ultimi, ai nostri giorni, vengono
"soluzionati finali" soprattutto a Roma, dove non passa anno senza che
ne ammazzino un paio. L’ultimo e’ stato massacrato in un parco, a
Montesacro, ha gridato a lungo mentre lo ammazzavano ma non e’ arrivato
nessuno (sempre nello stesso parco, pochi giorni prima, un trentina di
nazisti avevano aggredito a sprangate in pieno giorno, al grido di viva
il Duce, dei ragazzi che li avevano invitati a non andare sull’erba in
moto). Il venticinque aprile, giornata in cui Hitler doverebbe starsene
a letto, due ragazzi gay erano stati picchiati nel punto piu’ centrale
di Roma, in via del Corso, da una squadra - legalmente riconosciuta -
di Sa di Forza Nuova. Contemporaneamente Radio Maria (una radio
"cattolica" finanziata coi soldi di stato) propagandava le "cure" per
guarire i gay dalla loro "malattia": quelli sprangano, e questi ci
mettono su la benedizione. Hitler pensa alla parte pratica, al resto ci
pensa Pera.

* * *

Ah, e gli zingari. A Mailand, per rappresaglia contro un delitto
compiuto da uno di loro, la polizia s’e’ presentata in un loro campo,
l’ha distrutto e ha buttato fuori tutti gli occupanti: innocenti ma
zingari, ogni uno zingaro che fa un reato cento zingar rauss! E dove
vanno ora questi poveri disgraziati, diverse decine di esseri umani (o,
hitlerianamente, subumani) con quaranta bambini? Cazzi loro, ha detto
il sindaco, non ce ne frega niente. Metterli in un paese vicino?. "Nein
 ha detto il sindaco fascista (iscritto, chissa’ come, ai Ds) di
Trezzano sul Naviglio". Sghignazzate corali dei leghisti.

Cosi’, mentre i buoni tedeschi di Mailand partono per le vacanze,
quaranta bambini apparentemente come tutti gli altri, ma in realta’
sub-bambini, tirano un giorno dopo l’altro senza sapere dove saranno
domani. La maggior parte dei milanesi che ora ragionano piu’ o meno
come il signor Adolf - e se ne vantano apertamente - a diciott’anni
erano compagni e occupavano le scuole. Come possono cambiare cosi’ gli
esseri umani? Adesso, piu’ a sinistra di loro - o forse semplicemente
piu’ umani - ci sono i preti, il vescovo, il signor prefetto, e persino
il palazzinaro Cabassi che, milanese d’una volta, ha prestato un
terreno per i bambini. Per tutti gli altri milanesi, i quaranta
zingarelli possono anche crepare. Quanto ci vorra’ per uscire da questa
vergogna, per tornare ad essere milanesi?


Catania e Milano. Un’inchiesta giudiziaria si abbatte sul sindaco
Umberto Scapagnini e sugli uomini che facevano parte della sua
precedente amministrazione. La giunta, a tre giorni dal voto che ha poi
rieletto il virile primo cittadino di Catania, ha disposto il
risarcimento per tutti i dipendenti comunali dei contributi versati
agli enti previdenziali durante l’emergenza della cenere vulcanica,
prelevando dalle casse municipali quattro milioni di euro. I
magistrati, insospettiti dalla tempistica, indagano su voto di scambio
e abuso d’ufficio.

Il giornale cittadino ("La Sicilia", posseduto e diretto da Mario
Ciancio, l’ex presidente degli editori), si è fatto dare una buca
persino dal Corriere della Sera. A Milano infatti questa storia stava
gia’ sull’edizione di sabato, mentre a Catania i lettori hanno potuto
saperlo solo domenica, con ampio resoconto delle ragioni della difesa.
[ shining ]


Centri. Un individuo sospetto e’ stato fermato dalla polizia a Olbia
mentre scendeva dal traghetto Civitavecchia-Sardegna. L’uomo,
accompagnato al piu’ vicino commissariato, e’ risultato appartenuto in
passato al disciolto Partito Comunista. E’ stato quindi sottoposto ad
accompagnamento coatto - in attesa di ulteriori acccertamenti - nel
Centro di permanenza temporanea di Capo Marraggiu. "Ma io sono Fassino!
 ha protestato il sospetto - Non potete farmi questo! La Costituzione!
La legge!": "Stia tranquillo - ha replicato un poliziotto - nel giro di
pochi mesi o al massimo un anno se tutto risulta a posto lei sara’
rilasciato". "Ma non e’ giu..."..Ppack! Manganellata. "Non
interferisca! Lei dice di essere Fassino, no? E allora, di che si
lamenta? Non e’ quello che voleva tenere aperti i Cpt? Si accomodi
dentro. E cerchi di stare tranquillo e non creare problemi, senno’
chiamo don Lodeserto".


Prove tecniche di propaganda. Prendete un serio canale televisivo "all
news" come RaiNews24, una "riserva indiana" dell’informazione
considerata la cenerentola della Rai e pertanto affidata a un
direttore che ricorda ancora il significato della parola giornalismo,
l’unico spazio mediatico che anni fa, in controtendenza con il Tg1 di
Lerner, ha dato cittadinanza all’ultima intervista rilasciata da Paolo
Borsellino, costata la testa a Biagi e Santoro, un canale che oggi
documenta con inchieste dettagliate gli interessi petroliferi che
l’Italia e l’Eni perseguono in Iraq, e in particolare a Nassiriya,
scoprendo che tutto questo "non fa notizia" per altri giornali e
televisioni. Che cosa succede quando questo spazio, finora libero da
interessi, clientele e ingerenze politiche diventa improvvisamente
terreno di conquista per la "gioiosa macchina da guerra" allestita
dall’Unione? Succede che improvvisamente sui teleschermi scompaiono le
inchieste coraggiose di Sigfrido Ranucci e appare la maschera di
Pierluigi Diaco, un replicante dell’informazione che non ha come
modelli di giornalismo Hemingway o Baldoni, ma l’arrivismo di un
Ferrara o di un Liguori qualunque, ma che cio’ nonostante e’
misteriosamente riuscito a diventare l’anchorman ufficiale dell’Ulivo
e dell’Unione, chiamato piu’ volte per celebrare congressi, cerimonie e
riti pagani di ogni genere, a dimostrazione che ogni sinistra ha i
giornalisti che si merita. "Non mangera’ il panettone con noi", ci ha
confidato un giornalista di RaiNews, preoccupato delle nomine
politiche che cominciano a inquinare anche l’aria dei satelliti ma
fiducioso negli anticorpi di civilta’ presenti nella sua redazione. Se
la previsione sara’ azzeccata, lo spumante ce lo mettiamo noi. [carlo
gubitosa]


Numeri. Secondo il ministero degli interni americano tra l’agosto 2004
e il maggio 2005 sono morti 800 iracheni al mese: 8.175 persone. Queste
cifre non includono tutti i morti di altra nazionalita’ e probabilmente
non includono tutti coloro che sono morti in seguito alle ferite
riportate. Le stime invece vanno da un minimo di 12.000 ad un massimo
di 100.000 morti. [tito gandini]


Le due destre. "Il governo sfruttera’ quest’evento per proporre una
serie di misure repressive e illiberali di dubbia utilita’ nella
cosiddetta guerra al terrore. Prima tra queste, il documento di
identita’ obbligatorio. Inoltre evocare la guerra da’ al governo la
licenza di mentire al popolo: in tempo di guerra e’ legittimo, si dice.
E infatti si e’ mentito molto, a cominciare dalle armi di distruzione
di massa del regime di Saddam Hussein". Firmato: un deputato di destra
del parlamento inglese (all’opposizione). Nelle stesse ore in Italia il
ministro dell’interno (di destra) propone il prolungamento del fermo di
polizia e la possibilita’ di intercettare preventivamente (cioe’ sulla
base di un semplice sospetto) email e telefonate. Dure critiche dei
deputati del partito alleato (Lega nord, al governo): "troppo poco,
servono leggi speciali". [francesco feola]


Gotham City. Ha invaso! ha deturpato! Dopo mesi di caccia, a Washington
le forze dell’ordine sono riuscite a fare l’impossibile : hanno preso
John Tsombikos. E’ stato catturato all’alba grazie a una soffiata ma
era ricercato da tempo. Colto in flagranza non ha potuto far altro che
chinare il capo, rassegnandosi alla superiorita’ della polizia.

Un criminale che lavorava di notte nei posti di maggior traffico della
citta’. I cittadini sono divisi. Alcuni sono indignati, altri lo
idolatrano. No, non e’ il braccio destro di Osama. E’ un writer
diciottenne che firmava i suoi lavori con frase anarchiche come "la
proprieta’ e’ un furto". Adesso e’ accusato di vandalismo verso
proprieta’ pubbliche e private. Lo stato d’allerta ripassa da Delta a
Charlie. [antonella serafini]


Gaza. L’evacuazione della striscia di Gaza e’ cominciata da qualche
settimana e in pochi ne parlano. Il passo e’ durissimo e sta creando
una fortissima tensione interna ad Israele, alcuni soldati rifiutano di
obbedire agli ordini (ieri 5), alcuni Israeliani cercano di trasferirsi
nella striscia di Gaza per opporre resistenza (circa 1400), per loro i
coloni costruiscono delle tendopoli.

Eppure conseguentemente il Governo Sharon sta conducendo le operazioni
e il parlamento israeliano voto dopo voto lo ha sostenuto. [tito
gandini]


Iraq. Attacco di kamikaze a un posto di blocco americano. Vittime
trentadue bambini ai quali i soldati stavano distribuendo cioccolata.


Corea. Liberato il giovane Lim Taehoon, l’attivista gay e
antimilitarista diventato nel suo paese il simbolo della lotta per i
diritti civili. Le autorita’ di Seul hanno infine ceduto alle
sollecitazioni di alcuni parlamentari e militanti italiani (Fiorello
Cortiana, Tana de Zulueta e Gioele Sandrucci) che da tempo avevano
avviato una campagna in tal senso.


Anduma, anduma... "Scioperi e serrate per fini non contrattuali":
l’articolo del codice fascista che un tempo puniva operai e braccianti
che scioperavano contro il governo e’ stato nuovamente invocato, con
burbanza identica dal ministro leghista Calderoli: stavolta contro i
magistrati, che scioperano non per la paga ma perche’ proprio ce
l’hanno col regime. In questa circostanza s’annida - all’insaputa del
povero leghista - una bellissima e toccante moralita’.


Spot. "Pizzino": foglietto su cui i mafiosi scrivono le loro richieste per il governo. Oppure anche giornale di satira palermitana (e dunque ferocemente antimafiosa) di un gruppo di ragazzi siciliani. Anche su web, naturalmente.

Bookmark: http://www.scomunicazione.it


Champion League. Londra. Vinta dal prof. Marx la coppa messa in palio
dalla Bbc fra i piu’ grandi filosofi di tutti i tempi. Ha votato per
lui il 28 per cento dei trentamila inglesi che hanno partecipato al
sondaggio. Al secondo posto la squadra di casa con Davide Hume (12,6
per cento). Seguono distaccati Wittgenstein e Nietzsche (6,8 e 6,5 per
cento). Discreta affermazione di Socrate (ottavo posto, nonostante
l’assenza di sponsorizzazioni).


Informazione 1. New York. In carcere col terrorista Moussaoui (l’unico
incriminato in America per l’11 settembre) la giornalista del N.Y.Times
Judith Miller. Si era rifiutata di rivelare la fonte di un articolo sui
disservizi della Cia e il giudice, innovando sulla tradizionale
giurisprudenza americana di sostegno alla liberta’ di stampa, l’ha
sbattuta dentro. Risparmiato un collega di Time che invece (essendo
maschio, e dunque con meno coglioni) ha tradito per paura la sua fonte.


Informazione 2. Mosca. Cinque anni di galera per diffamazione a
Nikholai Goskho di Radio Vesna, una piccola emittente degli Urali che
aveva sviluppato delle inchieste sull’ex governatore regionale
Aleksandr Prokhorov e altri politici locali. Il direttore di Radio
Vesna, Serghiei Novikov, era stato ucciso da ignoti killer pochi anni
addietro.


Informazione 3. Continua il boicottaggio dalle edicole di Carta,
recentemente rinnovatosi con nuovi servizi da tutto il mondo ma sempre
distribuito malissimo dal monopolio dei distributori. Proposta
un’agenzia di distribuzione indipendente. Ma la si propone da molti
anni.


Governo. Licenziato da presidente dell’Enea il Nobel per la fisica
Carlo Rubbia. Al suo posto verra’ chiamato il giovane Riccardo Bossi,
24 anni, iscritto (fuoricorso) al quarto anno della facolta’ di
Economia e commercio dell’Universita’ di Milano e attuale assistente al
Parlamento europeo del padre Bossi Umberto, statista.


Cronaca. Roma. Spacciatore arrestato. Fra l’altro, portava una di
quelle magliette con scritto "cocaina".


Mafia. Respinto il ricorso degli altri giudici contro il principale
nemico di Falcone, Carnevale: potra’ tornare a fare il giudice, alla
faccia di Falcone. Respinta anche la denuncia della Procura contro i
mafiosi (di uno dei clan di Brancaccio) che avevano messo allo stadio
uno striscione inneggiante alla mafia: non c’e’ una legge specifica,
non si puo’ punire.


Antimafia. Attentato alla cooperativa Placido Rizzotto, messa su vicino
Corleone sui terreni sequestrati a Cosa Nostra: hanno dato fuoco alle
coltivazioni in tre punti diversi. Un attentato identico era stato
fatto l’anno scorso, sempre in occasione dell’anniversario della morte
di Borsellino. I ragazzi della coop, senza scomporsi, hanno spento
l’incendio e si sono rimessi a lavorare.


Mafia e antimafia. Nell’anniversario di Borsellno, manifestazione del
Fuan (ex fascisti, ora molto impoltronati) contemporaneamente e in
contrapposizione a quelle di Libera, dei ragazzi delle coop
antimafiose, del movimento antimafia e insomma di tutti quelli che in
questi ultimi vent’anni sono stati dalla parte di Borsellino. I
fascisti (o ex) mica le cose cosi’ le fanno in malafede: semplicemente
sono politici, e la prima regola dei politici e’ di farsi vedere sempre
e comunque. Peccato che non siano scesi in piazza un po’ prima, quando
Borsellino era ancora vivo: ma allora scendere in piazza per lui
comportava qualche rischio e nessun guadagno, e quindi il Fuan se ne
stava a casa mentre noi "compagni" (preti, "communisti", retini, donne
dei lenzuoli, ragazzi - tutto il popolo dell’antimafia, insomma) ci
battevamo anche per loro. Adesso, passata la battaglia, spuntano baldi
e fieri. Mi permetto di suggerirgli uno slogan: "Basta censure su
Borsellino / Rai, Mediaset trasmettete il filmino!".

Il filmino sarebbe l’intervista dei giornalisti francesi a Borsellino,
in cui Borsellino parlava di Berlusconi (e Mangano, e i "cavalli" di
Mangano e tutto il resto) con una chiarezza e un nitore da far capire
tutto. E con un certo sorriso sputtanante e ironico che io, se fossi
stato Berlusconi, avrei preferito un ergastolo a quel sorriso.

Questa intervista fu censurata - nel senso che non fu mai trasmessa -
da Mediaset e fu censurata dalla Rai, tanto di destra che di
centrosinistra: Gad Lerner, ad esempio, si rifiuto’ di trasmetterla
esattamente come Fede o Mentana. L’unico che ebbe il coraggio di farlo
fu Santoro: che per questo fu licenziato in tronco dalla Rai, sotto il
governo di destra, e ancora ne e’ fuori.

Allora: io sono di sinistra, e di fronte a cose del genere non ho mai
avuto problemi, a costo di pagarne anche - come ne pago - i prezzi di
solitudine e d’emarginazione. Io oso denunciare Lerner che non ha
trasmesso Borsellino. E voi, ragazzi di destra? Vi siete presi l’onore
 fin qua, immeritato - di sfilare per Borsellino. Prendetevi anche il
coraggio di denunciarne i nemici, a cominciare da Berlusconi. Certo, se
lo farete sarete accusati di "fare il gioco dei comunisti" e
sicuramente carriera nelle poltrone non ne farete. Va bene: e poi?

E poi riflettete su voi stessi, perche’ e’ questo che bisogna fare nel
giorno di Borsellino. Quando si parla di Borsellino, si parla di
coraggio. Chi ce l’ha, e chi preferisce la poltrona. Io, compagno,
posso dire a testa alta: io non ho scelto la poltrona. E voi "fascisti"
giovani, voi che sfilate adesso, cosa direte fra vent’anni ai govani di
allora? Avrete avuto il coraggio di fare - su Borsellino e sul resto -
come me?

Questa e’ una sfida, ragazzi. Ed e’ la sfida di un uomo, non di un
nemico.


(Nota tecnica. Attenzione: in questo periodo sono con pochissimo collegamento internet, e quel poco lento. Percio’ per un po’ avro’ difficolta’ a rispondere presto. Abbiate pazienza. - r.o.)


A.Baglioni wrote:
< Un magistrato milanese avrebbe detto che il sequestro di un cittadino
straniero da parte dei servizi segreti di un altro paese sarebbe un
fatto mai verificatosi prima, cioe’ inaudito. Certo che la cosa e’
grave, ma ad essere pignoli e’ almeno la seconda volta in Italia.
Mordechai Vanunu, il tecnico israeliano grazie alle rilevazioni del
quale l’opinione pubblica internazionale non puo’ piu’ fingere di non
sapere che Israele possiede armamenti nucleari, fu rapito a Roma una
ventina di anni fa. Da allora subisce le amorevoli attenzioni -legali
ed extralegali- del suo governo >


cettica@tele2.it wrote:
< Ciao. Ho scattato questa foto nella provincia di Rieti, esattamente
dalle parti di Antrodoco. Mi chiedo: esiste ancora il reato di
"apologia di fascismo"? La montagna e’ di proprieta’ privata e ognuno a
casa sua pianta e scrive cio’ che vuole, facendolo vedere a chilometri
di distanza? E’ demanio pubblico e paghiamo perfino una squadra di
zelanti forestali che tengano in ordine le dovute potature per questo
poco edificante spettacolo? So che ci sono cose piu’ importanti, ma
nemmeno questa a me e’ piaciuta molto >

* * *

Nella foto si vedeun bosco sagomato in modo da formare la parola "DUX"
sul fianco di una collina, visibile da molto lontano. I carabinieri di
Rieti debbono essere molto miopi.


Giancarlo wrote:
< Il sequestro dell’imam egiziano Abu Omar (con la copertura del
governo italiano) - il dossier Nigeriano fasullo preparato dalle
intelligence italiane per aggravare la posizione di Saddam e scatenare
la tempesta di fuoco in Iraq - l’uccisione di Nicola Calipari dal
"fuoco amico" - la scoperta dell’esistenza di una forza di polizia
parallela di etrema destra protetta in alto loco - il cerchio si
chiude >


A.C. wrote:
< Quando facevo servizio civile ho appreso questa massima: che un
organismo nato per affrontare un problema non fara’ mai nulla per
risolverlo. Non e’ per cinismo. E’ la logica della cose, che prevede
che in primo luogo vengano preservate la sopravvivenza e l’identita’.
Sono i fattori esterni che, con la loro forza, ci spingono al
cambiamento. Questa massima, che allora applicavo a gruppi e
associazioni che si occupavano di affrontare i problemi sociali, dalla
droga alla poverta’, mi sembra vada bene anche per gli apparati
repressivi.

All’inizio degli anni Novanta, subito dopo il crollo del muro di
Berlino, qualche Cassandra disse che, perduto il nemico storico, i
militari americani rischiavano di vedersi tagliare tutti i fondi e che
quindi stavano gia’ concentrandosi sull’individuazione di una nuova
guerra da combattere. E che il mondo islamico sarebbe stato il prossimo
nemico. Tutto questo mi sembra coerente con le cose che dice O. I
militari americani hanno interesse a combattere il terrorismo, non a
sconfiggerlo. I militari spagnoli evidentemente questo interesse di
combattere per adesso non ce l’hanno, quindi possono concentrarsi di
piu’ sullo sconfiggerlo >


hismael wrote:
< "A Catania infatti non e’ stato imbavagliato questo o quel singolo
giornalista, ma un’intera scuola. Il giornalismo degli allievi di
Fava...". Bah: almeno ci si prova, a resistere. Leggi i pezzi dei
ragazzi del mio laboratorio, di tanto in tanto. Magari se hai tempo mi
fai sapere cosa ne pensi. Un abbraccio >

Bookmark: http://www.step1magazine.it/v2_open_page.php?id=1111


Marco wrote:
< "Vittime innocenti sono anche i militari, i quali se hanno scelto
quel lavoro e’ per campare...". Fermo restando che sono d’accordo sul
suo discorso generale, personalmente non accetto questa parte. E’
troppo facile dare colpa a "Loro" (i "padroni", i "grandi", i "signori
del male"), mentre il povero proletario e’ sempre innocente. Chi
sceglie di partire militare per un’azione all’estero, sceglie di
appoggiare DIRETTAMENTE tutto l’orrore che abbiamo imparato a vedere.
Non avra’ le stesse colpe di un capo di Stato, ma non puo’ essere
giudicato innocente. Come non puo’ dirsi innocente un sicario della
mafia (che magari ha scelto quella strada per campare). Mio padre da
piccolo mi insegno’: "Se un giorno sarai con le pezze al culo e dovrai
decidere se fare il militare o chiedere l’elemosina: chiedi
l’elemosina, e’ molto piu’ dignitoso" >

* * *

Mah. Quello che dici tu sara’ anche vero, lo dicevano pure Gandhi e don
Milani. Ma io penso che se le guerre le decidessero i soldati ce ne
sarebbero molte di meno. A volte un telecomando ammazza come un fucile
 e senza bisogno di guardare in faccia il "nemico".


Ada wrote:
< Sono felice che ci siete, non amo le catene di nessun genere, ma
nella vostra c’e’ una parola che per me e’ molto importante. Ciao >


AntonellaConsoli wrote:

L’altalena

< L’altalena arrugginita
a cui l’edera pietosa non s’arrende;
col suo braccio rotto
a terra, per meta’ pende.
Lucertole, foglie,
uccelli d’altre estati.
Sembra una bambina
che non vuole addormentarsi >


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