Home > La Chiesa, le donne e Berlusconi
Oggi le ideologie sono morte.
Oggi le fedi e gli ideali sono defunti.
Ogni partito di regime è una merchant bank.
La Chiesa di Roma è una merchant bank.
Il mercato è l’unico dio di ognuno.
Questo sistema basato sulla manipolazione, la sopraffazione e la prevaricazione impone il dominio dei peggiori su tutti. Impone la sudditanza contro la democrazia, la disuguaglianza contro il rispetto umano, la sfacciata ricchezza di pochi contro l’eccessivo patimento di troppi, i privilegi e gli abusi di alcuni contro la mancanza di diritti di tutti gli altri, e impone anche la discriminazione delle donne dal contesto sociale e dalla scala del potere, perché è più facile governare una cittadinanza dimezzata, dove a più di metà dei cittadini non sono riconosciuti diritti sociali e politici e dove il regime famigliare è il principale strumento di dominazione politica, attraverso il controllo della sessuali.
In questo sistema torbido e corrotto che sta portando il mondo alla rovina, le grandi chiese monoteiste si sono sempre alleate ai poteri politici peggiori: Hitler, Pinochet, Salazar, Peron, Somoza, Bush... E hanno portato avanti insieme uno stesso disegno di strumentalizzazione dei popoli e di asserivimento delle donne.
La riduzione a oggetto delle donne fa parte di quell’armamentario spregevole che connota le dittature, quelle sui territori, quelle sulle anime.
E in questo mercato si venera il potere, il lucro e l’ampiezza della prevaricazione sociale.
Ogni regime dittatoriale ha tra i suoi principi la negazione dei diritti della donna.
Ogni chiesa dittatoriale ha tra i suoi principi la negazione del femminile, il rifiuto della parità della donna, la sua accoglienza nel rango del potere che conta, il reiterato tentativo di emarginarla e entrare nel contesto delle leggi per ridurre la sua autonomia e la sua indipendenza.
Anche questa riduzione a servaggio accompagna la scalata al potere economico, l’intrusione nel potere politico, la lotta contro l’assunzione di libertà e verità.
(Dal mio libro. “Lo specchio piu’ chiaro” su Jung.)
"Al Concilio di Nicea, convocato da Costantino nel 325, parteciparono 318 Padri della chiesa che stabilirono le regole della nuova religione, fissarono la domenica, la Pasqua e il Natale, la Pasqua, come dovesse essere la figura del Cristo, il dogma della Trinità per cui Dio, Cristo e Spirito Santo erano una sola sostanza e il Credo. Dopo Nicea comincia per il cristianesimo una storia nuova.
Costantino dette a Roma un ruolo privilegiato di capitale della Cristianità e al vescovo di Roma il titolo di papa, che a poco a poco assunse potere e infallibilità.
Costantino aveva davanti una situazione incredibile di anarchia religiosa che gli rendeva difficile amministrare lo stato al punto che si temeva una disgregazione. Le varie correnti religiose erano in lotta tra loro, la chiesa cristiana era la più numerosa e ricca dell’impero ed egli le dette il primato, così come si darebbe il primato all’azienda forte. La chiesa cristiana sarebbe diventata confessione di stato ma si sarebbe conformata ai principi di Roma. Poi venne inventata la leggenda dell’apparizione della croce miracolosa che avrebbe convertito Costantino, nella realtà egli non agì mosso da fede religiosa ma da calcolo politico. Le lettere che scrive al prete Ario e al vescovo Alessandro lo dimostrano, dice chiaramente che la gente non deve usare il cervello o diventerà incontrollabile.
Il Cristianesimo divenne religione di stato seguendo un calcolo di convenienza politica non una riflessione religiosa. Si seguì la ragion di stato che non ha mai aderito alla verità alla giustizia ma solo all’autoconservazione. Costantino dette riconoscimento ufficiale alla Chiesa di Roma ed essa divenne centro di una religione di stato, consolidando la sua struttura sociale e politica in senso misogino e gerarchico, fino ai giorni nostri.
Dal Concilio di Nicea, sparì, nel pensiero della Chiesa di Roma, il dualismo, e anche la parità tra maschile e femminile, la donna fu emarginata dai luoghi del potere e dalla spiritualità, relegata in posizione subordinata e fino al 1300 addirittura privata del riconoscimento dell’anima. Ogni valenza femminile fu eliminata dall’Olimpo religioso cristiano, insieme all’amore sessuale e alla natura, e si consolidò una delle poche religioni al mondo rigorosamente al maschile (Padre, Figlio e Spirito Santo); lo Spirito Santo riempì il vuoto lasciato dall’abolizione dei valori femminili.
La Chiesa cristiana tradì dunque ogni modalità del femminile, con conseguenze sociali enormi sulla storia dell’Occidente, dei suoi costumi, del suo pensiero, della politica e della gerarchia dei valori, riducendo le risorse umane a una sola metà del cielo. La Chiesa cattolica negò alle donne non solo l’accesso al sacro e la presenza nella gerarchia, ma anche la guida dei fedeli, tradendo la sua missione che era quella di camminare nel luogo dello Spirito e non del Potere mondano, dell’unione e non della divisione.
Ancor oggi il delitto che la Chiesa perdona meno e contro cui scaglia scomuniche, il delitto più grave anche della pedofilia, è l’apertura alle donne al sacerdozio. La pedofilia è perdonata, l’apertura al femminile non lo è. L’esclusione del femminile è uno dei caratteri dell’Occidente cristiano e ancor oggi ne paghiamo le conseguenze. Solo Papa Giovanni predisse l’avvento di un’era delle donne, intendendo che il mondo si sarebbe salvato solo se avesse riattivato in sé i valori del femminile: la cura e la conservazione della vita e della Terra, contro il dominio, lo sfruttamento e l’arbitrio, che sono le cattive valenze del maschile quando si coniuga alla prevaricazione. Il Cristianesimo nacque e si diffuse soprattutto come movimento delle donne che nel messaggio evangelico si erano sintonizzate sui valori dell’amore e della compassione, sognando un nuovo riscatto.
La setta fondata da Paolo di Tarso riprodusse i pregiudizi ebraici e romani, rifacendosi all’Antico Testamento, che delineava una situazione maschilista patriarcale; le comunità gnostiche invece riabilitarono la donna come persona di pari grado. Paolo ha una posizione misogina, dice chiaramente: “Non permetto alla donna di insegnare, né di avere autorità sull’uomo, essa può stare solo in silenzio. Adamo, infatti, fu creato per primo e poi Eva.
Non fu Adamo a essere sedotto, ma fu la donna a essere sedotta dalla trasgressione”. Per Paolo la donna non ha lo stesso valore dell’uomo, perché Eva si lasciò sedurre dal diavolo, trascinando l’uomo nel peccato, essa è la tentatrice per eccellenza e la prima allieva di Satana
Tertulliano definisceà la donna “porta del demonio” e chiede che porti il velo. Similmente San Gerolamo la chiama “strumento del diavolo”. Invece nel Vangelo apocrifo di Tommaso (gnostico), a Pietro che dice: “Maria deve andare via da noi! Perché le femmine non sono degne della vita” Gesù ribatte: “Ecco, io la guiderò in modo da farne un maschio, affinché ella diventi uno spirito vivo uguale a noi maschi. Poiché ogni femmina che si fa uomo (cioè persona), entrerà nel regno dei cieli”. Secondo gli gnostici, Gesù rompe con la tradizione, affermando per la prima volta la totale uguaglianza tra uomo e donna, ma la Chiesa vincente tradisce in seguito questo mandato, ristabilendo la tradizione, e dalla sua scelta discriminante derivano poi posizioni dure odierne come l’indissolubilità del matrimonio e il divieto dell’aborto.
Le comunità gnostiche rifiutano l’Antico Testamento per l’ideologia reazionaria che vi si rappresenta e riaffermano in modo forte il ruolo della donna nella comunità, attribuendo uno dei principali Vangeli proprio a una donna, Maria Maddalena. Gli Gnostici disprezzano Paolo, chiamandolo “l’uomo della menzogna” e gli contrappongono Giacomo, maestro di giustizia; dicono che Paolo era capo di una comunità di Esseni, espulsa come eretica.
Come vi è una sessualità maschile e femminile, così vi è uno psichismo maschile e uno femminile, in un mondo civile e moderno questi due lati della psiche collettiva saranno riconosciuti e si integreranno con vantaggio per l’intero mondo.
Oggi la cultura orientale è molto lontana da questo traguardo e continua a considerare la donna un essere inferiore. E la cultura occidentale, che dovrebbe essere di esempio al mondo, continua a non accttare questa parità, che risiede innanzitutto nella coscienza di ognuno e dovrebbe essere il risultato tangibile di una edu cazione diretta e ambientale.
L’Europa nasce da 3 matrici: l’immaginario greco, quello ebraico e quello cristiano, tutte al maschile.
Quando la civiltà occidentale si esprime al meglio produce razionalismo, illuminismo, cosmopolitismo, libertà di religione o di non religione, accoglienza dello straniero e del diverso, protezione del più debole, forte stato sociale, garanzia del futuro, progresso civile, costituzioni basate sulla divisione dei poteri e sull’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, parlamentarismo con forme di democrazia diretta, pace, parità femminile e riconoscimento dei diritti di ognuno.
Quando l’occidente si esprime al peggio produce discriminazioni sociali ed economiche, chiusura del futuro, dogmi di tipo confessionale e integralista, monocentrismo, accentramento dei poteri solo su uno, controllo dell’informazione, censura, distruzione dello stato sociale, peggioramento degli strati più deboli della società, erosione dei diritti di tutti, aumento degli abusi e dei privilegi dei potenti, militarizzazione del paese e aumento delle spese in armi di sterminio..
..e produce anche, come legame ineludibile, la riduzione oggettuale della donna a corpo, funzione e servizio.
In questa opera abominevole la destra e la chiesa si sono trovate sempre alleate.
E questo spiega il silenzio, oggi, in Italia, del Vaticano di fronte ai reati e agli abusi di Berlusconi.
masadaweb.org
Messaggi
1. La Chiesa, le donne e Berlusconi, 4 giugno 2009, 10:14
Comunque sia, se i sondaggi prevedono il seguente risultato, le chiacchiere stanno a zero... cominciamo a chiedere noi italiani l’asilo politico.
Nel nome del popolo sovrano:
http://www.sondaggielezioni.com/sondaggio-europee-2009-215-demopolis/
2. La Chiesa, le donne e Berlusconi, 4 giugno 2009, 18:23, di Antimo
Non sono d’accordo con voi.
Siete dei giudici senza credo giudicate Berlusconi? guardatevi allo specchio e prima di giudicare gli altri pensate a voi stessi e pensate anche alle vostre idee che di giudizi ne avrebbero da benedi re e santificare. Prima di disprezzare la chiesa disprezzate voi stessi che con il vostro credo avete messo mezzo mondo alla fame e schiavo della vita. Dite di No?
Riguardo all’accoglienza io ci stò, prendiamo un immigrato per famiglia,cominciando da voi.
1. La Chiesa, le donne e Berlusconi, 5 giugno 2009, 00:17, di savio
Caro "antino" o chi che sia tu, vatti a gettare a mare tu, la destra bigotta e tutta la gerarchia ecclesiale, tu ti devi fare un’esame di coscienza e tutti i tuoi simili, ad cominciare dal tuo Berluskon e Formigon, ecc... Saluti libertari...
2. La Chiesa, le donne e Berlusconi, 21 giugno 2009, 20:45, di Pablo
Negli anni ’80 il signor berlusconi faceva parte della LOGGIA MASSONICA P2 insieme ad alte gerarchie del Vaticano. Il Vaticano tutt’oggi continua a macchiarsi di ipocrisia e di appoggiare un governo corrotto moralmente, invece di condannare. Tutti e due Stato e Chiesa hanno in comune il dio potere e il dio denaro, e non vogliono perdere i propri privilegi e il prestigio. Amano tutto ciò che fa spettacolo. Non si può servire Dio e mammona. Siamo come pecore senza pastore, poveri illusi senza un minimo senso critico.
3. La Chiesa, le donne e Berlusconi, 5 giugno 2009, 00:21, di nando
Grande Viviana, hai fatto capire l’escaletion della gerarchia ecclesiale e delle sue responsabilità e schifezze che insieme al potere ha fatto un cocktail a dir poco scandaloso e schifoso di questa cultura che ci ritroviamo oggi fatta da ipocrisia, mensogne e discriminazioni e razzismo nei confronti delle donne in genere e non...
1. La Chiesa, le donne e Berlusconi, 5 giugno 2009, 08:11, di viviana
Se è mostruoso il silenzio della Chiesa su un Berlusconi che vuol trasformare lItalia nella sua porcilaia, le donne italiane non ci stanno, non ci stanno a seguire Berlusconi che indica loro solo la via della prostituzione e non ci stanno a rispettare una chiesa che intende relegarle in ruoli di solo servizio o procreazione.
Sono già 7613 le donne su facebook che hanno firmato contro il puttaniere B
e migliaia hanno firmato contro di lui per e mail
Sostieni anche tu la dignità delle donne italiane offese da questo mascalzone
Scrivi a appelloperledonne@gmail.com
O entra col gruppo di facebook contro B
Copio alcuni commenti:
Credo che le donne in carne e ossa, quelle con i neuroni funzionanti, non le veline pelle-ossa e silicone col vento della steppa che risuona a vuoto nelle loro belle testoline, siano il vero motore del mondo. Siamo noi che con pazienza duttilità e altruismo teniamo in piedi le famiglie, mediamo la violenza degli uomini, gestiamo casa, famiglia lavoro mettendo sempre gli affetti davanti a noi..pensando sempre prima agli altri. E a queste donne che chiedo se non sono stanche di essere sminuite, offese e umiliate da un piccolo uomo che anche in questo sta riportando indietro il paese di cinquanta anni. DONNE..FACCIAMO VEDERE CHE NON CI SONO SOLO BELLE STATUINE IN QUESTO PAESE..FACCIAMO IN MODO DI ESSERE NOI IL MOTORE DEL CAMBIAMENTO!!!!
Meggy
Non è solo il disgusto per un uomo(non mi sento di qualificarlo "politico" che è ben altro...) perchè è soltanto uno showman, uno zimbello ridicolo, ma temibile, che mi fa vergognare di vivere in questo Paese; ma quello che più mi indigna è che è un corruttore di anime. Fa pensare che la cosiddetta moralità, sia pubblica che privata, non esista, che ognuno possa fare ciò che più gli aggrada, infischiandosene degli Altri, che a tutti i "maschietti" sia lecito mercificare una donna per il loro piacere. Ciò che più mi addolora è che molte di noi "ci stanno", che sono diventate solo corpo, vendendo la propria anima e la propria intelligenza. Mi chiedo, in tutto questo, quale sia l’opinione della Chiesa ( è ancora instrumentum regni, come diceva Machiavelli?)
Annamaria
Alcune Perle del "Nostro" 1)Dov’è la z......Meloni, 2) Abruzzo, fra le macerie: " Posso Palpare un pò la Signora?" (No Comment) 3) Il "Giornale" (di sua Proprietà) pubblica le foto delle nudità della Moglie Veronica per il pubblico ludibrio in risposta alla denuncia su REPUBBLICA della stessa. 4) le Veline sono adatte al Strasburgo perchè "di bella presenza" al contrario "di gente che in passato non curava la propria igiene" (l’intelligenza è un optional) 5) Con Sarkozy :"Io ti ho dato la tua donna" (le donne italiane sono tutte di sua proprietà, premio oscar per la volgarità assegnatogli dalla stampa Francese 6) Sugli stupri " Tanti soldati quante sono le ragazze Belle Italiane" (infatti uno stupratore di periferia ambisce solo alla Bellucci) 7) Conferenza stampa, presenti Brunetta ,Mr.B , Gelmini "Ma dov’è il ministro Gelmini?" (ironizzando sulle sue capacità politiche). E’ vero...Mr.B ha molto in considerazione le donne, soprattutto quelle della tratta Roma- Olbia!
Evagor75
Il mio sentimento di donna e di madre e’ sicuramente offeso dalle "imprese" del nostro presidente del consiglio. ma, chiedo alle elettrici della destra se loro si riconoscono in questa immagine della donna spogliata non solo degli abiti, ma della loro dignita’e ancora se la donna della destra e’ simile a daniela santache’, una delle persone piu’ volgari, voltafaccia,ipocrite e impresentabile in qualsiasi contesto pubblico .Speriamo che vinca l’altra italia grazie
laica 52
"VOTATE LE DONNE, NON LE VELINE!", e a questo mio richiamo le donne al mercato, che prima tiravano dritte, distratte e assorte, all’improvviso sorridevano come risvegliate, tornavano indietro e prendevano il depliant della candidata del PD, e insieme a me ridevano delle veline: “Sì, signora, c’è una bella differenza tra le donne e le veline, le donne hanno tutto autentico anima corpo e cervello, soprattutto hanno un cervello, LE VELINE INVECE CON TUTTO QUEL SILICONE NELLE NATICHE, NELLE TETTE E NEI LABBRONI NON SONO NEMMENO BIODEGRADABILI!”
Papalagi04
Da
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-5/documento-donne/documento-donne.html
E’ davvero verso un delinquente così che offende il nome stesso dell’Italia che Radio Maria coopta il voto degli italiani?
Le nefandezze di Berlusconi e di una chiesa che lo sostiene portando avanti nei secoli un disegno sociale talebano di discriminazione del femminile sono inaccettabili e offendono profondamente ogni donna che si ritenga persona
viviana
2. La Chiesa, le donne e Berlusconi, 5 giugno 2009, 08:49, di viviana
Io e la mia famiglia non possiamo essere rimproverati di nulla perché all’aiuto per gli altri abbiamo dato una vita. L’accoglienza a la generosità fanno parte del DNA familiare.
Mia figlia, in particolare (totalmente atea) è stata una punta del volontariato sia nei paesi del terzo mondo che in Italia, ed è stata anche, con l’aiuto di noi tutti, quella che ha creato e portato avanti la campagna delle bandiere di pace, a cui la Chiesa è sfacciatamente mancata, salvo alcuni preti di frontiera, come Zanotelli, che non ringrazieremo mai abbastanza.
Io ormai posso fare ben poco, per via della salute, ma mio marito è ben noto presso tutti quelli che lo conoscono per essere uno che si rimbocca sempre le maniche per aiutare gli altri, italiani e non, perché il bisogno è diffuso ovunque e l’aiuto è una cosa che si può praticare ogni giorno con chiunque ti stia a gomito, senza scendere a una retorica da strapazzo, invelenita dall’odio e da una presunta e bieca superiorità per appartenenza, come manifesta questo signore.
La smetta, questo Antimo, di offendere e di credersi chissà chi o la superbia lo accecherà!
Ho parlato dell’odio ancestrale della Chiesa contro le donne. Vorrei ora ricordagli un altro fatto, e questo più recente.
Abbiamo questa strana discrasia: il Vaticano con una semplice firma avrebbe potuto aderire all’ONU e ai suoi principi universali di salvaguardia dell’uomo, ma ha preferito non farlo. Malgrado questo, la Santa Sede sta presso l’ONU come Stato osservatore permanente e, grazie a questa prerogativa, confermata da una risoluzione del 2004, può partecipare attivamente alle conferenze organizzate dall’ONU e alzare la propria voce durante i lavori
Così recentemente abbiamo avuto le violente proteste dell’incaricato del Vaticano contro l’ONU quando la Francia ha presentato la richiesta di depenalizzazione mondiale dell’omosessualità e di condanna ai 90 paesi sanguinari che discriminano gli omosessuali e arrivano a giustiziarne a migliaia. Il Vaticano, nella persona di Monsigor Celestino Migliore, era proprio inferocito contro questa condanna che riguarda non solo stati barbari come l’Iran ma anche il Vaticano stesso per le campagne di diffamazione e discriminazione che ha sempre agitato contro i gay.
Un’altra levata di scudi, ferocissima anch’essa, è stata, dopo poco, contro la dichiarazione dell’ONU di condanna di quei paesi che discriminano i diversamente abili, qui nessuno proprio è stato in grado di capire cosa avesse il Vaticano da reclamare. Vuole allargare la discriminazione anche a loro? Non gli bastano donne, razionalisti e gay?
Da tutto ciò emerge un quadro di abissale barbarie, sostenuto da Ratzinger, che non svilupppa campagne di odio solo contro gli illuministi e i razionalisti, non solo contro le donne trattate come essi inferiori, ma addirittura contro gay e invalidi.
A parte che questo rivela un atteggiamento di fondo disumano e spregevole dal punto di vista etico universale e dei diritti universali della persona, mi chiedo cosa ci sia in queste strategie discriminatorie che abbia a che fare col Vangelo.
Davvero c’è poco da gloriarsi e da ritenersi un essere superiore!!
viviana
3. La Chiesa, le donne e Berlusconi, 5 giugno 2009, 15:48
Cara Viviana, sradicare certe concezioni e certi atteggiamenti culturali storicamente consolidati è molto diffcile : occorrono secoli !!
Se pensi che in Italia le donne sono state ammesse al suffragio universale da poco più di sessant’anni, Ti rendi conto che il processo di emancipazione è solo all’inizio ed è ancora fortemente osteggiato !!
La Chiesa cattolica è un’istituzione maschile ed anche maschilista, non ammettendo il sacerdozio femminile e confinando la presenza femminile in ruoli marginali e ausiliari ( suore, diacone, catechiste, sacriste, perpetue etcc.).
La donna in quei periodi storici in cui era importante e decisivo per garantirsi la sopravvivenza possedere doti fisiche, forza ed abilità guerriere era oggettivamente un essere inferiore dal quel punto di vista, salvo poi, in epoca di caccia alle streghe, essere viceversa molto considerata come soggetto privilegiato da spedire sul rogo !!
A me comunque non piace il concetto delle “quote rosa”, che implicitamente affibbia alle donne un’etichetta di “specie protetta”, a cui, per gentile concessione del maschio, occorre concedere uno spazio riservato come se fossero appunto ancora esseri inferiori!!
Occorre viceversa superare quei pregiudizi e quegli stereotipi della figura femminile, che tanto piacciono al Berluska, e creare le condizioni sociali, politiche ed economiche affinchè le donne possano misurarsi ad armi pari con gli uomini, senza aver bisogno di leggi e di norme a garanzia delle pari opportunità
MaxVinella