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La Fiom. In vigore la controriforma delle pensioni : attenti ai pericoli
Publie le sabato 9 ottobre 2004 par Open-PublishingCon la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 21 settembre ’04 è diventato legge il provvedimento in materia di previdenza pubblica e complementare.
La Fiom conferma la totale contrarietà al complesso del nuovo provvedimento, per i contenuti che esso esprime. La Fiom è impegnata a proseguire l’iniziativa e la mobilitazione per far cambiare la legge, a partire dai decreti attuativi che dovranno essere varati nel corso dei prossimi 18 mesi. In particolare la Fiom è impegnata a garantire il massimo di informazione tra i lavoratori non appena verrà varato il decreto sul Tfr. Bisogna impedire il “sequestro” di questo istituto e i lavoratori debbono poter compiere una scelta consapevole!
Dal 6 ottobre viene reso operativo il primo di questi decreti legislativi che hanno il potere di completare, integrare o modificare il provvedimento originario. Si tratta del cosiddetto superbonus, ovvero della possibilità per i lavoratori privati che hanno raggiunto i requisiti di anzianità (57 anni e 35 di contributi fino al 2005 o 38 anni di contributi senza vincoli di età) di proseguire l’attività lavorativa facendosi versare in busta paga (previa domanda all’Inps) l’equivalente dei contributi pensionistici (il 32,7% della retribuzione lorda). Ciò significa “congelare” l’ammontare della pensione al momento in cui si effettua la scelta di proseguire il lavoro e continuare a lavorare senza il versamento di contributi pensionistici.
Con questo intervento non solo si intacca il principio secondo cui a qualsiasi lavoro prestato a qualsiasi età deve corrispondere la relativa contribuzione, ma il lavoratore si trova ad adottare una soluzione sulla cui convenienza sussistono forti e autorevoli dubbi.
Invece i lavoratori che scelgono di continuare a lavorare dovrebbero continuare a versare la contribuzione usufruendo della maggiorazione della percentuale di calcolo per ogni anno in più lavorato (misura peraltro già in vigore per le lavoratrici con oltre 60 anni che decidono di continuare a lavorare). In caso contrario il lavoratore (soprattutto quello a salario medio o basso) rischia di alleggerire i conti dell’Inps a suo discapito.
In ogni caso i lavoratori che fossero interessati ad utilizzare questi “incentivi” faranno bene a fare con attenzione i propri conti rivolgendosi ai delegati della Fiom e alle sedi sindacali.
Le controriforme del governo
vanno fermate con la mobilitazione
e la lotta di tutte e tutti.
La Fiom




