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La Rete Antirazzista Siciliana lancia un APPELLO ALLA MOBILITAZIONE URGENTE
Publie le mercoledì 6 ottobre 2004 par Open-PublishingLa Rete Antirazzista Siciliana lancia un APPELLO ALLA MOBILITAZIONE
URGENTE A fianco dei migranti, per la libertà e la dignità di tutte e tutti
Contro le deportazioni e contro i CPT
La Rete Antirazzista Siciliana lancia un
APPELLO ALLA MOBILITAZIONE URGENTE
A fianco dei migranti, per la libertà e la dignità di tutte e tutti
Contro le deportazioni e contro i CPT
Consideriamo criminale la scelta del governo e del ministro Pisanu di deportare
in Libia i cittadini stranieri sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa
Mentre prosegue lo spettacolo indegno di centinaia d’esseri umani, alcuni dei
quali palesemente sofferenti, tradotti ammanettati e scortati come pericolosi
terroristi, sui cargo militari, un genocidio di stato si va consumando nel mar
Mediterraneo, con l’ennesimo naufragio di un barcone al largo della Tunisia con
un tragico bilancio di morti e dispersi.
Il governo, responsabile morale e materiale di questo massacro d’esseri umani
incolpevoli, praticando una politica che vieta un accesso normale nel nostro
paese, viola la sua stessa legge liberticida, la Bossi Fini, specie dopo gli
emendamenti correttivi introdotti a seguito delle sentenze della Corte
Costituzionale.
Sono gravemente violate anche le convenzioni internazionali che tutelano il
diritto d’asilo.
Le espulsioni di massa immediate e la traduzione forzosa non nei paesi di
provenienza ma nei presunti paesi di partenza, anticipando, come nel caso della
Libia, accordi non ancora in vigore (inizierà ad essere vigente dall’11 ottobre
prossimo) impediscono le corrette procedure di cui ha diritto l’immigrato, quale
un accertamento della nazionalità d’origine e la possibilità di far richiesta
d’asilo. Le identificazione sommarie sulla nazionalità dei migranti sbarcati a
Lampedusa vengono effettuate attraverso lo studio dei tratti somatici!
I governi della fortezza Europa tentano di spostare sul fronte sud, con la
creazione di centri di detenzione in Africa, dopo quelli tunisini, quelli
libici, il problema del contenimento e della repressione dei flussi migratori,
agendo con la logica della disincentivazione preventiva a danno dei migranti, in
fuga dalla morte, la miseria, guerre, malattie.
Il governo libico si sta rendendo complice di questa indegna politica antipopolare.
Senza la sua attiva complicità non si sarebbe mai potuto realizzare questa
deportazione di massa, dall’esito finale oscuro per i migranti.
Non si può barattare la fine del barbaro embargo occidentale ai danni del popolo
libico, che abbiamo condannato fermamente, con la vita e i destini di centinaia
di migliaia di fratelli e sorelle migranti.
Peraltro il riarmo della Libia, voluto dal governo italiano in funzione
antimmigrati, rischia di accelerare un processo di militarizzazione e di
incentivare pericolose tensioni regionali, con rischi di nuovi conflitti e nuove
guerre fratricide.
Noi siamo certi che il popolo libico è solidale e sta a fianco di chi si batte
per i suoi diritti e con chi difende in tutto il mondo la libertà e la dignità
di tutte e tutti.
Invitiamo tutte le realtà antirazziste italiane a mobilitarsi immediatamente
intendendo come obbiettivi sensibili della protesta le prefetture di ogni città,
l’ambasciata libica, i consolati libici, inoltre chiediamo a chiunque sia in
grado di raggiungere al più presto Lampedusa per sostenere gli uomini e le donne
già presenti nell’isola per denunciare questa immane tragedia.
RETE ANTIRAZZISTA SICILIANA




