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La banda dei sei

Publie le domenica 22 luglio 2007 par Open-Publishing
6 commenti

La gip Clementina Forleo ci va giù come un macigno:
“In 68 intercettaz. ci sono 6 politici, 3 di dx e 3 di sx, con complicità consapevoli in reato (le risultanze sono granitiche) in totale sfregio allo stato di diritto con complicità istituzionali nella scalate Rcs e Unipol e reati come insider trading e aggiotaggio”
La Forleo chiede al Parlamento di usare le intercettazioni per iscrivere nel registro degli indagati 3 onorevoli di dx e 3 di sx: D’Alema, Fassino e Latorre (DS), Comincioli, Cicu e Grillo (FI). Si dirà che i primi 3 sono più eclatanti,è vero, ma solo perché gli idioti usavano il telefono. B, che viene citato come “il gran capo” da Grillo, tira le fila ma non telefona, convoca, come Provenzano, e ordina. Ci aggiungiamo Fazio, che sia csx che cdx hanno difeso alla morte, e basterebbe ciò a incolparli (Lega in testa).

I 6 avevano il dovere istituzionale di tutelare i risparmiatori, non di manovrare per fini personali o di mettere a disposizione dei furbetti supporti istituzionali per scalate illecite.
La Forleo chiede anche il via libera per indagare la moglie di Fazio soprattutto per le telefonate dell’on. Grillo (uomo di fiducia di B), accusato di aggiotaggio.
La banda dei 6, 3 per conto di B, 3 per conto dei vertici DS (Fiorani per conto della Lega e Fazio per conto di tutti e di se stesso), ha manipolato il sistema bancario e finanziario con pesanti reati per interessi di parte a danno dei piccoli e medi risparmiatori.

Da destra c’è poco da fare i gradassi, visto che i reati sono bypartisan. Raccontare metà della storia mostra solo quanto è vile la faziosità.
O il marcio lo vedi dappertutto o nei fai parte.

Gli on. Grillo e Comincioli offrivano l’appoggio del “gran capo” B. Ed è con la protezione e per conto di B che Ricucci scalava il Corriere, con la compiacenza di banche spregevoli.
E Fazio e Calderoli proteggevano Fiorani della Lega per i furti della banca di Lodi a centinaia di risparmiatori.

Qua non c’è da ridere proprio per nessuno con Fiorani che balla al Billionaire e Prodi che minimizza, mentre B fa il gradasso come sempre. Se si scoperchia il pentolone, ci sono dentro tutti.
Solo gli idioti possono godere, ignorando metà del danno.
Se allo stato gli mozzi una gamba, che sia la dx o la sx il risultato non cambia, finiremo tutti col culo per terra. Qui c’è da piangere altro che godere!

Per la Forleo, la spregiudicatezza di Ricucci (che agisce per conto di B) è pari a quella di Consorte (che agisce per conto di D’Alema). Così D’Alema è pari a B, con l’aggravante che quel che fa D’Alema serve alle coop rosse, quel che fa B arricchisce lui in persona.

La cosa che fa piangere gli onesti non è solo che siamo caduti nelle mani di delinquenti ma che se la caveranno, non ci rimetteranno neanche la reputazione e riusciranno anche a imbavagliare la Magistratura, cosa di cui i soliti idioti si rallegreranno, mostrando ancora una volta di non aver capito niente.

Sia a dx che a sx i grandi capi garantivano protezioni ad alto livello a chi faceva reati finanziari per interessi di parte. Dov’è il migliore?
E’ ovvio che contro la Forleo la Casta insorge.

Chi a questo punto parla ancora di toghe rosse prova solo una gran malafede.
Qui ci sono dentro tutti. E tutti indistintamente da dx o da sx vorranno imbavagliare la Magistratura, come hanno fatto con la stampa.
Visto che non ci si è pensato un attimo a delegittimare Visco, chi delegittimerà questi che precipitano sempre più nel fango, per aver usato lo Stato per interessi propri?

Chi è eletto per governare super parte non può governare pro unam partem, o cade l’essenza stessa della democrazia. Lo dicevamo per le leggi personalistiche di B, lo ripetiamo per i reati dei DS. Qua siamo fuori da ogni stato di diritto, siamo alla razzia bilaterale e complice della cosa pubblica.

B ha perpetrato la presa del governo per farne uso privato, ma gli altri non sono da meno, e attaccare gli abusi su Unipol è lecito solo se si attaccano parimenti gli abusi sulla ricchezza berlusconiana e viceversa. I lestofanti non diventano santi cambiando colore.
L’abilità di B è non farsi sorprendere al telefono, i DS evidentemente sono più bamba. Ma la sostanza del delinquere non cambia e, in uno stato civile, B dovrebbe essere cacciato insieme a D’Alema e Fassino, perché il reato è identico: “abuso di potere”.
Accusare proprio di questo la Forleo che fa solo il suo dovere è paradossale!

Siamo in pieno conflitto di interessi ed è chiaro, allora, perché il conflitto di interessi non sia mai stato penalizzato dal csx. Perché il reato li riguardava. Perché, distruggendo lo stato di diritto, entrambe le parti hanno costruito un immane sistema di conflitti di interesse in cui tutti gli inciuci sono possibili e ogni perversione della Giustizia è lecita.
Ora i compari troveranno la copertura in perfetto accordo, così come si sono votati insieme l’indulto, e annichiliranno la Forleo e magari, come hanno depenalizzato il falso in bilancio, depenalizzeranno l’insider trading e l’aggiotaggio. Al peggio non c’è più fine. Già Mastella minaccia provvedimenti disciplinari sulla Forleo sulla linea dei peggiori Mancuso o Castelli.

Guardate come le carte sono mescolate e solo pochi blogger riescano a difendere l’indifendibile come gli ultimi giapponesi rintanati nella boscaglia.

Notate: se il Governo attaccherà la Forleo, la Forleo sarà difesa dall’avv. Giulia Buongiorno, quella che ha spuntato l’assoluzione di Andreotti dopo un processo decennale che al 2° grado era finito con la colpevolezza per l’assassinio Pecorelli e 24 anni di carcere.

La Forleo, come toga rossa, è un po’ anomala, si dichiara apolitica ma simpatizza per An. La Buongiorno, sua buona amica, è la responsabile Giustizia di AN e la Forleo è appoggiata in Parlamento da La Russa.
Chi continua a spaccare il mondo tra rossi e neri è bene si regoli! Le sue categorie sono morte. Non contano più le etichette, contano i dané, dove si rivelano sconcertanti convergenze, mentre i bipolarismi valgono solo per i citrulli-
Come dicevano i latini, “pecunia non olet” e a certi livelli il capitale non è di dx né di sx e i compari possono anche spartirselo.

Falcone diceva: “Hanno paura di chiunque abbia delle idee”. Idee sta per ideali. Solo i cloni appoggiano chi delinque. Ma per i delinquenti il gran nemico è la gente che pensa, nemico dei vertici Dx come ci quelli Sx, il nemico è la gente come Grillo. Il comico. Non l’onorevole.
Gli altri, se ci sono, battano un colpo!

..

da

masadaweb.org

Messaggi

  • Non risulta assolutamente che la Forleo sia "di destra".

    Risulta invece sia una fervente antirazzista che non ha esitato, anche come semplice cittadina, a denunciare pubblicamente gli abusi delle cosiddette forze dell’ordine contro gli immigrati.

    Questo comunque non cambia la sostanza del discorso di Viviana che stavolta condivido in pieno.

    Basti dire che da una storia "di destra", con tanto di militanza giovanile nel Msi e nel Fuan, proveniva quel santuomo di Paolo Borsellino.

    Tornando invece all’inchiesta, tra i nomi dei parlamentari indagati è stranamente scomparso quello dell’orrido Calderoli che aveva invece ricevuto insieme a Grillo un avviso di garanzia per la stessa vicenda intrecciata BNL/ANTONVENETA/RIZZOLI.

    Non vorrei che, pur in tanto furore dei giudici milanesi, dall’inchiesta si sia voluta salvare una figura istituzionale come il Vicepresidente del Senato ....

    K.

    • Caro K, non ho detto che Clementina Forleo sia di destra, ma che ha manifestato "simpatie" dalla destra e sarà difesa eventualmente in giudizio d aun avvocato di An e in Parlamento da La Russa, la prima cosa è fattibile secondo le nostre oscene leggi che permettono a un parlamentare di continuare a esercitare la sua professione di avvocato e di cadere in situazioni orride che un Pellegrino, senatore DS, che difende Previti o una Bongiorno, rappresentante di AN che difende la Forleo, si è visto anche di peggio: assassini mafiosi con gravissimi delitti contro la persona e contro lo Stato difesi da parlamentari, e se non è conflitto di interessi questo...! la seconda cosa l’ho segnalata come una curiosità, sinceramente vedere un la Russa che prende le parti di una che ha osato negare il reato di terrorismo di un islamico dicendo che aveva pieno diritto di fare la sua resistenza mi lascia di stucco e mi fa pure ridere. Ma ormai in questo pattume che si chiama Parlamento ogni incoerenza è possibile anzi certa. Vorrei che qualunque partito nuovo o vecchioc he mostrasse in minimo di serietà prendesse di petto il conflitto di interessi di qualunque tipo e lo combattesse con tutte le sue forze. Al momento mi pare che nemmeno Di Pietro lo faccia.

      Comunque ogni elogio alla Forleo come alla Bocassini!!! Dopo la scomparsa di D’Ambrosio che in Parlamento è molto defilato e le collusioni coi reati e con gli avversari dei cosiddetti DS o PD come chiamar si vogliono, il morale di molti italiani è proprio a terra e non riesco a nemmeno a capire come un inciucista spregiudicato come D’Alema possa ancora avere della affidabilità

      Grazie per le tue risposte a cui tengo molto. Molti cari saluti e scusami se a volte mostro candore e disinformazione o una lettura un po’ bamba degli eventi, ma, come vedi, mi impegno molto e faccio quello che posso.
      Mi piacerebbe che quelli che spesso ne sanno piò di me come te o come Max scrivessero loro gli articoli o ne segnalasseroù

      saluti cari a tutti e saluti anche a Roberto e alla redazione, con la preghiera di curare di più il sito italiano che mostra spesso tracce di incuria. Ci siamo anche noi o ve ne siete dimenticati? Capisco che vivete in Francia e le cose francesi vi tengono più occupati.. io diffondo il vostro sito più che posso, ma voi ricordatevi anche dell’Italia!

      viviana

    • Cara Viviana, mi sembra abbastanza singolare che si stia a dibattere se un giudice sia di destra o di sinistra e, a parte ormai la capziosità della distinzione, non del fatto che un giudice nello svolgere il proprio compito si lasci influenzare dalle proprie opinioni politiche. La terzietà del magistrato in qualsiasi democrazia dovrebbe essere un valore irrinunciabile e non un opzional da mettere in campo secondo le convenienze politiche del momento !!! Il problema è che ormai la magistratura non viene più considerata un ordinamento com’ è scritto nella Costituzione, ma un vero e proprio potere tra altri poteri e come tale si comporta !! Non c’è quindi da scandalizzarsi se un giudice conduce battaglie politiche con i codici al serivizio di altri poteri o potentati e scenda in campo per difendere i propri sodali o attaccare gli avversari !! Nel totale imbarbarimento della politica e nel suo essersi sostituita alla realtà questo tipo di situazioni sarà sempre più frequente ed abituale e solo un capitolo della quotidiana lotta tra bande per spartirsi il potere e la ricchezza del paese. La banda dei sei è una delle tante e forse nemmeno la più pericolosa, perchè ha operato alla luce del sole e usato normali telefonini e non sofisticate attrezzature di criptaggio in uso tra gli amici e compari del Gen. Pollari!!

      MaxVinella

  • La Consorteria

    "A parte il fatto che nessuno ha notato che erano sempre loro (i politici, ndr) a chiamare me e mai io a telefonare. Scusi, si rende conto? Io in quel periodo lavoravo 20 ore al giorno e quelli mi chiamavano in continuazione e mi creda, per me erano telefonate di disturbo più che altro. Ma poi cosa dovevo fare? Se ti chiama uno come D’Alema, presidente di uno dei più grandi partiti del Paese, che fai? Metti giù? Lo mandi al diavolo?".

    (Giovanni Consorte, ex presidente Unipol, "Libero", 22 luglio 2007).

    "Alle 10.33 Consorte chiama il senatore ds dalemiano Latorre e riprende con lui il discorso del ’consiglio’ di ’prudenza’ di D’Alema.

    Consorte: Ascolta, mi devi fare un favore. Io ho parlato con Massimo, no? Ascolta, il problema è questo, lui mi ha detto: ’Sai Gianni, ti volevo vedere per tre-quattro consigli...’.

    Latorre: Ah.

    Consorte: Immagino che ha fatto un po’ di incontri, di sondaggi, eccetera. Io però sono murato, non riesco a muovermi in questi due-tre giorni. Allora mi faresti un gran favore, ti fai spiegare a te....

    Latorre: Uhm.

    Consorte: ... se c’è qualcosa di importante che mi deve dire. Dopodiché tu mi chiami sul telefonino... Io ti do un... un... oppure tu mi dai un numero di telefono fisso e dopo io ti chiamo con un fisso e mi dici le cose".

    L: "Uhm, d’accordo. Mò parlo io con Massimo".

    (Corriere della sera, 21 luglio 2007).

    • Caro Max, se proprio si deve cavillare, da un punto di vista istituzionale quello Giudiziario è un vero e proprio Potere, alla pari del Potere Esecutivo (il Governo) e di quello Legislativo (il Parlamento). Così vuole la Costituzione. Così vuole l’evoluzione statuale di Montesquieu e Voltaire e Locke che portano alla monarchia assoluta alla democrazia.

      La democrazia è proprio la tripartizione di Poteri alla pari e in equilibro, ognuno col suo campo di applicazione (intervento in caso di trasgressione della legge, attività di indirizzo politico e di esecuzione della legge, formazione della legge), ognuno con gli atti di sua spettanza (rispettivamente la sentenza, il decreto e la legge) e tali da potersi controllare a vicenda così da evitare abusi di potere da parte di un Potere sugli altri.

      Possiamo solo sperare che questo equilibrio di poteri resista e che non ci sia una deriva autoritaria verso regimi presidenziali forti di fronte a cui non esiste in questo paese nessun contropotere mediatico. Soggetti antidemocratici come Berlusconi o D’Alema hanno tentato di rovesciare questo equilibrio di poteri, aumentando la forza del capo dell’esecutivo e subordinando il potere giudiziario ad esso, ma, così facendo, si esce dalla democrazia. Ci manca anche il potere di veto come in USA con cui il presidente blocca le decisioni del Parlamento e siamo in pieno delirio di onnipotenza da parte di un soggetto monocratico. Ma la deriva fuori dai principi costituzionali è quella che D’Alema ha tentato con la bicamerale inciuciando con Berlusconi e che Berlusconi ha portato poi avanti con la delegittimazione della Magistratura, la coartazione dei processi, l’indulto, le prescrizioni facili, la depenalizzazione di certi reati e tutti gli altri atti legislativi con cui ha costretto anche la Magistratura sana a ridurre l’iter processuale a un letamaio dove i soldi dei contribuenti sono usati al fine di favorire la mafia e tenere in libertà i delinquenti facoltosi.

      Ed è proprio sulla linea di salvaguardare i diritti della Magistratura come Potere a sé stante accanto a Governo e Parlamento che Di Pietro contrasta nettamente il Mastella che accusa la Forleo di abuso di potere quando è proprio il Guardasigilli a commettere tale abuso, come già accadde con Mancuso e Caselli.

      viviana

    • Cara Viviana, se proprio si vuol cavillare occorre anche rilevare che nella Costituzione non viene mai usato il termine "potere", ma "potestà", che non sono esattamente sinonimi e non hanno propriamente lo stesso significato !! Comunque al di là delle disquisizioni linguistiche e lessicali, che lascio volentieri ai cultori della materia, hai ragione quando affermi la necessità dell’equilibrio dei poteri, che dovrebbero bilanciarsi tra di loro e controllarsi a vicenda. Ed è proprio qui il nocciolo della questione : in Italia questi poteri, rappresentanddo ormai soltanto interessi di parte, sono diventati delle vere è proprie cosorterie in perenne guerra tra di loro ed il cui unico scopo è prevalere sulle altre per accaparrarsi le spoglie del Paese!! Questa è la realtà e sono i settori deboli, come ad esempio i pensionati, e le classi sociali subordinate a pagare i prezzi più alti di queste guerre, sia in termini economici che di peso politico e di rappresentanza. La ricchezza e le risorse del Paese si stanno concentrando in un numero sempre più ristretto di mani e la povertà , che non fa notizia, dilaga senza trovare ostacoli. L’Italia nel suo complesso si sta "terzomondizzando" e le differenze sociali ed economiche allargando a dismisura. Quando poi le oligarchie plutocratiche, che dominano il paese, non riusciranno più a trovare soddisfacenti soluzioni di mediazione tra i loro famelici interessi, ecco che allora si aprirà la strada a soluzioni autoritarie con l’avvento dell’ "uomo forte" che sarà chiamato a fare da arbitro tra i numerosi contendenti e a dividere equamente il "bottino" !!

      MaxVinella