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LA BELLA ESTATE
Le prossime settimane non saranno caratterizzate soltanto dalla sacrosanta pausa di riposo e di vacanza (sempre per chi se li può permettere, ovviamente). Luglio e agosto saranno attraversati anche da molti appuntamenti di riflessione e dibattito politico, oltre che di svago, anch’esso sacrosanto. Fra i tanti, due appuntamenti ci sembrano particolarmente importanti, perchè riguardano due questioni che ci stanno molto a cuore.
Il primo è il Campeggio della Solidarietà, che si terrà a Viareggio dal 15 luglio al 15 agosto, promosso dall’Unione Democratica Arabo-Palestinese e da altre associazioni e comitati di solidarietà con il popolo palestinese. E’ un appuntamento importante non solo perchè permetterà l’incontro di tante realtà che - spesso l’una all’insaputa dell’altra - intervengono a sostegno della lotta di liberazione palestinese, ma anche perchè, nell’attuale situazione drammatica e confusa, permetterà di discutere e conoscere quanto sta realmente avvenendo nella Palestina occupata, ascoltando voci diverse da quella del governo fantoccio di Ramallah e ragionando sul come proseguire la mobilitazione. Queste voci, purtroppo, sono ignorate e censurate dai media italiani, sempre pronti ad inchinarsi ai dettami della potenza sionista e dei suoi complici italiani, a partire dal "nostro" stesso governo, che ovviamente garantisce pieno appoggio al Quisling Abu Mazen, non escludendo nemmeno un intervento diretto delle truppe occidentali a sostegno di quelle israeliane e delle squadracce di quella parte di Fatah ormai dichiaratamente collaborazionista, armata e finanziata da sionisti e neocons. Il Campeggio della Solidarietà è un’occasione da non perdere, dunque, anche in vista della prossima stagione di mobilitazione in solidarietà con la resistenza palestinese.
Il secondo appuntamento, che stiamo pubblicizzando già da alcuni giorni, è la XVII edizione della Festa dei Comunisti, iniziativa che si tiene in Umbria, a Spoleto, sin dal 1991, ma che quest’anno è venuta assumendo dimensioni e caratteristiche particolari, stante il momento storico e politico che stiamo vivendo.
La deriva governista di Rifondazione Comunista e la prospettiva di un generale scioglimento della "sinistra radicale" in un qualche rassemblement di ispirazione sin troppo vagamente socialdemocratica e, soprattutto, mortalmente interno allo schieramento di centrosinistra ed assolutamente prono alla dittatura del bipolarismo, stanno determinando una situazione per molti versi inedita.
Non si tratta solo del definitivo tradimento di ogni impostazione alternativa e di classe da parte di chi ha costruito le proprie fortune proprio sbandierando quell’impostazione. Siamo in presenza anche della scomparsa di ogni forma di opposizione politica di sinistra che non sia limitata ad un ambito parziale, sia esso territoriale o di movimento. In altre parole, non esiste più un’organizzazione politica alternativa allo stato di cose esistente che sia in grado di esprimere, sulle questioni generali, lo stesso punto di vista dal nord al sud del Paese, che sia coerente da Bolzano a Lampedusa.
La generosità e la lucida radicalità dei movimenti non bastano, da sole, a delineare e costruire quell’alternativa di società e di sistema che noi continuiamo a definire Comunismo. Se è fuori dal mondo chi pensa che la soggettività politica debba limitarsi ad imporre la propria egemonia sui movimenti (non riuscendoci mai, oltretutto), altrettanto sbaglia chi pensa sia sufficiente lasciarsi andare alla corrente dei movimenti stessi, sguazzandovi quando essi sono in fase montante e subendone la risacca quando sono in riflusso.
La Festa dei Comunisti è l’appuntamento di tutti quelli che pensano che un’organizzazione politica di sinistra, un partito comunista, insomma, siano necessari e urgenti... non per l’autocelebrazione di un ceto politico, ma per la costruzione dell’alternativa al dominio dei padroni e dei poteri forti.
Questa alternativa ha mosso i primi passi nelle scorse settimane, con la costituzione del Coordinamento per l’Unità dei Comunisti, e proprio a Spoleto si darà vita a quei dibattiti ed a quelle sperimentazioni di cui abbiamo bisogno per non ripercorrere strade già battute e perdenti. A Spoleto si parlerà di antifascismo, di ambiente, di lavoro e pensioni, di diritto alla casa, di guerra e Palestina, di immigrazione e di America Latina. Si parlerà anche di come e perchè si ri-diventa comunisti, nella serata del 26 luglio, quando Gianni Vattimo verrà a presentare il suo ultimo libro ed a discuterne con i presenti. Un appuntamento da non mancare, dal 18 al 29 luglio.
Infine, ad estate già declinante, terremo fede all’impegno preso in memoria di Stefano Chiarini, l’indimenticato compagno che ha dedicato la sua vita alla liberazione dei popoli oppressi, da Belfast a Baghdad, da Derry a Gerusalemme: torneremo a Beirut, a Chatila e negli altri campi dove i profughi della Palestina occupata continuano a sognare il loro ritorno nella terra dei padri. Grazie all’impegno del Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila, l’immenso lavoro di Stefano non resterà incompiuto: per una volta, almeno, è successo veramente che cento mani si siano levate ad impugnare la bandiera che una morte crudele ha fatto cadere.
Ci piace pensare che Stefano sarà con noi anche questa estate, nelle serate di Viareggio e di Spoleto, nei vicoli di Chatila o davanti al filo spinato di Fatima Gate, sull’ultimo lembo di terra liberata con le armi dall’occupazione sionista. E forse sarà veramente così.
Per maggiori informazioni sulle date e programma completo www.arcipelago.org