Home > La caduta degli dei (o dei pagliacci)

La caduta degli dei (o dei pagliacci)

Publie le mercoledì 21 novembre 2007 par Open-Publishing
5 commenti

L’immane tragedia non e’ che Berlusconi ci sia stato ma che tanta gente abbia accettato di essere corrotta da lui per diventare simile a lui.
Potremo togliere di torno Berlusconi, ma questa gente viziosa ed amorale, pronta a vendersi l’anima per un interesse illegale, una impunita’, un fanatismo di odio, una esistenza improntata all’egoismo, un nucleo di interesse materiale, restera’ sempre ad avvelenare la storia di questo paese.
Di persone prive di etica ce ne possono essere molte, ma quando qualcuna di esse sale in alto e diventa un modello sociale cosi’ da pervertire il sentire comune, abbassando l’etica collettiva, questo danno e’ molto difficile da rimediare nel tempo sara’ una sventura molto pesante per una intera nazione. Questo danno non e’ quantificabile, non e’ emendabile, non e’ punibile ma produce deviazioni molto pesanti sull’evoluzione di un popolo, i cui effetti vanno molto oltre la vita degli sciagurati che li hanno posti in essere.
gli dei (o dei pagliacci)

Don Aldo dice: "la caduta degli dei! Non so se si tratta di una presa d’atto e di un augurio, ma questa mattina mi sono svegliato con questo wagneriano, classico, richiamo.
Una cosa, comunque e’ certa, certissima, solare, lapalissiana: a quel figuro dell’Italia e degli Italiani non importa un bel niente! Questa, che e’ stata da sempre una mia convinzione e sulla quale molti italiani, come me, sarebbero disposti a stendere la mano sul braciere, ora diventa pubblica confessione anche dagli "afecionados" (meglio: ex!")."

Edward Luttwark, l’intellettuale americano noto per le sue posizioni di dx addirittura reazionarie scriveva: "Berlusconi cura i suoi affari mentre e’ al governo e non si separa dalle sue proprieta’, pur dovendo fare leggi su quasi tutti i settori in cui opera. Non si accorge di violare i punti piu’ sacri del capitalismo. Questa commistione tra un alto personaggio politico e i suoi estesissimi affari personali e’ una metastasi". (La Repubblica 9.7.04)

E’ di qualche giorno fa la confessione di Gianfranco Fini all’amico Francesco Bei: “Berlusconi ...e’ un uomo con una scala di valori molto rigida e al primo posto c’e’ l’interesse personale".

Dossetti defini’ il primo governo Berlusconi: "Baccanale dell’esteriorita’"!

"Berlusconi e’ il frutto maturo del craxismo che ha trovato nella vecchia DC, un buon alleato. Il risultato e’ una societa’ ricca e berlusconizzata, senz’anima e senza valori"
(Alex Zanotelli)

“Berlusconi ci costa troppo. Degrada l’etica pubblica, ferisce la legalita’, stravolge la costituzione. Ha sistemato i suoi affari e ora vuol solo durare”
(Prodi a Bologna il 7 gennaio 2005).

“La sua e’ pseudologia. Ovvero il raccontar balle credendo che siano vere. E’ tipico dei megalomani.”
(Umberto Galimberti, L’Espresso del 2.2.06)

Piero Ottone (Repubblica):
"Caro Berlusconi, per capirti oggi la razionalita’ non basta, non offre la chiave del problema. La tua e’ stata una decisione emotiva: oso dire che sei stato spinto da uno stato d’animo simile alla disperazione. Hai visto crollare quel mondo che avevi costruito intorno a te, e che ti aveva permesso di recitare la tua parte attraverso i continenti, con disinvoltura, da trionfatore. Hai scoperto che alcuni fedeli alleati, fino a ieri rispettosi e obbedienti, osano criticarti, dileggiarti in pubblico. Ti sfidano. All’improvviso ti sei sentito solo. E allora, col coraggio della disperazione, hai deciso di giocare l’ultima partita.
Qualcuno ha pensato ai cento giorni di Napoleone..
Come tanti giocatori prima di te, dai Grandi della Terra al biscazziere dietro l’angolo, ti sei detto: tentiamo l’ultima, mi e’ sempre andata bene, mi andra’ bene anche questa. Poi, infallibilmente, il destino si vendica: l’ultima va sempre male.
A te restano i tuoi miliardi ma noi? Ma l’Italia? Mi ero chiesto come avresti gestito la fine della tua avventura, sapendo che la fine prima o poi viene sempre, e la tua stava avvicinandosi. Avresti architettato un finale dignitoso, da padre della patria? O avresti preferito il crollo fra le rovine? Questa tua ultima sfida e’ una risposta. Ed e’ una prova di coraggio. Ma dimostri una volta di piu’ che dell’Italia non ti importa proprio niente. Pensi solo alla tua persona, al tuo successo, alle tue vendette. Dell’Italia non ti curi. E non ti importa che le tue giravolte, le tue sceneggiate, i tuoi colpi di scena, dettati non da disegni politici ben ragionati, ma dal dispetto e dalla rabbia, potranno solo aumentare la confusione.
Confermando cosi’ che la tua avventura pubblica e’ stata, per il nostro paese, un immane disastro.

(La vedete l’astuzia? Fa i gazebo con la lapalissima domanda: vuoi far cadere Prodi? Risponderei si’ anch’io per tutto quel che questo governo ha fatto calpestando il suo stesso programma. Poi Berlusconi scioglie la Cdl e trasforma i voti contro Prodi in voti per se’ ma il passaggio non e’ cosi’ immediato! Avercela con questo governo non significa desiderare Berlusconi. Se ho male a un piede non lo scambio col male a tutta la gamba.

Clamoroso autogoal
Berlusconi ha fatto un gravissimo errore, praticamente un autogoal.
Dopo lo scioglimento della Cdl, lui stesso pur con i suoi milioni di voti fasulli ("che sono contro Prodi ma NON a favore di Berlusconi!") l’impressione generale e’ che la Cdl sia implosa (quella implosione di cui aveva accusato il csx, tradendosi in un lapsus clamoroso: incolpare gli altri di cio’ che riguarda lui stesso).
Abbiamo tutti la precisa impressione che il cdx sia oggi debolissimo e confuso.
Berlusconi stesso ha distrutto in un colpo solo quella effimera immagine di compattezza, di solidita’ e di forza che fin’ora aveva dato a bere alla maggior parte degli italiani, mostrando stupidamente oggi la sua fragilissima verita’, un capo che non e’ piu’ nessuno, che non ha piu’ fiducia nel suo gruppo, che i suoi alleati stanno schifando, una compagine debolissima e tenuta insieme con gli spilli, una mancanza di ideologia totale, una grande confusione politica.
Oggi Berlusconi e’ rimasto a nudo, da se’ solo si e’ strappato le vesti, ma da solo non e’ piu’ nessuno, solo un riccone che difende i propri interessi, inaffidabile e infido, pronto a pugnalare ogni alleato alle spalle e a fregare tutto e a tutti, un uomo chiuso in se’ e che pensa solo a se’ e che ognuno dovrebbe abbandonare.
Per fare un confronto con storia vecchia che si ripresenta, Berlusconi e’ in fuga, come il 9 settembre il re Vittorio Emanuele III tradiva gli alleati tedeschi e scappava verso Brindisi, lasciando il paese abbandonato e portandosi dietro il bottino.
Poi puo’ anche darsi che i rospi siano ingoiati, come troppo spesso gli ex alleati hanno dovuto fare in passato, e che pressanti interessi riescano a rappezzare ciu’ che e’ stato stolidamente distrutto, ma sara’ difficile che passi questo clamoroso autogoal, questa spaventosa sensazione di sconfitta che Berlusconi ha tentato di nascondere coi suoi gazebo e la sua faccia da attore che recita con la massima sfacciataggine il contrario di ogni verita’, cosi’ e’ riuscito solo a far vedere a tutti la sua sconfitta.

Quando le cose vanno bene, quando la vittoria e’ sicura, quando i sondaggi non mentono, quando il sistema elettorale che si e’ voluto per forza e’ eccellente come si spergiura, quando gli alleati sono fidi e consolidati, quando si hanno i numeri vincere, e si è sicuri della propria forza, non si butta tutto a monte, non si tenta un cambio di sistema elettorale, non si cacciano gli alleati, non ci si mette da solo in un angolo, non si mostrano i muscoli in un ennesimo e patetico bluff da vecchio marpione.
Se qui fossimo a Poker e non in un paese di scemi, sarebbe a tutti chiaro che Berlusconi ha perso, ha bluffato finora, carte non ne aveva nemmeno quando faceva lo sbruffone, e ora butta sul tavolo l’ultimo bluff, tenta alla disperata, imbroglia le carte, bara i punti in un ultimo spaventoso rigurgito di farla franca, ma il tentativo e’ perso e il giocatore e’ finito sotto il tavolo insieme a tutte le sue scartine.

da
http://www.masadaweb.org

Messaggi

  • Mauro M. wrote:

    Pd, Veltroni lancia simbolo tricolore nel "tempo delle riforme"

    Se mi posso permettere, suggerirei di aggiungere anche un fiamma e, magari, tra un paio di anni, dopo l’ennesima Bolognina, un bel fascio littorio....

    V.

    • Lo sconnesso ha sconnesso la sua coalizione.

      Un hara kiri in piena regola, basato sui suoi sondaggi intimi che sono ben diversi da quelli che propina a noi e che sembrano tutti vincenti. Dunque tanto vincente non era. Ora spera nell’effetto boomerang

      Una volta si diceva: "divide et impera", ma era riferito al popolo, non agli alleati. Crede di essere Cesare che passa dalla triarchia al potere imperiale? Ma Cesare il potere ce l’aveva, non stava all’opposizione!

      Sarà che la prostata gli ha dato alla testa e lo ha spinto alla mossa fatale?
      E ora con i fasci che lo difendevano alla morte come la mettiamo? Fini è furente. La Santanché, dopo la sterzata per Storace, è tornata alla greppia natale, ma gli altri?
      I nazi estremi sono costretti a stare con lui, e chi li vuole? ma se B ottiene una soglia al 7 o 8 % spariscono anche loro e sparisce la Fiamma e la Destra coi Tilgher, i Rauti e compagnia nera.

      Ma AN? Ora il voto è libero, non più aggiogato. La Lega ha già detto che da ora si farà rigorosamente gli affari propri, stop chinare il capo e votare tutte le orrendevolezze del capo sperando nella carota della devolution che non arriva mai! E’ più facile che il federalismo glielo faccia il csx.

      Se B strappa un sistema elettorale alla tedesca, proporzionale che elimina chi è sotto il 7 o l’8 %, di partitini ne spariscono parecchi:

      Radicali : 2,6

      Comunisti italiani: 2,3

      Di Pietro: 2,3

      Verdi: 2

      Udeur: 1,4

      Socialisti di Craxi:0,3

      Pensionati: 0,9

      Lista consumatori: 0,2

      Svp: 0,5

      Autonomie Liberté Democratie: 0,1

      Liga Fronte Veneto: 0,06

      Alleanza Lombarda: 0,1

      Di Pietro: 2,8

      Udc: 6,8

      Lega nord: 4,6

      Dc-nuovo Psi:0,7

      Alternativa sociale della Mussolini: 0,7

      Fiamma Tricolore: 0,6

      No Euro: 0,2

      Pensionati Uniti: 0,1...

      Abbiamo voti per un 27,5%, liberi e senza padrone.
      Come si posizioneranno?
      Insomma, ora i giochi sono tutti da rifare e, con un Veltroni che vuole accontentare tutti, ci sarà da ridere. Se non altro apparirà più fidato di Giuda Berlusca.

      viviana

  • Cara Viviana, i giornali e molti altri media più o meno indipendenti sono pieni di geremiadi contro il Berluska, la maggior parte delle quali strumentali e ispirate dai suoi avversari politici per meri interessi di bottega, non potendosene fregare meno dell’Italia e degli Italiani.

    Il novo PD nasce come puro dispositivo di potere attraverso finte primarie e formando i propri organigrammi per semplice cooptazione dei vecchi dirigenti Ds e Margherita.

    Dove stia il nuovo e dove siano distinguo rispetto alle politiche Berluskoniane, io oggettivamente non lo vedo !!!

    La politica del "magico Walter" , tolta la patina di pseudo-buonismo, appare sempre più una riedizione "friendly" ed edulcorata del Berluskonismo, in cui i soliti poteri forti continueranno a farla da padroni in un clima soltanto un pò più consociativo e con meno lotte tra bande.

    Per quella parte d’Italia composta da colletti blu, lavoratori dipendenti in genere, disoccupati , lavoratori precari, pensionati , immigrati e poveri veri e propri, non cambierà niente e dovranno continuare ad assistere inermi al medesimo processo di concentrazione di ricchezza e di potere nelle mani di pochi ai danni di moltissimi .

    MaxVinella

    • Mario Luzi
      Da “Al fuoco della controversia”

      Muore ignominiosamente la repubblica.

      Ignominiosamente la spiano

      i suoi molti bastardi nei suoi ultimi tormenti.

      Arrotano ignominiosamente il becco i corvi

      nella stanza accanto.

      Ignominiosamente si azzuffano i suoi orfani,

      si sbranano ignominiosamente tra di loro i suoi
      sciacalli.

      Tutto accade ignominiosamente, tutto

      meno la morte medesima - cerco di farmi
      intendere

      dinanzi a non so che tribunale

      di che sognata equita’. E l’udienza e’ tolta.

      ..

      da
      http://www,masadaweb.org