Home > La cattedrale sullo stretto

La cattedrale sullo stretto

Publie le venerdì 16 ottobre 2009 par Open-Publishing
3 commenti

Il 23 dicembre B ha annunciato che darà inizio al ponte sullo stretto. Forse ha avuto un ultimatum dalla mafia (che per l’occasione ha fatto un patto di spartizione con la ‘ndrangheta) di iniziare entro l’anno, insomma un altro papello. Ma è abbastanza grottesco cominciare i lavori in pieno inverno e il giorno prima di Natale. Avete mai visto qualcosa di simile?

B paragona questa opera (lunga 3 km) al tunnel della Manica (lungo 50 km) e dà lo stesso preventivo: 5 miliardi. L’intera Finanziaria per il 2009 è di 3 miliardi. Peccato che il tunnel della Manica alla fine è costata 14 miliardi e sappiamo come lievitino le spese dei lavori italiani anche di 10 volte.

La Salerno-Reggio Calabria è costata 17 volte più della cifra preventiva fino a superare i 10 miliardi e cade a pezzi, ben lontana dall’essere finita. Vale come esempio anche per i tempi, il ponte dovrebbe essere finito in 6 anni, sulla Salerno-Reggio Calabria si sta lavorando dal 1990, 19 anni, fu iniziata da Craxi e doveva essere finita in 5 anni, vediamo purtroppo a che punto sta. Ovunque gli appalti siano gestiti dalla criminalità, i lavori sono pessimi, si specula anche sul cemento e l’opera non finisce mai. Qua l’opera sarà controllata dalle cosche siculo-calabresi in una zona ad alta densità mafiosa.
Col Ponte andrà anche peggio che con l’autostrada.
Non riescono a finire un’autostrada, come si può credere che saranno in grado di finire un ponte?

Ma a B preme tranquillizzare i veri committenti dell’opera che sono le società mafiose e il fatto che scelga questa strana data di inizio e che parli di pericolo di attentato alla sua persona fa ben capire che i suoi committenti non hanno più tempo da perdere e si sono fatti minacciosi.

Questa opera, insieme alla rinata Cassa del mezzogiorno, porterà nelle mani delle grandi associazioni criminali del Sud una massa enorme di miliardi senza che le popolazioni abbiano beneficio e siccome Berlusconi sul loro controllo del voto ci conta, “l’opera s’ha da fare”.

In effetti, il potere di B si basa ormai su pochi fattori: molti opportunisti che contano in vantaggi propri, alcuni fanatici per DNA, Confindustria che ha tutto interesse a tenere soldi in nero e avere sovvenzioni e leggi di comodo dallo Stato, poi mafia, camorra e ‘ndrangheta e gruppi diversamente criminali e golpisti. Per tutti costoro l’opera va benissimo e si può salutare B con ovazioni ridendo scompisciatamente alle sue barzellette anche se è la decima volta che le racconta.

Il tunnel della Manica è stato costruito completamente con soldi di privati e non è stato un buon affare nemmeno per loro. I privati staranno alla larga dall’opera, a meno che non si speri che la mafia e la ‘ndrangheta investano qui parte degli immenso capitali neri che lo scudo fiscale ha permesso loro di lavare con poca spesa e di riportare a casa.

Il tunnel è stato 20 anni in rosso e dopo 20 anni finalmente le sue azioni hanno prodotto un dividendo di 4 centesimi. Il Ponte di Messina invece sarà costruito quasi interamente con soldi pubblici, il che vuol dire che peserà sulle nostre spalle (leggi: tasse) per decine e decine di anni; peserà dunque sui nostri figli e sui figli dei nostri figli, inutile e pesantissimo.

Stiamo già sostenendo i danni ambientali e fiscali dell’Alta Velocità (18 anni di lavori) che è stata un massacro per l’ambiente e i cui costi diretti e indiretti risultano enormi. Quella doveva essere addirittura un’opera a costo zero, è costata 5 volte più della Francia, più della Spagna e del Giappone, dove hanno speso 9,7 milioni di euro a km, noi 60,7 milioni. Giuravano che sarebbe servita a trasportare merci alleggerendo le autostrada ma di merci nemmeno l’ombra. E hanno fatto la TAV quand’ancora non erano finite le infrastrutture di accoglienza, come la stazione di Bologna che sarà finita nel 2014.

Notiamo poi che, mentre il tunnel della Manica collega un binario a un binario, il Ponte collega un deserto a un deserto. Nessuno parla di potenziare la viabilità siciliana o calabrese o di ammodernare la rete ferroviaria Sicilia (al momento per andare da Palermo a Catania, 210 km, ci vogliono 4 ore).

E tutto questo per risparmiare 30 minuti! L’assurdità dell’impresa appare evidente.

Copio:

Il rapporto “Sos Impresa 2007” di Confesercenti definisce la Salerno-Reggio come ‘il corpo di reato più lungo d’Italia’. Un tracciato che disegna la spartizione del potere, le betoniere e gli escavatori segnalano le ‘famiglie’ dominanti sul territorio. Così la cartina stradale diventa un organigramma mafioso”. Le ‘ndrine coinvolte nelle diverse inchieste aperte dalla magistratura sono le stesse che “infiltrarono”, secondo la terminologia corrente, i lavori degli anni ’70, quando la costruzione dell’autostrada segnò il passaggio definitivo dalla mafia rurale specializzata in sequestri ad una criminalità imprenditrice che iniziava a prendere confidenza con compravendite, fatture, partite Iva. I soliti nomi: Piromalli, Molè, Mancuso. Capaci quindi di spezzare in due un paese ed impedire la circolazione che si vanta di essere una “potenza industriale dell’Occidente”….

Nel corso degli anni si è passati senza pudore dall’esaltazione del mercato, dell’iniziativa privata, del General Contractor e del Project Financing ad un interventismo statale degno dell’IRI. La cantilena delle “infiltrazioni mafiose” lascia pensare ad organismi infetti che provano ad inserirsi in un corpo sano, gli enti dello Stato e le imprese, ma questo è tutto da dimostrare.

“Adeguamenti”, procedure d’emergenza, criminali che si arricchiscono, lavoratori ricattati e licenziati, concentrazione di poteri. E perenni stanziamenti di denaro pubblico. Con le stesse tecniche della Salerno-Reggio Calabria, stanno costruendo il loro Ponte. Ora e coi nostri soldi.

Leggi l’articolo molto interessante

Per la Salerno-Reggio Calabria

http://napoli.indymedia.org/node/9539

Per i preavvisi della Dia sui patti tra le cosche siciliane e calabresi per la spartizione degli appalti

http://www.uonna.it/noponte1.htm

da masadaweb.org

Messaggi

  • La costruzione del ponte è il prezzo da pagare a Lombardo e soci affinchè non costituiscano il Partito del Sud ed alla Mafia affinchè continui ad appoggiare i partiti di governo e non faccia tanto casino !!

    Tutto ha un prezzo e tutto si compra ed in questo, bisogna riconoscerlo, il Berluska è maestro !!

    MaxVinella

  • VIVIANA,B .è una forma metastatica al 4° stadio.Come certe forme di tumore ci
    si accorge quando non c’è più niente da fare.La sua politica ormai è chiara:
    "Abbattere la democrazia " conquistata a caro prezzo sopratutto dalla sinistra
    italiana.Credo che non ci sia alcun dubbio che la libertà che lui ha in testa e che
    spesso evoca al suo popolo,non sia altro che quella della libera circolazione
    delle mafie collegate ad intrallazzi bancari e dove il Capitale ostenti sfacciate
    ricchezze per pochi.Insomma il Paese diventerà ricco con loro.I sacrifici dei
    lavoratori italiani , l’onesta fede di realizzarsi nel lavoro che i nostri padri
    costituenti posero all’art. 1 della Costituzione,saranno resi vani dalla impresa
    mafiosa che produrà sicuramente ricchezza per l’establishment.Ne perderemo
    in termini di civiltà per il nostro popolo,già abbastanza provato.Per quanto
    vorrei,ma i rimedi al momento sono ben pochi.C’è da augurarsi che il Padre
    Eterno c’è lo tolga da mezzo ai coglioni in un tempo ragionevolmente breve.
    Ciao Viviana seguo e sono sempre interessato al tuo pensiero.

  • QUESTO INDIVIDUO HA DISTRUTTO L’ITALIA SE è ARRICCHITO FINO ALLA ’’TESTA,’’ HA ROVINATO LA CULTURA, LA SOLIDARIETà, L’ONESTà MA CHE ALTO CAZZ... VUOLE ANCORA, CHE ASPETTA A SPARIRE DAL NOSTRO PAESE?DOVE VUOLE PORTARCI NEL BARATRO?