Home > La desolazione dei fatti
Berlusconi vince con una martellante campagna di terrorismo nazionale, demonizzando in modo scomposto con l’aiuto della Lega e del Fascio l’allarme sociale dei migranti, ignorando volutamente che i dati sulla criminalita’ comune in Italia sono in forte diminuzione, mentre sono in forte aumento i reati finanziari, che questo Governo come l’altro non fa che minimizzare, assolvere o indultare, per sporchi coinvolgimenti personali.
Siamo il 2° paese europeo per corruzione politica e finanziaria ma i media, giornali e tv, sono in mano a una Confindustria ammanicata coi giochi sporchi del potere politico quando i media non dipendano direttamente dallo stesso Berlusconi.
Cosi’, mentre negli USA centinaia di persone sono arrestate per corruzione in reati bancari o di impresa e vengono condannate a decine di anni di carcere, in Italia il reato finanziario, l’insider trading, la truffa ai danni dei risparmiatori, il furto di cosa pubblica e l’evasione fiscale sono lo sport piu’ diffuso e protetto, perpetuato mediante l’impunita’ di fatto, la protezione dall’alto, l’incaprettamento della magistratura, lo stupro del diritto processuale, la depenalizzazione del reato, la prescrizione, l’assicurazione di un’omerta’ generalizzata e, per peggiorare ancor piu’ la situazione, Scajola rinvia di 6 mesi la class action, o azione collettiva da parte delle vittime, chiudendo le porte al diritto di un giusto risarcimento.
Col grimaldello della sicurezza, Berlusconi si fa poi approvare da Napolitano, un decreto divenuto disegno di legge mancando i caratteri obbligati di necessita’ e di urgenza, in cui introduce dolosamente il segreto sui dati istruttori, una pesante censura col carcere per i giornalisti che informano l’opinione pubblica sui politici incriminati, e in cui ordina ai magistrati di rinviare di un anno i processi per reati sotto i 10 anni, con un’altra grave intromissione nell’autonomia della magistratura contro l’obbligatorieta’ dell’azione penale in cui introduce un pericolosissimo precedente di discrezionalita’ politica.
Si realizza il piano che aveva gia’ prefigurato di un capo dell’esecutivo che anno per anno stabilisce quali sono i reati da perseguire e quali no.
Con quest’ultimo provvedimento, Berlusconi blocca di colpo il proprio processo per corruzione in atti giudiziari a cui mancavano ormai solo due udienze, e in cui e’ accusato di aver pagato il testimone Mills per giurare il falso, reato che prevede 8 anni di carcere. Berlusconi avrebbe ’comprato’, pagando 600mila dollari, la falsa testimonianza del legale inglese favorendo il processo All Iberian e in quello sulle tangenti alla Guardia di Finanza.
Per rinviare di un anno il proprio processo, Berlusconi blocca altresi’ altri 100.000 processi penali per reati molto gravi, rapine, stupri, sequestri…, gettando le procure nel caos.
Il paradosso e’ che si dice di far questo “per combattere l’allarme sociale”, quando i reati sospesi sono proprio il 90% di cio’ che costituisce il vero allarme sociale.
Berlusconi dice di procedere “nell’interesse collettivo”, ma lo scandalo e’enorme. Mai si era visto un attacco cosi’ spregiudicato e sfacciato alla Giustizia. L’utilizzo dello Stato per i suoi peggiori interessi e’ diventato scandaloso e dittatoriale.
La dilazione del processo di Berlusconi di un anno prepara la ripresentazione del lodo Schifani per l’improcessabilita’ delle prime 5 cariche dello Stato (gia’ respinto perche’ incostituzionale), in tal modo Berlusconi si salverebbe per tutta la durata della legislatura dai suoi processi, intanto modificherebbe la Costituzione verso un presidenzialismo forte, un vero e proprio attentato alla democrazia che ha gia’ il pieno appoggio di Veltroni e Franceschini. Dunque Berlusconi non potrebbe essere processato per 5 anni, poi il Parlamento, in cui ha la maggioranza, lo eleggerebbe a pieni voti Presidente della Repubblica, e di nuovo, in base al Lodo Schifani 2, non potrebbe essere processato, col vantaggio ulteriore di avere, come Presidente italiano, non piu’ gli scarsi poteri che ha ora Napolitano, ma un potere forte a modello francese o statunitense, addirittura piu’ forte, avendo neutralizzato il Parlamento, assoggettato la Magistratura e comprato l’informazione. Il percorso verso la dittatura sarebbe cosi’ completo.
Questo piano infame si sta sviluppando col pieno appoggio della cosiddetta sinistra del Pd e del centro di Rutelli, mentre i partiti estremi si sono dissolti in un hara kiri impietoso e insensato, perdendo ogni buona occasione di immagine e lasciando cadere, con la difesa che Bertinotti ha fatto della casta, dell’indulto, del precariato e della guerra, ogni ulteriore attendibilita’. Il misfatto e’ compiuto col concorso doloso di tutti i partecipanti. Il Santo Padre da’ la benedizione finale.
Che questa strategia sia stata fortemente voluta dai DS fin dai tempi della famigerata bicamerale di D’Alema e senza la reazione forte della sx radicale e che ora il piano si completi col plauso unanime di Ritelli-Franceschini è aberrante.
L’unica ipotesi possibile, salvo appellarsi a demenza di gruppo o a implosione ideologica, e’ che la sx stia crollando a causa di una pesante infiltrazione affaristico-mafiosa.
La situazione e’ anche peggiore degli altri governi e prefigura la crisi gravissima della democrazia. Quella parte di cittadini che ancora crede nei valori democratici e’ rimasta priva di referenti istituzionali, nella deriva totale della politica parlamentare dal bene comune.
Di fronte ai gravissimi attacchi alla democrazia, al diritto e allo Stato, Veltroni non ha di meglio che parlare vagamente di una manifestazione popolare contro il Governo da farsi “in autunno”. Siamo distrutti dalla sua pochezza, dalla sua debolezza, dalla sua stupidita’, dalla sua sostanziale incapacita’ di capeggiare un’opposizione o di difendere il paese. Questo e’ peggio che inettitudine. E’ follia.
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Masada 728. L’emergenza della democrazia