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La destra, del Premier e della truffa, vuole Roberto in galera

Publie le domenica 2 gennaio 2005 par Open-Publishing
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Scarcerato l’aggressore del premier. La Destra furiosa: «In galera»
di red.

«In galera, in galera»: alla Destra piace fare il verso a Bracardi e sbraita perché Roberto Dal Bosco, l’uomo che ha tirato il treppiedi della sua macchina fotografica a Berlusconi, è stato scarcerato dal giudice. Il più scalmanato - non c’era da dubitarne - è il leghista Roberto Calderoni, l’uomo che tempo fa aveva proposto di fornire le donne padane di forbici con cui castrare gli extracomunitari che avessero tentato di violentarle. E chiede al suo compagno di partito, l’ingegnere nonché ministro della Giustizia, Roberto Castelli, di mandare gli ispettori nell’uffici del giudice per le indagini preliminari di Roma che ha scarcerato Dal Bosco. «Se fossi Castelli una visitina degli ispettori la farei fare» suggerisce il ministro delle Riforme nonché coordinatore delle segreterie leghiste. Scarcerarlo, secondo Calderoni, è diseducativo.

Questa Destra garantista a due velocità - i poveracci in galera, i potenti intoccabili - non si smentisce mai, ed anzi ha usato lo stupido gesto di San Silvestro per montare un’altra campagna di aggressione al centro-sinistra, imputato a vario titolo di fomentare l’odio e di sollecitare gesti inconsulti. «Non c’è stata nessuna campagna d’odio da parte del centrosinistra - ha reagito l’ex ministra della Sanità Rosi Bindi in un’intervista a La Stampa - è segno di una pericolosa deriva pensare di azzerare la dialettica politica. Non si può prendere ogni pretesto per ostacolare e delegittimare quanti non condividono o criticano apertamente l’operato del premier. Non si può utilizzare quanto è avvenuto venerdì sera per demonizzare l’avversario e tentare di cancellare il contraddittorio. Certo, le dichiarazioni di numerosi esponenti della Casa delle libertà non lasciano sperare molto al riguardo»

Secco anche il commento di Marco Rizzo, dei Comunisti italiani. «Tutto questo continuare ad infierire da parte di una destra garantista solo a parole e solo con chi detiene il potere, è uno spettacolo pessimo per il Paese. È evidente - prosegue Rizzo - che per la destra la legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la legge».

http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=40024

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