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La distruzione della scuola, un piano diabolico

Publie le giovedì 30 ottobre 2008 par Open-Publishing
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Quella di Berlusconi è stata una grandissima puttanata.

Quando qualcuno ti vuole ingannare spezza l’inganno in 2 parti e mentre tu stai attento alla 1a ti dà una pugnalata con la 2°.
E’ come quando ti fannno firmare un documento scritto a caratteri grandi apparentemente positivi mentre il capestro è contenuto nelle note a pié pagina in lettere quasi illeggibili
Il volpone nonché delinquente Berlusconi ha acceso i riflettori sul decreto Gelmini (i cui argomenti sono veramente miseri e pochini) mentre iniziava il grande attacco fraudolento alla scuola pubblica. E la pugnalata, intanto, la dava all’Italia coi tagli della Finanziaria di Tremonti.

Perché la grande manovra di distruzione della scuola italiana (leggi privatizzazione neoliberista e morte della scuola pubblica) si è sviluppato su 2 fronti: il decreto che apparentemente si occupava solo di voti in condotta e maestro unico(che poi misteriosamente è diventato ’prevalente’) e non mostrava gli 8 miliardi di tagli né il totale stravolgimento del diritto alla scuola, e dall’altra parte la Finanziaria, votata in 9 minuti e mezzo, che la scuola italiana la uccideva senza pietà e di cui però il volpone B non parla mai quando fa la bianca verginella dal candido manto al tg e "si stupisce" delle migliaia di persone in piazza dichiarando che " sono state manipolate da una sx menzognera". Il furbone sa benissimo che quello che sta facendo non si riduce ai voti numerici o ai libri di testo per 6 anni. E che la manovra di distruzione della scuola non sta solo nel decreto di quella idiota della Gelmini (altra finta innocentina) ma anche in quel documento che si guarda bene dal nominare e che si chiama "Atto del Governo sottoposto a voto parlamentare", il quale prevede una riduzione del personale docente di 87.000 persone e del personale ATA di 44.500.
e che in pratica comincia la grande privatizzazione della scuola, quella che trasformerà in fondazioni (enti privati) non solo le università ma "tutte" le scuole italiane.

Di questa grandissima puttanata su 2 fronti: FINANZIARIA e DECRETO, la Gelmini è responsabile diretta in quanto Ministro, anche se i corrotti sono 4: lei, Berlusconi, Tremonti e Brunetta, ma lei ne prenderà tutto il demerito di fronte alla storia.

Ma se molti sono abbagliati dal trucco di un Berlusconi che parla solo di 5 in condotta o libri di testo (o del grembiulino che non compare da nessuna parte), per fortuna un milione e duecento mila persone della scuola (minorenni o maggiorenni), che tonti non sono, hanno capito benissimo dove si andava a parare, loro e le loro famiglie.

E se tutti questi milioni di cittadini italiani vedono il premier che fa la sceneggiata sulle bugie della sx, insieme ai media compiacenti, loro non cascano affatto nel trucco e le piazze mostrano chiaramente che qui si legge tutto, anche le noticine a pié pagina e lo smantellamento della scuola pubblica è bello chiaro e B non ci ciurla nel manico dicendo che si tratta solo di minuzie (variazioni minime, secondo la Gelmini). Distruggere una scuola non è una minuzia! Distruggere un valore democratico, un diritto di tutti (anche dei ricchi, se mi permettete)..!

Qui si sta dicendo che si trasformeranno in fondazioni le università, ma la Gelmini si è già allargata a trasformare in fondazioni ’tutte’ le scuole esistenti!
Perché se le scuole diventano enti privati, chi ci manda i figli dovrà pagare rette altissime, come avviene in USA (dove per un anno di università si pagano in media 50.000 $) e i non ricchissimi se lo sogneranno di mandare il figlio all’università, ma anche alle superiori, ma anche alle elementari, perché la scuola diventerà un lusso per i più ricchi e sopravviverà (come in USA) solo un mozzicone di scuola pubblica di base senza fondi che sembrerà più un parcheggio del Bronx che un istituto formativo e da cui si uscirà senza saper nemmeno leggere, scrivere o far di conto (esattamente come in USA dove peraltro il 50% degli universitari ha borse di studio che qui non esistono.

Proprio bellino oggi Cossiga al Senato che godeva come un sadico e si divertiva come il gatto col topo, dalla sua sacra impunità, mentre dettava la lezione al grande allievo, la grande lezione fascista che non muore mai (mentre i cloni-bestia della dx ridevano e applaudivano):

1° fare lo gnorri e fingere che stiamo parlando d’altro ("ho letto il decreto - diceva il logorroico, fingendo di cadere dalle nuvole - ma nemmeno parlava dell’università, ma contro cosa stanno protestando queste piazze?" così da far parere che un paese intero si stava ribellando come uno scemo contro piccoli atti legislativi insignificanti, così, solo per far casino).

2° infiltrare i disturbatori (e li abbiamo visti quei 30 fascisti di Blocco Studentesco armati di spranghe di ferro arrivare indisturbati col loro bel camioncino bianco, con la polizia che faceva lo gnorri anche lei, come già aveva fatto a Genova, e aspettava che il pestaggio andasse bene avanti per intervenire e che i manifestanti raccogliessero la provocazione e si ribellassero

3° insistere con le azioni di disturbo fino a produrre una bella guerra urbana e a quel punto far intervenire la polizia con le armi, per ripristinare l’ordine, si intende, e se ci scappa il morto è meglio, e poi si dirà che erano tutti facinorosi della sx venuti lì solo a fare vandalismi e pestaggi (della sx!! ma lo sentite Mantovano, l’altro fascista, come era pronto a provocare!)

Ma il bel servizio dei furboni, il pestaggio durato mezz’ora a Piazza Navona, con quelli con le spranghe di ferro contro i manifestati disarmati, finisce con quella ragazza che grida:_
"Ecco, abbiamo fatto tutto al di fuori di tutti i partiti, per il bene di tutti, e ora tutti i giornali vedranno solo questo e diranno solo che c’è stato uno scontro tra fascisti e comunisti. E questi, fascisti e comunisti, per difendere i loro begli ideali, hanno mandato tutti a puttana, tutto quello che avevamo fatto! Ma vaffanculo tutti!"

Ma, si obietta, le università USA sono rinomate come le migliori del mondo. I nostri fisici o chimici o matematici farebbero un voto alla Madonna pur di andare a far ricerca in una università americana..
Prima di tutto nei tempi passati nelle università americane il dollaro abbondava (e non è che ci arrivassero con studi di base migliori dei nostri, ché anzi era proprio il contrario, qualunque italiano abbia lavorato all’estero lo può dire se i loro titoli di studio equivalgono ai nostri, e gli americani erano ben lieti di assumere ricercatori preparati in Italia)e persino adesso in tempi di crisi Obama promette di aumentare le sovvenzioni alla scuola di 14 miliardi di dollari..Noi facciamo tagli per 8!
E’ questa l’enorme differenza!

Poi.. gli USA la ricerca l’hanno sempre curata (noi no, ce la siamo messa sotto le scarpe grazie ai quei somari al governo),loro sono sempre andati a caccia di brevetti perché anche così si domina il mondo, noi un Rubbia lo abbiamo licenziato per sostituirlo con un elettricista non laureato della Lega, e gli USA hanno sempre avuto sponsor privati della ricerca e della scuola (noi no, abbiamo distruttori)

Ma ce li vedi la Marcegaglia o Berlusconi o Impregilo o Matarrese che finanziano la ricerca o la scuola o che danno borse di studio al 50% degli universitari meritevoli come avviene in USA? Piuttosto finanziano una squadra di calcio o una squadra di veline, sono allergici alla cultura. ALLERGICI!

Dov’è che noi abbiamo mecenati del valore di un Bill Gates? Gli imprenditori italiani sono più pidocchiosi dello Stato e ciechi come talpe ed è da quel dì che hanno dismesso ogni forma di ricerca! Tanto li campa lo stato di sovvenzioni o di tagli ai diritti dei lavoratori..

Lo Stato ha dato agli Agnelli in 30 anni 287 miliardi di vecchie lire. Che interesse avevano a finanziare la ricerca? Erano parassiti dalle vacche perpetuamente grasse. Se ne potevano infischiare della scuola italiana!
E dove sta poi il premio al merito in Italia?

Hanno il coraggio di dire che 8 milioni di tagli e la privatizzazione della scuola premieranno il merito e distruggeranno le baronie! E come di grazia? Affidando a rettori e direttori la nomina diretta dei dipendenti? Senza quella pagliacciata dei concorsi, dei punti, dei titoli, degli obblighi di legge..? Voi pensate che in un sistema che si basa tutto e solo sul nepotismo e il clientelismo, eliminare quel po’ di controlli, di leggi, di graduatorie che c’è ora e rimettere tutto alla libera gestione dei privati, pensate questo premierebbe il merito? Dovete essere marci per pensarlo! E non produrrebbe piuttosto dei piccoli feudi dove il nepotismo e il clientelismo di rettori o direttori sarebbero ancora più grandi?

Quando si fanno confronti tra due Stati, si dovrebbe avere la compiacenza di ricordare che se tutto il contesto cambia, confrontare un particolare diventa assurdo.

Dove lo vedete in America, almeno nel business della ricerca, il nepotismo, la corruzione, il clientelismo, il feudalesimo partitico che esiste in Italia? Credete che un Rubbia in America lo avrebbero cacciato? Non pensate, invece, che lo avrebbero riempito d’oro, perché portasse avanti le sue ricerche sull’energia solare?

Perché ha dovuto costruire le sue centrali pulite a specchi in Spagna e in Cina? E da noi no? E’ questo il merito che si vuole premiare? E’ questo il merito o l’eccellenza di un partito come la Lega che vuole ’regionalizzare’ le nomine, così che ogni regione si nomini quelli del proprio dialetto? E’ con queste coordinate mentali da sottosviluppati che riusciamo anche a cacciare dei leader internazionali della ricerca dalle università trattandoli come extracomunitari.

Ma quali confronti volete fare nella situazione in cui siamo messi?

E questi difetti cronici sono quelli su cui poggia il potere di questi partiti, i quali manderanno a fondo l’Italia piuttosto che smettere di rendere un popolo servile e di gestire il lavoro come fosse un privilegio e non un diritto.

E quando ho parlato di nepotismo e clientelismo, esentando gli USA per la ricerca, non mi riferivo certo alla politica. Perché proprio l’America ci dà l’esempio super di uno scimmione vestito da uomo come Bush figlio, alcoolizzato, fanatico e scemo, che diventa presidente dello stato più arrogante del mondo in virtù delle spinte date da suo padre Bush Senior, che ha imbrogliato i voti e si è fatto aggiudicare la nomina da quei giudici federali che egli stesso aveva fatto eleggere! Più nepotismo di così!

Ma almeno quando si deve nominare un primario di cardiochirugia in America nominano il più bravo. Noi: il più raccomandato politicamente! E’ questa la nostra sciagura! E domani sarà pure quello pi ricco! Perché il povero non ci arrievrà mai a diventare nemmeno dottore semplice, continuando così.

E la Lega sceglierà piuttosto un cafone padano che un genio della cardiochirurgia calabrese, per farsi operare al cuore, che però parla bergamasco, sai che eccellenza!

Un gigantesco piano di privatizzazione della scuola! Ecco cosa sono l’orrenda Finanziaria di Tremonti e il decretino della Gelmini!

E perché si parte proprio dalla scuola primaria? Perché qui le scuole sono tante. Perché qui lo Stato ha finora investito un enorme capitale che si vuole riprendere. Perché, se si vuole tagliare le gambe al popolo, si comincia col dargli una pessima scuola di base, come avviene nel Bronx, così sarà spiantato in partenza. Un anno di meno per la scuola dell’obbligo, due ore di meno per l’orario di classe. Il popolo deve abituarsi a restare suddito. se la scuola di base è corta e pessima il povero non imparerà a parlare, non imparerà a capire, non riuscirà mai a difendersi, resterà per sempre somaro, un somaro che può solo portare una soma mai un uomo libero.

E non saranno certo 8 miliardi di tagli e la perdita di 87.000 docenti a rendere migliore la scuola primaria, come la Gelmini puntigliosamente pretende.

E non sarà certamente il 5 in condotta o i voti numerici a diminuire la criminalità e il pericolo sociale. Le disagiate e fatiscenti scuole del Bronx, scuole per neri o per bianchi poveri, lo dimostrano benissimo. Le disadattate scuole delle banlieux francesi lo provano benissimo che dove non c’è cultura, investimento e civiltà, il disagio sociale aumenta e con esso la criminalità, oppure, come nelle scuole austriache, aumenta l’estremismo di destra, che è un’altra forma di disadattamento sociale e culturale.

Non c’è certo da gioire a fare confronti con altre scuole europee. La nostra era la prima in Europa. Questi cafoni la vogliono distruggere!

Qualcuno, meno idiota degli altri, si è reso conto benissimo che il problema è la Finanziaria di Tremonti e non solo il decretino della Gelmini. E allora, sentendo parlare di referendum, trema di fronte alla potenziale forza d’urto di milioni di italiani, operatori della scuola e parenti vari, e si affretta a dire che contro la Finanziaria un referendum non si può fare, perché la Costituzione vieta referendum contro leggi finanziarie. Ma la Bindi è furente e dice che una forma si troverà, oh se si troverà! Tutto pur di non farla passare liscia, perché questa è troppo grossa!

Ma il massimo dell’impudenza è che siamo in piena crisi mondiale di quel liberismo che la banda dei 4 vuole imporre a ogni costo! E che quello spocchioso Tremonti ha appena pubblicato un libro “La paura e la speranza”, in cui finge di voltare gabbana ideologica, sembra quasi un no global sulla via di Damasco, finge di avversare proprio quel mercatismo che ora vuole imporre alla scuola italiana, farne una merce che si deve comprare e vendere e non più un diritto dei cittadini, un diritto di democrazia!

Ma si può essere più serpentini di così?

E questo piano diabolico di mercatismo della scuola e di affossamento di un intero paese viene imposto con un decreto di necessità e urgenza, senza sentire il parere di nessuno, usando, come fosse una invalida mentale, una trentacinquenne senza esperienza, e viene fatto votare alla fiducia da un parlamento di zombi, senza che sia dato all’opposizione alcuna facoltò di emendarlo democraticamente e anzi con lo sfottò di chi dice: Non avete nemmeno proposte! Anche lo sfottà ci tocca!

da masada

http://www.masadaweb.org

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