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La falsa verità del nonno superman

Publie le giovedì 20 agosto 2009 par Open-Publishing
4 commenti

Ancora una volta Silvio Berlusconi tenta il gioco di prestigio: con un colpo di magia prova a fare scomparire la realtà. O almeno a colorarla con la vernice dei sogni. Sogni italiani, sogni casalinghi, sogni isolani. Da Villa Certosa, circondato da figli e nipotini, si mostra in una serie di foto ritoccate che gli tolgono dieci anni, e rilascia agli italiani la sua versione.

C’è una strategia ben precisa: ribattere il chiodo con sicurezza, in modo che l’Italia berlusconiana, e anche l’opinione pubblica più o meno neutrale, si rafforzi nell’idea che il premier è puro come un giglio. Naturalmente ciò che ha detto nell’intervista rilasciata a Chi, settimanale di proprietà, è stato studiato e calcolato con attenzione certosina. Il premier sostiene di non avere mai intrecciato ""relazioni" con minorenni" e di non avere mai "organizzato "festini"". Le sue cene, "simpatiche" erano "ineccepibili sul piano della moralità e dell’eleganza". Infine, spiega Berlusconi, "non ho mai invitato consapevolmente a casa mia persone poco serie".

Si tratterebbe innanzitutto di capire che cosa significa quell’avverbio "consapevolmente". Vuol dire che "inconsapevolmente" persone poco serie sono state ospiti di Palazzo Grazioli e di Villa Certosa? È un’ammissione involontaria? In ogni caso va messo agli atti che il premier insiste con la strategia delle verità distorte.

Indifferente a tutto, alle registrazioni con le escort e alle conversazioni telefoniche con il procacciatore Giampaolo Tarantini, Berlusconi modella il proprio racconto accusando i suoi nemici di avere montato un castello di "calunnie". Questa sottrazione di realtà gli viene facile perché da quando è emerso lo scandalo della prostituzione di regime i media televisivi controllati politicamente hanno fatto il possibile per imboscarlo. Il Cavaliere può raccontare a cuor leggero che anche la Cei e il suo organo di stampa, Avvenire, sono caduti nella trappola allestita dai suoi avversari, e che l’intero mondo cattolico è stato ingannato da un cumulo di bugie e di notizie false ai suoi danni.

Fin qui non c’è da stupirsi. Sono settimane che il premier si aggrappa ostinatamente alla sua versione, sicuro che la gente si convincerà che tutte le chiacchiere su di lui sono semplicemente gossip, pettegolezzo, calunnia, un caso di malevolenza politica organizzata. Ma forse per capire meglio la tattica berlusconiana è opportuno mettere a fuoco anche gli strumenti mediatici a cui è ricorso. Le foto famigliari pubblicate da Chi sono di impressionante chiarezza nelle intenzioni: si rilascia un’intervista a un settimanale popolare, per comunicare all’Italia del popolo e al Popolo della libertà che Berlusconi è un’immagine sacrale, un politico senza macchia. Le immagini con il nipotino di 22 mesi, o quella pensosa nello studio privato di Villa Certosa, intendono rappresentare il profilo di una figura esemplare e incorrotta, legatissimo alla famiglia nonostante le pratiche del divorzio da Veronica Lario, dopo "una vera storia d’amore" durata trent’anni.

Il "Nonno Superman", come lo chiamano in modo impegnativo i nipoti, non esita a proporsi come una figura insieme ricchissima e popolare, una guest star del suo giornale, del suo impero economico, di un’estate da favola. Non ci sono tabù estetici nello stile di un protagonista che impone la sua presenza dichiarandola insostituibile. Lo si riscontra osservandolo accanto a una fontana dal curioso stile assiro-nuragico, ma ciò che colpisce è il contesto di contenuto e di immagini del giornale domestico. Basta girare qualche pagina, infatti, e la figura del premier cede il passo alle specialità di un settimanale di pettegolezzi: gli spettacolari tatuaggi del macho Fabrizio Corona, le confessioni dell’ex tronista Costantino Vitagliano, le carezze hot tra Federica Pellegrini e il suo fidanzato Luca Marin.

Tutto questo potrebbe apparire una caduta nel trash, ma il giudizio sarebbe impreciso. Come sempre quando si trova in difficoltà, Berlusconi inventa la sua realtà virtuale, e cerca di uscire dalla trappola con un volteggio da acrobata. Inventa un mondo a colori che sorprende il pubblico, genera ammirazione, suscita solidarietà nei fan. Il berlusconismo non è semplicemente una patina di glamour su una modalità di vita. È una filosofia: una visione che mescola bugie, propaganda politica, interessi privati, fascino della ricchezza, costruzione dell’immagine, manipolazione delle opinioni. Con l’idea che in fondo, e in genere, Berlusconi siamo noi. O che dovremmo essere con lui. Che la società italiana deve accettare la mitologia creata da un capo benevolo e ferito dalla perfidia dei nemici. Di nuovo è "una storia italiana", come si intitolava l’epopea illustrata del berlusconismo. E anche questa volta smontare l’inganno non è facile, in un paese dominato dal conformismo e dalla sicurezza tracotante con cui i media padronali e di Stato si sono impegnati a occultare la realtà.

20 agosto 2009

http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-21/berselli-20ago/berselli-20ago.html

Messaggi

  • Il suo nome è spuntato nell’inchiesta barese su Tarantini e sul giro di ragazze
    da portare alle cene di Berlusconi. E ora Graziana Capone parla a Novella 2000

    "Mi sento la più vicina a Silvio"
    Lui come Gesù, io forse la nuova Veronica"

    Definisce se stessa "Alice nel Paese delle meraviglie", mentre la D’Addario
    è "l’angelo caduto all’inferno". Frecciate anche contro la Arcuri: "Si faceva pregare..."

    ROMA - Il nome di Graziana Capone - nota alle cronache anche come "la Angelina Jolie di Bari" - è spuntato a luglio nell’inchiesta pugliese su Gianpaolo Tarantini, e sul suo ruolo di reclutatore di presenze femminili per le cene a Palazzo Grazioli o Villa Certosa. Lei aveva ammesso subito l’"amicizia" col premier, negando però risvolti mercenari: "Non tutti sono in vendita", aveva scritto su Facebook. Ma adesso, intervistata da Novella 2000, Graziana si mostra molto più prodiga di particolari. Raccontando la sua infatuazione per il "presidente", che paragona addirittura a Cristo: come Gesù, spiega, "lui dice ’Lasciate che i fanciulli vengano a me’"...

    Per il resto, nella lunga chiacchierata col giornale di gossip, la giovane donna rivendica - come aveva già fatto coi cronisti di Repubblica qualche settimana fa - il suo ruolo di favorita di Papi ("ma io non lo chiamo così", precisa): "Nel posto più vicino al cuore, alle sue cene, lui vuole me". Forse perché, aggiunge "somiglio a Veronica Lario". Un paragone, questo, che sembra non imbarazzare affatto la volitiva ventiquattrenne. Protagonista, secondo quanto emerso a margine dell’inchiesta barese, di un week end al centro Messegué di Todi, chiuso ai clienti "normali", e interamente a disposizione sua, del premier e di altre due ragazze.

    E varie settimane dopo queste rivelazioni la linea seguita da Graziana è la stessa: lei e Silvio sono legati da una bella, affettuosa amicizia. Che continua, e che continuerà: "Magari sarò la nuova Veronica", azzarda. Poi spiega: "Quello col presidente è un rapporto assiduo, ci sentiamo moltissimo al telefono". Lei stessa lo definisce "un grande seduttore, eccome se lo é"; anche se, facendo un piccolo passo falso rispetto alla difesa a tutto campo del Cavaliere, ammette di non aver portato alle cene berlusconiane sua sorella più piccola "perché tendo a preservare le persone che amo".

    Ma non è solo un gran seduttore, Silvio, nelle parole della Capone. Visto che a un certo punto i suoi toni si fanno quasi mistici: interpellata sul perché lui si circondi sempre di giovani, specie di sesso femminile, spiega che il suo è una sorta di evangelico "lasciate che i fanciulli vengano a me. Il presidente , come Gesù, dà ai giovani un’idea di concretezza, trasmette energia". Segue ulteriore citazione religiosa: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Forse è per quest’aura di santità, di autorevolezza, quasi di infallibilità che la ventiquattrenne confessa candidamente a Novella di aver chiesto a lui il "permesso" di dare l’intervista.

    Non con tutti, però, Graziana è così prodiga di belle parole. Ad esempio, passando a Patrizia D’Addario, sembra di precipitare dal paradiso berlusconiano al girone dei peggiori peccatori: "Lei è l’angelo caduto all’inferno, io sono Alice nel Paese delle meraviglie". Anche verso Tarantini non è tenera: "Non mi ha mai convinto". E infine una frecciatina a Manuela Arcuri: "Per la cena di Natale a Palazzo Grazioli Tarantini la chiamò: ma lei faceva la capricciosa, diceva ’non so’... Avrebbe voluto un invito diretto del presidente".

    Quanto al futuro, la Capone dice che non le spiacerebbe una nomina a ministro. Ma può anche darsi che finirà a fare l’attrice, il magistrato o l’avvocato: "Ma solo per sostituire Ghedini", puntualizza.

    20 agosto 2009

    http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-21/graziana-2/graziana-2.html

  • bah. Mi sembra il solito articoletto che può fare quel trombone di Berselli che pensa pure di essere simpatico: un po’ di ironia sul PD (era forse in ferie lui?!) e qualche pensierino su Berlusconi attento a non "dirle troppo grosse"... BAH!

  • Il quotidiano Gb pubblica un articolo sull’uscita della nuova
    edizione del libro "Tendenza Veronica" di Maria Latella

    Il Times: "A Berlusconi consigliano
    una clinica per dipendenze sessuali"

    dal nostro inviato CRISTINA NADOTTI

    LONDRA - La nuova edizione del libro "Tendenza Veronica" di Maria Latella, ritratto della ex moglie di Berlusconi e cronaca della loro relazione tormentata, non è sfuggita alla stampa inglese. Gran parte dei quotidiani britannici e il tedesco Spiegel danno infatti notizia della pubblicazione del libro, con titoli che si concentrano sulla "dipendenza sessuale" del cavaliere.

    Il Times pubblica oggi un ampio articolo sull’uscita del libro, mercoledì prossimo, e lo titola "Berlusconi consigliato di entrare in una clinica per guarire la dipendenza sessuale". A cinque anni dalla prima edizione, Latella inserisce nel libro gli ultimi capitoli della saga familiare Berlusconi-Lario, e il Times è colpito da quello che Veronica Lario racconta alla giornalista e aveva di fatto scritto nella lettera su Repubblica dello scorso maggio quando affermò che suo marito "è un uomo malato e ha bisogno di cure". "Alcuni membri del circolo più ristretto di Berlusconi consigliano alla coppia di separarsi formalmente - dice Latella nel libro - e chiedono a Veronica Lario di tornare al fianco del marito dopo un periodo di separazione per aiutarlo a tornare in se stesso... anche con un ricovero in quelle cliniche specializzate nella cura delle dipendenze dal sesso".

    "Ma su questo scenario - anticipa il Times del libro della giornalista del Corriere della Sera - non c’è stato un accordo definito e molto dipenderà da quanto la stampa - soprattutto all’estero - continuerà ad essere attratta dalle notizie sulla vita privata di Berlusconi". Il libro, secondo il giornale inglese, non specifica se tra chi consiglia il ricovero al Cavaliere ci sia la stessa Lario o i suoi tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi. "Una fonte indicava ieri - dice il Times - che l’idea della clinica sia venuta fuori per la prima volta dopo il G8 dell’Aquila.

    Il Times parla anche dei dissapori tra Berlusconi e la figlia Barbara, causati, secondo la ricostruzione della latella, dagli attacchi fatti dai giornali del Cavaliere a Veronica Lario dopo la lettera a Repubblica e la richiesta di divorzio. Il resoconto del giornale sottolinea poi l’amarezza di Veronica Lario per le continue bugie del marito: "Anche se parlassi con lui, mi racconterebbe un’altra delle sue bugie e io questo non lo sopporto più - riporta il libro - Non posso rassegnarmi ad essere la sua infermiera e non riesco a impedirlgi di rendersi ridicolo agli occhi del mondo". Il mese scorso, secondo Maria Latella, Veronica Lario av rebbe così messo una pietra sul suo matrimonio con Berlusconi: "Ciò che mi rattrista di più è che un uomo come Silvio si sia ridotto così. Ha fatto così tanto, ha ottenuto così tanto e ora la gente parla soltanto di cose che mettono in secondo piano ciò che lui è realmente".

    Anche il Telegraph (altro giornale dell’area conservatrice britannica) dedica un intero articolo all’uscita del libro di Maria Latella e parla di "prima intervista rilasciata da Veronica Lario dopo l’annuncio del divorzio". "Il libro, che screditerà ulteriormente Berlusconi agli occhi di molti italiani - scrive il quotidiano - fornisce una descrizione dettagliata dei giorni cruciali di Aprile e inizio maggio, quando Veronica Lario decise che non era più disposta a tollerare i flirt e la continua ricerca del marito della compagnia di giovani attrici e showgirls". L’Observer, invece titola "Veronica Lario parla del divorzio dal ’ridicolo Berlusconi?" e sottolinea che la Lario non ha aveva scelta per salvare la sua autostima.

    Il tedesco Der Spiegel titola "si deve far curare in una clinica per dipendenze sessuali e fa poi la cronistoria di "tutte le bugie" che il Cavaliere avrebbe raccontato alla moglie. La Bild promette invece "nuovi piccanti dettagli" sul Cavaliere dalle confidenze fatte da Veronica Lario a Maria Latella e sottolinea come l’ex moglie di Berlusconi abbia sopportato "fino all’ultima bugia, quando disse di dover partecipare a un vertice sui rifiuti a Napoli e invece voleva andare alla festa di compleanno di una diciottene a Napoli".

    Perfino nella remota Cipro si interessano agli affari di casa nostra e il Cyprus Mail, in un articolo firmato da Arnold Cassola, dice che "le storie su Berlusconi che occupano le pagine dei giornali di tutto il mondo sarebbero soltanto divertenti - e di certo lo sono - se non fossero così deleterie per l’immagine dell’Italia e rivelatorie del sistema politico immobilista del Paese". Anche l’austriaco OE24 parla dell’uscita del libro con il titolo "Berlusconi ha bisogno di curarsi per la dipendenza sessuale", ma la cosa più interessnate è la ricostruizione a brevi capitoli che il giornale fa della vicenda. Uno è intitolato "Come Berlusconi si è creato un harem".

    (23 agosto 2009)

    http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-21/trend-veronica/trend-veronica.html

    • La stampa britannica insiste sulle vicende di Berlusconi.

      Il Daily Telegraph: "Povere infermiere
      che dovranno curare il vecchio debosciato"

      dal nostro inviato CRISTINA NADOTTI

      LONDRA - Sono molto numerosi gli articoli sulla stampa internazionale che annunciano l’uscita, domani, della nuova edizione di "Tendenza Veronica" il libro di Maria Latella che racconta anche l’ultimo capitolo del matrimonio tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi. E tutti sottolineano in particolare il suggerimento al Cavaliere di farsi curare in una clinica per dipendenze sessuali.

      L’articolo che però riprende l’argomento in modo più approfondito e polemico è quello di Celia Walden, una commentatrice del Daily Telegraph che prende spunto dalle vicende del presidente del consiglio per fare un’accusa pesante a tutti gli uomini italiani. "Povere infermiere che dovranno assistere Berlusconi nella clinica per dipendenze sessuali - scrive Walden - Me lo immagino già, il vecchio debosciato, invitare la più giovane a sedersi sulle ginocchia di Papi, o mentre dice alla sua terapista che sarebbe bellissima se sciogliesse i capelli, si togliesse gli occhiali e indossasse un bikini fatto di liquirizia. Sì, se i dottori proveranno a evitare una diagnosi di "caso senza speranza", potranno trovarsi in gravi difficoltà".

      "Questo, naturalmente, se Berlusconi deciderà di farsi curare - dice la giornalista inglese - ma basteranno due settimane per guarire 60 anni da donnaiolo?". Walden passa poi dal caso particolare a quello generale, spinta dal fatto che, racconta, quando era studentessa a Siena si è beccata un pizzicotto nel sedere da un uomo, mentre questi era in auto con la moglie. "Togliere la ’dipendenza sessuale’ a un italiano - sostiene - è come chiedergli di evitare la cadenza musicale quando parlano. I sintomi - lei ha controllato la descrizione in dizionari medici, sostiene - Si adattano allo stereotipo nazionale a buon titolo affibbiato agli italiani". In pratica, per Celia Walden e la sua descrizione clinica, tutti gli italiani "hanno una ossessione profonda e non comune per il sesso che rende loro difficile impegnarsi o mantenere relazioni personali sane".

      È invece più tenero il francese Le Figaro, che parla dell’"inossidabile" Berlusconi in una intera pagina. Il giornale conservatore nota comunque che con gli ultimi scandali "il suo mito si è incrinato" e che alla vigilia dei suoi 73 anni ha dovuto "rinunciare alle feste", alle "battute fuoriluogo" per "cercare di rifarsi una reputazione". Sui rapporti con la Chiesa Le Figaro osserva: " È la sua preoccupazione più grande in questo momento".

      Un lungo articolo apparso sul sito arabo Al Arabyia sottolinea la preoccupazione per l’attitudine degli italiani "abituati agli scandali". Il media arabo ricorda, come fatto nei giorni scorsi da altri giornali, che Berlusconi fungeva da prosseneta già per Bettino Craxi e che sono state le sue televisioni a introdurre in Italia le trasmissioni in cui il ruolo della donna è mercificato. Dopo aver fatto un elenco dei processi a carico di Berlusconi e degli attacchi della stampa internazionale, Al Arabiya paragona il Cavaliere a un novello Nerone e spiega la sua ascesa con la debolezza dell’opposizione.

      Grande pubblicità all’uscita di "Tendenza Veronica" sulla stampa tedesca, sulla Frankfurter Rundschau, secondo il quale il clamore per le vicende di Berlusconi era un po’ scemato, ma adesso il libro aprirà un nuovo capitolo interessante anche per la stampa internazionale, e sul Tagespiegel, che sottolinea che Veronica Lario non ne poteva più di bugie.

      Anche l’irlandese Irish Independent nel parlare del libro sottolinea la "rete di bugie" che ha portato Veronica Lario a chiedere il divorzio. Il quotidiano si stupisce che "nonostante l’esplosivo contenuto dei nastri registrati da Patrizia D’Addario" "gli Italiani restino così fedeli al loro discusso premier".

      In Spagna El periódico Mediterraneo titola "Berlusconi drogato di sesso secondo la sua ex" e El periodico de Catalunya riferisce che Veronica Lario ha svelato "la sporcizia" di cui si circonda suo marito, in particolare le giovani che gli girano intorno "disposte a lanciarsi nella bocca del drago". Anche il quotidiano australiano di Adelaide The Advertiser parla di un "Berlusconi sex addict".

      25 agosto 2009 da "Repubblica"