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La legge di Dio

Publie le lunedì 12 febbraio 2007 par Open-Publishing
6 commenti

Dal 1000 al 1200 la Chiesa promosse una serie di guerre commerciali contro i mori (le crociate), dicendo che era la legge di Dio.

Nel 1300 massacrò 4000 ebrei spagnoli seguendo la legge di Dio.

Dal 1400 al 1700 sterminò 6 milioni di donne innocenti come streghe per la stessa ragione .

Nel 1500 eliminò decine di migliaia di albigesi, valdesi, catari.. idem come sopra.

Nel 1600 i Gesuiti decisero che il Sudamerica, per legge di Dio, era di proprietà della Chiesa e fecero fuori migliaia di indios.

Sempre nel 1600 la Chiesa decise che la Terra stava al centro del sistema solare e che chi lo negava si metteva contro la legge di Dio.

Nel 1800 la Chiesa proclamò che l’illuminismo e la scienza erano parimenti contro le legge di Dio.

Nel 1800 Pio IX sancì che la legge di Dio era la condanna di 80 posizioni dell’era moderna: ateismo, comunismo, socialismo, liberalismo, panteismo, naturalismo, matrimonio civile, ribellione alle autorità, negare alla Chiesa i possessi materiali o ingerenze politiche ammettere in uno stato più religioni, rifiutare che il cattolicesimo fosse unico e supremo..

Nel 1900 la legge di Dio spinse il Papa a sostenere dittatori come Hitler, Franco, Pinochet, Marcos ..a mettere in salvo i capi nazisti e a difendere Pinochet chiedendone la non estradizione.

Ma sempre la legge di Dio, lo spinse a condannare la Teologia della Liberazione e qualunque movimento cattolico fosse dalla parte dei poveri contro i ricchi.

Nel 1900, sempre accampando la legge di Dio, il Papa negò il diritto all’istruzione, le scuole pubbliche, la parità femminile, il voto ai cattolici e alle donne, il divorzio, l’autodeterminazione femminile, la fecondazione assistita, la ricerca sulle staminali, la dignità dei diversi sessuali, il diritto ai preti di avere una famiglia, la gestione femminile dei sacramenti e la carriera ecclesiastica delle suore.

Oggi Raztinger rifiuta gay, PACS e DICO, e dichiara che “la sua personale idea” di famiglia discende direttamente dalla "legge di Dio".

Francamente di questa stravagante e presunta "legge di Dio" (e con tutto il migliore rispetto per Dio) cominciamo ad averne le palle piene!

"Il concetto del diritto naturale
è un concetto dell’immobilismo borghese,
con cui si sono voluti rendere
eterni e immutabili alcuni rapporti
che erano funzionali
alla societa’ borghese"

(Padre Ernesto Balducci. Ripubblicato da Famiglia Cristiana)

Messaggi

  • Se si considera che Galileo è stato riabilitato solo dieci anni fa e ci sono molti dubbi su Darwin.D’altronde condannarono i Montgolfier per aver invaso il regno di Dio(ricordate: se Dio avesse voluto che l’uomo volasse gli dava le ali)erano contro l’anestesia soprattutto per le donne(tu partorirai con dolore), contro i vaccini e persino contro il lavaggio delle mani (fecero chiudere Semmelweiss in manicomio). In compenso molti papi erano a favore ell’astrologia, dell’alchimia ed altre fesserie del genere.

    • A dire la verità la riabilitazione di Galileo è stata una manovra per accreditare l’ipotesi che scienza e fede abbiano la stessa validità, inoltre NON si trattava proprio di riabilitare nessuno! Quello è stato l’ennesimo atto di arroganza della chiesa che ritiene sempre di pontificare su ogni cosa, condannando o riabilitando a proprio uso e consumo. Se la chiesa fosse stata in buona fede aveva una sola cosa da fare: chiedere scusa, dire di avere imparato dalla lezione, e promettere di non farlo più! Invece continua imperterrita, e con l’arroganza di sempre, a imporsi nella vita sociale.
      La stessa cosa si ripropone con Darwin che oggi cercano di discreditare con la rinnovata teoria del "progetto intelligente" (ID).

      Ma non è di questo che volevo parlare.
      L’articolo "La legge di Dio", postato da Viviana Vivarelli sembra che sia di Balducci e prelevato da Famiglia Cristiana. La cosa mi ha molto incuriosito e sono andato a vedere nel sito del giornale ma non vi ho trovato traccia. Gradirei quindi che Viviana fosse più precisa e postasse il link che, specialmente in casi come questo, è molto importante poter verificare, altrimenti si perde necessariamente di credibilità.
      Saluti, Roberto

    • Caro Roberto
      ho postato l’intera conferenza stampa tenuta da Padre Balducci nel marzo 1974 (al tempo del Referendum sul divorzio) all’Isolotto e pubblicata da Adista nel numero 12 del 10 Febbraio, ripubblicata da Famiglia cristiana.
      A me è arrivata da parte di don Aldo Antonelli, parrocco di Antrosano (Abruzzo), assunto agli onori di cronaca per aver rimandato al mittente l’opuscolo che Berlusconi mandò a tutte le parrocchie dipingendo FI come un partito cristiano.
      Non essendo lettrice di Famiglia cristiana, gli ho chiesto i riferimenti esatti anche sulla pubblicazione su Famiglia cristiana.
      L’Isolotto era un quartiere dormitorio periferico di Firenze dove nel ’68 migliaia di cattolici si raccolsero per una contestazione alla Chiesa, don Mazzi, Balducci ecc., erano i tempi del Vietnam e dei diritti dei neri d’America (vedi <http://www.comunitaisolotto.org/chi...> ,
      <http://www.tempidifraternita.it/rec...> )

      L’analisi di Balducci è lucidissima: la Chiesa di Roma fonda il suo potere sul controllo della famiglia, questa ha come base, non certo un presunto diritto naturale o una presunta volontà divina e tantomeno un nucleo di valori e diritti reciproci, bensì una precisa "finalità economica".
      La visione che la Chiesa oggi vuole imporci sulla famiglia deriva dalla concezione proprietaria dalla famiglia romana, dove il pater familias è il possessore dei beni e moglie e figli sono considerati di sua proprietà.
      La moglie vale solo in quanto gli può dare figli che erediteranno il patrimonio, altrimenti può essere ripudiata, non le sono riconosciuti diritti personali o civili, è solo una incubatrice (come la definì Aristotele) con un valore puramente strumentale, come del resto aveva nel mondo greco.
      La stessa concezione strumentale e non paritaria della donna deriva anche dall’ebraismo. La Bibbia parla di ripudio della moglie sterile e di figli concepiti con le schiave.
      Tutte e tre le religioni del Libro (Bibbia), ebraismo, cristianesimo e islamismo, poggiano su una concezione economica della famiglia che non riconosce diritti alla donna.

      Il vero asse portante è "il patrimonio" e intorno a questo si svilupperà la successiva normativa, una concezione meramente economica, su cui le autorità religiose fondano il loro potere e che confluirà poi nella concezione dello stato borghese, rendendo ovvio l’appoggio che la Chiesa ha sempre dato alla destra e l’avversione che ha sempre avuto per tutti i movimenti liberatori della persona: ideologie evolutive, scuola pubblica, divorzio, voto alle donne, fecondazione assistita, diritti femminili, autodeterminazione, famiglia anche ai sacerdoti e, ora, regolamentazione delle coppie di fatto e anche dei PACS.
      E’ proprio una struttura economica su cui è stata costruita artamente una sovrastruttura fideistica.

      Per i primi 1500 anni del Cristianesimo non ci fu un particolare interesse per la famiglia; ma dopo il concilio di Trento (fine ’600), la Chiesa precisò le sue leggi considerando la famiglia l’istituto economico fondante dello stato. Si tenga conto che il riconoscimento dell’anima nelle donne avviene dopo il 1300 e il riconoscimento della parità uomo-donna non è mai avvenuto.

      Il discorso sui PACS scardina questa struttura, rimettendola in gioco, e spostando l’attenzione dai diritti del patrimonio ai diritti della persona.
      Non esiste alcun diritto naturale, la Chiesa mente ripetendo vecchi stereotipi oggi poco credibili, c’è solo un blocco storico basato sul possesso che intende fermare i tempi per appoggiare una tipologia di stato borghese che è un affronto ai diritti della persona e non è più tollerabile nei nostri tempi.

      Il Concilio di Trento venne dopo la riforma di Lutero e segnò molte differenze con i protestanti che avevano introdotto il matrimonio di preti e suore o l’accesso delle donne alla carriera ecclesiale e alla somministrazione dei sacramenti. Esso segnò due percorsi diversi nella normativa sulle famiglia, pur restando centrale, anche nel mondo protestante, il valore dei beni economici e anzi i protestanti introdussero un’etica del lavoro, degli affari e dell’arricchimento ancora più decisa, ma cominciarono due percorsi diversi sui diritti delle donne.
      Più che due etiche "divine", protestantesìmo e cattolicesimo furono due concezioni "economiche". Bush oggi le ha avvicinate con i teocon che hanno mescolato orrendamente il mercato con la fede e la proprietà con la guerra, coprendo col nome di Dio ogni sorta di avidità e nefandezze.
      Non si dimentichi che le guerre infinite di Bush sono prettamente economiche ma sostenute dalla parte reazionaria degli elettori a causa delle sue dichiarazioni reazionarie sulla famiglia contro i diritti delle donne
      Dice bene Balducci che l’ideologia cattolica è quella del mondo borghese e che sotto c’è un cpreciso sistema di rapporti di proprietà.
      Non esiste un modello cristiano di famiglia e tantomeno esiste una "famiglia naturale".
      La cosiddetta famiglia è un prodotto storico, a cui si ispirarono legislazioni monarchiche (vedi codice Napoleonico) o borghesi.
      Oggi lo stato borghese è in crisi e i suoi eccessi stanno distruggendo il pianeta.
      Se non si passa dai diritti della proprietà a quelli della persona, abbiamo poca speranza di evolvere l’umanità e di salvare il mondo.
      Per questo gli inciuci che anche all’interno del centro-sinistra si stanno delineando contro i PACS vanno molto al di là di questo istituto in sé e sono ancora più spregevoli. Per questo non possiamo che biasimare Prodi per non mettere alla fiducia i pur malfatti DICO. Pensare poi a un futuro Partito Democratico che annienterebbe ogni valore della sinistra in accomodamente inaccettabili e magari guidato dallo stesso Prodi signiica la morte di una ideologia

      viviana

      viviana

    • Ciao Viviana,
      ti ringrazio della lunga e interessante precisazione (che però non ha dissipato tutti i miei dubbi... ma mi è venuto il sospetto che derivino dal fatto che a un certo punto della pagina termini l’intervento di Balducci e lo scritto continui con parole tue).
      ...Mi ricordo dell’"Isolotto" e di quel periodo... Ho anche molta stima per i redattori di Adista alla quale sono stato abbonato per vari anni e purtroppo non più rinnovato nell’ultimo per impossibilità economiche.

      Approfitto invece per chi fosse interessato, che la "finalità economica" nella concezione della famiglia romana a cui accenni, è ottimamente descritta nell’eccellente testo "L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato" di Friedrich Engels.
      Se qualcuno fosse interessato alla lettura il testo completo è disponibile in questi due siti:
      http://www.ezeta.net/homosapiens/essenziali/originefamiglia/index.htm
      http://www.polesine.com/pagine/scienze/mfn/originefamiglia.htm
      Grazie ancora, Roberto

  • Cara Viviana, io ho avuto la grandissima fortuna di conoscere pesonalmente sia padre Balducci, che Don Milani e Ti posso dire che questi sono incontri che segnano una vita. Io sono ateo e quindi non pratico alcuna forma di religiosità, ma queste due figure mi hanno trasmesso un senso del sacro che ha trasformato la mia coscienza e mi hanno dato la consapevolezza che la finitezza umana è comunque da considerarsi un valore e non un limite. Era quello il periodo anche della Comunità dell’Isolotto di Don Mazzzi e si aveva l’impressione di vivere in un momento di possibili grandi cambiamenti sociali. L’ostracismo della Curia fiorentina nei confronti di Don Mazzi e la prematura morte di Don Milani spensero molte illusioni e reso vani i frutti di quelle esperienze comunitarie veramente rivoluzionarie. Padre Balducci portò avanti la propria opera e sviluppò il proprio pensiero tramite la rivista "Testimonianze", tra l’indifferenza e spesso anche l’ostilità delle gerarchie ecclesiastiche, che fecero di tutto per oscurare e denigrare il suo insegnamento. Sarebbe a mio avviso importante riproporre oggi all’attenzione dei giovani quelle pagine, meglio pubblicizzando le pubblicazioni che lo riguardano ed i contenuti del sito web tematico.
    MaxVinella

    • Caro Roberto
      l’articolo su padre Balducci in "pubblica" è tutto suo. I commenti sono tutti miei.

      Caro Riccardo
      ho maturato nel tempo un concetto di religiosità molto personale che non coincide con le religioni tradizionali e può comprendere benissimo coloro che ritengono di essere atei. Ormai la mia valutazione di "religioso" abbraccia solo coloro che lavorano per il bene del genere umano e non per il potere personale e questo fa saltare parecchie etichette.

      Ti copio un pezzettino dal mio Masadaweb.org:

      L’errore delle chiese occidentali e’ non aver compreso che Dio vive nell’immagine storica che l’uomo ne ha. Milan Kundera parla di “sdivinizzazione del mondo moderno” per intendere non l’ateismo ma l’introiezione che l’io pensante ha fatto di Dio. L’uomo ha posto Dio nella sua responsabilita’ globale, non puo’ vederlo piu’ come feticcio amministrato da una gerarchia cieca e lontana, da adorare nelle forme cristallizzate del rito ma ha bisogno di vivificarlo ogni giorno nella sua lotta quotidiana. La sua vita stessa e’ il rito.
      Per Kundera, gli dei se non sono andati lasciando un vuoto che viene colmato dall’esplorazione storica e psicologica dei miti.
      Per l’uomo nuovo, noi crediamo, la vita stessa e’ il mito da esplorare, vivendo.
      Il cammino della soggettivita’ e’ assunzione di responsabilita’ crescente che parte dalla conoscenza e si vivifica nella pieta’. Dio non e’ morto. Ha permeato di se’ i problemi del mondo e sara’ proprio affrontando questi problemi che l’uomo celebrera’ il divino che e’ in lui e fuori di lui.
      Il sacro e’ uscito dal Tempio e i custodi lo hanno dimenticato presi dai loro imbrogli di potere. Il luogo “profanus” significa “davanti al tempio”, ma la profanazione non e’ l’aver spostato il sacro dal sacello dominato dal sacerdote alla piazza vivificata dalla gente. Cio’ era necessario nella paralisi formativa dei custodi che avevano debilitato l’energia del luogo. Tanto piu’ necessario in questo mondo morente, dove la salvezza del pianeta si chiama Resurrezione e non puo’ essere che collettiva.
      Dal mondo tribale all’identita’ soggettiva e, ora, all’identita’ collettiva, in un percorso che parte da un noi indifferenziato, passando per un io personale, per arrivare a un noi integrato e formare finalmente un organismo consapevole.

      con simpatia
      viviana