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"La corruzione è sempre stata compagna di strada dell’uomo. D’altronde, la stessa cultura cattolica ci insegna: senza soldi non si cantano messe. Pensiamo all’obolo di San Pietro. Il problema per noi politici, ma in generale per tutti coloro che amministrano la cosa pubblica, è gestire il proprio percorso verso Dio cercando una mediazione".
(on. Paolo Cirino Pomicino, Corriere della Sera, 2 aprile 2007).
"Pomicino mi chiese di dare un contributo di 100 milioni, in rate da 10 milioni a Pasqua e 10 a Natale, per cinque anni, a don Salvatore D’Angelo, che ha il Villaggio dei ragazzi a Maddaloni. Pomicino mi fece questa richiesta dopo un suo viaggio a Houston, dove era stato sottoposto a un intervento al cuore e mi specificò che aveva fatto voto di aiutare questi ragazzi. Pertanto chiese a me di fare i pagamenti... io obiettai che mi sembrava singolare che io dovessi pagare di persona un voto fatto da lui. Ma lui replicò che dovevo pagare io".
(Francesco Zecchina, costruttore, deposizione al processo sulle tangenti per la ricostruzione post-terremoto, 17 maggio 1993).
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1. La leggenda del Santo Mediatore, 4 aprile 2007, 11:20
La leggenda del Santo Mediatore/2
"Non sono mai stato condannato per corruzione".
(on. Paolo Cirino Pomicino, Corriere della Sera, 2 aprile 2007).
"Con la definizione della posizione di Paolo Cirino Pomicino - una pena complessiva in continuazione di un anno e 10 mesi - si è chiusa stamani davanti al gup Maurizio Grigo l’udienza preliminare per i cosiddetti fondi neri Eni-Montedison. Aderendo all’accordo raggiunto tra il difensore dell’ex ministro, l’avv. Salvatore Catalano, e il pm Francesco Greco, il Gup ha rideterminato la pena che la Corte d’Appello aveva inflitto a Cirino Pomicino nella vicenda Enimont (un anno e otto mesi di reclusione e 25 milioni di multa) in relazione all’accusa di illecito finanziamento dei partiti, aggiungendo in continuazione due mesi di reclusione e un milione e 400 mila lire di multa. E’ una conclusione che ha sostanzialmente soddisfatto tutti: il giudice Grigo, che finalmente ha potuto chiudere una annosa vicenda giudiziaria, e l’imputato, che è rimasto al di sotto dei due anni complessivi con la prospettiva, nei due procedimenti che sono ancora aperti a Napoli nei suoi confronti, di rimanere eventualmente al di sotto dei tre anni ed ottenere l’affidamento ai servizi sociali (...). Nella sentenza il Gup ha condannato Cirino Pomicino al pagamento delle spese di costituzione nella misura di 25 milioni a testa. In origine gli indagati per i fondi neri Eni-Montedison erano 127. Dopo una prima divisione in due tronconi era rimasta da definire la posizione di Cirino Pomicino in relazione al reato di corruzione. Più volte l’udienza era stata rinviata a causa delle condizioni di salute dell’ex ministro Dc. Oggi finalmente si è arrivati alla conclusione".
(Ansa, 29 gennaio 2001).