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La musica di Simon Bolivar

Publie le venerdì 15 settembre 2006 par Open-Publishing

Uno spettro si aggira per l’Europa: l’Orchestra Giovanile del Venezuela “Simon Bolivar”.
Uno spettro di cultura e civiltà , musica e passione, allegria e maestria: 200 tra ragazzi e ragazze (ma c’è chi dice fossero anche di più) si sono esibiti ieri presso l’Auditorium di S.Cecilia a Roma, suonando la “Quinta” di Beethoven.
A dirigerli un capellone di venticinque anni, Gustavo Dudamel, che insieme agli altri ha ricevuto lodi sperticate dai grandissimi della Classica: in primis Claudio Abbado che, trasferendosi per qualche mese del 2005 a Caracas , li ha personalmente presi sotto le sue “ali protettive” .
Abbiamo deciso di parlare di questi giovani artisti non tanto perchè si tratta di talenti in erba quanto perchè dietro questa Orchestra c’è un Progetto Generale di Istruzione, finanziato dal Governo di Hugo Chavez, e che coinvolge 250 mila ragazzi ogni anno.
Forse il Presidente George W. Bush ed i suoi corrotti ascari non sanno che il “mefistofelico Chavez” con soli 40 milioni di euro, badget che lo Stato Italiano dilapida per finanziare la Stagione Professionistica di un solo importante Teatro, strappa dalla strada 250 mila ragazzi poveri.
E’ lo stesso Dudamel ha confermare la bontà del metodo in ognuna delle innumerevoli interviste che concede alla stampa, quasi scusandosi quando dichiara che “non si sentiranno suonare Stradivari “ (del resto 250 mila violini artigianali di marca avrebbero stonato con le finalità purmente didattiche dell’Iniziativa Culturale della Repubblica del Venezuela).
Forse al Governo americano non interessa, ma vogliamo comunque parlare di questo “Metodo a Piramide” per cui i Piccoli dei quartieri poveri di Caracas e di tutto il Venezuela vengono presi dalle bettole e incoraggiati a suonare fino a farli diventare musicisti professionisti.

Il procedimento è semplice: chi è più avanti nella preparazione insegna a chi è più indietro, per esempio ai Principianti, che a loro volta, divenuti più esperti insegneranno ai novizi.
Alla Punta di questa Piramide eversiva c’è proprio il pericolosissimo Gustavito.

Per chi può, questa sera presso la Sala di Santa Cecilia, prima del secondo ed ultimo concerto, sarà proiettato il documentario “Suonare e lottare ... soltanto chi sogna raggiunge l’impossibile” di Alberto Arvelo, un ex allievo diventato regista.

Con buona pace dei mercanti della politica, opportunisti anche pò (perchè non dirlo?) ignoranti.

francesco fumarola, www.mercantedivenezia.org