Home > La nomina di De Gennaro
Cari compagni sono senza parole
quando mercoledi’ ho aperto i giornali sono rimasto sbalordito: Gianni De Gennaro, l’ex
capo della polizia, nominato commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, con un convinto sostegno bipartisan.
Ho immediatamente sfogliato i quotidiani, certo di trovare una dura presa di distanza da parte di Rifondazione, e di tutta la Sinistra e l’Arcobaleno.
Ma poi leggo quanto dichiara Gennaro Migliore al Corriere "Noi manteniamo le nostre riserve sull’operato del prefetto De Gennaro a Genova.....continueremo a chiedere la Commissione d’inchiesta. Ma in questo momento per noi sono piu’ importanti i contenuti delle decisioni di Palazzo Chigi"; su la Repubblica gli fa eco Giovanni Russo Spena : "Manteniamo il nostro giudizio sulle sue responsabilita’ al G8, ma questa prova difficile a cui e’ stato chiamato ora puo’ riscattarlo sul piano della professionalita’"
Resto senza parole.
Poi immagino la fatica e anche alla sofferenza interiore che deve aver attraversato questi compagni quando hanno rilasciato tali dichiarazioni. Li conosco bene, Giovanni da oltre trent’anni, Gennaro da quasi dieci; li penso compressi nel difficile ruolo istituzionale che gli e’ stato affidato, nella responsabilita’ che sentono pesare sulle loro spalle, stretti tra il tentativo di far sopravvivere questo governo e la coerenza con la loro storia ed il comune sentire di tutti noi, della nostra gente.
Non li invidio. Non voglio sottrarmi a responsabilita’ che sento collettive,mi sforzo di cercare di capire. Ma non posso non domandarmi fino a dove sia lecito spingersi senza rischiare di perdere per strada le ragioni stesse del nostro percorso, della nostra storia, delle nostre speranze.
Piu’ volte parlando con alcuni nostri parlamentari ho ascoltato tutta la loro drammatica sofferenza quando hanno dovuto votare sull’Afghanistan, quando hanno approvato una finanziaria che moltiplica le spese militari, o il recente accordo sul welfare.
Non so se questo sia l’unico modo possibile di stare al governo, non ne ho la certezza.
Ma se fosse cosi’ mi domando quanti rospi dovremo ancora ingerire. Non c’e’ forse un limite invalicabile oltre al quale rischiamo di trasformare noi stessi in qualcosa d’altro senza averlo mai deciso, scoprendo all’improvviso di aver perso la connessioni e forse anche il linguaggio comune con molta della nostra gente?
Provo a sforzarmi ma non ce la faccio. Non riesco proprio a capire la relazione che intercorre tra un ex capo della polizia, affiancato da un militare, il generale di divisione Franco Giannini, e la gestione di un disastro sociale come l’attuale situazione dei rifiuti a Napoli; la polizia e l’esercito per rispondere alle proteste della popolazione esasperata dall’assenza e dalle ambiguita’, per non dire peggio, delle istituzioni locali negli ultimi anni?
Ma poi, perche’ proprio De Gennaro? Possibile che in tutta Italia non vi fossero altre persone in grado di affrontare una simile difficile situazione?
La Costituzione sospesa per tre giorni, Carlo ucciso,migliaia di pacifisti pestati a sangue, la notte cilena della Diaz, le torture di Bolzaneto e noi...".manteniamo le nostre riserve"!?
De Gennaro, accusato di istigazione alla falsa testimonianza perche’ avrebbe indotto l’ex questore di Genova a sistemare le proprie dichiarazioni relative alla mattanza avvenuta alla scuola Diaz ,e noi diciamo che ora "....puo’ riscattarsi sul piano della professionalita’"!?
No,non credo proprio sia utile aspettare per veder come va a finire. Oltretutto vi e’ anche il rischio che, replicando il "modello Genova", anche in Campania ad essere colpita sia la popolazione pacifica di Pianura, che ha deciso di protestare per difendere i suoi diritti, e non i provocatori al soldo della camorra.
Cari compagni, caro Giovanni e caro Gennaro, scusatemi, ma proprio non riesco a capire.
Quel tremendo luglio del 2001 eravamo la’ insieme, sappiamo tutti di cosa stiamo parlando: Genova non e’ stata una parentesi, un errore involontario, ma una scelta voluta e consapevole di chi allora era ai vertici della politica e delle forze dell’ordine. E’ inaccettabile che chi e’ accusato di aver tradito la fiducia che lo Stato e il Paese avevano riposto in lui come capo della Polizia, sia prima promosso capogabinetto del ministero dell’Interno e poi riceva un altro incarico di cosi’ rilevante responsabilita’. E forse nel governo c’e’ gia’ chi pensa di ringraziarlo ulteriormente per quanto fatto a Genova affidandogli, nel prossimo futuro, il coordinamento dei servizi segreti o la presidenza di Finmeccanica. E allora non ci chiederanno di sostenere pure questa nuova proposta ?
No, la nostra storia e’ diversa; su Genova, cosi’ come su Porto Alegre abbiamo insieme fondato l’idea che fosse possibile cambiare il mondo e anche il modo di far politica. Indipendentemente dalla nostra temporanea collocazione al governo o all’opposizione. Non c’e’ ragione di Stato che mi possa far cambiare idea: il maggior responsabile delle violenze di Genova non potra’ mai avere la mia fiducia.
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(Vittorio Agnoletto e’ un medico-chirurgo specializzato in medicina dei lavoratori e operai, segretario nazionale della LILA (Lega Italiana per la Lotta all’Aids), da lui fondata nel 1987 assieme a Nichi Vendola, Dottore dell’anno" secondo la rivista specializzata "Stampa medica" nel 94. professore e direttore degli studi su cause e conseguenze dell’AIDS all’Istituto Superiore della Salute a Roma. Dal ’93 al 2001 membro della Commissione Nazionale sull’AIDS presieduta dal Ministero della Salute e membro della Commissione Nazionale Coordinamento sulla lotta alle droghe istituita da Ciampi. Dal 94 al 2000 membro della EATG (European AIDS Treatment Group), nel ’99 collaboratore della IOM (International Organization for Migration) durante la guerra del Kosovo. Mandato via dagli istituti nazionali da Berlusconi. E’ uno dei piu’ noti no global italiani. E’ stato eletto europarlamentare nel 2004 tra le fila di Rifondazione Comunista, iscritto al gruppo della Sinistra Europea - Sinistra Verde Nordica.
Presso il Parlamento europeo e’ membro della Commissione per gli Affari Esteri; della Commissione per il Commercio Internazionale, della Sottocommissione per i Diritti dell’Uomo, della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti d’America e della Delegazione all’Assemblea parlamentare paritetica Asia-Europa.)
Messaggi
1. La nomina di De Gennaro, 14 gennaio 2008, 16:54
Questo è un uomo buono per tutte le stagioni e per tutti i "poteri" !!
Togliatti fece anche di peggio : amnistiò tutti i funzionari e i dirigenti pubblici che avevano gestito la macchina amministrativa e poliziesca del regime fascista e li riciclò nelle strutture della "nuova" Italia Repubblicana !!
Il governo Prodi, ritenendo evidentemente che il problema sia quello di contenere gli appetiti della criminalità organizzata e di deviare gli interessi della stessa su altri settori economici meno critici, ha affidato le operazioni ad uno "sbirro" collaudato !!
Niente di nuovo dunque sotto il sole : chi ha sempre servito il potere ed è stato suo strumento , resta sempre utile anche se cambia il manovratore , anche perchè molti di questi soggetti sono ben informati ed in caso di bisogno potrebbero divertirsi ad aprire gli armadi dei dossier !!!
MaxVinella