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La pena di morte è una vergogna e un abominio dell’umanità, dovunque sia praticata e chiunque sia la vittima!
La pena di morte è praticata in 54 paesi del mondo. Di essi 43 sono dittature, 11 sono democrazie.
Palestina, Libia, Iraq, Guinea Equatoriale, Botwana l’avevano sospesa da anni e l’hanno ripresa! (Notate che tra gli stati che l’avevano abbandonata c’era anche l’Iraq!)
In testa a questo crimine c’è l’efferata Cina (da 5 a 10.000 assassinati ogni anno!!!)
(E noi gli siamo anche andati a vendere le armi e i pulmann carcerari per le esecuzioni e le torture, nel tripudio di Ciampi!!)
2°. Iran: almeno 113 esecuzioni l’anno
3°. Arabia Saudita (90) (La grande amica degli USA)
4°. Corea del Nord (75)
Nelle due Americhe l’unico paese che mantiene la pena di morte è quello statunitense (60)
Tra le 11 (si fa per dire) democrazie ancora barbare:
USA
Mongolia
Taiwan
Indonesia
Giappone.
Nel 2005 tra i 190 paesi dell’ONU quelli che avevano deciso di abbandonarla erano 142.
Si chiede ora una moratoria in tutti i paesi dell’ONU, come regola comune di civiltà.
In Africa la pena di morte è praticamente caduta in disuso: nel 2005 si sono verificate solo 19 esecuzioni in 4 paesi: Uganda, Libia, Sudan e Somalia. Infine,in Europa vi è una sola macchia nera che deturpa l’immagine del continente: la Bielorussia con 2 esecuzioni.
Negli ultimi 10 anni il trend del mondo è stato verso la progressiva abolizione della pena di morte. Questa è evoluzione.
L’uccisione di un uomo è un reato, se lo è, non cessa di esserlo se viene perpetrato da uno Stato, anzi diventa un reato peggiore. Se dare la morte a un essere umano è un assassinio, lo Stato che dà questa morte è uno Stato assassino.
E colui che difende il diritto di commettere un assassinio è anch’egli potenzialmente un assassino, che non riesce nemmeno a distinguere il valore della vita dal crimine di un omicidio, uno che, appena avesse le condizioni propizie, non esiterebbe a togliere la vita a un altro uomo, un criminale potenziale, che segue solo i suoi impulsi più bestiali o il suo desiderio di vendetta, incapace di capire la differenza tra la reazione istintiva di una bestia e la reazione superiore di un essere umano.
Chi sia pericoloso per l’ordine di un aggregato umano e commetta atti contro la sicurezza di questo, deve essere messo nelle condizioni di non nuocere, perché la comunità ha il diritto di difendersi dal male di cui il reo è portatore e deve impedire che esso si ripeta.
Questo è il diritto di difesa.
Ma quella comunità non avrà mai il diritto di togliergli la vita, o di torturarlo o di metterlo in condizioni fortemente lesive della sua dignità e della sua sopravvivenza mentale e fisica o di punirlo quando non abbia colpa, perché in ciò passerebbe al crimine dell’offesa, che non è accettabile né da un uomo né da uno Stato.
Se non si capisce che anche la pena ha dei limiti che discendono dal rispetto che si deve a ogni essere umano e ai suoi diritti inviolabili e se lo Stato non rispetta rigorosamente questi limiti, non siamo più in un paese civile.
In Russia la pena di morte è sospesa da 10 anni, peccato che Putin uccida i nemici politici in altri modi meno legali.
L’Italia si fa promotrice presso l’ONU di una moratoria della pena di morte. Se anche la richiesta di una moratoria mondiale arriva al gabinetto dell’ONU, purtroppo il veto di USA, Russia e Cina non la lascerà passare, ma intanto il biasimo del mondo colpirà la loro immagine pubblica e mostrerà la loro arretratezza morale.
Troviamo mostruoso che queste 3 potenze possano arrestare il progresso morale del mondo. Il loro veto uccide qualunque principio democratico.
Per la legge "una testa un voto", dovrebbe essere tassativo che i voti dei vari paesi dell’ONU contassero in proporzione al numero dei loro abitanti. Questo purtroppo manterrebbe la Cina in cima alla classifica, ma porterebbe avanti l’India o le nuove federazioni africane o sudamericane.
L’Europa ha quasi mezzo miliardo di abitanti contro i 288 milioni degli USA. Possibile che questo non conti niente? E che l’Europa non sia in grado di far sentire la sua voce?
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