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La politica è sangue e merda

Publie le martedì 4 settembre 2007 par Open-Publishing

Iacopo Venier, Responsabile politiche internazionali del PdCI, che trovo assolutamente illuminante.


"La politica è sangue e merda" così chiosava Rino Formica negli anni ´80. L´importante, aggiungo io, è non mischiare troppo questi due fluidi.

La campagna scatenata da tutti i grandi mezzi di comunicazione contro "i politici" ed i loro privilegi ha infatti tutte le caratteristiche per montare un´onda di opinione pubblica che, mossa dall´antipolitica e dal rancore sociale, rischia di gettare insieme non la spazzatura (che come sempre si riciclerà) ma ciò che resta della partecipazione e della democrazia.

Come fare allora per separare il "sangue" fatto di passioni, di lotte, di battaglie civili dalla "merda" che e cioè l´interesse non più solo di parte ma ormai spesso privato e personale che fa della politica uno strumento per accrescere il proprio potere e la
propria ricchezza?

L´unico modo credibile è accettare la sfida e con Gramsci sostenere che "la verità è sempre rivoluzionaria".

Accettare la sfida che ci viene da questa campagna di stampa significa dire che i dati sono veri, le denunce persino troppo timide.

Esiste un esercito immenso di "professionisti" della politica che occupa le istituzioni non per affermare un progetto politico ma per ottenere, attraverso di queste, uno status sociale.

Le immunità, le retribuzioni, le facilitazioni, le garanzie sono nate per dare ai rappresentanti del popolo la libertà personale e collettiva di poter decidere senza alcun condizionamento che non fosse quello del loro mandato politico.

Oggi invece proprio quelle immunità, quelle retribuzioni, quei "privilegi" sono divenuti talmente elevati e distanti dalla condizione "normale" di vita dei cittadini da costituire essi stessi un pesantissimo condizionamento sulla politica trasformandola in una casta il cui primo e primario interesse è quello della propria perpetuazione. Nelle
vene della democrazia ha cominciato a scorrere poco sangue e troppa merda.

Ovviamente dentro questo quadro generale è doveroso fare delle distinzioni perché non è possibile valutare allo stesso modo per esempio la condizione di chi arriva ad una carica istituzionale avendo alle spalle a volte decine di anni di militanza politica e
precariato lavorativo, di chi versa parte importante di quei denari al partito e quindi all´azione collettiva, con la situazione di tanti professionisti che una volta eletti non smettono nemmeno di lavorare aggiungendo così reddito a reddito, garanzia a
privilegio.

Allo stesso modo bisogna continuare a dire che se la politica è una casta certo non è la prima della scala.
Al vertice si trovano infatti i manager pubblici e privati. Si tratta di un gruppo di eletti per nascita o cooptati per loggia che spartiscono tra di loro la finanza e l´economia, decidendo per sé emolumenti sardanapaleschi che rappresentano un furto
generalizzato nei confronti dei lavoratori, dei consumatori, degli stessi azionisti delle imprese che questi nuovi nababbi dirigono senza alcuna vera responsabilità. Contro questo potere nessuna campagna di stampa sarà mai lanciata dato che esso possiede e
controlla tutta l´informazione.

Tutto ciò è vero e va denunciato ma proprio perché questi poteri vogliamo colpire con la politica dobbiamo fino in fondo dimostrare la "diversità comunista" che per Berlinguer non fu solo una grande questione etica ma scelta politica capace di mettere il PCI in "consonanza sentimentale" con il popolo italiano.

Serve quindi una proposta seria di riforma della politica che parta dal taglio drastico del numero dei parlamentari, dei consiglieri regionali, degli eletti, dei nominati in enti e società. Perché la politica possa davvero difendere le giuste garanzie deve rinunciare a specularci sopra.

La demagogia si vince con la politica e con il coraggio di guardarsi dentro e fare i conti anche con le proprie, troppe, contraddizioni. Se non sarà così, se la sinistra non si metterà di nuovo alla testa di questo sentimento e questa rabbia l´intera democrazia
italiana verrà travolta per via referendaria, per implosione, o per cesarismo poco importa. Meglio rigenerare velocemente il sangue che rassegnarsi a farci la bocca buona con ciò che altrimenti solo ci resta.

http://www.iacopovenier.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=390&mode=thread&order=0&thold=0

http://esserecomunisti.wordpress.com/2007/06/14/un%E2%80%99analisi-scomoda-sangue-e-merda-nella-politica-italiana/

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ripreso da

http://www.masadaweb.org