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La polizia londinese attacca i protestanti di Heatrow
Publie le lunedì 20 agosto 2007 par Open-PublishingLa scorsa notte sei persone sono state ferite e 14 arrestate durante la protesta sfociata nelle vicinanze dell’aeroporto Heatrow di Londra tra la polizia e i 1400 attivisti che si oppongono all’allargamento dello scalo londinese.
Alla protesta hanno preso parte associazioni e movimenti di tutto il Regno Unito, che allarmati dalla prevista costruzione della terza pista ne denunciano il conseguente danno ambientale dovuto all’aumento dei gas di scarico dei velivoli.
I manifestanti hanno dichiaratamente evidenziato l’indiscriminato e ingiustificato uso della forza da parte della polizia locale giunta sul luogo con 1600 unità per sedare un corteo del tutto pacifico. Lo slogan era eloquente nelle parole, "We are armed only with peer-reviewed science", - Siamo armati solo di scienza -.
I portavoce dei movimenti hanno parlato alla folla, dichiarando la loro contrarietà rispetto la volontà dello stesso governo inglese di ampliare lo scalo di Heatrow.
Proteste anche per il trattamento riservato ai manifestanti da parte delle forze dell’ordine. "Una violenza del tutto immotivata. Un trattamento pari a quello di potenziali terroristi", denunciano alcuni di loro.
Gli scontri si sono verificati ad Harmondsworth, il villaggio che inevitabilmente verrà raso al suolo per lasciare spazio alla nuova pista di Heatrow.
Diverse persone hanno dovuto ricorrere alle cure mediche dopo le cariche dei poliziotti. Nel frattempo alcuni manifestanti, avevano organizzato un altro corteo pacifico vicino al palazzo della British Airways, ma sono stati accerchiati dalle forze dell’ordine e alcuni di loro arrestati. Con quest’ultimi gli arresti sono saliti complessivamente a 58.
L’aeroporto di Heatrow detiene il primato europeo di traffico con circa 68 milioni di passeggeri all’anno e 90 compagnie aeree che volano verso 180 destinazioni in oltre 90 paesi del mondo.
Non è la prima volta che i cittadini protestano per Heatrow.
Nel 1993 ricorsero alla Corte Europea dei Diritti umani quando il Governo Inglese aumentò il numero dei voli notturni nell’aeroporto di Heatrow, introducendo come sistema di controllo dell’inquinamento acustico collegato non più al numero di voli, ma alla "quantità di rumore" (QC, "quota Count") prodotto.Ma il livello di rumore aumentò esponenzialmente.
Alla decisione si opposero 8 cittadini residenti in altrettante località vicine all’aeroporto (East Sheen, Hounslow, Richmond, East Twickenham, Isleworth, Kew, Windsor, Touchen End). Dopo le consuete denunce ed i processi locali, il caso venne infine sottoposto alla Commissione Europea per i Diritti Umani nel maggio 1997 e trasmesso alla Corte Europea nel novembre 1998. L’udienza sull’ammissibilità in merito fu tenuta nel maggio 2000 e il caso dichiarato ammissibile a giudizio il giorno stesso. La sentenza della Corte Europea composta decretò che il provvedimento di incremento dei voli notturni e conseguentemente il maggior rumore prodotto era in violazione dell’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti Umani.
Il testo della sentenza, infatti, dice: "Lo Stato ha il dovere di prendere ragionevoli ed appropriate misure in modo tale da garantire agli attori i diritti sanciti dall’Articolo 8 e di fare un bilancio tra gli interessi in contrasto dei singoli cittadini e della comunità nel suo complesso. Nel settore particolarmente delicato della protezione dell’ambiente, il puro interesse economico del paese non è una ragione sufficiente per sottovalutare i diritti degli altri".