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"La rivoluzione conservatrice durerà"
Publie le lunedì 24 gennaio 2005 par Open-Publishing1 commento
di Alain Frachon
Per il politologo Bruno Tertrais, oggi l’America é più repubblicana che mai.
Raramente un presidente americano ha goduto di tanto potere, almeno in apparenza.
George Bush inizia il suo secondo mandato forte di un’elezione vinta alla grande,
il 2 novembre 2004: sul suo nome, 9 milioni di voti in più di quelli dello scrutinio
del 2000 et una progressione in tutte le categorie dell’elettorato, in particolare
fra le donne e gli Ispanici.
Altrettanto buona la situazione del suo partito. I repubblicani hanno conquistato una maggioranza di posti di governatore (28 contro 22), dominano la Camera dei rappresentanti (232 seggi, contro 202 per i democratici e un indipendente) ed il Senato (55 seggi, contro 44 e un indipendente). Nella storia politica recente del paese, la coincidenza di queste maggioranze (Casa Bianca e Congresso) non é tanto frequente; essa conferisce al presidente un’autorità tanto più solida dato che l’America é in guerra. E se Bush, come é probabile, avrà presto l’occasione di procedere a due o perfino tre nomine alla Corte suprema, dominerà l’apparato statale come pochi fra i suoi predecessori.
Culturalmente e politicamente, il paese sembra più repubblicano che mai, osserva il politologo Bruno Tertrais, che ha il grande merito di descrivere l’America com’é e non come si vorrebbe che sia sulle rive della Senna. "Per la prima volta dagli anni 20, scrive, altrettanti Americani si dicono repubblicani o democratici". L’opposizione sembra durevolmente minoritaria: sugli ultimi 7 scrutini presidenziali, i democratici ne hanno perduto 5.
I repubblicani intendono realizzare quello che era riuscito al democratico Franklin D. Roosevelt negli anni 30: "Garantire il primato del loro campo per molti decenni e fare del partito avversario un campo di rovine".
Vuol dire che "la rivoluzione conservatrice durerà", é il pronostico di Bruno Tertrais e Bush ce la metterà tutta per legare il suo mandato alla posterità: non c’é da aspettarsi nessuna svolta "realista".
UN GABINETTO DI FEDELI
Tattico sottovalutato, il 43° presidente degli Stati Uniti ha riunito, se non fuso, le tre correnti che dominano attualmente il partito repubblicano: i neoconservatori (eredi accesi del reaganismo), la destra cristiana all’apice della sua potenza e nazionalisti che, stranamente, gli attentati dell’11 settermbre 2001 hanno rafforzato.
Ma, privilegiando le relazioni personali, Bush ha composto un gabinetto di fedeli - certuni dicono di "omini si’" - piuttosto che dosare fra le tre culture del Partito repubblicano. Squadra "ristretta, più omogenea" della prima, che dispone "di tutte le leve di comando" a Washington, vedrà tuttavia la sua libertà di manovra limitata dall’ampiezza degli attuali deficit (commerciale e di bilancio). Inizialmente ha "del piombo nell’ala" sia per la guerra in Irak che per le promesse fiscali di Bush ed avrà altrettante difficoltà per mettere in pratica il programma repubblicano sia in politica estera e che interna.
Tradotto dal francese da Karl&Rosa di Bellaciao
http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3222,36-395100,0.html





Messaggi
1. > "La rivoluzione conservatrice durerà", 25 gennaio 2005, 11:09
Sara’ senza dubbio cosi’....visto dagli occhi europei. Ma gli occhi degli americani, ovvero per quelli della sua maggioranza, in un paese che, nonostante tutto puo’ definirsi Democratico per eccellenza, non e’ affatto cosi’ come appare. E’ vero il buco nel bilancio si allarga e la guerra comporta ogni giorno una lista di morti da inorridire, ma la "maggioranza" (che se si e’ veri democratici , bisogna rispettare) e’ ottimista e supporta il suo presidente e la sua politica. Non mi si venga a dire che e’ sostenuto dai nazionalisti, dalla destra , dagli analfabeti e chi piu’ ne ha ne metta. Cio’ equivarrebbe a dire che la democrazia non e’ una democrazia se nella democrazia votano i cristiani, quelli di destra, i nazionalisti, ecc che rappresentano qui la maggioranza. Ve la sentite dire questo ...in nome della "democrazia"?
Hasta la victoria siempre!
TGMAX