Home > La sentenza Dell’Utri
Noi abbiamo come presidente uno che si è venduto alla mafia, per averne aiuto e avere un tot di elettori garantito, uno che come consigliori tiene accanto a sé il mafioso Marcello Dell’Utri col compito di tenere i contatti con la mafia e di riceverne indicazioni di governo e legislative.
Questo infame patto è così grave che basta da solo a infangare la persona di Berlusconi a renderlo adatto solo alla galera.
Nel link http://www.narcomafie.it/sentenza_dellutri.pdf si legge la sentenza del 2004 che concluse il processo a Marcello dell’Utri e a Gaetano Cinà.
Dell’Utri fu condannato a 11 anni di reclusione e 5.000.000 di euro di multa, ma grazie alla protezione di B non sconterà mai la sua pena e resterà una figura di potere all’interno del Pdl.
Le motivazioni della condanna sono: aver concorso ad associazione con Cosa Nostra e aver perseguiti i suoi scopi, mettendo a sua disposizione l’influenza e il potere che gli venivano dalla sua posizione di esponente del mondo finanziario e imprenditoriale e delle sue relazioni, al fine mantenere, rafforzare e espandere Cosa Nostra.
Aver partecipato a incontri al vertice di Cosa Nostra in cui si discutevano condotte funzionali ai suoi interessi.
Aver intrattenuto rapporti continuativi con suoi membri tra cui Bontate, Mangano, Cinà e RIINA.
Aiutando a nascondere latitanti.
Aver messo a disposizione di Cosa Nostra le sue conoscenze in campo imprenditoriale, istituzionale e finanziario.
Citiamo inoltre la sentenza del 23 giugno 2001 della Corte di assise di appello di Caltanissetta composta dai giudici togati Giancarlo Trizzino e il relatore Vincenzo Pedone più sei giurati popolari: condannano 37 persone, di cui 29 all’ergastolo, e ne assolvono 3 per la strage di Capaci e l’assassinio di Giovanni Falcone. In essa si afferma che
"sono provati rapporti fruttuosi, quanto meno sotto il profilo economico, fra SILVIO BERLUSCONI e MARCELLO DELL’UTRI da una
parte e Cosa Nostra dall’altra.
E con un Berlusconi che è legato a filo doppio con la mafia e che intende condurre il nostro paese verso una dittatura presidenziale, Franceschini ha il coraggio di chiederci:
1° di votare SI’ a un referendum che farebbe sparire le coalizioni e darebbe pieni poteri a Berlusconi, con diritto di scegliere i presidenti di Camera e Senato, il Presidente della Repubblica e i Presidenti dei maggiori organi dello Stato,
2° di votare per un regime presidenziale forte a diretta elezione popolare che con i media nelle mani di Berlusconi sancirebbe la vittoria dello stesso e il proseguimento del Lodo Alfano per altri sette anni.
E de Magistris che poyeva presentarsi come una nobile figura nel triste panorama politico italiano, chiede anch’esso, non si sa per quale delirio, di votare SI’ al referendum. Mentre l’estrema sinistra, ancora tragicamente divisa, non preme con tutte le sue forze sui fatti gravissimi che incombono sulla nostra repubblica e la sua voce è così fievole che si sente a malapena.
Questa non è solo follia, è tradimento.
masadaweb.org
Messaggi
1. La sentenza Dell’Utri, 26 maggio 2009, 06:59, di viviana
Davvero, non riusciamo a reggere allo schifo di pensare quante persone di potere hanno svenduto la loro dignità per favorire Cosa Nostra.
Non riusciamo a reggere il pensiero delle collusioni tra Pd e Berlusconi, di quella vergognosa bicamerale, degli orrendi patti di Violante, di un D’Alema, così apprezzato dal Cavaliere, che ha sempre saputo tutto sui suoi orrendi traffici e nonostante questo, nonostante la sua amicizia con RIINA, la sua dipendenza con la mafia, la sua partecipazione alle stragi di Via D’Amelio su Borsellino e di Capaci su Falcone, ha inciuciato lo stesso con lui, come fosse un politico rispettabile, gli ha regalato il controllo delle tv, ha ignorato ogni conflitto di interesse, ha addirittura tramato per un presidenzialismo forte, e ancor oggi l’altra infamia perpetrata sull’inchiesta calabrese con la rimozione di de Magistris e Apicella, con la svendita del cda Rai,… non reggiamo, lo schifo ci sovrasta…non riusciamo nemmeno a capire come cose così infami siano accadute, non riusciamo a reggere quel Mancino, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, che ormai sembra far parte anche lui di Cosa Nostra per la solerzia con cui aiuta l’ascesa di B, o quel Napolitano che così vigliaccamente svende i valori della democrazia approvando celermente il Lodo Alfano… se pensiamo (e davvero qui ci mancano le parole) che persino de Magistris che di questo sistema di corrotti è una vittima ci dice di votare SI’ a un referendum che darebbe a questo ammanicato con Cosa Nostra il potere finale... allora ci sembra di essere in un paese al delirio, dove più nessun valore esiste, ed è uno strazio continuo che ci dilania, uno strazio che colpisce non solo il rispetto che si deve a questo paese e che ogni cittadino deve a se stesso ma che offende ogni senso morale e comune, ogni idea di democrazia e di civiltà, qualcosa di insopportabile, a cui i laidi vociferii del troll o deigli stupidi aggiungono i loro gracidii infami
viviana
masadaweb.org
1. La sentenza Dell’Utri, 26 maggio 2009, 07:41, di viviana
Da 35 anni quest’uomo, B, avvelena questo paese con le sue infamità.
Già la sua discesa nel mondo imprenditoriale con progetti dai costi altissimi assolutamente inimmaginabili in uno senz’arte né parte (3 miliardi di lire nel 1969) ma aveva il padre nell’unica banca della mafia a Milano avrebbe dovuto destare l’interesse della magistratura e della Finanza.
Il succedersi di altre imprese edili miliardarie che avevano alle spalle il riciclaggio di denaro sporco proveniente dal narcotraffico colombiano e che avevano aperto già inchieste in Svizzera, avrebbero dovuto far nascere inchieste similari in Italia.
In luogo di queste indagini "di normale amministrazione" abbiamo dovuto vedere inciuci intollerabili in cui prima Craxi si prestava ad aiutare il rampante disposto alle collusioni più oscene coi peggiori criminali italiani, poi lo stesso partito maggiore della sx si prestava sollecitamente a salvarlo dalla galera, a fare il suo impero, a difenderlo nella sua sporca scalata al potere e addirittura ad aiutarlo a scendere nell’agone politico chiudendo tutte e due gli occhi davanti alla sua chiara incompatibilità "per legge" a candidarsi.. mai il divieto a entrare in politica è stato fatto valere dalla sx, mai è uscito fiato sui conflitti di interesse.. e poi è seguito quel che è seguito, il regalo delle frequenze, il mercimonio della RAI sotto il falso controllo di quel Petruccioli che più venduto di così non si può e che non ha mai controllato nulla e che tuttavia è stato difeso fino ad oggi da una sx indecente.. e infine tutte quelle campagne elettorali al grido: "Non diciamo nulla contro B, perché farebbe perdere voti", che sarebbe come dire: "Non spariamo proiettili contro il nemico perché fa baccano". Insomma l’ipocrisia più tremenda, dietro cui vediamo solo la collusione e il tradimento. E siccome è collusione con crimine è inaccettabile da qualunque punto di vista si parta rende impresentabili le offerte politiche, perché complicità in reato.
E ora le 10 domande di Repubblica su Noemi!!??
Grottesco!! Ci metteremmo a ridere se la cosa non fosse tragica. Ci si attacca, oggi, alle vicende di una ragazzina traviata e rampante, come se il prima non esistesse, come se tutto quello che è avvenuto in 35 anni di infamie di B non fosse mai avvenuto. Repubblica si pregia di diventare famosa in Europa per 10 domande in uno scandalo sessuale, a cui B risponderà con le solite puttanate. Ben altre domande avremmo voluto leggere in questi 35 anni su come si è formato l’impero berlusconiano, sui suoi rapporti con la mafia e la P2, sui modi sistematici e progressivi con cui in Italia sono stati smantellata la democrazia, la Costituzione, i diritti civili, le libertà di noi tutti. Oggi è troppo tardi. Le dieci domande su Noemi sono solo le candeline su una torta che B si è pappata ormai tutta, grazie alle collusioni di tutti, ma quella torta si chiama Italia e le candeline gli faranno solo il solletico.
Ma certo, bravo Franceschini, bravo De Magistris!
Votate pure Si’ al referendum!
Sarà l’ultimo atto osceno di un percorso perverso in cui i vertici di una Nazione intera l’hanno svenduta alla dittatura.
E sarà un atto di corruzione molto più grave di quello di attirare minoremmi in una villa per traviarle meglio.
La prostituzione di Noemi diventa davvero una cosa piccola di fronte alla prostituzione che è stata perpetrata dalla politica italiana di un intero Stato..
viviana
2. La sentenza Dell’Utri, 26 maggio 2009, 21:25, di Nando
Bravissima viviana, l’Italia e tutto il ceto politico e clericale si è venduto a Berlusconi e ai suoi "picciotti" a cominciare da mister baffo D’alema e il "missionario" Veltroni e noi "coglioni" cittaditi che non abbiamo capito niente. L’unica cosa che possiamo farci è unirci in una lotta di classe, coscienza sociale e solidarietà!
solo cosi questo merdaio possiamo mandarlo sul monte everest con il signor B sopra la punta.
Un saluto a viviana...