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La sexual addiction

Publie le domenica 12 luglio 2009 par Open-Publishing
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Ma di cosa parlerà Berlusconi dal Papa? Forse di sexual addiction?

Perché, da quanto emerge, il caro maialone è preso da attacchi violenti di satiriasi, e quando gli tira, tira, e deve avere presto e anzi subito carne fresca e chi c’è c’è. Altro che impotente come aveva detto Feltri! E altro che il grande amatore che ama il piacere della conquista, come dice lui stesso!

Tanto che il povero Tarantino, per quanto bene attrezzato in bordelli e in contatto permanente con le più grandi puttanone d’Italia, non riesce in tempi così brevi a saziare le auguste voglie e deve proprio, come si dice, raccatta’ su’ viali.

“La sexual addiction di Berlusconi è compulsiva e la sua satiriasi indiavolata”, come scrive D’Avanzo. “Telefona anche dieci volte nello stesso giorno a Tarantino (secondo le intercettazioni).

Gli chiede di mettere insieme le ragazze per la sera anche con un anticipo di poche ore. Giampi fa quel che può ma a quel ritmo non riesce a invitare le meglio. Deve raccatta’ come può, povero fijo.

Che non si capisce perché il premier non tenga un serraglio in permanenza come fa uno che ci ha il pollaio perché vole l’ovo sempre fresco. Ma un harem fisso non si conviene alle voglie, compulsive sì ma con varietà, del sessuomane assatanato.

Ma Berlusconi ha anche la mania dell’estetica, per questo ha l’ipocrisia di non chiamarle escort, cioè puttane, ma farfalle, e chiama se stesso non cliente ma utilizzatore finale, alla Ghedini. Posto questo, la legge che il Pdl dice di volere che punisce cliente e prostituta non lo riguarda. Precisione del linguaggio, innanzitutto, se la legge non è precisa si può anche fraintendere.

E’ come il migrante che è ladro per antonomasia, e deve essere cacciato dalle ronde come una bestia, mentre l’evasore che porta miliardi all’estero è considerato una brava persona che deve anche avere l’aiutino del Ministro delle Finanze!

masadaweb.org

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