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La sx dovrebbe opporsi alla dx per un diverso rapporto col capitale, ma questa diversità non può essere solo economica, deve veramente comprendere ogni aspetto della vita dell’uomo e della sopravvivenza del mondo, che non è sempre considerabile solo una sovrastruttura rispetto alla sola struttura economica di base.
All’antico riduzionismo ideologico che storicamente ha aggiunto nuove coartazioni o nuove violenze a quelle del capitale o dell’integralismo religioso, dovrebbe succedere un periodo di rispetto per le qualità dell’uomo, i suoi tempi e modi, sia individuali che collettivi, e un modo piu’ avanzato e pluralista di valutare le sue libertaà e le sue soluzioni possibili
Questo rispetto non è solo una necessità storica ma dovrebbe essere un modo meno fazioso e meno riduttivo di avvicinarsi alla persona e al mondo, senza proseguire sulla linea delle arroganze, delle primazie, delle imposizioni forzate, delle ideologie a senso unico, delle violenze.
Contrapporre guerra a guerra, odio a odio, superiorità a inferiorità, partito unico a evoluzione pluralista, economia di Stato a economia liberale, violenza a violenza... non ha portato alcun progresso o benessere. Cambia qualche termine, cambia qualche apparenza, si perpetua un identico schema di potere, resta la contrapposizione governanti-governati, non evolve il mondo.
Finché non arriviamo al contrario degli enunciati non avanziamo e gli enunciato ormai si sono spogliati di senso di fronte a una Casta, che ha assorbito vergognosamente la versione lucrativa e vigliacchesca dei partiti della sx italiana, che inciuciano bellamente coi mostri del capitale, si apparentano ai ladroni della finanza, flirtano con gli aggressori del mondo, si alleano ai poteri delle sette, emulandone gli sforzi illegali e antidemocratici, in un’analoga dissoluzione di diritti e valori, che mostra come la sola enunciazione di una ideologia non basta se il verme dell’avidità corrode le coscienze politiche e se muore il rispetto che si deve all’uomo e al pianeta.
L’individuo non è solo un ‘homo oeconomicus’, Aristotele lo definiva un ‘animale sociale’. Il neoliberismo ha spezzato questa qualita’ riducendo la persona “all’uomo solo davanti al suo televisore” (Chosmky). Un ego spezzato dal legame con l’altro, alienato da se stesso.
Nel tempo i dettami di Marx si sono arricchiti di prospettive nuove, alla luce di un neoliberismo suicida, delle 200 corporation che dominano il mondo, della riduzione dell’uomo a consumatore o a merce, della guerra usata come politica e come economia, della dissoluzione delle risorse del pianeta, della necessità di rispettare l’autodeterminazione dei popoli o le diversità culturali non sempre riducibili ad una base ideologica comune.
Essere di sx oggi dovrebbe implicare un diverso modo di valutare economia e lavoro in una visione molto esaustiva, che comprende sì’ la difesa dei diritti dei lavoratori e la lotta al capitale, ma anche la difesa dei diritti universali dell’uomo e del cittadino, che è molto più ampia del solo rapporto datore-lavoratore, nel contesto di un pianeta da salvare e nel rispetto di evoluzioni diverse di culture autonome che si sviluppano in tempi diversi. Se questo rispetto non c’è, resta lo stupro.
Nelle moderne configurazioni di sx dovrebbe aggiungersi all’impostazione storica anche una rivendicazione del tempo e del modo del vivere, della difesa della natura, un’attenzione per l’ambiente e per le energie pulite e una salvaguardia del pianeta, accanto a una riaffermazione della dignità di ognuno, dell’autodeterminazione dei popoli e dell’impegno alla pace. Agli antichi monoliti ideologici devono succedere visioni prularistiche in ambito di ciò che non può essere definito meramente economico. Alla vecchia proclamazione di ateismo e materialismo dovrebbe succedere una più realistica accettazione delle diversita’ religiose o etiche o etniche nei tempi di evoluzione di ogni popolo, nel rispetto reciproco di tradizioni e culture, nel rispetto delle differenze individuali o di gruppo, e considerando che i bisogni dell’uomo sono molto più ampi dei rapporti entro il capitale, a cui il neoliberismo ci vuol ridurre, ma da cui le ideologie della sx reale non ci vogliono togliere.
Sul piano economico, all’antica contrapposizione proletariato/borghesia interna ad ogni Stato dovrebbero succedere altre contrapposizioni, ma sarebbe meglio dire ‘integrazioni’, tra stili di vita sostenibili e non sostenibili, comunitari o egocentrati, comandati dall’alto o partecipati dal basso, conformisti o creativi, omologati o liberi, mitici o critici, per cui la scelta politica può andare molto oltre la soluzione classica e fallimentare di uno Stato che possiede tutti i mezzi di produzione, tanto piu’ che oggi simile Stato nemmeno esiste più, o esiste proprio in quei paesi in cui dittature di fatto hanno preso il potere proprio grazie a postulati ideologici di presunta sinistra, applicati in modo tirannico, che hanno negato poi di fatto qualunque speranza di un proletariato al potere. Ma che differenza c’è poi, ai fini della democrazia, tra uno Stato che accentra tutti i mezzi di produzione nella nomenclatura di Stato e uno Stato come l’Italia i cui governanti sono succubi del capitale e sono essi stessi mezzi per fare capitale, svuotando la democrazia di tutti i suoi capisaldi di base?
Insomma nessuna ideologia ha più giustificazione se calpesta il rispetto ai diritti dell’uomo e a quelli del pianeta.
La democrazia partecipata ha la sua base nella sovranità popolare e nel rispetto ad ognuno ed è il rovesciamento di quella piramide totalitaria del potere in cui tutto è accentrato nella nomenclatura di Stato, la nuova aristocrazia politica che nega la sovranità popolare, alleandosi addirittura ai nemici del popolo.
Una casta di politici o di burocrati è stata finora il risultato storico dell’impostazione marxista classica che ritiene possibile un proletariato al potere con la fine della lotta di classe. Una casta di politici o burocrati antidemocratici è il risultato delle presunte democrazie occidentali. E la differenza è ormai solo di grado non di sostanza, diventando in entrambi i casi le elezioni una sceneggiata punteggiata di brogli e priva di selezione effettiva in cui persino il referendum popolare, ove vi sia, e’ inefficace.
La presunta democrazia non ha realizzato alla fine forme di potere molto diverse da quelle staliniste o fasciste, tendendo sempre e comunque a espropriare i cittadini dei loro diritti per farne dei sudditi.
Per questo la lotta di classe non finirà mai finché ci saranno disuguaglianze non solo di ricchezza ma di diritti e trattamenti e prospettive. E queste disuguaglianze nelle società neoliberiste sono identiche a quelle delle società a presunta base diversa, senza che la grande motivazione del lucro o del potere siano menomamente scalfite.
Che l’impostazione di base cambi non fa differenza circa la condizione di impotenza dei cittadini che restano comunque privati di ogni considerazione e potere in un regresso costante di vita e di diritti, e si vedono strappare comunque le leve della scelta e del controllo, restando dipendenti da un potere che rispetta solo se stesso, incrementa solo se stesso, e condanna a indietreggiare tutti coloro che non appartengono alla Casta dominante.
Realmente questo è un sistema suicida.
Ma la base di tutto è l’aver rinnegato il rispetto umano per un riduzionismo globale al capitale. Che differenza c’e’ allora tra destra e sinistra?
E, scendendo alle beghe tra fazioni, che differenza c’è tra chi mi aggredisce in nome di un feticcio deistico e chi lo fa in nome di un feticcio marxiano?
Oltre a questo, c’è il fatto che le soluzioni politiche, economiche, sociali, ideologiche possono cambiare nel tempo, o si negherebbe proprio quell’avvicendamento che è la base della dialettica storica, congelando il divenire umano in chiese che succedono ad altre chiese, secondo strutture mitiche e feticci, che prendono il posto di altre strutture mitiche e di altri feticci per una analoga coartazione di potere.
A livello nazionale e internazionale si dovrebbe lottare per un’economia sostenibile, una democrazia partecipata, una sottrazione delle politiche interne degli Stati agli imperativi delle maior neoliberiste e dei loro massimi organismi internazionali, nella rivendicazione dei diritti dei popoli e degli individui.
E ci aggiungiamo la sempre dimenticata questione della parità di opportunità e diritti del mondo femminile, la metà del mondo, onnipresente vittima di questa guerra di prevaricatori, costretta ad una richiesta di pace senza pace e di diritti senza diritti.
La sx europea è formata da 19 partiti. La piattaforma di rivendicazioni dovrebbe essere comune e attualizzata, staccandosi nettamente da quella poltiglia che si è ormai prodotta tra partiti di dx, centro e sx moderata, nei vari Stati, svenduti alla linea di un mercato ultraliberista, dominati dalla corporation americane, una poltiglia antidemocratica, i cui capetti partitici pensano solo a costituire una casta di ‘domini’ arroganti e super leges, tutti intenti a piccolo avidi traffici bypartisan di lucro e potere.
La Sx europea ha fatto il suo secondo congresso, a Praga. Non era sola, aveva al fianco associazioni e organizzazioni. Questo dovrebbe averle ampliato le idee. Dico “dovrebbe” perché ormai le illusioni di troppi nella sx sono cadute. Avrebbero dovuto farla uscire dall’adorazione anacronistica di una ideologia inattuale per aprirla ai bisogni contingenti della gente, che dei miti non sa cosa farsene quando non arriva al 27 del mese o non lo aspetta affatto.
Possiamo sperare in una palingenesi ideale? Le ideologie sono spesso dei moloch che distruggono ogni valutazione critica fissandosi nelle cristallizzazioni del mito, inaridendone anche i migliori seguaci in laici misticismi.
da Nuovo Masada
Messaggi
1. La sinistra e il rispetto, 9 gennaio 2008, 11:20
è vero che la sinistra di origine comunista e socialista deve arricchire e integrare le sue teorie con altri aspetti,e in parte lo sta già facendo....ma l’elemento economico anche se non è tutto è la cosa che ti permette di spiegare più cose al mondo,molto più del "rispetto"..
marx non aveva mica detto che le cose sono solo per i soldi,aveva detto che al mondo di oggi ci comandano quelli che nella vita guardano solo ai soldi,anzi,marx si proponeva in un mondo più giusto di calare l’importanza dei soldi,lui in realtà era economicista per combattere l’economicismo totale nella vita umana che da alienazione..
poi ,dai,prima scrivi che la gente più che alle ideologie vecchie gurda ad arrivare al 27 del mese,poi sul tuo sito c’è scritto "Perche’, a Napoli, si pagano oltre 2500 stipendi e a lavorare sono meno di 400?" come se non si sapesse benissimo che la bassa produttività del pubblico e le assunzioni abbondanti in certe zone deprersse del sud non siano stati per decenni l’unica maniera di sopravvivere per migliaia di famiglie senza affidarsi alle mafie,che sarebbero molto più potenti...
allora ditelo chiaro su masada che siete dalla parte dei padroni e che volete pochi operai e che rendano,così gli altri 2100 che licenzi vanno in mano alla mafia,o si mettono a rubare o a prostituirsi perchè sono restati senza stipendio e senza il tuo "rispetto"...o credi che marx pensasse che col tuo rispetto i figli di quei 2100 stipendiati in più che "denunciate" mangerebbero e andrebebro a scuola e si curerebbero?
avete anche scritto"Chi verifica, organizza, controlla la presenza e la produttivita’ degli stipendiati?"...questa è una tipica frase da padroni,in una terra di povertà figurati se stai a pensare alla "produttività",non siamo mica a milano,o forse voi di masada siete tutti lombardi??
poi se fai i lavori socialmente utili per dare un minimo di stipendi e speranze a quella gente tutti ti prendono in giro perchè fai assistenza senza produttività ,e allora iscrivetevi subito al partito liberale e non venite più a.....
ma vaaaaaaa
1. La sinistra e il rispetto, 9 gennaio 2008, 14:26
Ricorderei all’anonimo che ci sono decine di operatori ecologici di Milano, a cui non si fanno le pulci in tasca sulla redditività, ma che proprio sono pagati per non lavorare. Insomma tra lo schiavismo e il parassitismo ci sarà pure qualcosa senza che uno sia accusato di essere servo dei padroni? E poi Masada riferiva cose lette su un un blog
Purtroppo il problema del riscuotere uno stipendio senza fare alcun lavoro non è esclusiva di alcuni lavoratori (diciamo così) di Napoli, se vai in certe Pubbliche Amministrazioni o in certi ospedali o in certe azienze (Unipol per fare un esmepio qualsiasi) non ci metti molto a capire che quelli che non fanno un tubo da mattina a sera sono di più dei pochi che fanno qualcosa
cordialmente
viviana
2. La sinistra e il rispetto, 9 gennaio 2008, 16:07
Sempre per il tizio che non si firma e che è allergico alla produttività del lavoro.
Ci sono a Napoli, da 7anni, centinaia e centinaia di netturbini pagati per non lavorare, pe rnon far nulla dalla mattina alla sera: 362 solo in città, 1100 nella provincia. Si presentano la mattina, firmano e se ne vanno. Sono rpesenti solo per riscuotere lo stipendio.
C’è una legge del 1993 che prevede la nascita in tutta la Campania di 18 «consorzi di bacino» incaricati di gestire la raccolta rifiuti. Il Commissario straordinario Bassolino si è occupato di assumere il personale necessario per la raccolta differenziata e di acquistare i camion.
Nei 18 diciotto consorzi lavorano 2.400 persone.
Non uno dei 1.100 dipendenti dei 5 consorzi di bacino dedica un solo minuto della sua giornata al lavoro per cui viene pagato. Hanno anche scioperato (si fa per dire) con cartelli che dicevano: "Vulimmo lavora’". Ma non possono lavorare perché dice che mancano i camion.
E questo e’ un punto. Poi ci sono quelli che dovrebbero tirar su le macerie dei cantieri, ma non possono lavorare perché "allergici alla polvere", lo dice il certificato medico. Come a dire che uno è pagato per fare il pilota ma non può volare perché soffre di mal d’aria. E questo è un altro punto. Poi ci sono quelli che non possono sollevare nulla perché soffrono di mal di schiena.
C’è perfino il delicato caso di quel netturbino napoletano che invece di pulire la città giocava a carte e siccome giocava male, ha perso troppo, e ha fatto causa all’azienda per perdita finanziaria.
NapolI: 2.200. abitanti, 20.000 netturbini.
Milano: 3.900.000 abitanti, 2.200 netturbini.
Basterebbe solo questo!
Di cosa soffriranno i nostri governanti? Sarà una rara allergia alla buona amministrazione e alla non corruzione? Con tanto di certificato medico?
.. ma se poi ne vogliamo fare una questione ideologica.... : -)
viviana
3. La sinistra e il rispetto, 9 gennaio 2008, 18:49
Viviana ha come al solito trovato il nemico, come al solito - remember questione indulto ? - un nemico del tutto secondario e fuorviante : stavolta la colpa è dei netturbini napoletani !
E non di una classe politica, imprenditoriale, bancaria, ma anche giornalistica ed intellettuale completamente CAMORRISTICA !!!!
E senza particolari differenze tra presunte destre e sinistre .......
E quando dico CAMORRISTICA non significa necessariamente collusa coi "cumparielli", anche se spesso e volentieri è pure questo, ma CAMORRISTICA di per sè, come mentalità e modo di agire .....
Tanto poi alla fine la colpa è sempre di qualcun’altro, una volta dei netturbini che non lavorano o degli ultras e dei giovani sottoproletari che hanno respinto la polizia a Pianura ( meno male che c’erano loro, anche se lo spocchioso "Manifesto" li ha chiamati "bulli di paese " !) , un altra volta dei tassisti di Roma o dei tramvieri milanesi ... oppure dei rumeni o degli zingari ..... mai del capitalismo italiano CAMORRISTA, da Torino fino ad Acireale, e dei suoi servi sciocchi, incapaci e CAMORRISTI a loro volta !!!
K.
4. La sinistra e il rispetto, 9 gennaio 2008, 22:51
Caro K
non ti sto neanche a rispondere, vista la nullità del tuo post. Le colpe, se di questo si deve parlare sono piuttosto diffuse e a nulla vale dividere il mondo in due.
Riguardo ai nulla facenti stipendiati di Napoli sembra che le mie povere cifre siano scarse assai, visto che il numero di operatori che a Napoli sono pagati per far nulla non sta nei miei piccoli numeri ma sembra sia di 20.000 persone. Non male!
Del resto, anche senza scomodare il capitalismo e il proletariato, se la casta politica parassitaria italiana comprende, sembra, un milione di persone, indifferentemente di destra o di sinistra, qualche ragione anche di malcostume diffuso io credo ci sarà.
Se a questo casta di parassiti ci aggiungiamo chi non fa nulla da altre parti, nella Pubblica Amministrazione, per esempio, o in chi percepisce una pensione in modo immotivato, il numero dei vampiri dello stato aumenta a dimisura.
Sono stata in Russia nel 77 e cosa fa l’annichilimento della produttività e l’appiattimento del lavoro l’ho visto. Ci può essere della dignità nel lavoro, senza scomodare lo sfruttamento schiavistico dellla globalizzazione economica. Come ripeto, non è arroccandosi sugli estremi che si potrà trovare ragionevolezza.
Tra gli operai della Thissenkruppo che facevano 13 ore di straordinario e i 20.000 di Napoli che sono pagati per non far niente ci sarà pura una misura umana che segna il rispetto del lavoro e la dignità del lavoratore!
saluti
viviana
5. La sinistra e il rispetto, 10 gennaio 2008, 03:01
"se la casta politica parassitaria italiana..."
"Se a questo casta di parassiti ci aggiungiamo chi non fa nulla da altre parti..."
"...chi percepisce una pensione in modo immotivato.."
"..qualche ragione anche di malcostume diffuso io credo ci sarà.."
Viv,una che ragiona così è spacciata,almeno come compagna(se la sei mai stata)...senza rancore,non risponderò più a un tuo post,scusa il disturbo,ciao e auguri per la vita