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La sinistra e la Bonino

Publie le venerdì 5 febbraio 2010 par Open-Publishing
21 commenti

Ho trovato aberrante e rischiosa la candidatura della Bonino nel Lazio, prova ulteriore che nel pozzo Ds non si è più in grado di scavare nomi decenti.

Pur avendo sempre sostenuto i diritti civili coi radicali, sarebbe stolto nasconderci che molte loro posizioni sindacali, giuslavoriste, economiche a ambientali sono totalmente all’opposto di quelle che dovremmo aspettarci da una sx che si rispetti, anche se i Ds hanno smesso da un pezzo di usare la qualifica di sx che hanno anche tolto dal loro logo, ma nei desideri degli elettori forse una sx esiste ancora e non trova sponde.

Diciamo che la Bonino è l’opposto di Vendola e potrebbe spingere molti, specie lavoratori dipendenti, a scegliere la Polverini, malgrado le sue truffe immobiliari, o a non votare affatto.

Ma cosa sono oggi i Ds? I Ds oggi si trovano nella imbarazzante situazione di essere l’unico partito parlamentare che dovrebbe fare opposizione a una dx prevaricante e dissennata che marcia verso la monocrazia assoluta (Di Pietro è anche lui di dx, anche se almeno di una dx legalitaria e costituzionale, ma sull’ambiente, il nucleare, le privatizzazioni, gli OGM e la difesa dei beni collettivi Di Pietro è proprio all’asilo, anche se oggi sento che ha cominciato a opporsi al nucleare). I Verdi ormai si sono eliminati da soli. La sx radicale pure. E la sx arcobaleno, in cui nel 2007 ho sperato molto, è morta prima di nascere (possiamo ricordare che aprileonline nacque sulla sx arcobaleno e non sull’apologia di D’Alema? E che la linea D’Alema era proprio ciò contro cui combatteva e di cui vediamo oggi il fallimento?). Dov’è finito Mussi? E Giordano? Diliberto? Titti di Salvo? Rinaldini, Roccella, Salvi, Fava. Spariti?

E ora la Bonino..!? E’ una bestemmia sui fondamentali! Anche non sappiamo più quali siano gli attuali fondamentali dei Ds, dopo tante contorsioni e distorsioni.

I radicali hanno sempre difeso la grande impresa, le leggi del mercato, il nucleare, il neoliberismo e l’imperialismo americano e hanno sempre auspicato un ultraliberismo esasperato che in Italia significa solo schiavismo imposto da una impresa ormai cinica a parassitaria che rifiuterà in apparenza il pizzo ma accoglie ma protegge volentieri i capitali illeciti e mafiosi (vedi l’assenso sullo scudo fiscale).

I radicali hanno sempre attaccato i sindacati e la difesa del lavoro.

Perché non chiediamo alla Bonino: lo vuoi il nucleare? O le privatizzazioni di beni e servizi pubblici? Sei disposta a riconoscere valore alla difesa sindacale del lavoro? Pensi ancora che lo statuto dei lavoratori sia da buttare nel cesso? E che la CGIL sia parte di una feroce ’trimurti’del Male? Qual’è la tua posizione su sanità, infrastrutture, sviluppo e energie, l’acua pubblica, la raccolta differenziata, gli incineritori?

Finora a qualcuna di queste domande la Bonino ha reagito balbettando o esimendosi da risposta! Ad altre domande ha dato risposte poco credibili, come le centrali nucleari che fino a ieri ha difeso, e che oggi dice di rifiutare “perché i costi sono superiori ai ricavi”: Solo per questo?

http://masadaweb.org

Messaggi

  • Cara Viviana , non capisco pechè la Bonino sia un problema ??!! Per il PD ormai vanno bene tutti, basta che siano ancora a piede libero e soprattutto siano in grado di portare voti !!

    Il candidato ideale per il PD non ha passato, non ha presente e purtroppo per loro neanche futuro !!

    Se va bene De Luca, ripeto, vanno bene tutti, perche non contano più più le qualità morali, l’onestà , l’indipendenza, l’attitudine a privilegiare il pubblico interesse e la capacità di rappresentare gli interessi di chi vive di lavoro, dei pensionati e delle classi subordinate in generale !!

    A chi si dichiarava di sinistra e si candidava a ricoprire una carica pubblica un tempo si richiedeva questo : oggi invece mi pare che le caratteristiche richieste siano un po’ diverse , se non proprio l’opposto di queste !!

    MaxVinella

    • Si, indubbiamente, se va bene De Luca o Burlando, se si ricerca a tutti i costi l’alleanza con l’Udc di Cuffaro, se si tratta Vendola com’è stato trattato, la Bonino è veramente l’ultimo dei mali ...

      E’ liberista, ha posizioni in politica internazionale a volte aberranti ( ma non di più della dirigenza del Pd), ma per il resto è estranea alle "cordate" con i palazzinari e con i pescecani della sanità privata, rispetto ai quali era dentro fino al collo pure Marrazzo ( pur con qualche contraddizione con questi ultimi che realisticamente ne ha determinato la fine politica) e coi quali comunque è dentro fino al collo il Pd laziale ...

      In più, la Bonino dà qualche oggettiva garanzia "storica" di onestà personale ( cosa che nessun candidato del Pd laziale poteva oggettivamente dare) ed ovviamente una grossa garanzia di laicità, che a Roma e nel Lazio in particolare, vista l’incidenza vaticana, non è poca cosa ...

      Insomma, votare la Bonino non entusiasma nemmeno a me .... ma certamente mi sarei astenuto nel caso di qualunque altra candidatura targata Pd.

      Radisol

    • x per Radisol . E’ un po’ il motivo per cui in Puglia Ferrero appoggia Vendola, nonostante non siano propriamente amici (o compagni ) !!

      E’ la logica dei "beati monocoli in terra cecorum" , ma di questi tempi bisogna accontentarsi ||

      MaxVinella

  • COMPLIMENTI VIVIANA, HAI SINTETIZZATO PERFETTAMENTE LA SITUAZIONE DEGLI EX DS...E DELLA BONINO CHE L’UNICO PREGIO CHE HA E’ LAICA, ED E’CONTRO AI PALAZZI DEL VATICANO, MA NON MI SEMBRA CHE PER QUESTO MERITI IL MIO VOTO, ESSENDO UNA PERSONA CHE HA UNA CULTURA DI SINISTRA.POI LA BONINO E MOLTO CONTRADDITTORIA ANCHE SUI DIRITTI UMANI, NON ACCETTA LA PENA CAPITALE, PERO’ APPOGGIA TUTTE LE GUERRE IMPERIALISTE USA...

    • Si vabbè, ma si vota per la regione Lazio, mica per il governo "mondiale" ....

      Personalmente non ho nulla contro l’astensionismo, che ho spesso convintamente praticato anche se certo non ne faccio una "regola aurea" valida in ogni caso, ma, per i motivi già detti, Emma Bonino mi sembra, insieme a Vendola anche se certamente per motivi diversi, l’unica candidata del centrosinistra votabile ... se non altro, oltre agli importantissimi meriti LAICI, che nel Lazio per forza di cose valgono doppio, va riconosciuta sia a lei che a Vendola una rottura degli schemi asfittici bipolari per cui o voti Pdl o voti Pd ....

      Certamente è più votabile di De Luca, di Burlando, di Mercedes Bresso, di Penati e di tutti i candidati presidenti di regione espressi dal Pd, tutti in qualche modo legati ai "poteri forti" ed assolutamente indistinguibili dai loro avversari di centrodestra ....

      Poi, come dicevo, si può legittimamente scegliere in assoluto di non votare e certamente di motivazioni valide ce ne sono ...

      Ma questo è tutto un altro discorso ....

      Radisol

    • Mi accorgo che per qualcuno il programma è un opzional. Figuratevi che io credevo che fosse il fondamentale! Che tristezza! Allora tanto varrebbe votare per Berlusconi. Almeno la vittoria sarebbe garantita e le alleanze quelle giuste. Tornano pure i calcoli fatti col pallottoliere. Dovrei dire anch’io: ma che me frega delle privatizzazioni, del nucleare, dei diritti del lavoro e dell’ambiente?? Basta che si vinca o si presenti una faccia nuova!

      viviana

    • No, i programmi non sono un optional. Solo che prima di usare questo argomento per sostenere la propria posizione bisognerebbe informarsi almeno un minimo, così si eviterebbe di dire sciocchezze.

      La Bonino è antinuclerae da SEMPRE. La prima raccolta firme per un referendum antinucleare risale al 1980 (sì, hai capito bene 30 anni fa, magari non eri neanche nata, ma ci si può sempre documentare anche sul passato, non fa male, credimi); e fu promossa e sostenuta dai soli radicali, bonino in testa, anche se poi la corte costituzionale nn ammise il quesito.

      Nel 1987 si tenne poi un altro referendum (in realtà articolato in 3 distinti quesiti, tutti vittoriosi alle urne), promosso, guarda un po’, sempre dai radicali e poi appoggiato (nella effettiva raccolta firme) anche da DP e dai Verdi e dalle associazioni ambientaliste.

      E sono di questi giorni, vista l’attualità, le reiterate dichiarazioni di Bonino contro il nucleare e contro l’arroganza del governo nel suo ricorso contro la decisione delle regioni puglia, campania e basilicata contro l’eventuale installazione di centrali in quelle regioni.

      Capisco che ti piaccia la segretaria dell’UGL, già Cisnal (il sindacato fascista) e stai in buona compagnia: non solo PDL. Lega e UDC ma anche neofascisti e neonazisti; però per sostenere la tua amata e sputare sulla sua avversaria potresti almeno cercare di informarti un minimo eh... se non altro risulteresti più credibile.

  • Se non puntare su volti nuovi perché non sulla Bindi, da contrapporre al femminile di Destra?

    Possibile che non ci siano persone disposte a mettersi in discussione affrontando una elezione?

    E’ così che si vuole vincere contro questa Destra?

    Siamo sulla strada sbagliata, penso e convengo con Viviana anche sulla mancanza di un programma serio; da rispettare poi.

    Ci si lamenta che L’IDV aumenti i suoi voti, pur con tutti i difetti della Struttura de quo?

    E Ignazio Marino dove lo mettiamo?
    Vento nuovo in poppa e si può navigare.

    luigi

    • Beh, ammetto tranquillamente di provare una grande simpatia per la Bindi, probabilmente l’unica .... su Marino francamente ho molti dubbi, visti i personaggi che lo sostengono, prima di tutti Goffredo Bettini, che fino a che non l’hanno trombato era il vero ideologo del veltronismo e degli affari coi palazzinari romani .... dicevo l’unica, la Bindi, che si può ancora considerare "di sinistra" nel triste panorama della dirigenza Pd ... ed il fatto che non si tratti di una ex comunista rende questo giudizio ancora più importante ...

      Però, al di là di questa forte simpatia per la Bindi, non riesco proprio a capire perchè faccia tanto scandalo la candidatura della Bonino ...

      Innanzitutto si vota per la Regione Lazio e non su questioni internazionali ... non ha quindi molto senso parlare delle sue posizioni filo israeliane o filo Usa ( del resto comuni al Pd ed alla stessa IdV) .... la Bonino non è del Pd, unica insieme a Vendola dei candidati del centrosinistra a non esserlo .... e soprattutto è LAICA, con quello che questo significa in particolare, soprattutto parlando di sanità, nella nostra Regione, ed in questo senso dà pure maggiori garanzie della Bindi .... ed anche quanto a contrapposizione naturale col "femminile di destra" mi sembra non sia paradigmamente da meno della Bindi ...

      E’ vero che ad appoggiare la Bonino il Pd ci è arrivato per esclusione ... o meglio ancora perchè non aveva propri candidati laziali spendibili ( la Bindi non è laziale) .... ma certo, pur con la fatica che provo in genere per le urne, la Bonino nel Lazio si può votare .... cosa che certamente non avrei potuto fare per gran parte dei candidati del Pd nelle altre regioni, uno peggio dell’altro ....

      Finito il ragionamento prettamente politico, ammetto pure di avere da oltre 30 anni un debito personale nei confronti di Emma Bonino ... quel funerale "cileno" del 1977, quello della mia amica Giorgiana Masi ... un funerale "vietato" dalla questura come fosse una qualsiasi manifestazione ... ma contrattato metro per metro proprio dalla Bonino ... ci mettemmo due ore, tra due ali di celerini in assetto di guerra, per percorrere il chilometro scarso tra Via De Lollis e Piazzale Tiburtino ... ma il funerale "vietato" riuscimmo a farlo ..... anche grazie ad Emma ed alla sua determinazione ....

      I dirigenti del Pci e della Fgci ( tra i quali Napolitano, D’Alema e Veltroni) stavano invece dall’altra parte, anzi erano quelli che con più forza avevano richiesto quell’assurdo "divieto di funerale" ...

      Cosa che non posso proprio dimenticare ....

      Radisol

    • sì, ma non è che per vecchi meriti acquisiti... io la debba sostenere a vita... E’ un po’ la sotira di tanti radicali che per esser stati dalal pate giusta su divorzio, aborto e via dicendo... pretendono di essere votati a presicndere dalal loro politica attuale. Scusate ma io non ce la faccio a votare per questa guerraondaia ultraliberista e pure mooolto demagogica. Sorry.

    • Effettivamente c’è poi pure la questione del nucleare sulla quale la Bonino è di una GARANZIA ASSOLUTA ....

      Comunque vale il discorso fatto prima ... non è che Veltroni, Rutelli, Zingaretti, Marrazzo, Montino siamo meno guerrafondai della Bonino ....

      E persino nella Federazione di Sinistra c’è chi, rispetto alla opposizione alla guerra senza se e senza ma, non ha propriamente le carte in regola ... e mi riferisco ai Comunisti Italiani di Diliberto, sostenitori della guerra jugoslava ... e pure a Cesare Salvi, addirittura ministro di quel governo D’Alema che promosse i bombardamenti sulla Serbia e sul Kossovo ....

      Quindi il problema non è certamente la Bonino .... o si rifiuta per principio l’alleanza con forze guerrafondaie e filo capitalistiche ( Pd ed anche IdV e, come dicevo, non solo loro) anche nelle elezioni di paese e di municipio metropolitano .... ed è una posizione del tutto rispettabile ...

      Oppure si ritiene di fare un uso tattico del voto ... ed allora certamente Vendola ( che pure non è in testa alle mie simpatie politiche, visti i suoi e miei trascorsi in Rifondazione) e la Bonino solo gli unici candidati presidenti di regione votabili.

      Radisol

    • La questione nucleare l’ho citata perché rappresentava la più clamorosa falsità dell’articolo di viviana vivarelli.
      Per il resto non mi sento neppure di definire guerrafondai bonino, d’alema, salvi ecc. a meno di considerare guerrafondai anche coloro che condivisero le dichiarazioni di guerra alla germania nazista. In Kosovo era in corso un genocidio, così come in bosnia come spiegò bene qualcuno che scelse di stare lì, sul campo, in quei drammatici giorni, come adriano sofri.

      Detto questo sono d’accordo con te nello stigmatizzare i due pesi e due misure: in lombardia SeL e verdi appoggiano penati, più leghista dei leghisti stessi e la Federazione della Sinistra non lo appoggia perché lui ha rifiutato, preferendo umiliarli accettando un incontro solo per dire loro che non li voleva proprio, manco avessero la lebbra; hanno subìto il rifiuto, non sono stati loro a negare a priori l’appoggio a un simile personaggio (quello che ha stanziato fondi pubblici, da presidente della provincia di milano, per finanziare le ronde, prima ancora che venissero legittimate per legge). A suo tempo persino rifondazione comunista appoggiò la jervolino come sindaco di napoli (no dico, la jervolino, avete presente? Devo ricordarne le gloriose gesta?) e potrei cntinuare con altri esempi analoghi. E nessuno fiatava. Invece su bonino, ancorché contrapposta a una candidata e a uno schieramento di destra che più destra non si può (un cocktail clerico-fascio-leghista completo di tutti gli ingredienti) ecco alzarsi in tanti, col ditino puntato, a fare i duri e puri, con una puzza al naso e un settarismo degni di miglior causa (oltre che autolesionisti).

    • Caro Riccardo

      certo, i radicali sono quelli che organizzarono il referendum anti nucleare, ma oggi trovo molto timide le dichiarazioni della Bonino in proposito, come se qualcosa la frenasse, non riconosco nulla delle fiere battaglie del passato (o è diventata una moderata anche lei?) nessun accenno alle scorie, per es., all’autodeterminazione dei cittadini, ai diritti ambientali o alla contaminazione del territorio, e solo vaghi accenni ai costi che sono superiori ai vantaggi. Avrei voluto qualcosa di più, come in passato. Del resto i radicali hanno fatto parte anche di governi di cdx dove certe scelte energetiche erano la norma.

      Comunque sono andata a ritroso a cercare i vecchi discorsi della Bonino e ancora nel 2008 diceva così sul nucleare: http://www.radioradicale.it/scheda/257949/conversazione-settimanale-con-emma-bonino

      Tutto giusto, mi pare. Poiché non c’è niente che non condividerei io stessa, va bene su questo punto e la viva voce vince su qualunque illazione. Ma perché oggi Bonino sembra fiacca sullo stesso punto? Forse quelle centrali vedono favorevoli anche il Pd? Dopotutto hanno candidato Boccia che le voleva e ha fatto mostra di cambiare idea solo alla vigilia. E’ o non è, questo, un problema importante?

      Sulla guerra, vorrei stendere un velo pietoso sui discorsi bislacchi che Pannella disse sul Saddham che doveva autoesiliarsi ecc.

      Resta il fatto che tu sembri sorvolare dell’orientamento economico e ideologico dei radicali che è sempre stato ed è tutt’ora prettamente neoliberista.

      O dobbiamo considerare questa cosa una bazzeccola del tipo del De Luca rinviato a giudizio ma comunque candidabile?

      Mi pareva che qualche fondatore della sinistra di 150 anni fa avesse detto che l’economia è la struttura portante della società, o forse era un liberista pure lui?

      Mi è permesso di dire, in tutta convinzione, che questa sinistra che sceglie come propri candidati una liberista come la Bonino o un rinviato a giudizio come De Luca non la riconosco più?

      Mi è permesso di dire che in questa opposizione parlamentare vedo abbastanza confusione?

      cordialmente

      viviana

    • Ciao, benché apprezzi il tono della tua risposta, probabilmente più serena e conciliante del mio post (perché obiettivamente mi ero innervosito leggendo il tuo articolo), continuo a dissentire su diversi punti.

       Prendo atto che non imputi più alla Bonino di non essre antinuclerare (o di non esserlo in modo chiaro) ma di essere, a tuo avviso, tiepida nella sua contrarietà.
      Certamente è già un passo avanti, ma vorrei dirti che io questa scarsa nettezza non la vedo. La posizione è inequivoca, reiterata e,a mio avviso, efficace: se Berlusconi ha già iniziato con la favola che gli italiani avranno bollette elettriche più leggere grazie al nucleare, forse è saggio contrastare questa balla (purtroppo argomento cui gli italiani sono cmq sensibili e lui lo sa bene) insistendo proprio su questo aspetto. Ma detto questo, nella sua stigmatizzazione dell’azione di ricorso giudiziario da parte del governo Bonino ha più volte toccato proprio il tasto dell’autodeterminazione dei cittadini, cui tu facevi riferimento.

      Non avrei mai pensato di dover spezzare una lancia in favore del PD, ma va detto, a onor del vero, che anche Bersani si è espresso contro la scelta nucleare, Boccia o non Boccia. Tornando a Bonino, ho trovato due link dove mi pare che la sua posizione sul tema sia espressa in modo cristallino.

      http://www.radioradicale.it/scheda/296979/presentazione-dellaccordo-elettorale-tra-la-federazione-della-sinistra-del-lazio-e-la-candidata-per-il-cen

      http://www.radioradicale.it/scheda/296854/pd-seminario-dellarea-marino

      P.S. (Solo perché sono puntiglioso e maniaco della precisione nel riportare notizie ti ricordo che i radicali non hanna mai avuto incarichi di governo in un dicastero di centrodestra, l’unica loro partecipazione governativa è stata quella della stessa Bonino nell’ultimo governo Prodi)

       Diversamente da te non trovai affatto bislacca la proposta radicale di puntare sull’esilio di Saddam (ed è poi emerso che diversi capi di stato arabi erano sulla stessa linea e lo stesso dittatore e stragista - 500.000 morti sotto il suo "regno", con particolare cura verso i curdi - valutava seriamente l’ipotesi) che avrebbe tolto ogni alibi a Bush per l’attacco militare. Ma sia che si consideri bislacca l’idea, sia che la consideri interessante, tutto era fuor che una posizione guerrafondaia, ne converrai suppongo. Io cmq non avevo citato il caso Irak, rispondendo a Radisol, ma Kosovo e Bosnia.

       Non è che voglio sorvolare sulle posizioni economiche dei radicali, semplicemente, anche per non abusare di spazio, avevo scelto di rispondere alla più inesatta delle tue osservazioni, quella che, come ti ho detto, mi aveva innervosito. Ma non mi sottraggo. Non condivido, perlopiù, le posizioni dei radicali sui temi economici, ma neppure le demonizzo. Non è peraltro vero che siano liberisti da sempre, come dici tu, per il banale fatto che un tempo di economia non si occupavano proprio (e meglio avrebbero fatto, secondo me, a continuare a non occuparsene...).

      Ma detto questo, ti ricordo, come già hanno fatto altri, che non si vota per il governo del Paese, o per assegnare il ministero del Lavoro alla Bonino, stiamo parlando del "governo" di una regione. E nel primo dei link che ho indicato sopra (la conferenza stampa congiunta radicali-Federazione della Sinistra) puoi ascoltare posizioni piuttosto ampie di convergenza fra le due forze (e neanche si citano quelle scontate, laicità, diritti civili ecc.) che, penso, dovrebbero tranquillizarti sotto il profilo delle questioni "economiche" che attengono alla competenza regionale.

      Ma aggiungo che per quanto mi riguarda il vizio sia della sinistra sia della destra di guardare alla società solo con occhilali economicisti mi è sempre parso a dir poco riduttivo. Forse lo avrei pensato anche 150 anni fa, di sicuro lo penso oggi (anzi, da quel dì diciamo pure). Ken Loach, che nn mi pare esattamente un radical chic, soleva ricordare "we need bread, but roses too" e più recentemente ascoltai con estremo piacere franco giordano affermare "guai a quella forza politica di sinistra che anteponga i diritti sociali ai diritti civili"; e a quelli umani aggiungo io, vista l’aria che tira.

      Oggi, chi vuole stare dalla parte degli ultimi, dei diseredati, dei più deboli davvero, si occupa prima che di chi ha un posto fisso (magari malpagato) degli immigrati, ormai equiparati a delinquenti in un paese che si dice civile; dei rom; di chi si vede negata un’esistenza serena solo in base al proprio orientamento sessuale (hai un’idea del tasso di suicidi fra gli adolescenti che si scoprono omosessuali?); dei detenuti (hai un’idea del tasso di suicidi fra i carcerati? Hai un’idea delle condizioni di "vita" nelle carceri?); di chi, magari a 18 anni, finisce in galera per uno spinello; di chi vorrebbe non essere costretto a subire un accanimento terapeutico o non vorrebbe vedersi invadere il corpo da un tubo volto a farlo respirare artificialmente o a nutrirlo, sempre artificialmente; persino di chi vorrebbe un figlio ma non se la sente di concepirlo sapendo che probabilmente, o certamente, nascerà con gravi patologie e, impunito che non è altro, vorrebbe poter ricorrere a tecniche o procedure che salvaguardino da questo rischio (eugenetica hanno il coraggio di chiamarla i sodali della Polverini e lei stessa). Sto parlando, in breve, di persone la cui esistenza diventa un inferno, e per me queto viene prima del problema della busta paga di un operaio, mi scuserai per questo. E mi dispiace dirlo, ma la cosiddetta "sinistra storica", perlopiù, si è sempre occupata di salari molto di più persino che dei morti sul posto di lavoro (che sappiamo non essere questione di sfiga...).
      Ecco perché mi scandalizza una sinistra che appoggia un Penati o una Jervolino, non la Bonino che sui temi che citavo ha le carte in regola più dei vari soloni che le fanno le pulci sul liberismo.

      Ma alla fine, la vera questione è quella del tipo di elezioni di cui parliamo: regionali. Questo dovrebbe bastare. Più ancora delle posizioni economiche, ciò che rimprovero (anzi, nn perdono proprio) ai radicali è il loro essere a favore del sistema maggioritario che ancorché non del tutto realizzato in italia ha prodotto danni ncommensurabili, imho, alla politica di questo paese. E quindi? Qundi se si votasse per un’assemblea costituente che riscriva la costituzione o più banalmente una commissione volta a decidere una nuova legge lettorale mai e poi mai potrei votare per un radicale; ma si dà il caso si voti per la regione Lazio...

      Chiedo scusa per la lunghezza...

      riccardo

    • Ogni lunghezza va bene se serve ad essere esaustivi.

      Non c’era bisogno di ricordarmi le lotte per i diritti umani dei radicali perché su questo sono sempre stata d’accordo, e vi ho partecipato di slancio, sia dal punto di vista partecipativo e propagandistico che finanziario, per quel che ho potuto, perché ricca non sono. E lo stesso vale per ogni referendum radicale compreso quello contro il nucleare. Su cui, e lo ripeto, mi sembra oggi che la posizione di Bersani e della Bonino sia oggi di un tono così basso da non sentirsi quasi. Ma sarà solo una mia impressione (tu mi dici che Bersani e Bonino fanno un FORTISSIMO attacco al nucleare e sarà vero, sarà fuori da radio radicale o su rassegne stampa che su internet non compaiono. Strano, perché l’attacco di Vendola, invece, l’ho sentito benissimo) o sarà che da 16 anni il tono dei Pd, o comunque si chiamino, è diventato così soffuso che quando si alleano a Confindustria (vd Calearo o Colaninno o le scalate bancarie) o sostengono Berlusconi si sente forte e chiaro, mentre quando fanno discorsi di sinistra, non si sente quasi per niente.

      Resta il fatto eclatante che la Bonino non è né sarà mai di sinistra, può essere anche della destra migliore, ma di sinistra mai, il suo attacco ai sindacati e ai dirirtti del lavoratori è sempre stato di una durezza impressionante DA SEMPRE, e vedere che il Pd non ha di meglio nel suo seno mi turba parecchio, come mi turba leggere la tua o di altri difesa che in pratica rinnega la propria posizione politica di sx per candidature d’accatto con personaggi che di sx non sono stati mai.

      Tu dici molte cose giuste, ma resto dell’avviso che avere un personaggio ultraliberista a capo di una Regione in cui dovrà gestire il trattamento di molti lavoratori, in cui dovrà fare pesanti scelte economiche e in cui dovrà per forza di cose manovrare un patrimonio ingente che riguarderà sanità, suola, trasporti, costruzioni, territorio, energie .... avere, ripeto, un personaggio ultraliberista a capo di questo potere economico enorme (le Regioni ormai fanno concorrenza allo Stato) non mi tranquillizza affatto, e mi fa allibire il tuo assunto che oggi l’economia non è poi così importante...Ma da quando? E da quando si deve leggere queste cose su un sito cone bellaciao che dovrebbe essere di estrema sxa? Mi sono già fatta sangue amaro su un altro sito che era nato per propugnare la sx arcobaleno, aprileonline, e che ora è scorazzato da gente che difende solo D’Alema e De Luca?

      E da quando per un uomo di sx la posizione dell’economia in un aggregato sociale che per Marx era fondamentale è calata in secondo piano o è addirittura sparita?

      Nota che io non sono nemmeno marxista o trotskista, ma solo no global e propugno una visione rovesciata della piramide che non ha a capo una nomenclatura oligarchica (come quella in cui sono finiti tutti gli stati marxisti) ma una democrazia massimamente partecipata. Ma se, nella lotta tra capitalisti e lavoratori, si sta dalla parte del capitale, che difesa di sx si può rivendicare?

      Io questi partiti non li riconosco più. Non riconosco più ormai da Berlinguer il Pd, ma ora non riconosco più nemmeno RC. Mi pare che siamo in un caos ideologico.

      Per me è fondamentale (e lo dico col massimo impegno) difendere i diritti dei deboli, dei lavoratori, delle donne, dei bambini, dei carcerati, dei migranti, degli anziani, dei malati, degli omosessuali, dei popoli offesi, dei popoli aggrediti (e perché poi Saddham avrebbe dovuto dimettersi se era lui l’aggredito?)

      Ma per me è fondamentale difendere i diritti di tutte queste persone contro le ferocia dei capitalisti, degli imprenditori dissoluti, dei confindustriali, dei magnati, degli avidi alla Berlusconi o alla Bush, dei Bielderber, delle corporazioni, delle grandi organizzazioni internazionali neoliberiste..

      Per me lottare contro il neoliberismo è fondamentale e non posso accettare un personaggio che promana dal suo seno. Io la critica dei radicali a un neoliberismo perverso che sta portando a morte il pianeta non l’ho ancora vista.
      I radicali mi sembrano schizofrenici: difendono i deboli ma non attaccano i potenti. E il mercato è il loro unico dio.

      Invece io non vedo alcuna separazione tra la difesa dei deboli e la lotta ai prepotenti, perché tutto si lega indissolubilmente. E se i radicali presentano una difesa giusta che si collega a un quadro ideologico-economico sbagliato, lo vedo e lo denuncio, come un errore fondamentale, come un voler attaccare gli effetti senza rivolgersi contro le cause.

      Voler difendere i deboli senza attaccare le cause della loro sofferenza nel predominio economico di quelle caste che possiedono il mondo mi sembra un grave errore idologico. A questo punto stimo di più i comboniani (vedi padre Zanotelli, che non a caso viene aggredito volgarmente da de Luca) che almeno si rivolgono alla difesa dei deboli ma attaccano anche le causa politico-economiche che li fanno soffrire (e i comboniani questo lo hanno sempre fatto anche in Arica)

      Ascolto regolarmente radio radicale e spesso sono d’accordo anche se evito di ascoltare il rinnegato Taradash che è passato a Berlusconi, e ho un vero affetto per Massimo Bordin, ma ricordo ancora l’orrore di una delle ultime tornate elettorali che dette alla Bonino uno sfracello di voti in cui la stessa auspicava con grande forza l’eliminazione di ogni sindacato e di ogni contratto o tutela del lavoratore e chiedeva come suo massimo scopo la liberalizzazione assoluta dei rapporti di lavoro.

      Per me questo è delirio, con tutto rispetto per le battaglie civili dei radicali.

      Poi sarà che sono uno degli ultimi giapponesi della giungla che continua a combattere una guerra dove ormai si sono cedute le armi

      cordialmente

      viviana

    • La verità vera è che il Pd, in economia come in politica internazionale, ha le stesse precise posizioni neoliberiste ed "amerikano/sioniste" della Bonino .... ma questo senza essere in grado di esprimere "nel proprio seno" personaggi altrettanto credibili in termini di onestà personale e di carisma ... e nemmeno in grado di dare, sui diritti civili, sulla laicità, sul nucleare, sull’ambiente, sui beni comuni le stesse garanzie che dà la Bonino ....

      Non ho in generale nulla contro l’astensionismo di tanto "popolo della sinistra" .... cosa largamente comprensibile ... ma non posso domandarmi perchè te la prendi tanto per la candidatura della Bonino nel Lazio mentre non dici nulla su quella del Presidente di regione proposto dal Pd in Emilia, dove mi risulta che risiedi ...

      O è solo il fatto che costui è espresso "nel seno" del Pd a fare la differenza ed a renderlo votabile ?

      Raf

    • Purtroppo sono d’accordo con te, Raf.
      L’Emilia è una regione tranquilla e in genere è al vertice di molte realizzazioni in Italia per cui non vedo in giro motivi di scontento verso Errani, la cui amministrazione è ritenuta generalmente buona, e, se lo hanno riproposto, questo mi sembra fisiologico come sarebbe stato fisiologico per Vendola. Non mi pare che Errani neghi quei temi che tu enumeri come degni di difesa. In verità so molto poco di Errani, non è che se ne parli molto nemmeno sui giornali locali, vedo molto consenso attorno a lui, posso ipotizzare che sia nella linea di Bersani e delle coop rosse, contro cui qui nessuno però qui ha nulla da ridire, trattandosi di realtà oggi meno monopolistiche che in passato ma verso cui tutti, per un verso o per un altro, hanno un legame di occupazione. Mi pare che il Lazio e la Campania siano in situazioni molto diverse, non mi puoi paragonare il deficit e il malaffare di queste due regioni con l’Emilia di Errani. De Luca non è candidabile in Campania per una questione morale. E la Bonino che ci’azzecca col Pd? non è una candiata che stia nelle linea fisiologica di un partito di sx.

      viviana

    • Ed infatti per me proprio il PD non è più un partito di sinistra, questa è probabilmente l’elemento di partenza che ci divide.

      Poi, certo uno come Errani in qualche modo vive di rendita politica ( con tutto che l’elezione anni fa di Guazzaloca a Bologna ed i rischi che il Pd corre di nuovo lì dopo le figuracce di Cofferati e Del Bono dimostrano che la rendita politica non sempre funziona), di una serie di equilibri consolidati, di conquiste del passato e pure di un mega apparato clientelare messo in piedi sin dai tempi dell’ultimo Pci.

      E’ bersaniano, o meglio dire dalemiano ..... e quindi sui temi d’ordine generale ( economico/sociali o di politica internazionale ) è più o meno sulle stesse medesime posizioni della Bonino.

      Quindi, di che stiamo parlando ?

      Raf

    • No, Raf, sul fatto he il Pd non sia ormai da troppo tempo un partito di sinistra la penso esattamente come te, del resto mi pare che oltre all’ideologia abbia affossato anche questo termine. Ma credo che nell’elettorato ci siano parecchi che di sinistra sono ancora e non penso che candidando gente sempre più a destra possa rimettersi sulla buona strada

      saluti

      viviana

    • E’ del tutto impensabile che il PD possa "rimettersi sulla buona strada".

      Hanno fatto una scelta precisa, non solo quella di non essere più comunisti ma nemmeno socialisti o socialdemocratici.

      La conclamata e declamata "neutralità" del Pd rispetto al conflitto capitale/lavoro li tiene fuori pure dalla più moderata tradizione socialista.

      Sono quindi dichiaratamente "liberaldemocratici" nè più nè meno come i radicali di Pannella ... con la seria differenza che, avendo imbarcato una parte della vecchia Democrazia Cristiana ed avendo mantenuto una cultura a tratti autoritaria che in verità c’aveva anche il vecchio Pci, non sono nemmeno laici nelle scelte nè antiautoritari come sono appunto i radicali.

      Certo, una parte significativa dell’elettorato del Pd si definisce ancora "di sinistra", qualcuno si dice ancora "comunista".

      Ma quando poi entrano in conflitto con la direzione del partito il più delle volte si buttano sull’astensionismo, non fanno mica scelte più "a sinistra" .... la vicenda della Puglie e del voto dato alle primarie a Vendola da molto circoli del Pd ha un carattere fortemente e occasionalmente locale e difficilmente ripetibile altrove.

      La verità è che anche la base del Pd è molto spesso anestetizzata ed i modelli culturali di riferimento che la permeano sono alquanto piccolo/borghesi e consumistici e non troppo distanti da quelli dell’elettorato di centrodestra.

      Un patrimonio volutamente e scientemente distrutto in nome della governabilità a tutti i costi e prescindendo dai contenuti ...

      Radisol

    • Parto da qui: Tu, Viviana, scrivi "(...) e mi fa allibire il tuo assunto che oggi l’economia non è poi così importante...Ma da quando? E da quando si deve leggere queste cose su un sito cone bellaciao che dovrebbe essere di estrema sxa?"

      Al di là del fatto che non ho esattamente scritto ciò che mi atribuisci, se il problema è che disturba che su questo sito si possano esprimere posizioni come la mia basta saperlo, posso tranquillamente esimermi dal’infastidire te o altri, senza problema e lo dico senza ironia. In attesa di saperlo, proverò cmq a risponderti sui punti che più mi premono (e temo nn sarò breve neanche stavolta ma andrò ancora per punti, cercando così di contenere un po’ la prosopopea...).

       Non ho affatto detto che Bersani abbia sferrato un attacco "FORTISSIMO" al nucleare, mi son limitato a dire che si era cmq espresso contro (per una volta che ne il PD ne dice una giusta possiamo riconoscerglielo?); e lo dicevo solo a smentita della tua ipotesi che la supposta (da te, diversamente che da me) tiepidezza della Bonino sul tema potesse essere imputabile a un condizionamente da parte PD. Ben altri sono i temi su cui PD e radicali sono molto distanti, la laicità per esempio, e ciononostante nn mi pare proprio che Bonino su questo defletta (almeno per ora) in omaggio alla posizione sostanzialmente baciapile del PD.

       Non concordo che la Bonino possa essere collocata a destra seppur "la migliore", come dici tu, proprio per niente. Ancor meno sul fatto che "da sempre" non appartenga alla sinistra. Negli anni ricordati da Radisol (quando citava Giorgiana Masi) i radicali erano considerati di estrema sinistra da tutti gli osservatori politici. Nel 1979, per dirne una, al senato presentarono liste unitarie PR-DP (anzi, PR-NSU per la precisione, perché DP in quell’occasione - allargando le proprie liste a movimenti esterni al partito - scelse questa sigla). Dici che Capanna si alleò, in quell’occasione, a un partito di destra? Il loro simbolo storico, la rosa nel pugno, è quello dell’Internazionale Socialista. Ancora nell’89 diedero vita con una parte dei Verdi e di DP ai Verdi Arcobaleno.

      Poi certo le cose sono cambiate, la svolta liberista (ecco che le lenti eoconomiciste han fatto altri danni) ha introdotto cambiamenti nn da poco, ma questo a me nn basta per collocarli tout court del tutto estranei alla sinistra. Rappresentano palesemente un’anomalia nella sinsitra, anzi, un’anomalia, almeno in italia, rispetto all’intero quadro politico cui siamo abituati. Ma ti chiedo di trovarmi nel panorama mondiale una sola forza politica di destra che abbia le stesse posizioni dei radicali italiani in tema di immigrazione, antiproibizionismo, anticlericalismo, ambientalismo, difesa dei diritti delle minoranze (tutte) dalle transessuaki ai rom, dai gay alle minoranze linguistiche, dalle prostitute ai malati terminali, dai carcerati ai portatoti di handicap. Come fai a derubricare a "destra" tutte queste lotte che, mi duole dirlo, spesso hanno condotto da soli? La destra, specie italiana, su tutte queste tematiche sta sulla sponda opposta cara viviana.
      Non esiste, per fortuna dico io, UNA sinistra. La sinistra non è un monolite, al contrario è plurale

       Non ho detto che la questione economica debba sparire o diventare residuale nella lettura dello scenario politico-sociale. Contesto che debba esssere l’unica o la principale chiave di lettura e ribadisco che la lettura univocamente economicistica da parte della gran parte della sinistra ha rappresentato un paraocchi frenante con effetti disastrosi. Ti ho già citato quanto disse Franco Giordano, ti aggiungo che proprio in quel seminario dell’area Marino cui intervenne Bonino (te l’avevo linkato per l’accenno al nucleare che lei fece in quell’occasione) potrai trovare un intervento di Srefano Rodotà che dice cose analoghe (sul discorso dell’eccessivo economicismo) alle mie. Anche Rodotà e Giordano rinnegano il loro essere di sinistra secondo te?

      Io cmq nn rinnego proprio nulla, abbiamo evidentemente una visione e un concetto di sinistra diversi. Io non ho, perlomeno non più, un approccio squisitamente ideologico; per me sinistra significa difesa di determinati valori, non di un’ideologia; e i valori sono quelli della difesa dei più deboli, della difesa di diritti uguali per tutti, contro ogni discrimanzione sia essa di genere, di etnia, di orientamento sessuale o altro. Ovviamente anche di giustizia sociale, certo.

      Ma se viviamo tempi in cui un ragazzo si trova ad aver paura a uscire di casa, perché rischia, concretamente, la pelle o cmq l’incolumità fisica solo per il colore della sua pelle o per il suo orientamento sessuale come fai a mettere questa questione in secondo piano rispetto a tematiche del lavoro? O anche solo a paragonarle??? a me sconvolge di più un clochard dato alle fiamme o preso a sprangate, abbi pazienza. Perchè questo sta succedendo in questo paese, da circa due anni a questa parte, guarda un po’, nel caso ti fosse sfuggito. Abbiamo un governo la cui agenda politica è dettata dalla LEGA, un partito che in qualunque altro paese (e anche nel nostro fino a 15 anni fa) sarebbe emarginato dall’agone politico quanto lo era l’MSI.

      I provvedimenti passati in questi due anni in materia di repressione, razzismo, discrimanzioni sono allucinanti, non solo di per sè, ma per il clima e il tessuto che creano nella popolazione. Ti saresti immaginata, sinceramente, scene come quelle di Rosarno? Fino a pochi anni fa erano impensabili. Abbiamo assistito a una vera e propria caccia all’uomo in stile Ku Klux Klan e mi sarei aspettato, come minimo, una reazione delle forze politiche (almeno quelle di sinistra ovviamente) decisamente più vigorosa.

      Non ho paura di esagerare dicendo che stiamo scivolando, giorno per giorno, verso un sistena nazistoide. Passano ogni giorno provvedimenti (anche banali circolari dei sindaci) che possono sembrare, prese una alla volta, anche piccole cose ma sono tutte improntate a un proibizionismo su tutto che dovrebbe far paura, per il significato sotteso (qualche esempio fra i tantissimi: a novara dopo le 20 non si può fermarsi nel parco cittadino in più di due, se sei in tre devi per forza deambulare - adunata sediziosa? -: a verona è proibito mangiare un panino per strada, così come bere una birra; a vigevano e in altri posti è proibito sedersi in più di due su una panchina; in altri luoghi le hanno proprio tolte - molti extracomunitari pare le utilizzassero - o le hanno modificate inserendo un divisorio per impedire di potercisi sdraiare; a vicenza hanno multato un ragazzo che leggeva un libro sdraiato sul prato di un parco; oltre ai danni della legge nazionale fini-giovanardi sulle droghe, molti comuni ci aggiungono del loro comminando multe di 500€ a chi trovato in possesso di uno spinello; così come di chi voglia contrattare una prestazione sessuale e di chi la offre. Potre continuare a lungo).
      A me un paese dove vi siano meno sperequazioni economiche ma tutto è proibito salvo stare in casa, andare al lavoro e a messa interessa davvero poco e nn mi pare un granché come modello.

       Trasecolo al tuo inciso: "(e perché poi Saddham avrebbe dovuto dimettersi se era lui l’aggredito?)"
      A aprte il fatto che nn mi piace che si sposti continuamente il piano del discorso (avevo posto la questione se si potesse definire guerrafondaio chi era a favore di uno stop, militare certo, al genocidio in Kosovo e tu mi rispondi che la posizione di pannella sull’esilio di Saddam era bislacca; ti faccio notare che bislacca o meno era cmq volta a evitare l’attacco militare e mi rispondi che Saddam nn doveva dimettersi...Infatti nn si è dimesso e è finita come sappiamo...
      in ogni caso non hai risposto sul punto). Ma a parte questo, dicevo, vorrei farti notare

      1) che per l’appunto si trattava di trovare un’alternativa alla guerra (e scusa se è poco)

      2) che forse parenti e amici dei 500.000 morti ammazzati dal regime di saddam hanno legittimamente un punto di vista diverso, in particolare i curdi sopravvissuti ai gas nervini utilizzati dal povero "aggredito" per sterminarli. Dimmi una cosa: se Hitler si fosse limitato a gasare qualche milione di ebrei in patria, senza velleità espansionistiche, sarebbe stato giusto lasciarlo fare in santa pace?

       Ho detto tutto questo, per cercare di chiarire meglio il mio pensiero e perché al di là dei buoni propositi non riesco a evitare di rispondere a tutti i punti che mi provocano una reazione. Ma il nocciolo della questione da cui partiva il tuo articolo è un altro. Come già ti hanno fatto notare altri mi chiedo il perché di questo accanimento su Bonino e non su molti altri candidati, di oggi e di ieri, del cosiddetto centrosinistra; davvero faccio fatica a capirlo. Quale candidato/a avresti suggerito tu, potendolo fare? O quale ti sarebbe cmq sembrato accettabile? Giusto per capire meglio lo chiedo.

      E in ogni caso, stante lo scenario che ho già descritto e che immagino inquieti anche te, stante che nel lazio è già stato consegnato il capoluogo (nonché capitale d’italia) a un ex picchiatore fascista, stante lo strapotere dilagante e sempre più arrogante della chiesa cattolica come può esserti indifferente che vinca bonino o polverini? Dove con la seconda (in caso nn bastasse la persona che è e ciò che di suo rappresenta) vince tutto un agglomerato clerico-fascio-leghista che già governa il paese e importanti regioni???
      Solo un esempio: citavi la sanità come un settore che ti preoccupa se vince bonino. Pensa che invece a me pare proprio un punto cruciale a favore dell’ipotesi che vinca lei, che ha avuto modo di denunciare come in un’altra regione, dove regna da 15 anni tal Formigoni, da oltre 10 anni nella sanità pubblica non viene assunto un solo medico (nel settore specifico) che non sia obiettore di coscienza in base alla 194. Come dire che in una regione dove vive quasi il 20% degli italiani fra un po’, salvo inversioni di rotta, sarà negato, letteralmente, un diritto sancito da una legge, nessuna interruzione di gravidanza sarà più possibile. Per chi non lo sapesse o immaginasse, la Polverini si è più volte dichiarata contro l’aborto legale. Vedi tu...