Home > La solita farsa: Cgil Cisl Uil confermano lo sciopero del 18/3

La solita farsa: Cgil Cisl Uil confermano lo sciopero del 18/3

Publie le giovedì 17 marzo 2005 par Open-Publishing
2 commenti

Ma l’incontro con l’Aran e il governo ha confermato quello che i Cobas hanno sempre detto: le piattaforme rivendicative confederali sono solo funzionali a legittimare il monopolio, loro , della rappresentanza sindacale, gli scioperi e le mobilitazioni diventano strumentali alla ripresa delle trattative per la contrattazione nazionale e alla fine per concludere accordi che non restituiscono salario, potere di acquisto e di contrattazione, diritti.

In questo modo il rituale dello sciopero ha un esito negativo: non si mobilitano i lavoratori e le lavoratrici su contenuti reali e le adesioni allo sciopero imangono del tutto ridicole visto che nella categoria la sensibilità attorno al futuro ,della pubblica amministrazione e del servizio pubblico è la più bassa registrata dal dopoguerra ad oggi nonostante continui processi di rivatizzazione e di precarizzazione della forza lavoro(un quarto del personale è precario) che dovrebbero indurre a preoccupazione noi tutti\e.

Per questa ragione i Cobas hanno indetto autonomamente lo sciopero del 18 e organizzato mobilitazioni locali finalizzate a coinvolgere i lavoratori e le lavoratrici su salario, pensioni, welfare, scuola e diritti.

La disponibilità del governo, come si legge dal comunicato stampa diffuso dalla Cgil fp, a riaprire le trattative si scontra con la impossibilità a raggiungere un accordo.

La Cgil conferma lo sciopero, ma nello stesso tempo anticipa che dalla prossima settimana sarà aperto un tavolo contrattuale presso l’Aran dove valuteranno gli esiti della apertura governativa.

Il comunicato non dice una parola sull’oggetto dell’incontro e lo stesso oggetto del contendere, come del resto fumose, generiche erano le piattaforme che indicevano lo sciopero confederale.

Gli aumenti per il biennio economico per il Governo non superano 95 euro lordi. Per recuperare il potere di acquisto perduto solo negli ultimi 3,4 anni sarebbe necessaria una cifra non inferiore a 200 euro.

Gli aumenti non sono uguali per tutti, 76 euro per gli enti locali, 86 per i ministeriali. Essi poi sono parametrati in base ai livelli e penalizzeranno le fasce medio basse Molto probabilmente nel prossimo contratto nazionale introdurranno elementi per trasformare il tfs in tfr e indirizzare questi soldi a favore della previdenza integrativa con fondi chiusi aziendali gestiti dallo

stesso sindacato confederale

Il 23/3 guarda caso partiranno i tavoli tecnici sui fondi pensione e il rinnovo dei contratti sarà subordinato al raggiungimento di un accordo sul tfs/tfr. Invece di salvaguardare il potere di acquisto e di contrattazione a Cgil Cisl Uil preme mettere le mani sulla previdenza integrativa.

Sulla stampa continuano a scrivere che AN e UdC sarebbero favorevoli ad una intesa prelettorale per salvaguardare i bacini di voti nel meridione; ma dati alla mano i dipendenti pubblici presenti in Lazio, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte sono pari al 37% del totale della forza lavoro nella pubblica amministrazione.

I dipendenti pubblici in Lombardia sono più numerosi di quelli della Sicilia e della Campania....i dati sono incontrovertibili .....

Per queste ragioni scioperare il 18 con i Cobas è una risposta necessaria agli attacchi portati dal governo e dagli stessi sindacati confederali a salario, pensione e diritti

Cobas Pubblico Impiego

SALARIO GIUSTO PER TUTTI

NO AI FONDI PENSIONE ED ALLA TRUFFA DEL SILENZIO ASSENSO

Messaggi

  • Roma, 12:08 repubblica.it 18/3/2005

    STATALI: ORGANIZZATORI, A ROMA OLTRE 200.000 IN PIAZZA

    "Siamo oltre 200.000": lo hanno detto gli organizzatori della manifestazione sul pubblico impiego, parlando dal palco in piazza San Giovanni.

    L’adesione allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali del pubblico impiego a sostegno del rinnovo contrattuale sono dell’80-90% in tutta Italia.

    Lo sostengono i responsabili organizzativi di Cgil, Cisl e Uil, secondo cui in molti uffici romani la partecipazione allo sciopero e’ vicina al 100%.

    Alta adesione anche a Milano. Secondo i primi dati diffusi dalla Cgil oltre l’80% dei lavoratori e delle lavoratrici hanno aderito all’astensione dal lavoro.

    La percentuale, sempre secondo il sindacato, supera il 90% in alcuni comuni della provincia come Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Rozzano, Garbagnate e Gorgonzola.

    • DAL CORTEO DEI COBAS

      (ANSA) - ROMA, 18 MAR - IN TESTA AL CORTEO UNO STRISCIONE CON
      LA SCRITTA "GIU’ LE MANI DAL TEMPO PIENO" E DUE SPOSI, LEI,
      COME DA TRADIZIONE IN ABITO BIANCO, E LUI IN FRAC. ENTRAMBI
      HANNO AL COLLO DUE CARTELLI CHE RECANO LA SCRITTA: ’LE NOZZE CON
      I FICHI SECCHI. IL GOVERNO VA AL RISPARMIO’. E DAVANTI A LORO UN
      FINTO SACERDOTE CHE RIPETE: "ANDATE IN PACE, LA SCUOLA E’
      FINITA". IL BOUQUET DELLA SPOSA E’ OVVIAMENTE COMPOSTO SOLO DA
      FICHI SECCHI.

      IMMEDIATAMENTE DIETRO DI LORO SFILANO I LAUREATI IN SCIENZE
      DELLA FORMAZIONE, E OGNUNO DI LORO HA IN MANO UN ROTOLO DI CARTA
      IGIENICA CHE AGITA IN ARIA RIPETENDO: "GRAZIE MORATTI PER AVERE
      PRIMA RESO ABILITANTE LA NOSTRA LAUREA E POI PER AVERLA RESA
      CARTA IGIENICA". E, COME IN OGNI CORTEO DELLA SCUOLA DA UN PO’
      DI TEMPO A QUESTA PARTE, C’E’ SAN PRECARIO.

      "LA RIFORMA MORATTI - SPIEGA UNO DEI LEADER DELL’ESECUTIVO
      PROVINCIALE DEI COBAS, PIERO CASTELLO - HA UN CARATTERE
      PROFONDAMENTE ANTISINDACALE E VA CONTRO I DIRITTI DEI
      LAVORATORI. SECONDO CALCOLI MOLTO ATTENDIBILI, SARANNO CIRCA 104
      MILA IN ITALIA I POSTI CHE VERRANNO TAGLIATI ALLE SUPERIORI. LA
      RIFORMA MORATTI - SOTTOLINEA CASTELLO - PORTA ALLA DISTRUZIONE
      DEL TEMPO SCUOLA, ALLA SCOMPARSA DI ALCUNE DISCIPLINE E ALLA
      RIDUZIONE DI ALTRE. NELLA SCUOLA PRIMARIA POI SI ASSISTE ALLO
      SFASCIO COMPLETO: ORMAI NON SI CHIAMANO PIU’ I SUPPLENTI PER
      RISPARMIARE E LE CLASSI VENGONO DIVISE.

      GLI ISTITUTI TECNICI E
      PROFESSIONALI VENGONO PRATICAMENTE CANCELLATI DALLA RIFORMA IN
      MODO TALE CHE TUTTI GLI STUDENTI SONO OBBLIGATI AD ACCEDERE
      ALL’UNIVERSITA’. E PENSARE - DICE IL LEADER DEI COBAS CONTI ALLA
      MANO - CHE GLI ISTITUTI TECNICI RACCOLGONO IL 30% DELLE
      ISCRIZIONI E I PROFESSIONALI IL 21%. META’ DELLA SCUOLA PUBBLICA
      VIENE COSI’ ANNULLATA". "INFINE UNA CURIOSITA’: SAPETE QUANTO
      RISPARMIA LO STATO - CONCLUDE CASTELLO - PER OGNI PRECARIO
      CHIAMATO A FARE SUPPLENZA? CIRCA 10 MILA EURO L’ANNO".

      (ANSA).
      18-MAR-05 11:14