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La sporca campagna contro il canone
Publie le lunedì 28 settembre 2009 par Open-Publishing8 commenti
Il Giornale alza una campagna per l’abolizione del canone tv come rivalsa contro Annozero.
Possiamo anche capire una campagna per non pagare il canone, che poi in Italia è una tassa sul possesso di un apparecchio televisivo e non sui suoi contenuti, ma che questa campagna sia istigata dal presidente del consiglio, che aizza a non pagare una tassa per vendetta politica è inqualificabile. Tanto più che lo stesso è proprietario di Mediaset e ogni indebolimento della RAI si risolve in un suo arricchimento personale. Non bastava che avesse chiesto alle imprese di non mettere pubblicità sui giornali che parlavano della crisi?!
In Spagna non esiste un canone televisivo e Zapatero ha annunciato una riduzione della pubblicità sulla tv pubblica Tve, che ha due canali, Tve1 e Tve2, che hanno diritto a 10 minuti di interruzioni pubblicitarie all’ora, e ora il limite sara’ ridotto a 9 minuti.
Radiotelevisión Española (RTVE) è il più importante gruppo radiotelevisivo in Spagna e uno dei più rilevanti nel mondo. È finanziato da fondi pubblici (50%) e dalla pubblicità (40%), il canone è stato abolito poco dopo la fondazione (1956) a causa dell’elevata evasione.
Zapatero ha slegato la televisione pubblica dal controllo dei partiti politici, a partire dalla nomina del consiglio di amministrazione, fino alla ridefinizione di programmi tv e finanziamenti.
Nella fase transitoria è stato licenziato il presentatore come Alfredo Urdaci (condannato in sede giudiziaria per manipolazione dell’informazione durante uno sciopero generale del 2002; prima volta in Europa) ed è stato reintegrato il comico El Gran Wyoming, che era stato precedentemente cacciato su Telecinco a fine 2002 (per volere di Berlusconi)
In Francia Sarcozy ha voluto che il canone lo pagasse chiunque ha un pc o un cellulare, con una tassa dello 0,9% su internet e gli operatori telefonici, e una del 3% sui ricavi pubblicitari delle reti private. In cambio, ascoltando un sondaggio, ci sarà l’abolizione graduale della pubblicità sui canali pubblici.
In Inghilterra il Governo non riesce a farsi pagare il canone malgrado le intimidazioni.
In 10 anni si è trovato 750 milioni di euro di evasione tanto che la BBC ha appaltato i lavori a una società esterna, i cui dipendenti hanno facoltà di pubblico ufficiale, con la possibilità di richiedere un mandato per un’ispezione in casa. I più punzecchiati sono i ceti più deboli, come gli studenti, e coloro che vivono nelle aree più povere delle città. Ma gli inglesi pensano che ciò sia una grossa violazione della privacy. Si tassa il segnale per cui bisogna pagare anche se si usa l’apparecchio solo per vedere un dvd o per giocare alla Playstation, pagano anche i non vedenti con prezzo differenziato per tv a colori o in bianco e nero. Un tempo chi non pagava finiva in carcere, nel 1995 ci sono finite 235 persone, trattate come criminali, ora si dà una multa salata.
Cosa pensa del canone l’Europa?
Un vicentino è stato multato per non aver pagato il canone e ha protestato alla Corte Europe, la quale ha giudicato il suo ricorso “infondato". Non ha alcuna importanza che guardi o no la tv, basta che possegga l’apparecchio televisivo, in quanto questo precostituisce “un servizio alla comunita".
Anche da questo punto di vista la campagna de Il giornale è pretestuale e illecita.
Nell’UE ci sono altri 13 paesi col canone: Austria, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Finlandia, Francia, Regno Unito, Irlanda, Malta, Polonia, Svezia, Slovenia e Slovacchia.
Con esposti alla Corte dei conti, raccolte di firme e petizioni l’Aduc e altre associazioni di consumatori sono impegnate da tempo nella battaglia per abolire quella che considerano una tassa iniqua. Su Facebook, il gruppo "Aboliamo il canone Rai" in poche settimane ha raccolto migliaia di iscritti. Sono cittadini che navigano abitualmente su internet e sono abituati a fruire dei programmi tv attraverso il computer. Ma anche chi guarda la tv sul pc dovrebbe pagare il canone.
Nel 2007 le disdette degli abbonati Rai sono state 340mila. I morosi accertati hanno superato quota 700mila.
Secondo Aduc, vi è un totale caos legislativo sul Canone Rai, non si comprende se deve essere pagato anche per cellulari o computer sui quali si vede la televisione, vi sono lettere per le richieste del pagamento definite da molti commentatori intimidatorie così come dei comportamenti di alcuni addetti alla riscossione del canone.
Varie associazioni dei consumatori hanno chiesto delle interrogazione parlamentari sul canone Rai senza mai ricevere risposta.
L’agenzia delle Entrate stessa si è detta impossibilitata di definire quali apparecchi devono pagare il canone e quali no.
Queste campagne che chiedono una chiarificazione delle norme hanno un
senso, come ha un senso chiedere per legge un tetto drastico sulla pubblicità
Ma la battaglia di un capo di partito proprietario televisivo che usa il suo potere mediatico per aizzare la gente a evadere una tassa, sapendo di farci un doppio guadagno, di partito e di cassa, è infame
masadaweb.org
Messaggi
1. La sporca campagna contro il canone, 28 settembre 2009, 09:06, di pietro ancona
Cara Viviana,
la destra ha scippato alla sinistra l’iniziativa sul canone rai.Avremmo dovuto essere noi a chiedere il boicottaggio del canone.
Non credo che sia accettabile un’azienda che costa cinque miliardi di euro ed ha i giornalisti ed il personale più strapagato del mondo. Una situazione che si spiega con una oligarchia politica anch’essa strapagata.
Basta con la politica delle lottizzazioni dei privilegi!!!
Assai meglio una privatizzazione affidando la RaiTV ai suoi dipendenti.
La destra fascista vuole imbavagliare la Rai. Ma ne ho le tasche piene dei contestatori di sinistra con contratti miliardari tali e quali a Vespa ed ad altri.
1. La sporca campagna contro il canone, 28 settembre 2009, 09:21, di viviana
Mentre in altri paesi le proteste dei teleutenti hanno spinto i governanti a mettere un tetto alla pubblicità sia sui canali privati che pubblici, o a privatizzare il servizio pubblico, da noi il conflitto di interessi, unico nel suo genere e accentrato su B, fa sì che la pubblicità commerciale, l’autopromozione e le logorroiche televendite siano in costante aumento. E persino Sky, che dovrebbe sorreggersi su abbonamenti e aveva il pregio di essere esente da pubblicità esterna, non fa che aggravare il carico pubblicitario in modo nauseante, tanto più che nello stesso spazio di tempo si danno in continuità anche spot identici o interminabili televendite che godono, non si sa perché, di condizioni di favore.
La Comunità Europea ha messo il tetto tassativo di 12 minuti di pubblicità l’ora a protezione dei consumatori, la Spagna vuole scendere a 9 per i canali pubblici per poi eliminarli, aumentando le tasse sulle tv private. Ma è difficile che B ponga limiti alla sua fonte preferenziale di arricchimento, tanto più che addirittura pubblicità commerciali e autopromozione dei programmi sono infilate surrettiziamente persino dentro i tg.
L’UE ha già spiccato procedura di infrazione contro l’Italia, che oltre tutto è già rea di mandare in onda un programma illegale come Rete4 per cui paghiamo una multa europea di 300.000 euro al giorno (retroattiva dal giugno 2006). E non dovremmo pagarla noi ma Berlusconi!
Nel 2008 Mediaset ha ricavato 2.640 milioni di euro, l’80% dei quali sono introiti pubblicitari.
In luogo di un adeguamento alle direttive europee e di una correzione drastica dell’orrenda riforma Gasparri, ecco che l’astuto premier fa una campagna contro il canone Rai, gravissimo atto di concorrenza sleale, ancor più perché prende la forma di un attacco ideologico “campagna anti-Santoro”, antidemocratica, anticostituzionale, contro il pluralismo politico, un bavaglio che un potere sempre più dispotico intende mettere alle libertà di questo paese per il lucro di sé solo
viviana
2. La sporca campagna contro il canone, 28 settembre 2009, 09:45, di viviana
Giustissimo, Pietro. Eccellente! Ma qualunque cosa dovessero essere, per storia, ideologia, missione e radici, gli scopi di una sx degna di questo nome, sembra ormai che siano stati traditi e rinnegati
Se siamo a questo punto è grazie alla connivenza di persone come D’Alema o Violante che hanno sempre servito su un piatto d’argento al fascismo di B ogni facilitazione, disdegnando di usare le leggi a loro disposizione o di farne ogni qual volta hanno avuto in mano la possibilità di governo
A questo tradimento, oltre che alle fatali divisioni interne si deve la progressiva caduta della sx (e ancora oggi Franceschini ha la faccia di ripetere che vuole riprendere il truce progetto di una bicamerale che delirava di sistema presidenziale forte a diretta elezione popolare!)
Oltre a ciò la Rai è un vero insulto all’economia. Ha 1400 giornalisti, ognuno lavora per il tg 9 ore e mezzo l’anno!
La sua produzione di beni da vendere all’estero è scarsissima ed è in progressiva diminuzione la sua capacità di dare informazione.
Ricordo che La BBC è una delle istituzioni più salde dell’UK, è la compagnia di broadcasting più grande al mondo. Il numero di spettacoli, film, telefilm, serie e documentari prodotti è enorme. oltre ai vari canali, dalla tv tradizionale al digitale terrestre, passando per satellite, internet e stazioni radio.. una macchina complessa che richiede migliaia di persone, per cui cerca sempre personale..
Da noi il personale Rai vien egentilemente suggerito dal padrone della concorrenza. Pietoso!
viviana
3. La sporca campagna contro il canone, 28 settembre 2009, 10:05, di viviana
Sapevate che la RAI è una delle più grandi aziende di comunicazione d’Europa? Il 5° gruppo televisivo del continente è una società per azioni sotto partecipazione del Ministro delle Finanze che possiede il 99,56%. Il restante 0,44 è proprietà di SIAE.
Delle tv pubbliche europee, è quella con lo share maggiore (43%), mentre Mediaset raggiunge il 40% di ascolto.
Qualcuno si ricorda che ci fu un referendum nel 1995 che abrogò la legge che riservava esclusivamente alla mano pubblica il possesso delle azioni RAI, tuttavia questa privatizzazione non è mai stata fatta?
Altre cose che forse non sapete: La Rai è governata da 9 membri del Consiglio d’Amministrazione: 7 consiglieri vengono eletti dalla Commissione parlamentare di vigilanza, 2 sono indicati dal Ministro delle Finanze che è il maggiore azionista della RAI e indica anche il Presidente del Consiglio d’Amministrazione, che nomina poi i direttori delle reti e delle testate giornalistiche.
La RAI dovrebbe assicurare il pluralismo politico, in effetti è in massima parte sotto il controllo di Berlusconi che vuole affossarla e annientare la parte residua.
L’accusa fatta alla RAI dai radicali come da qualsiasi persona di buon senso è di mancare di pluralismo e di operare censura verso professionisti di indubbio valore e competenza ma sgraditi agli uomini politici (oggi sgraditi a B, vedi Biagi, Luttazzi, Santoro, Travaglio, Vauro, Guzzanti, Massimo Fini ecc. ).
In molti altri paesi europei sono in atto leggi che svincolano almeno parzialmente le tv pubbliche dal controllo dei politici. Anche in Italia si propone di lasciare la Rai totalmente in mano a professionisti del settore e fare le nomine attraverso concorsi pubblici, mezzo che anche la Costituzione vede come garanzia di indipendenza nel caso ad esempio della magistratura.
viviana
4. La sporca campagna contro il canone, 28 settembre 2009, 10:58
Cara Viviana, la soluzione corretta sarebbe quella di eliminare il canone e finanziare la TV pubblica aumentando le tasse alle TV private, ma è una proposta che ha le stesse possibilità di quella del tacchino di abolire il Natale !!
Berluskoni in realtà vuole privatizzare e quindi mediasettizzare anche la RAI, aggiungendo altri tre canali a suoi !!!
Nella logica berluskoniana il concetto di "pubblico" non esiste, nel senso che ogni e qualsiasi interesse di natura pubblica deve essere sempre subordinato agli interessi suoi o al massimo a quelli di un’elite dominante che ogni caso faccia riferimento a lui !!
Ora probabilmente qualcuno nel centrodestra ed anche "oltretevere" sta cominciando a stancarsi di questo disegno egemonico, sia perchè attuato in una forma troppo becera ed arrogante, che sta minando la coesione sociale, sia perchè le battaglie della Chiesa sui temi etici, non possono avere per portabandiera governativo un tipo che se la spassa allegramente nei festini a base di sesso e droga e poco affezionato ai valori della famiglia.
I vecchi democristani, che pure non si facevano mancare niente, erano molto più discreti e più sensibili al principio dei "vizi privati e pubbliche virtù", evitando accuratamente di farsi fotografare in situazioni imbarazzanti e soprattutto evitando di vantarsi pubblicamente del proprio fascino e della propria potenza virile !!
MaxVinella
2. La sporca campagna contro il canone, 28 settembre 2009, 11:16, di ambrogio
se tolgono Santoro allora si che disdico il canone rai
1. La sporca campagna contro il canone, 28 settembre 2009, 12:03, di pasquino
La tassa sul televisore andrebbe abolita, ma per colpa di Vespa et similia; oltre che per gli sprechi e gli stipendi d’oro e le consulenze di platino e ...
3. La sporca campagna contro il canone, 28 settembre 2009, 18:02, di civas
chiunque proponga l’abolizione del canone ben venga.. perchè se lo fa berlusconi non va bene???? se la sinisrtra non è capace di intendere quello che veramente vuole la gente e perchè gli fa comodo strapagare dei fannulloni che vivono con il canone della rai, dobbiamo abbassare la testa e continuare a obbedire ai diktat della sinistra???? Democrazia alla fine è fare quello che vuole il popolo e il popolo non vuole il canone rai, se la sinistra non lo capisce ben venga berlusconi e se i militanti del parito democratico non sono d’accordo che continuino a pagare il canone per i fatti loro