Home > La verita’ del neofascismo italiano
Che il fascismo stia rinascendo in Italia, come ipotizzato anche da Famiglia Cristiana, e’ una realta’ politica evidente sancita dall’incontro tra ex missini e populisti che, nella loro complementarieta’, governano il paese forti del sostegno di una cultura ancora molto radicata. C’e’ pero’ una differenza sostanziale tra il regime post fascista e il modello autentico...
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Perfino il settimanale cattolico Famiglia Cristiana lancia il sospetto che in Italia stia rinascendo il fascismo sotto altre forme. Il settimanale critica in proposito le misure varate dal governo in materia di sicurezza e in particolare "la sciocca e inutile trovata di rilevare le impronte digitali ai bambini rom".
E‘ vero, l’ondata xenofoba denunciata anche dall’Europa cosi’ come la stupida militarizzazione in corso sono segni esteriori dell’ondata neo fascista. Ma giusto stupidi segni esteriori. Il neo fascismo italiano appare infatti in tutta la sua pericolosita’ soprattutto nella cultura politica della maggioranza governativa. Nel modo di fare politica delle destre. Il neo fascismo si nota ad esempio nell’idolatria verso il boss, un autoritarismo disciplinato che accentra nella figura del capo la soluzione di ogni nodo politico. Nella maggioranza non c’e’ infatti dibattito interno, non c’e’ critica, ma cameratismo strisciante. Una gara tra esponenti ossequiosi del regime che competono per aggraziarsi l’attenzione del boss.
Il neo fascismo e’ visibile poi nel fastidio verso il rispetto delle regole e degli equilibri istituzionali, la forzatura costante in nome di un decisionismo miope. Anche la nomina di ministri indegni e’ un segno di disprezzo per la collegialita’ dell’istituzione governo e allo stesso tempo volonta’ di accentrare il potere nel boss e nei pochi gerarchi piu’ fidati.
Il neo fascismo e’ anche evidente nell’arroganza con cui la maggioranza evita il dialogo parlamentare come fosse una perdita di tempo e nel modo brutale in cui reagisce contro gli oppositori piu’ temibili. Il regime si osserva poi nel bisogno ossessivo di controllare l’informazione e nella propaganda permanente per mano di veri e propri giornalisti organici totalmente asserviti. L’informazione e’ il pilastro portante del regime e viene usata costantemente per manipolare la realta’ senza lasciare nemmeno le briciole agli oppositori.
Insomma, il neo fascismo italiano e’ una realta’ politica evidente ed e’ frutto di una cultura ancora molto radicata in Italia. E piu’ precisamente nasce dall’incontro tra ex missini e populisti. Gli ex missini portano come eredita’ la cultura fascista annacquata per esigenze elettorali.
Una cultura che va a riempire il vuoto di contenuti del mondo populista che in compenso puo’ offrire il boss, il potere mediatico e il fazioso personalismo che si sposa perfettamente con la cultura fascista.
Nell’attuale maggioranza governativa, dunque, i post fascisti portano i contenuti mentre i populisti assicurano i mezzi. C’e’ pero’ una differenza sostanziale tra il neo fascismo attuale e il fascismo autentico e cioe’ la consapevolezza del popolo.
La grande maggioranza degli elettori che hanno votato Berlusconi non pensavano minimamente di votare per un regime neo fascista e mai vorrebbero essere complici di una cultura politica anti democratica, per questo l’informazione e l’immagine esterna del regime e’ cosi fondamentale per sostenere il grande inganno. E c’e’ da credere che forse il regime sta emergendo senza che nemmeno molti dei suoi esponenti, sia in Parlamento che a livello locale, se ne rendano conto.
Come se il regime post fascista si fosse insinuato e camuffato nel gioco democratico al punto da ingannare perfino i suoi ignari sostenitori.
Bisognera’ verificare la loro reazione quando prenderanno coscienza del fenomeno. E di certo i segni esteriori del post fascismo denunciati anche da Famiglia Cristiana possono solo giovare alla verita’.
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Masada n. 767. La demenza al potere